Parla la veterinaria protagonista del film che racconta la vita all'interno della clinica veterinaria Duemari di Oristano. Ora in streaming su MYmovies. GUARDA ORA »
di Giancarlo Zappoli
L’incontro con Monica Pais avviene mentre si trova nella clinica veterinaria Duemari e intorno a lei ferve l’attività di ogni giorno. La dottoressa è tra i protagonisti del documentario Altri animali di Guido Votano - ora disponibile in streaming su MYmovies.
Monica da piccola voleva già fare la veterinaria?
Sì. Ho descritto nel libro “La casa del cedro” le vicende negative che hanno colpito la mia famiglia e come, fin da bambina, gli animali mi abbiano aiutato a superarle. Fin da piccolissima ero una sorta di ‘pifferaio magico’ con loro (come diceva mia mamma).
Una domanda da profano: nel film si vede che curate animali delle specie più diverse. Un chirurgo che interviene sugli esseri umani deve conoscere anatomia e fisiologia ben definite. Tra il pitbull e la tartaruga qualche differenza c’è. Quanta competenza è necessaria?
Il periodo in cui mi sono laureata è quello in cui si usciva dall’idea del veterinario di campagna così io e mio marito (che è a sua volta veterinario) ci siamo messi a studiare per intervenire su qualsiasi tipo di animale avesse bisogno delle nostre cure.
Voi vi trovate a rapportarvi con animali che hanno un padrone e con altri con cui vi relazionate direttamente perché (a volte per fortuna) padroni non ne hanno. Cosa cambia?
La nostra clinica interviene su entrambe le tipologie. Il relazionarsi direttamente con il randagio diventa utile poi anche per intervenire sull’animale domestico. Gli animali ci parlano e ci dicono dei loro trascorsi. Quando io ho cominciato c’era chi riteneva che un veterinario non dovesse mai entrare in empatia con gli animali sottoposti alle sue cure. Io pensavo e penso esattamente il contrario.
Quanto è difficile regalare la salute agli animali randagi, provare empatia e poi lasciarli andare?
È bellissimo. Per noi la vita è cambiata con l’arrivo della meticcia pitbull Palla che abbiamo salvato e a cui abbiamo dedicato il nome della nostra Onlus (Effetto Palla ODV). Palla ci ha fatto diventare famosi nel mondo. Fino ad allora, come ero solita dire, avevamo seminato sulla sabbia (cioè la mancanza di sensibilità, l’arroganza dei colleghi che ci prendevano in giro ecc.) e nasceva un fiorellino stentato. Con lei tutto è cambiato.
Guido Votano, il regista di Altri animali vi conosceva?
No. Avevamo un’amicizia in comune. Si trovava in Sardegna quando abbiamo riportato in mare quattro tartarughe marine. Due erano erano state 30 anni in una cattività obbrobriosa. Il quesito morale era però: è meglio per loro tornare libere (rischiando però anche di avere difficoltà a trovare cibo e magari anche di morire) oppure vivere a lungo ma in cattività (anche se con tutte le cure)? Abbiamo scelto la prima opzione e, grazie a un radiotrasmettitore applicato al loro carapace, abbiamo potuto sapere che le due che erano state in cattività hanno vissuto felici e contente finalmente nel grande mare. Una è arrivata sulle coste della Tunisia, dove è morta perché intrappolata in una rete. Si pensi che una delle tre, dopo essere passata da Ibiza, è giunta fino a Cuba.
Votano è rimasto colpito dalla nostra attività da veterinari strani. Ne è nato quello che lui definisce come documentario osservazionale in cui ci ha seguito nelle nostre attività non interferendo nella maniera più totale. Ha poi deciso di seguire per intero le vicende di alcuni animali randagi di cui ci siamo occupati.
Bisogna tenere conto poi che gli animali ci insegnano molto e che quando se ne perde uno, una volta elaborato il lutto che è naturale, non bisogna pensare di non averne più perché in realtà, grazie all’animale scomparso, si è diventati più consapevoli e si potrà offrire questa consapevolezza a quello che verrà dopo.
Quali sono, tra le molteplici attività che la vostra Onlus svolge, quella che ne rappresenta il nucleo centrale?
"Secondo me il focus è sull’unicità di “Effetto Palla”. Perché si tratta di una Onlus nata all' interno di una clinica veterinaria che ha sempre affiancato la performance sanitaria remunerata con il soccorso gratuito degli animali di nessuno.
Con la Onlus siamo solo riusciti a fare le cose che già facevamo più in grande, raggiungendo numeri più alti, garantendo il mantenimento e la cura degli animali salvati e poi in attesa di adozione, supportando le iniziative di altre realtà associazionistiche a noi affini in Italia e nel mondo e sviluppando progetti di sensibilizzazione.
Le iniziative sono davvero molte ma quello che le anima è il fatto che noi trasformiamo gli animali randagi da pesi economici (un intervento di ortopedia costa 2500 euro), sociali ecc. in oggetti del desiderio da adottare. Mettiamo la nostra professionalità al loro servizio. Siamo dei tecnici con il cuore in mano.
Un’ultima domanda: chi guarderà il documentario potrà limitarsi ad apprezzare il vostro operato o potrà (e magari dovrà) fare qualcosa a sua volta?
Noi non chiediamo nulla ma, avendo anche del personale, stiamo cercando di strutturarci. Quello che desideriamo è che emerga l’anima della Onlus a cui si può contribuire con il 5x1000 ma quello che più conta e far circuitare il modo di vivere la nostra quotidianità. Comprendere dove, come e perché è nata “Effetto Palla” è fondamentale ed è quello che vorremmo si comprendesse con la visione di “Altri animali”.