eleonora panzeri
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mercoledì 13 dicembre 2023
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sono le cose che amiamo di più a distruggerci
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Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente è il film prequel della famosa saga di fantascienza Hunger Games diretta da Francis Lawrence e ispirata al libro omonimo di Suzanne Collins. In questo episodio viene focalizzata l’attenzione sul giovane Coriolanus Snow (Tom Blyth) e su quella che può essere definita la genesi del male.
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Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente è il film prequel della famosa saga di fantascienza Hunger Games diretta da Francis Lawrence e ispirata al libro omonimo di Suzanne Collins. In questo episodio viene focalizzata l’attenzione sul giovane Coriolanus Snow (Tom Blyth) e su quella che può essere definita la genesi del male. In quest’epoca, gli Hunger Games, giunti alla decima edizione, stanno inizando a perdere consensi a Capitol City e non sucitano più interesse nelle persone. S’intuisce che il governo è in mano agli strateghi e Snow sta completando gli studi per diventare uno strarega lui stesso. La famiglia Snow tuttavia, un tempo elitaria, temibile e benestante, versa in una situazione economica precaria. Il decano dell’accademia, Casca Highbottom (Peter Dinklage), nutre un odio ancestrale nei confronti del giovane Snow e per evitargli la vincita di una prestigiosa borsa di studio decide di lanciare un’ultima sfida agli studenti dell’accademia: introduce il ruolo di mentore e assegna a ogni alievo un tributo al fine di trasformare i giochi in uno spettacolo televisivo a cui appassionarsi. A Snow viene assegnata una giovane del distretto 12 (lo stesso di Katniss e dove il padre di Snow è stato ucciso), Lucy Gray Baird (Rachel Zegler). La ragazza appare sin da subito particolare e di carattere, ma d’indole buona. Benchè nel complesso il film mi sia piaciuto ho non poche perplessità. Ciò che mi ha delusa di più è la mancanza di profondità sul sentimento che nasce tra Lucy e Coriolanus. Vi sono state delle lungaggini inutili e ridondanti sui giochi e superficale attenzione all’amore tormentato e impossibile tra i due protagonisti, che a mio avviso era il core del film. Lawrence avrebbe avuto l’opportunità di orchestare una vera disillusione e disincanto dall’amore ma non lo ha fatto, come se l’amore e l’intimità fossero più scabrosi della violenza, a cui è stato dato inutilmente fin troppo spazio. L’epilogo mi è parso debole e confuso e mi ha fatto riflettere parecchio sulle intenzioni della regia: “se sono le cose che amiamo di più a distruggerci” bisognava ricreare un amore con la A maiuscola ma il regista e/o forse anche l’autrice stessa non sono riusciti nell’impresa. A dispetto di questo, gli attori principali Tom Blyth e Rachel Zegler, sono stati bravi, degna di nota anche Hunter Schafer che benchè in un ruolo secondario si fa notare. Gli altri tributi e gli studenti dell’accademia sono fin troppo anonimi e non mi ha convinto Josh Andrés Rivera nel ruolo di Seianus Plinth, personaggio secondario ma rilevante che un attore con un talento paragonabile a quello della Schafer avrebbe gestito meglio. Peter Dinklage ovviamente è una garanzia. Ho qualche dubbio su Viola Davis, forse perchè non ho amato lo strano e ambigo personaggio di Volumnia Gaul e ho trovato ridicolo Jason Schwartzman, la cui interpretazione è troppo statica, ridicola e ugale a sé stessa.
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felicity
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martedì 5 marzo 2024
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buon prequel
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Hunger Games - La ballata dell’usignolo e del serpente è un film da andare a vedere se si è fan della saga. La divisione in tre capitoli ha forse voluto dire tanto in poco tempo; il non essere riusciti a rendere la complessità di Coriolanus Snow e la totale mancanza di colpi di scena rende questa pellicola un prodotto discreto.
Alla fine è un buon prequel, degno di stare al fianco ai capitoli della saga cinematografica principale. Merito del materiale di partenza, il bel romanzo di Suzanne Collins, ma soprattutto di una storia lunga, complessa e mai banale, con personaggi ambigui e affascinanti. Il tutto confezionato dall’eccellente direzione del miglior Francis Lawrence, con il solo difetto di velocizzare un po’ troppo l’ultimo atto, che risulta più sottotono rispetto ai primi due ma riesce comunque a chiudere la storia con la giusta potenza e carica emotiva.
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Hunger Games - La ballata dell’usignolo e del serpente è un film da andare a vedere se si è fan della saga. La divisione in tre capitoli ha forse voluto dire tanto in poco tempo; il non essere riusciti a rendere la complessità di Coriolanus Snow e la totale mancanza di colpi di scena rende questa pellicola un prodotto discreto.
Alla fine è un buon prequel, degno di stare al fianco ai capitoli della saga cinematografica principale. Merito del materiale di partenza, il bel romanzo di Suzanne Collins, ma soprattutto di una storia lunga, complessa e mai banale, con personaggi ambigui e affascinanti. Il tutto confezionato dall’eccellente direzione del miglior Francis Lawrence, con il solo difetto di velocizzare un po’ troppo l’ultimo atto, che risulta più sottotono rispetto ai primi due ma riesce comunque a chiudere la storia con la giusta potenza e carica emotiva.
Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente ha però il merito di puntare sulla relativa complessità dei personaggi, sulla tensione delle idee politiche contrapposte, e sull’evoluzione di un villain che, in fondo, incarna la banalità del male.
I fan si divertiranno a cogliere i più minimi dettagli, come le origini della ghiandaia imitatrice o la spiegazione del nome di Katniss, ma il film si regge bene anche sulle sue gambe, indipendentemente dagli altri capitoli.
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