
Titolo originale | Queen Charlotte: A Bridgerton Story |
Anno | 2023 |
Genere | Biografico, Drammatico, Storico |
Produzione | USA |
Regia di | Tom Verica |
Attori | India Amarteifio, Golda Rosheuvel, Michelle Fairley, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh Eric Tiede, Julia Westcott-Hutton, Hugh Sachs, Cyril Nri, Sam Clemmett, Richard Cunningham. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 8 maggio 2023
L'ascesa al potere della regina Carlotta, il suo matrimonio con il Re Giorgio, una grande storia d'amore ma anche un importante cambiamento sociale. La serie ha ottenuto 1 candidatura a People's Choice Awar, 1 candidatura a Writers Guild Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo la stipulazione di un contratto di matrimonio da parte del fratello Adolfo e della Regina Madre di Inghilterra, la giovane Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, nobile delle colonie, si ritrova costretta a viaggiare fino a Londra per sposare niente di meno che il Re in persona, Giorgio III. Impaurita e offesa per essere stata data in moglie a un uomo sconosciuto senza il suo consenso, Carlotta tenta senza successo di scoprire qualcosa sul suo futuro sposo. Spaventata dall'aura di mistero che circonda la figura di Giorgio, tenta di fuggire: viene però fermata da un uomo bello e affascinante, che le farà cambiare idea. Il matrimonio reale - frutto di un "grande esperimento" - viene così celebrato e i segreti di Palazzo cominceranno a emergere.
La regina Carlotta riconferma l'abilità di Shonda Rhimes di confezionare storie d'amore avvincenti e appassionanti, capaci di toccare le corde dell'emotività del largo pubblico.
Tingendosi stavolta di maggiore profondità, il prequel di Bridgerton lascia spazio al dramma senza dimenticare la leggerezza e l'erotismo.
Che Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (nata nel 1744) avesse la pelle nera non è certo: secondo lo storico Mario de Valdes y Cocom la Regina avrebbe potuto avere origini africane, come testimoniato dal fatto che la definissero mulatta. Una caratteristica probabilmente dovuta all'antenata Margarita de Castro e Souza (nata nel 1440), nobildonna portoghese a sua volta discendente di re Alfonso III del Portogallo e della sua amante Madragana (nata nel 1230), forse nera. Tra Carlotta e Madragana la distanza temporale sarebbe quindi di 500 anni e ben 15 generazioni: un tempo, a parere di altri storici, capace di eliminare ogni traccia africana nell'aspetto di Carlotta.
Tuttavia, a questo riguardo la miniserie mette in guardia fin da subito gli spettatori, avvertendoli che si parlerà delle vicende della Regina Carlotta "di Bridgerton": il racconto non è quindi da intendersi come una lezione di storia, bensì una finzione ispirata a eventi reali in cui tutte le libertà prese dall'autrice - l'ormai mitologica Shonda Rhimes - sono da ritenersi intenzionali. L'inserimento di una spiegazione socio-politica più o meno verosimile del perché nel mondo festoso e frizzantino di Bridgerton sia presente una classe nobiliare afrodiscendente va infatti a dare concretezza all'elemento ucronico della storia, che qui più che nelle altre stagioni apre le porte a risvolti interessanti, ampiamente esplorati grazie soprattutto al personaggio di Lady Danbury.
Insieme a Violet Bridgerton, Lady Danbury si fa inoltre portatrice di un'altra tematica piuttosto coraggiosa e sorprendente, ovvero la passione e il desiderio sessuale delle donne non più giovani. Poco spesso, infatti, nei prodotti di intrattenimento per il largo pubblico viene dato spazio a questo argomento, che La regina Carlotta tratta con leggerezza e delicata profondità.
Con qualche affaticamento in più, invece, viene portata avanti la rappresentazione dell'omosessualità e della malattia mentale: la prima relegata in un'immagine piuttosto stereotipata dell'assistente-amico gay spalla dei protagonisti e la seconda rinchiusa in una descrizione talvolta un po' ingenua e superficiale. In ogni caso, al di là dei vestiti sfarzosi e degli eventi mondani sfavillanti, il prequel di Bridgerton è sicuramente più malinconico e drammatico rispetto alle stagioni principali della saga, che con questa storia va a definire ulteriormente la lore di Bridgerton, un vero e proprio mondo fantastico con le sue regole, i suoi personaggi e le sue storie.
Non mancano, infine, le scene bollenti, marchio distintivo della serie: lo sguardo sui corpi appassionatamente aggrovigliati nelle stanze di Buckingham House è marcatamente femminile. L'oggetto del desiderio della protagonista viene enfatizzato nella sua bellezza e frequentemente denudato per soddisfare l'occhio delle spettatrici, che dopo il Duca di Hastings avranno nuovo pane per i loro denti.
Come al solito, Shonda Rhimes si rivela una maestra dell'intrattenimento, capace di confezionare ad hoc storie avvincenti che, seppur non lascino un segno indelebile, riescono comunque ad appassionare. Occhio, però, alla glicemia.