| Anno | 2022 |
| Genere | Biografico, Drammatico, Musicale, |
| Produzione | Francia |
| Durata | 110 minuti |
| Regia di | Marie-Castille Mention-Schaar |
| Attori | Oulaya Amamra, Lina El Arabi, Niels Arestrup, Zinedine Soualem, Nadia Kaci Blandine Laignel, Louise Legendre, Martin Gillis, Laurence Pierre, Ariane Ascaride, Amine Lansari, Xavier Maly. |
| Uscita | giovedì 29 maggio 2025 |
| Distribuzione | Europictures |
| MYmonetro | 3,19 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 maggio 2025
A 17 anni Zahia Ziouani sogna di diventare direttore d'orchestra mentre Fettouma, sua sorella gemella, violoncellista professionista. In Italia al Box Office Divertimento ha incassato 24,5 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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1995, sobborghi di Parigi. Zahia, 17 anni, sogna di diventare direttrice d'orchestra, mentre sua sorella gemella Fettouma è già un'affermata violoncellista. Cresciute immerse nella musica classica, entrambe desiderano condividerla con tutti, rendendola accessibile a chiunque, ovunque. Ma il loro sogno si scontra con le difficoltà di essere giovani donne di origine algerina ai margini della società. Da questa determinazione nasce "Divertimento", un'orchestra che vuole abbattere ogni barriera e offrire a tutti l'opportunità di fare musica.
Ispirato alla storia di Zahia Ziouani, direttrice d'orchestra francese, Divertimento ripercorre con accuratezza quasi documentaria gli anni in cui la giovane coltiva il suo talento.
Con la sorella gemella violoncellista Fettouma, a 17 anni, viene infatti accettata alla prestigiosa scuola parigina Lycée Racine che ospita il fior fiore degli aspiranti musicisti, a volte dei veri talenti ma più spesso dei "figli di". Mentre le due sorelle e il fratello vivono con il padre e la madre algerini in una banlieue a mezz'ora da Parigi (quando va bene e non ci sono manifestazioni e proteste nella Capitale). La sceneggiatura, scritta dalla stessa regista con Clara Bourreau, si sofferma molto sul racconto di questa diversità di provenienza che, nella scuola parigina di musica frequentata dalla classe medio-alta, trova il suo apice. Zahia, che aspira a diventare direttrice d'orchestra, trova subito un forte ostracismo nella sua classe che aveva già un compagno quasi predestinato a quella carriera in gran parte maschile.
Ma la ragazza ha dalla sua parte l'insegnante di musica che vede in lei un grande talento e la mette in competizione con il compagno. I contrasti tra le due parti della classe, i commenti malevoli, gli ammutinamenti dei musicisti sono però resi in maniera un po' piatta sia dai dialoghi che dalla regia sempre molto attenta a non calcare mai la mano nella messa in scena degli aspetti più (melo)drammatici tipici invece, per intenderci, di un biopic all'americana. L'empatia dello spettatore con la sua eroina è però messa a dura prova da questa mancanza di profondità drammatica che, se da un lato, è vero, spesso rischia di risultare un furbo espediente narrativo, qui è proprio azzerata anche perché non c'è mai un vero confronto o scontro, magari ideologico o classista, tra i ragazzi.
Così come nel preciso racconto della famiglia algerina di lei, con il padre che accompagna le due figlie nella passione musicale e quasi dimentica il figlio maschio, alla fine non c'è una reale interazione con la sorella violoncellista. Anche qui la sceneggiatura sceglie di non creare un asse narrativo drammatico su loro due, magari sulle fatiche dei loro studi, sulla solidarietà nei momenti più difficili, lasciando agli sguardi, agli abbracci, ai non detti (la protagonista compulsa i suoi spartiti preferiti alla luce di una torcia sotto le lenzuola per non disturbare il sonno della sorella), più che alle parole, il racconto della loro sorellanza.
Quasi come contraltare a questa asciuttezza narrativa è invece tutta la lunga parte in cui Zahia entra nelle grazie del famoso direttore d'orchestra e compositore Sergiu Celibidache (ultimo film del grande attore francese Niels Arestrup) che cerca di formarla come direttrice d'orchestra con la tipica severità dei maestri. Il film scivola così tra lunghe chiacchierate tra i due e interi saggi di prova d'orchestra (la regista, che ha affidato la direzione musicale alle due 'vere' sorelle, dice di aver avuto in mente l'omonimo film di Fellini) che, seppur filologicamente impeccabili, non riescono a essere travolgenti per tutti gli spettatori per via di una messa in scena priva di originalità. A colmare questa distanza ci pensa la grande interpretazione di Oulaya Amamra che sa dare alla protagonista la giusta dose di determinazione ostinata alla stregua di Lina El Arabi nel ruolo della sorella che purtroppo, per scelta narrativa, non è determinante.
Grazie anche a loro la regia riesce a costruire momenti inventivi improvvisi come quando la protagonista si trova a isolare con l'ascolto suoni non strettamente musicali prodotti, ad esempio, dall'arrivo della metropolitana, dal sibilare del vento tra le foglie o, ancora, dallo sbattere delle uova... Meno felice la sequenza ripetuta in cui la protagonista che, non trova un'orchestra da dirigere, fa i movimenti di direttrice d'orchestra di notte sulla terrazza del suo palazzo con in lontananza la Capitale. Per sottolineare, ancora una volta e in maniera un po' didascalica, la distanza della periferia dal centro con la conseguente differenza di classe che viene colmata dal valore universale della musica.
In sala con Europictures dal 29 maggio Divertimento (2022) di Marie-Castille Mention-Schaar, il film ispirato alla vera storia della direttrice d’orchestra di fama mondiale e di origini algerine Zahia Ziouani, capace di farsi strada in un mondo non facile da scalare, partendo da condizioni sfavorevoli.
1995: nei sobborghi di Parigi, la diciasettenne Zahia Ziouani vive con la sua famiglia e sogna di diventare una direttrice d’orchestra. Condivide la passione musicale con la sorella gemella Fettouma che è violoncellista professionista. Entrambe devono far leva sulla propria determinazione per superare gli ostacoli e le barriere di classe, di genere e di origine, in un ambito come quello della musica colta, dominato tendenzialmente da élite culturali bianche e maschili — ancora oggi, meno del 10% di chi dirige un’orchestra nel mondo è donna.
Entrambe vengono ammesse al prestigioso Liceo Racine dove devono però far fronte ai pregiudizi dei compagni. Nonostante le difficoltà, Zahia riuscirà a far ricredere anche l’anziano maestro Sergiu Celibidache, inizialmente scettico e noto per la sua severità, e arriverà a realizzare il proprio intento assieme alla sorella: rendere la musica accessibile a tutti, fondando un’orchestra tutta sua chiamata Divertimento (dal nome di un’opera di Joseph Haydn), composta da giovani musicisti provenienti da ambienti svantaggiati. Un’Orchestra Sinfonica che ancora oggi riunisce decine di musicisti dell'Île-de-France e si esibisce in rinomate sedi.
Sorelle gemelle musiciste a Parigi. Fettouma suona il violoncello, Zahia la viola ma sogna di dirigere l'orchestra. Non è un lavoro da donne, lo dice anche il grande Sergiu Celibidache, che però riconosce il talento di Zahia Ziouani e accetta di darle lezioni. La storia è vera, e così la battuta di Celibidache contro i dischi: «Ascoltare musica registrata è come andare a letto con la foto di Brigitte [...] Vai alla recensione »
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