Com'è cambiata la vita delle protagoniste di Sex and the City? La serie racconta cosa è successo e come vivono adesso a cinquant'anni. Espandi ▽
Manhattan, oggi. Le amiche di sempre Carrie, Miranda e Charlotte vivono ancora favolosamente, pranzando in locali eleganti e indossando abitini firmati. Manca la quarta moschettiera, l’indomabile Samantha, che si è trasferita a Londra per lavoro ed è sparita dal radar delle amiche newyorkesi: o almeno così sembra. Miranda è sempre col marito Steve e il figlio Brady, che ora ha 17 anni e una fidanzatina con cui fa sesso rumoroso in casa dei genitori. Charlotte si divide fra il marito e le due figlie, la piccola una ribelle che disdegna il look Oscar De La Renta. E Carrie è sempre con Big, l’uomo dei suoi sogni che ha tanto faticato ad avere permanentemente al suo fianco. Ma la vita va avanti, e le sorprese sono dietro l’angolo: non tutte positive, ma tutte parte dell’esistenza complicata di queste donne contemporanee.
And just like that..., la nuova serie sequel di Sex and the City, sorprende per la capacità di staccarsi finalmente dai cliché passati. Infatti, pur mantenendo intreghe le personalità delle protagoniste, Michael Patrick King mette in scena la vita di tre donne finalmente cresciute, che tentano di adeguarsi ad una nuova società perfettamente al passo con quella reale contemporanea. Recensione ❯
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Com'è cambiata la vita delle protagoniste di Sex and the City? La serie racconta cosa è successo e come vivono adesso a cinquant'anni. Espandi ▽
Manhattan, oggi. Le amiche di sempre Carrie, Miranda e Charlotte vivono ancora favolosamente, pranzando in locali eleganti e indossando abitini firmati. Manca la quarta moschettiera, l'indomabile Samantha, che si è trasferita a Londra per lavoro ed è sparita dal radar delle amiche newyorkesi: o almeno così sembra. Miranda è sempre col marito Steve e il figlio Brady, che ora ha 17 anni e una fidanzatina con cui fa sesso rumoroso in casa dei genitori. Charlotte si divide fra il marito e le due figlie, la piccola una ribelle che disdegna il look Oscar De La Renta. E Carrie è sempre con Big, l'uomo dei suoi sogni che ha tanto faticato ad avere permanentemente al suo fianco. Ma la vita va avanti, e le sorprese sono dietro l'angolo: non tutte positive, ma tutte parte dell'esistenza complicata di queste donne contemporanee. Recensione ❯
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Il film segue la storia della fuga dalla vita di un part-timer. Finirà in paradiso o all'inferno? Espandi ▽
Il film segue la storia della fuga dalla vita di un part-timer. Finirà in paradiso o all'inferno? Sperimenta la nascita dell'intrattenimento "fuga dalla realtà". Recensione ❯
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Cassian è costretto a fuggire dal proprio pianeta. Anni dopo decide di cercare sua sorella e unirsi alla resistenza. Espandi ▽
Il prequel di Rogue One: A Star Wars Story, Andor, non solo è il titolo più maturo mai realizzato nell'universo di Star Wars: è anche la miglior serie di genere dell’anno.
Un team di grande livello, accompagnato da un musicista del calibro di Nicolas Britell, e da un cast eccellente che oltre a Skarsgård vanta: Diego Luna nei panni del riluttante eroe; Adria Arjona in totale controcasting rispetto ai ruoli da latina più o meno sexy; Andy Serkis capò in una delle parti migliori della sua carriera; Fiona Shaw pure in stato di grazia e non manca nemmeno una piccola parte per Forrest Whitaker.
Uno star power tenuto comunque attentamente sotto controllo, così come gli effetti speciali arrivano solo quando servono e sono per altro eccellenti, ma non fanno mai da palliativo a falle nell'intreccio. Del resto, come già Rogue One, Andor vuole avere un taglio più malinconico e realistico, senza buffi aliene né spade laser, contro un Impero che è davvero terrificante e perennemente sotto un cielo grigio, che rende più sporchi e reali anche i pianeti della galassia lontana lontana. Recensione ❯
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La serie prequel di Rogue One: A Star Wars Story. Espandi ▽
Kassa è originario del pianeta Kenari, la cui etnia è stata pressoché sterminata dall'Impero. Portato in salvo da Marva, che diviene per lui una madre adottiva, ha assunto il nome di Cassian Andor e non si perdona di aver abbandonato la sorella su Kenari. Nel corso della ricerca di lei, viene avvicinato da due soldati dell'impero che lo aggrediscono. Li uccide e scappa sul pianeta Ferrix, dove grazie a Bix, una sua vecchia fiamma, entra in contatto con un ricettatore. Questi è in realtà un leader della nascente ribellione e coopta Cassian per operazioni di resistenza. Nel mentre Syril Karn, zelante ufficiale imperiale, indaga sui due soldati uccisi e si mette sulle tracce di Cassian. Recensione ❯
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Il film - in cui il vento (Anemos) è metafora del Divino, che si sente ma non si può vedere - racconta il rapporto tra gli uomini e il senso del divino Espandi ▽
Il film - in cui il vento (Anemos) è metafora del Divino, che si sente ma non si può vedere - racconta il rapporto tra gli uomini e il senso del divino: dai miti greci al cristianesimo, fino ai giorni nostri. Grazie a personaggi noti, anche se non esplicitamente menzionati, come Platone, Pitagora, San Benedetto e Gesù, lo spettatore ripercorre i momenti della Storia in cui il vento diventa portatore di un messaggio di spiritualità, per cercare di dare una risposta alle domande che l'Uomo si chiede da millenni. La narrazione parte dalle esigenze di una madre di rispondere ai dubbi del figlio sul mistero della vita, che ci fanno considerare alcuni personaggi che, nel corso della Storia, hanno avuto lo stesso dilemma: la ricerca del divino al di fuori di ogni risposta dogmatica. Durante il percorso si evidenziano le esperienze individuali di filosofi, monaci, profeti, mistici, fino ad arrivare a quelli che si sono più avvicinati ad una risposta certa: i Catari, perché la ricerca del Divino era un fatto sociale e non individuale e questo si rifletteva su una società giusta ed egualitaria in cui tutti i beni erano in comune. L'anello di congiunzione è Benedetto da Norcia che ha lasciato la comunità religiosa per ritirarsi umilmente in una grotta, per distaccarsi e cercare quella scintilla divina, che poi ha condiviso con tutti i suoi seguaci. Recensione ❯
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La lotta di Hanifa per liberare le sue sorelle e sottrarle al massacro delle donne Yazide compiuto dall'ISIS. Espandi ▽
Hanna Polak porta la sua macchina da presa a Sinjar, nord dell'Iraq, nel profondo di un territorio in cui lo Stato Islamico ha tentato di spazzare via il popolo yazida. Il monte Sinjar è il luogo sacro per gli yazidi e questa è l'area che l'ISIS ha preso d'assalto nell'agosto 2014. Ovunque sono rovine, la gran parte degli edifici distrutti. Qui incontriamo Hanifa, impegnata a cercare di liberare le sorelle, e Saeed, il fratello di Nadia Murad: entrambi hanno deciso di restare e fare il possibile per salvare i propri cari e chiedere giustizia. Attraverso le loro testimonianze emerge tutto l'orrore di un genocidio dimenticato. L'alternanza delle sequenze delle indagini di Hanifa e quelle delle testimonianze delle vittime dell'ISIS sopravvissute concorre a produrre un'esperienza straziante, che ci mostra la forza e il coraggio di un popolo a cui sono stati negati tutti i diritti. Recensione ❯
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Annie rimane incinta. Dal momento che non vuole tenere il bambino, incontra un movimento che pratica aborti illegali agli occhi del mondo. Espandi ▽
Un villaggio di campagna in Francia, 1974. Quando Annie, lavoratrice e madre di due adolescenti, rimane accidentalmente incinta, incontra il Movimento per la Liberazione dell'Aborto e della Contraccezione (MLAC); medici e donne che praticano aborti illegali sotto gli occhi di tutti, praticando un metodo libero, sicuro e rispettoso. A poco a poco Annie si unirà alla loro battaglia, che darà un nuovo significato alla sua vita. Recensione ❯
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Il regista ritrae la sua generazione tra le strade di Medellín mentre prova a fare cinema. Espandi ▽
Un carro funebre percorre le strade di Medellín, mentre un giovane regista racconta il suo passato in questa città violenta e conservatrice. Ricorda la preparazione del suo primo film, un B-movie sui fantasmi. La giovane comunità queer di Medellín viene scritturata per il film, ma il protagonista principale muore di overdose da eroina a 21 anni, come molti amici del regista. Anhell69 esplora i sogni, i dubbi e le paure di una generazione annichilita e la sua lotta per continuare a fare cinema. Recensione ❯
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La storia fantastica di un uomo che viene ucciso ma rinasce grazie all'incontro con un uccello magico. Espandi ▽
Dopo essere stato ucciso a causa della relazione con una regina, un nomade tenace incontra un uccello mistico che ha il potere di dargli una seconda vita. Recensione ❯
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Il capitolo mediano riequilibra il tono e il ritmo e offre il meritato spazio a vecchi e nuovi personaggi. Avventura, USA2022. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Grindelwald continua la sua ascesa ma Silente non può attaccarlo personalmente. Si dovrà servire di una squadra con a capo Newt Scamander. Espandi ▽
L'ascesa al potere di Grindelwald va fermata. Il suo proposito di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e di dichiarare guerra aperta al mondo dei non maghi non deve andare in porto. Ma Silente non può attaccarlo: glielo impedisce un patto di sangue stretto in giovane età, quando il suo peggior nemico era la persona a lui più cara. Tocca dunque a Newt Scamander e alla sua squadra agire per conto di Silente: insieme al fratello Theseus, all'assistente Bunty, alla collega Lally, a Yussuf Kama e al più coraggioso dei non maghi, il pasticcere Jakob Kowalski, Newt dovrà impedire che l'inganno e il terrore abbiano la meglio nell'elezione del nuovo leader del mondo magico.
Nonostante il piano-non piano della valorosa compagnia sia quello di confondere le idee ai vertici del lato oscuro, il terzo capitolo della saga nata attorno al manuale del magizoologo è molto meno confuso del suo precedente, e questo è certamente un bene.
Godibile anche se non proprio scoppiettante, più caldo del precedente, anche se non proprio emozionante, il capitolo tre della saga seconda della premiata ditta Rowling-Yates ha la fisionomia di un episodio speciale, a suo modo autoconclusivo, dedicato alle relazioni tra i personaggi più che alle novità della trama, con qualche sequenza che si fisserà nelle memoria, come quella di Newt e Theseus nella prigione tedesca o il gioco delle cinque valigie nel meraviglioso panorama del Buthan. Recensione ❯
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Una disarmante dissezione della natura umana e della contemporaneità, pervasa da tensioni, intolleranza e paura. Drammatico, Romania2022. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film per comprendere come nasce e si diffonde il razzismo oggi. Espandi ▽
Benché il titolo lasci pensare alla Romania, ridotta alle sue sole consonanti, il riferimento ufficiale è a agli esami clinici – R.M.N. è l’acronimo rumeno della risonanza magnetica - a cui viene sottoposto Papa Otto, un anziano pastore rispettato da tutti. Ma come le macchine passano allo scanner le condizioni neurologiche di Otto, così Mungiu sottopone a un’indagine approfondita lo stato delle cose in Romania e più in generale nella contemporaneità europea, pervasa da tensioni, intolleranza e paura. Mungiu ha la forza di rappresentare questo cumulo di contraddizioni mediante gli ormai celebri piani sequenza atti a “inseguire” i personaggi o con scene corali di pregevole fattura. Ad aggiungere una ulteriore quota di novità nello stile del regista di Un padre, una figlia, è l’abbandono di un realismo tout court in favore dell’applicazione di tecniche e stili realisti a una materia che esonda verso il surreale. Recensione ❯
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Una serie d'animazione che si rivolge ai più piccoli. Espandi ▽
Una ragazzina fantasiosa, una rana impaziente, un cane troppo sicuro di sé, un gatto premuroso e un ingenuo lombrico si riuniscono per celebrare il potere dell'amicizia, del gioco fantasioso e delle avventure da "adulti" in giardino! Recensione ❯
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