nanobrontolo
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sabato 9 dicembre 2023
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m a h !!!
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Non basta metterci attori dalla fama di "impegnati", utilizzare una pellicola dai toni accesi da fiaba e infarcire la trama di isterismi che vorrebbero far intendere un profondo significato recondito per esser detti: hai fatto un capolavoro! Noioso, lento ed oserei dire: inutile!
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domenico
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mercoledì 6 dicembre 2023
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la vita è sogno?
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E' materiale il rapporto tra Vincenzo ed Albertine, c'è ben poco di veramente emotivo all'inizio del film: senso del dovere, senso di protezione, letture che esimono dalle parole proprie che possano stabilire un ponte. L'emozione la porta Yolande, sia per Vincenzo che per Albertine. Ma quanto c'è di reale nel personaggio di Yolande? Quanto una sua effimera comparsa ha scatenato il sogno ed attraverso questo l'emozione, espressa dalla scena finale di Albertine che si trucca ed esca alla riscoperta del mondo?
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lovemovies
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lunedì 15 maggio 2023
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davvero tanto il materiale emotivo
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Se ricordo bene, questo è il primo film, fra quelli da me commentati, al quale assegno cinque stelle. Ne sono entusiasta, direi che "i am falled in love", che me ne sono innamorato. L'ambientazione scelta per le riprese è quanto di più poetico si potesse desiderare. La regia regala inquadrature fantastiche, arricchite da una tavolozza di colori che ne esalta i particolari. Fotografia magistrale, scorci del panorama parigino da brividi di piacere per la vista. Per chi come me ama leggere, l'interno della libreria di Vincenzo è quanto di più bello si possa ammirare. Gli attori sono da applausi a scena aperta. Castellitto monumentale, Berenice Bejo così intensa che non si smetterebbe mai di guardarla ed una Matilda De Angelis che sta scalando l'Olimpo della recitazione, a maggior ragione perché il personaggio che interpreta in questo film è quello di una ragazza reduce da un incidente, che si muove da tempo su una sedia a rotelle e che non riesce più a proferire parola.
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Se ricordo bene, questo è il primo film, fra quelli da me commentati, al quale assegno cinque stelle. Ne sono entusiasta, direi che "i am falled in love", che me ne sono innamorato. L'ambientazione scelta per le riprese è quanto di più poetico si potesse desiderare. La regia regala inquadrature fantastiche, arricchite da una tavolozza di colori che ne esalta i particolari. Fotografia magistrale, scorci del panorama parigino da brividi di piacere per la vista. Per chi come me ama leggere, l'interno della libreria di Vincenzo è quanto di più bello si possa ammirare. Gli attori sono da applausi a scena aperta. Castellitto monumentale, Berenice Bejo così intensa che non si smetterebbe mai di guardarla ed una Matilda De Angelis che sta scalando l'Olimpo della recitazione, a maggior ragione perché il personaggio che interpreta in questo film è quello di una ragazza reduce da un incidente, che si muove da tempo su una sedia a rotelle e che non riesce più a proferire parola. Vincenzo, libraio, vive con la figlia sofferente nel piano superiore della libreria ed è rassegnato ad un'esistenza rinunciataria, per poter meglio accudire la figlia. L'amore paterno non riesce però a comprendere che la ragazza avrebbe bisogno di tutt'altre attenzioni e di ricongiungersi con la gente, le amiche, i compagni di scuola. All'improvviso, a sconvolgere completamente l'esistenza dei due, irrompe Yolande, imprevedibile attrice che si esibisce in un teatro poco distante dalla libreria. Il finale non è scontato e si può tranquillamente sperare in un secondo tempo, ovvero in un seguito della pellicola. Il film offre momenti elegantemente poetici e la regia sa bene come valorizzarli. Fra i tanti, l'illuminazione notturna con un diffusore di stelle in movimento e la neve, a notte fonda, che imbianca le vie della piazzetta,
Stupendi anche alcuni momenti che fanno sorridere. Il primo quando Jolande si tappa il naso con le dita e si china quel tanto che il suo viso, sempre col naso tappato, appare boccheggiante e come immerso nell'acquario dei pesci. L'altro, quando la figlia di Vincenzo, truccata e luminosa come non mai, fa una linguaccia al padre mentre si accinge, con la sedia a rotelle, ad uscire dalla libreria, mossa da una irrefrenabile voglia di tornare alla vita. Un grande film, da vedere e da amare.
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martedì 9 novembre 2021
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mr.
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occhionelcielo
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domenica 17 ottobre 2021
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passa e va
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Un prodotto fatto benino, senza infamia e senza lode.
Scola però è un'altra cosa.
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no_data
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giovedì 14 ottobre 2021
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imbarazzante
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Film vuoto, scontato, sopra le righe.
Capace di depauperare una recitazione strutturata come quella di Castellitto. Mi meraviglio anche come la De Angelis abbia scelto di partecipare ad una sceneggiatura così imbarazzante. Diverse incongruenze nella trama, cose buttate lì così, come il prete che va nella libreria di Vincenzo a comprare un libro, poi lo si ritrova in un'altra inquadratura mano nella mano con un altro uomo. Pessima la scelta di recitare in italiano con attori italiani e in francese quando Castellitto si interfacciavz con gli attori francesi: anche l'eccellente doppiaggio italiano fz j pessima figura.
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maria f.
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sabato 9 ottobre 2021
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evviva i buoni flim!
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Non posso dire che non mi sia piaciuto.
Non mi ha catturato del tutto forse perché è un film complesso dove i sentimenti ci sono, ma è stata un'impresa ardua renderli manifesti al pubblico.
Sembra una fiaba ma non lo è, però è raccontata come una fiaba e ciò non contribuisce a fare apprezzare appieno i sentimenti dei personaggi.
I libri e i grandi autori popolano la vita di Vincenzo che si nutre di loro e nutre sua figlia Albertine, cercando in questo modo di farla svegliare dal torpore in cui è costretta dopo un incidente che l'ha resa semi paralizzata.
L’incontro con Yollande è fondamentale, la ragazza è una bomba che irrompe nella vita di Vincenzo, e come una bambina viziata dopo averlo illuso di potergli offrire un'altra possibilità di rinascita lo abbandona ma ormai lui è stato contaminato da queste nuove emozioni e potrà camminare da solo verso la rinascita.
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Non posso dire che non mi sia piaciuto.
Non mi ha catturato del tutto forse perché è un film complesso dove i sentimenti ci sono, ma è stata un'impresa ardua renderli manifesti al pubblico.
Sembra una fiaba ma non lo è, però è raccontata come una fiaba e ciò non contribuisce a fare apprezzare appieno i sentimenti dei personaggi.
I libri e i grandi autori popolano la vita di Vincenzo che si nutre di loro e nutre sua figlia Albertine, cercando in questo modo di farla svegliare dal torpore in cui è costretta dopo un incidente che l'ha resa semi paralizzata.
L’incontro con Yollande è fondamentale, la ragazza è una bomba che irrompe nella vita di Vincenzo, e come una bambina viziata dopo averlo illuso di potergli offrire un'altra possibilità di rinascita lo abbandona ma ormai lui è stato contaminato da queste nuove emozioni e potrà camminare da solo verso la rinascita.
Amare la letteratura è una salvezza ma a volte non basta ad abbandonare quel rifugio che abbiamo costruito per nasconderci, solo se abbiamo la fortuna di incontrare qualcuno che con la sua potenza emotiva è capace di trascinarci fuori dal baratro possiamo realizzare una nuova esistenza.
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