Edoardo De Angelis e Sergio Castellitto continuano a rileggere Eduardo De Filippo: una versione modernista e seduttiva che rigetta il realismo e il folklore
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Cammelli sul terrazzo, statue di felini in ogni angolo, una matriarca con la benda su un occhio come Bette Davis ne L'anniversario, il narcisistico cameo del regista sotto forma di definizione dell'enigmistica. Tutto in Sabato, domenica e lunedì (disponibile su RaiPlay) sfida le aspettative del pubblico, irrompendo in un immaginario forse plasmato sull'infedele adattamento di Lina Wertmuller piuttosto che sulla commedia originaria, della quale non esiste una versione televisiva.
Oltre a essere un caposaldo della nostra cultura e un affetto stabile degli spettatori al di là delle generazioni, Eduardo De Filippo è un maestro; e dunque la sua opera si configura soprattutto come un testo aperto in cui fare irruzione e ricostruzione, uno spazio di riflessione e ripensamento per spingere la trasposizione oltre la restituzione accademica e tradizionale. [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (3757 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 16 dicembre 2021