| Anno | 2021 |
| Genere | Documentario |
| Produzione | Italia |
| Durata | 52 minuti |
| Regia di | Fabio Segatori |
| Attori | Renato Carpentieri, Galatea Ranzi, Giacomo Fadda, Carolina Signore . |
| MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 dicembre 2021
La storia di Lussu, eroe antifascista, fondatore del Partito Sardo d'Azione e politico del dopoguerra.
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CONSIGLIATO N.D.
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Eroe di guerra e pacifista, Emilio Lussu riceve 4 medaglie al valor militare e racconta l'assurdo massacro della Grande Guerra nel suo libro di memorie Un anno sull'altopiano, tradotto in tutto il mondo. Fonda il Partito Sardo d'Azione. Eletto onorevole, combatte il Fascismo che lo spedisce al confino, a Lipari. Da qui scappa su una barca col suo fraterno amico Carlo Rosselli col quale fonda, a Parigi, la prima organizzazione antifascista: "Giustizia e Libertà". Partecipa alla Guerra Civile Spagnola nelle Brigate Garibaldi. Braccato dall'O.V.R.A., vive tra Parigi, la Svizzera, il Portogallo e Marsiglia. Rientra in Italia dopo l'8 settembre, dove è ministro nei governi Parri e De Gasperi. Ma il film è anche la storia di un grande amore: quello con Joyce Salvadori, compagna di una vita, anche lei partigiana, scrittrice, attivista per i diritti delle donne e per i paesi in via di sviluppo.
Ha ragione Gervasini, Lussu è un po' dimenticato, purtroppo anche da chi ha redatto la Scheda del film: la moglie si chiamava Salvadori e non "Amadori"; a Roma nel 1943 Lussu tornò prima dell'8 settembre, facendo a tempo ad inserire i militanti di Giustizia e Libertà all'interno del Partito d'Azione, a compattare azionisti ex combattenti ed Arditi antifascisti [...] Vai alla recensione »
Sarebbe, Emilio Lussu, un eroe nazionale. E non (o non tanto) per le quattro medaglie al valor militare conseguenza dell'impegno durante la Prima guerra mondiale, ma per il suo esempio, la sua letteratura (Un anno sull'altipiano), la sua politica (fonderà con Carlo Rosselli a Parigi Giustizia e libertà, sarà sempre militante antifascista). Sarebbe, perché in Italia è invece un po' dimenticato, ben [...] Vai alla recensione »