
Titolo originale | Fantasy Island |
Titolo internazionale | Fantasy Island |
Anno | 2020 |
Genere | Avventura, |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Jeff Wadlow |
Attori | Michael Peña, Maggie Q, Lucy Hale, Austin Stowell, Jimmy O. Yang Portia Doubleday, Ryan Hansen, Michael Rooker, Kim Coates, Charlotte McKinney, Parisa Fitz-Henley, Robbie Jones, Nick Slater, Ian Roberts (III), Evan Evagora, Tim Wong, Joshua Diaz, Mike Vogel, Jeriya Benn, Josh McConville, Tane Williams-Accra, Edmund Lembke-Hogan, Goran D. Kleut, Josh Randall, Andrew Lees. |
Uscita | giovedì 13 febbraio 2020 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,74 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 13 febbraio 2020
L'adattamento cinematografico della popolare serie tv degli Anni Settanta Fantasilandia. In Italia al Box Office Fantasy Island ha incassato 518 mila euro .
CONSIGLIATO NO
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C'è un'isola dove le fantasie possono diventare realtà, ma una volta che la fantasia è iniziata non può essere interrotta finché non ha raggiunto la sua conclusione naturale. Inoltre è sempre validissimo il motto "stai attento a quello che desideri perché potrebbe avverarsi". A gestire l'isola c'è l'enigmatico Mister Roarke, aiutato da alcuni servitori pressoché muti e dalla più empatica Lucy. Roarke accoglie i visitatori e spiega loro le regole delle fantasie che hanno richiesto, ma si guarda bene dall'intervenire anche se le cose prendono una brutta piega.
Remake in versione horror ma non troppo della omonima serie di fine anni 70, in Italia nota come Fantasilandia, questa produzione di Jason Blum manca il bersaglio fin dal principio.
Sfugge il senso di ripescare una proprietà intellettuale vintage in questo modo, senza capitalizzare sulla nostalgia del pubblico di mezz'età. Il modello viene stravolto fino a renderlo irriconoscibile, ripensato per i ragazzi di oggi, ma ai teenager dei nuovi anni Venti le bizzarrie a dir poco ingenue dell'originale non daranno grande soddisfazione. Così chi ricorda ancora l'originale non ci troverà alcuna esilarante catarsi, dato che si tratta di un film per il pubblico più giovane, insomma un "soft-horror" senza splatter. E questo nonostante i protagonisti siano molesti come quelli di uno slasher movie, dove bastano poco più di cinque minuti per voler vedere morire male almeno alcuni di loro. E gli altri, lagnosamente afflitti da sensi di colpa assortiti, non suscitano molta più simpatia.
Rispetto ad altri titoli targati Blumhouse, anche senza scomodare quelli di Jordan Peele, qui latitano completamente sia l'energia di The Purge sia il brio di Auguri per la tua morte. Il regista Jeff Wadlow, che con Jason Blum aveva già firmato l'horror Obbligo o verità, torna ad affidarsi a Lucy Hale come protagonista, cui affianca Maggie Q e altri volti per lo più televisivi, per esempio Portia Doubleday da Mr. Robot, Ryan Hansen da Veronica Mars e Jimmy Q. Yang da Silicon Valley.
Il ruolo che dovrebbe essere più carismatico, quello di Mr. Roarke, è invece in mano a Michael Peña, che sembra essere il primo a non crederci. Del resto i connotati angelici dell'anfitrione originale sono smarriti in favore di una sottotrama che gli toglie mistero e si vorrebbe strappalacrime, ma finisce per risultare assurda e malsana.
A complicare il gioco oltremisura, Fantasy Island non si accontenta dei singoli sogni nel cassetto ma rialza incastrandoli tra loro e sollevando quasi da subito una domanda: "si può essere certi di vivere la propria fantasia e di non essere invece parte della fantasia di qualcun altro?". Un quesito degno di Matrix o persino, per certi versi, dei filosofi che si interrogano sul solipsismo. Lo svolgimento di questa idea è però di tutt'altro tenore e punta a inanellare colpi di scena che si mordono la coda e richiedono spiegazioni sempre più didascaliche. Inoltre allontanano personaggi e situazioni da qualunque cosa lo spettatore possa trovare riconoscibile. Il tutto senza mai nemmeno provare la chiave visionaria, e questa è di certo la colpa maggiore visto le potenzialità implicite nel soggetto.
Il risultato si protrae per quasi due ore del tutto esangui (c'è al posto del sangue un liquido nero, come fossimo in un fumetto Marvel degli anni 80) e lascia a desiderare da ogni punto di vista. L'epilogo regala infine il più compiuto omaggio alla serie originale, ma arriva troppo tardi per i nostalgici ed è destinato a lasciare del tutto perplessi gli spettatori sotto i quarant'anni.
Continua la riscoperta delle vecchie serie tv anni Settanta e Ottanta che tornano in una nuova veste aggiornata al cinema o nel piccolo schermo, questa volta tocca a Fantasy Island, film firmato da Jeff Wadlow e ispirato alla celebre Fantasilandia, però in salsa horror.
Fantasilandia il cui titolo originale era più correttamente Fantasy Island era una serie televisiva che ebbe 7 stagioni a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta trasmessa con successo anche in Italia. Nel 1998 venne realizzato un sequel cancellato dopo 13 episodi che vantava la presenza di Malcolm McDowell (Arancia meccanica) e Madchen Amick (Twin Peaks).
Il mito dell'isola dei sogni e dove ci si può anche perdere ha radici profonde nell'immaginario collettivo e certamente ha ricevuto nuova fortissima linfa dalla serie Lost. Non poteva quindi mancare in un'epoca di revival degli anni Ottanta il recupero di una serie affascinante come Fantasilandia; indimenticabile grazie alle caratterizzazioni di Ricardo Montalban, il Mr Roake dominus dell'atollo e della sua magia, e dell'impareggiabile suo assistente Tattoo interpretato da Hervé Villechaize.
Questa volta però non si tratta di un remake pedissequo, in stile A-Team per intenderci. Il regista e sceneggiatore di Fantasy Island Jeff Wadlow pur prendendone spunto ha preferito dare al suo progetto una chiara impronta horror. Se nella serie il tono era fantastico e a volte didascalico per cui poteva capitare che chi vedeva realizzato il suo desiderio poi preferiva tornare alla sua concreta realtà. Nel film in arrivo nelle sale nei primi mesi del 2020 la realizzazione dei desideri più profondi degli ospiti dell'isola si tramuta in un incubo e in una lotta per la vita.
Dirigere l'isola e conosce i suoi più profondi segreti sempre Mr Roarke che ha il volto - questa volta non bonario di molte sue interpretazioni, ma mefistofelico - del bravissimo Michael Pena che sostituisce ottimamente Ricardo Montalban. Mentre, purtroppo dobbiamo fare a meno di Tatoo.
Il film è prodotto dalla Blumhouse, che in questi anni è diventata una garanzia in questo campo avendo realizzato film come Split o Get Out. E anche il regista ha solide esperienze nell'horror visto che il suo ultimo film è stato Obbligo o verità del 2018 ma come sceneggiatore lo ricordiamo anche per alcune puntate di Bates Motel. Nel cast troviamo anche Lucy Hale, voto notissimo soprattutto per il suo ruolo di Aria in Pretty Little Liars e Maggie Q la Nikita dell'omonima serie (ma ha partecipato anche alla saga Divergent), con loro anche Austin Stowell che abbiamo avuto modo di vedere nella serie di George Clooney realizzata in Italia, Catch 22.