Un documentario sulle meteore e le stelle e il loro impatto sulla Terra. Espandi ▽
L'uomo convive da sempre con la presenza di micro o macro frammenti di meteoriti, lasciti di materiale extraterrestre piovuto sulla Terra ad altissime velocità. Werner Herzog, voce narrante, e il vulcanologo Clive Oppenheimer, intervistatore visibile davanti alla macchina da presa, si recano in luoghi differenti per interloquire con alcuni personaggi-chiave sull'analisi e sulle teorie scientifiche elaborate attorno ai meteoriti piovuti sul suolo attraverso i millenni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La vita della First Lady Michelle Obama. Espandi ▽
All'uscita della sua autobiografia Michelle Obama si è imbarcata in un tour promozionale che ha toccato 34 città degli Stati Uniti, partecipando a incontri di fronte a platee oceaniche e moderati da personaggi di primo piano - da Oprah Winfrey a Conan O' Brien - ma anche a gruppi di semplici lettrici, studentesse e parrocchiani. La documentarista Nadia Hallgrem l'ha seguita passo passo, dando un resoconto dei discorsi tenuti in pubblico e in privato, dei firmacopie e dei backstage di questo tour epocale che ha segnato lo spartiacque fra la vita costantemente sotto i riflettori dell'ex First Lady e il suo futuro ancora tutto da definire. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un viaggio in India che è anche un percorso interiore su quanto il vissuto passato influisca sul presente. Documentario, Italia2020. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio fantasioso e inconsueto alla ricerca di un'antica leggenda indiana, che parte dalla Sardegna e arriva fino alle pendici dell'Himalaya. Espandi ▽
Stefano Deffenu nel 2011 fece un viaggio in India con l’obiettivo di cambiare se stesso avendo cambiato mondo. Fece tantissime riprese video che gli vennero rubate da un bambino. Tre anni dopo se le vide recapitare in un pacco privo di mittente. Trascorsi altri tre anni il regista ha trovato la forza per vedere quelle immagini e suddividere la narrazione in capitoli con un prologo ed un epilogo. Alla base del viaggio con un amico c’era la ricerca dei misteriosi Ananda, dei bambini che avevano sovvertito le regole imposte dagli adulti ribellandovisi e creando una comunità. Ananda è un percorso nell’India contemporanea che, alla disordinata curiosità del turista quasi per caso, aggiunge una ricerca interiore sul proprio vissuto di fratello gemello. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ritratto di Ultima Capecchi, oggi 86enne, penultima figlia di una famiglia numerosissima che oggi vive sola vicino a Sovana, isolata nella campagna della Maremma. Espandi ▽
Girato nel corso degli ultimi anni, il film è un ritratto di Ultima Capecchi, oggi 86enne, che vive sola vicino a Sovana, isolata nella campagna della Maremma. Ultimina ci immerge, anche con l'aiuto delle fotografie di famiglia, nel suo passato dove comandavano le leggi di uomini violenti, veri padri padroni. Lei, che doveva essere l'ultima di tanti figli ma che fu seguita dalla sorellina Finis, ha attraversato il secolo a testa alta non smettendo mai di lavorare. Un ritratto di una donna forte che ha il dono della parola limpida e l'amore per il racconto. Il tono della sua voce è alto e chiaro, il suo parlare vivace come un fiume; la sua mente lucida e il suo corpo di camminatrice fiero e attivo. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ritratto del fotografo Helmut Newton fatto dalle donne che ha immortalato nella sua carriera. Espandi ▽
La vita e l'espressione artistica del fotografo Helmut Newton viene raccontata attraverso le testimonianze di attrici e modelle che hanno avuto modo di conoscerlo e di lavorare con questo artista la cui opera è stata al contempo oggetto di ammirazione ma anche di contestazione. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'esperienza del laboratorio più creativo del teatro italiano, in un montaggio ragionato dei suoi archivi
. Documentario, Italia2020. Durata 76 Minuti.
La storia di un teatro e di un festival, patrimonio della nostra cultura. Espandi ▽
È il 1970 quando il sindaco Romeo Donati, lungimirante amministratore, coinvolge il regista Piero Patino perché organizzi nel piccolo comune di Santarcangelo di Romagna (quando ancora non esisteva la provincia della vicina Rimini), a una manciata di chilometri dalla riviera, un "Festival di teatro di piazza" che nella sua dicitura riporti anche l'aggettivo "internazionale". È un incontro di sensibilità politiche, in un'era caratterizzata dalla supremazia del PCI in ambito culturale. Il festival si apre così dall'anno successivo al mondo e porta sulle colline romagnole, anzi proprio tra le strade e le piazze della cittadina, le esperienze più d'avanguardia e sperimentali. Cinquant'anni dopo, nell'edizione della pandemia, Roberto Naccari, già direttore organizzativo del festival, invita Mellara e Rossi (God Save the Green, Vivere, che rischio), documentaristi di area bolognese e habituées del festival, a tracciare un consuntivo di quest'esperienza unica, mettendo a loro disposizione gli archivi video della manifestazione. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Davide Ferrario non si sottrae all'originalità della sperimentazione facendosi accompagnare dalle parole del poeta Franco Arminio. Documentario, Italia2020. Durata 86 Minuti.
Un ritratto dell'Italia attraverso i suoi paesaggi, anche quelli più sconosciuti. Espandi ▽
A partire dalla collaborazione nata su un altro film, il regista Davide Ferrario e il poeta Franco Arminio hanno deciso di documentare e raccontare in immagini quello che Armino da tempo fa con i suoi libri e
la sua attività di paesologo: la vita dell'Italia marginale, quella fuori dai grandi centri metropolitani, vuoi nelle zone interne del Paese in via di spopolamento, vuoi nelle periferie urbane. L'idea è di raccontare in brevi episodi poetici di qualche minuto - fatti di immagini e parole - luoghi, situazioni, personaggi, momenti in cui l'apparente lateralità delle vite periferiche riveli invece la profonda verità umana che ancora esiste in questa Italia dimenticata dai media. Piccoli episodi, dal Friuli alla Sicilia, che andranno a formare un mosaico più grande, che riconnetta anche il senso di un'identità nazionale fuori dai luoghi comuni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una riflessione sul tempo e sulla memoria attraverso le opere dell'artista israeliano Dani Karavan. Documentario, Israele2020. Durata 66 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film al contempo lineare e intricato, emozionante ma mai melodrammatico, doloroso quanto divertente e appassionato, su uno dei più importanti artisti contemporanei. Espandi ▽
Nato nel 1930, Dani Karavan è autore di circa settanta opere e installazioni disseminate per il mondo, tra land art e urbanistica. Il filmmaker Barak Heymann, con la complicità di Hava e Tamar, rispettivamente moglie e figlia di Karavan, pedina l’artista mentre controlla e verifica lo stato di manutenzione delle sue creazioni, che si tratti di una piazza o di un monumento, delle aiuole di un giardino o di un supposto canale d’acqua. Il documentario si svela in modo progressivo e paradossale come una riflessione sul tempo e sulla memoria. Mentre cerca di conservare nel miglior stato possibile le sue creazioni, perché perpetuino la traccia di riflessioni filosofiche e storiche, l’artista deve prendere atto della labilità del proprio corpo mortale, del suo limite. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il Covid nella bergamasca raccontato da chi ha vissuto in prima persona quei drammatici giorni. Documentario, Italia2020. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In provincia di Bergamo, tra marzo e aprile del 2020 sono morte seimila persone a causa del Coronavirus. Il tessuto sociale scompare, scompaiono tutti i punti di riferimento abituali. Espandi ▽
Nembro, Alzano Lombardo, Albino. Sono tutti nomi di località in provincia di Bergamo che pochi in Italia conoscevano fino a quando la pandemia ha iniziato a mietervi vittime a partire dal febbraio 2020. Anna Maria Selini ha raccolto le testimonianze di chi ha vissuto quei giorni e di chi ancora si chiede se si poteva intervenire diversamente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film sulle persone sopravvissute all'irradiazione della guerra ed è raccomandato a coloro che credono di essere immuni da essa. Espandi ▽
Un viaggio nel dolore. Lo schermo si divide in tre parti per dare un rimo alla sofferenza e moltiplicarla. Ogni dolore è unico ma lo schermo ce ne prova l'universalità. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di un gruppo di uomini che ha costruito una copia esatta dell'ecosistema terrestre. Espandi ▽
È il 26 settembre 1991 quando nel bel mezzo del deserto dell'Arizona i media seguono con attenzione l'ingresso di quattro donne e quattro uomini in tute blu da missione ultraplanetaria, in Biosphere 2, un prototipo di colonia spaziale. L'esperimento, finanziato da Ed Bass, erede di una famiglia di petrolieri texani, consiste in una replica in miniatura della biosfera terrestre: un'avveniristica struttura a cupola, popolata di specie animali e vegetali, che per due anni sarà tenuta sotto stretta osservazione scientifica. Obiettivo della missione è raccogliere dati sulla sopravvivenza e l'indipendenza degli otto "biosferiani" e delle altre forme di vita ospiti della "Spaceship Earth". Vale a dire un'astronave Terra (dal libro di R. Buckminster Fuller, Manuale operativo per Nave Spaziale Terra, inventore della "cupola geodetica") che con la sua stessa possibilità di colonia ricordi agli umani la crisi climatica e la finitezza delle risorse del pianeta, e inviti a praticare l'ecosostenibilità. Con la speranza, allora davvero visionaria, di replicarne il modello in altri contesti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un uomo diventa una talpa all'interno di una casa di riposo. Espandi ▽
Il film della regista cilena Maite Alberdi parte come una singolare spy story (in cui Sergio si improvvisa agente segreto per sentirsi ancora vivo, mettendosi anche alla prova con la tecnologia degli smartphone) e poi continua in perfetto equilibrio tra commedia e dramma, osservando in modo naturale la vita all’interno della casa di riposo e senza pigiare sul tasto del sentimentalismo. La residenza per anziani è un luogo straordinariamente denso di significati, dove si mescolano affetti lontani e vicini, ricordi e rimpianti, compagnia e solitudine, i dolori della vecchiaia ma anche piccole gioie infantili. Attraverso il garbo e la sensibilità di Sergio, possiamo dunque entrare in contatto con quella comunità e affezionarci ai suoi caratteri e alle sue storie. C’è chi si innamora, chi fa dispetti, chi ha perso la memoria e chi recita poesie, chi ha trovato la serenità e chi preferirebbe andar via. E tutti loro compongono un affresco di toccante umanità. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Jia Zhangke porta lo spettatore al suo festival di letteratura. Espandi ▽
La storia del legame tra un luogo, il Jia Family Village nella provincia dello Shanxi, e la cultura letteraria della Cina, che il regista Jia Zhangke rintraccia nelle testimonianze di vari romanzieri contemporanei in occasione di un festival letterario nella zona, cara all’autore in quanto sua terra natale e teatro di molti suoi film. Jia Pingwa, Yu Hua e Liang Hong rappresentano tre generazioni di artisti della parola ma anche tre testimoni della storia del paese, dalla rivoluzione culturale fino alle più pressanti tematiche odierne. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Quattro storie di chi è vuole guadagnare il centro del palcoscenico a tutti i costi, trasformando la passione in professione . Documentario, Francia2020. Durata 90 Minuti.
Un documentario sulle piccole ballerine parigine che sognano il Teatro dell'Opera. Espandi ▽
Da dove vengono queste fillettes votate fin dalla culla a una carriera così difficile, così poco rimunerativa e sovente così breve? Alcune sono “figlie del ballo” la cui la madre è (prima) ballerina, corifea o figurante ma molte tra loro provengono da un ambiente estraneo al teatro, la vocazione le chiama e fin da piccolissime sentono il desiderio di danzare. Proprio come Jeanne, sei anni, Olympe, nove anni, Ida, dieci anni, Marie, quasi undici. Anne-Claire Dolivet le filma al corso di danza, al lavoro con Muriel, la loro esigente insegnante, mentre ripetono all’infinito le loro coreografie per accedere alla classe superiore o all’accademia, al concorso o all’Opéra. Tra lezioni, scuola e vita in famiglia, scopriamo progressivamente il loro formidabile carattere, le loro aspirazioni, le loro paure. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.