Anno | 2020 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Anna Maria Selini |
Uscita | lunedì 12 luglio 2021 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Produzioni Alberto Valtellina |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 luglio 2021
In provincia di Bergamo, tra marzo e aprile del 2020 sono morte seimila persone a causa del Coronavirus. Il tessuto sociale scompare, scompaiono tutti i punti di riferimento abituali. In Italia al Box Office Ritorno in apnea ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 448 e 435 euro nel primo weekend.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nembro, Alzano Lombardo, Albino. Sono tutti nomi di località in provincia di Bergamo che pochi in Italia conoscevano fino a quando la pandemia ha iniziato a mietervi vittime a partire dal febbraio 2020. Anna Maria Selini ha raccolto le testimonianze di chi ha vissuto quei giorni e di chi ancora si chiede se si poteva intervenire diversamente.
Anna Maria Selini, anche se è giovane, ha un'esperienza così consolidata come giornalista freelance da consentirle di evitare la ripetitività (ormai di servizi televisivi e di documentari sulla pandemia non si è sicuramente privi) e di puntare dritto al cuore dei problemi.
Originaria di Bergamo mette in questo suo lavoro tutta la passione di chi conosce ed ama la terra delle proprie origini senza però mai perdere la lucidità della narrazione. In essa coinvolge sia persone comuni che addetti ai lavori in un'area che nel 1630 conobbe la peste e che negli anni 2000 ha visto (e chi ha ripeso quelle immagini ne parla) passare i camion dell'esercito carichi di bare. Mentre le si rivedono e si sentono le testimonianze di chi il virus lo ha sperimentato sul proprio corpo o lo ha visto uccidere i propri cari, non possono non venire i brividi pensando che c'è chi ha osato pensare e dire che quegli automezzi portavano bare vuote perché si trattava di una messa in scena.
Selini non cavalca il risentimento per le carenze di quei giorni, anche se dà voce a chi vuole fare chiarezza, perché il suo obiettivo è un altro: riuscire ad offrire un panorama di reazioni che anche quando sono professionali non dimenticano mai l'umanità tentando talvolta di raccontare anche quando il solo ricordo provoca dolore.
Ad un certo punto c'è una testimonianza di una giovane donna che con grande sincerità ci offre la fotografia della situazione. Parlando di sé e quindi mettendosi in gioco in prima persona riconosce di aver vissuto una vita comoda fino a quei giorni e pertanto di non essere stata preparata a reagire a quanto stava accadendo.
A molti è successo qualcosa di analogo, altri hanno retto per poi crollare mentre altri ancora sono andati avanti a portare il loro aiuto magari sentendosi anche in colpa per non aver fatto abbastanza o, addirittura, per poter essere stati inconsapevoli veicoli di contagio. A tutti loro questo documentario offre l'occasione per esprimersi su quanto accaduto sapendo che dietro la telecamera c'è qualcuno che non piegherà ad altro fine che non sia la testimonianza quanto sta riprendendo.
Tra indagine giornalistica e istantanea di un momento storico tragico, Ritorno in apnea è il diario di viaggio della collega Anna Maria Selini ritornata nella sua Bergamo tra marzo e maggio 2020. Il tentativo iniziale è di capire, anche se le domande rimangono superiori alle risposte, che cosa stava succedendo in quella provincia che in due mesi ha visto morire di COVID-19 6.