Il ladro di giorni

Vincenzo è uscito dal carcere; nessun errore giudiziario, era colpevole e continua ad essere sempre a margini della legalità. Salvo è il figlio, un adolescente con una vita normale che ha vissuto con gli zii a Torino. Il film racconta il viaggio della coppia lungo l’Italia alla ricerca di un rapporto e del ladro di giorni. Quest’ultimo ha una sola colpa, quella di aver fatto arrestare Vincenzo ed i suoi complici; per una disattenzione, una leggerezza che si trasforma in colpa grave: aver rubato i giorni che Vincenzo avrebbe potuto trascorrere con il figlio. La parte di Vincenzo è perfetta per Scamarcio, bravissimo nell’interpretare l’uomo ai margini, bello e dannato. [+]

Vincenzo è uscito dal carcere; nessun errore giudiziario, era colpevole e continua ad essere sempre a margini della legalità. Salvo è il figlio, un adolescente con una vita normale che ha vissuto con gli zii a Torino. Il film racconta il viaggio della coppia lungo l’Italia alla ricerca di un rapporto e del ladro di giorni. Quest’ultimo ha una sola colpa, quella di aver fatto arrestare Vincenzo ed i suoi complici; per una disattenzione, una leggerezza che si trasforma in colpa grave: aver rubato i giorni che Vincenzo avrebbe potuto trascorrere con il figlio. La parte di Vincenzo è perfetta per Scamarcio, bravissimo nell’interpretare l’uomo ai margini, bello e dannato. Molto ma molto bravo anche Augusto Zazzaro, un bambino che recita da grande. E il film scorre bene, anche se troppo spesso incespica in inutili citazioni di sé stesso e soprattutto verso la fine perde di credibilità.

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Trovo grave, dal punto di vista critico, non aver evidenziato una pesante incongruità. A parte che Scamarcio deve stare attento a non fossilizzarsi sui ruoli di padre "sfigato" (ben tre o quattro film), come mai un corriere della droga, con evidenti precedenti dopo aver partecipato a un conflitto a fuoco con ferimento se non uccisone di più di un carabiniere, viene condannato a soli sette anni? Una lacuna che avrebbe inficiato tutta la storia e che non mette in buona luce una certa giustizia del nostro Paese. Errore grave come il famoso orologio al polso del guerriero romano nei Kolossal.

Purtroppo anche nel libro ci sono dei punti che si contraddicono (venerdì prima non c'è, poi c'è)