Il colpo del cane

Un film gradevole, ma con un finale che lascia l'amaro in bocca. Certo, si sa che alcune storie possono anche finire male, ma le soluzioni alternative c'erano. Non è un film che rivedrei. Bastavano alcuni secondi di meno, e non sarebbe risultato evidente un conseguente e tristissimo finale.Sarebbe almeno rimasta la speranza per un lieto fine.

 Un film mediocre in tutto, nella sceneggiatura, nella recitazione e nella trama. L'idea di base sullo sfruttamento dei cani per soldi poteva essere anche uno spunto originale, ma i tempi narrativi sono troppo lenti e la sceneggiatura ci aveva già annoiato dopo la prima mezz'ora, dopo una lunghissima e soporifera discussione su una pecora, con battute ridondanti e banali.

Arguta e surreale commedia di periferia, ben diretta e recitata con brio, che gira attorno a un bulldog francese rubato.

Stavo per elogiare il montaggio del film nuovo ed originale, ma poi quando è arrivato il finale ho perso tutta la voglia di dare un voto positivo a questo film. Non si finisce così un film,almeno per il grande schermo. Un cortometraggio si ma un lungometraggio non va bene.

Un film inusuale per la storia e per il tratto del racconto, con una regia artigianale. Un prodotto a basso costo che punta molto sulla qualità di Edoardo Pesce, questa volta in un ruolo inedito, e dell’interpretazione un po' hippie delle due protagoniste Silvia D’Amico e Daphne Scoccia. Due giovani fidanzate con pochi soldi cercano di guadagnare qualcosa facendo le dog sitter; i problemi sorgono quando per 100 euro affidano un bellissimo bulldog francese ad uno spiantato ragazzo che, spacciandosi per veterinario, ha bisogno del cagnolino Ugo per una monta. Alla fine, proprio l’assenza di canoni stilistici per raccontare una storia già strana di suo è il maggiore merito del film che risulta essere gradevole. [+]

Un film inusuale per la storia e per il tratto del racconto, con una regia artigianale. Un prodotto a basso costo che punta molto sulla qualità di Edoardo Pesce, questa volta in un ruolo inedito, e dell’interpretazione un po' hippie delle due protagoniste Silvia D’Amico e Daphne Scoccia. Due giovani fidanzate con pochi soldi cercano di guadagnare qualcosa facendo le dog sitter; i problemi sorgono quando per 100 euro affidano un bellissimo bulldog francese ad uno spiantato ragazzo che, spacciandosi per veterinario, ha bisogno del cagnolino Ugo per una monta. Alla fine, proprio l’assenza di canoni stilistici per raccontare una storia già strana di suo è il maggiore merito del film che risulta essere gradevole. Ma bisogna essere predisposti per un film del genere.

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Film godibile nella sua apparente veste amatoriale che nasconde una consapevole professionalita non convenzionale. La periferia esistenziale dei personaggi e in linea con il finale che delude le aspettative da commedia. 

Mi ha colpito molto la struttura della storia, un viaggio in una mente criminale dell'umano "qualunque". Il film a mio parere contiene anche una forte critica alla precarietà giovanile di oggi. Finale incredibile e per nulla scontato!

Mi ha colpito molto la struttura della storia, un viaggio in una mente criminale dell'umano "qualunque". Il film a mio parere contiene anche una forte critica alla precarietà giovanile di oggi. Finale incredibile e per nulla scontato!