Si aggiunge un altro tassello al cinema teen americano. Presentato al Milano Film Festival 2019.
di Emanuele Sacchi
Per un gruppo di teenager di una cittadina della California è il giorno del ballo di fine liceo, quello che simboleggia l'ingresso nell'età adulta. Tra tensioni e ansie, talvolta incontrollabili, si avvicina il grande momento.
Per lunghi tratti di Ham on Rye sembra di rivivere pagine del cinema americano arcinote, riti di iniziazione che ci accompagnano da American Graffiti a La vita è un sogno di Richard Linklater, attraversando gli anni 80 di John Hughes.
Tyler Taormina non fa nulla per nascondere queste influenze, o meglio le ostenta al pari di un distintivo; ma il taglio che il regista conferisce alla storia guarda altrove, a un malinconico luogo del mistero che si nasconde sotto la tranquilla vita di provincia.