Titolo originale | Chaco |
Anno | 2018 |
Genere | Documentario |
Produzione | Argentina, Italia, Svizzera |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Daniele Incalcaterra, Fausta Quattrini |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,26 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 1 aprile 2019
Daniele Incalcaterra e la sua strenua battaglia per difendere la foresta paraguayana dalla deforestazione finalizzata alla produzione di prodotti industriali.
CONSIGLIATO SÌ
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Un uomo solo, ostinato e caparbio, da anni si batte per salvaguardare una porzione del Chaco, la vasta foresta paraguayana costantemente aggredita da interventi di deforestazione mirati alla coltivazione industriale di carne e soya transgenici. Quell'uomo è Daniele Incalcaterra, uomo di cinema, e questa battaglia è anche il suo progetto cinematografico. Chaco registra le varie fasi di un processo che vede contrapporsi le logiche della burocrazia e degli interessi finanziari ad un inalienabile senso di giustizia.
Paradiso perduto. Al termine della sua discesa ne El Impenetrable, Daniele Incalcaterra aveva finalmente trovato la sua Arcadia, quei 5000 ettari di terreno lasciati in eredità dal padre diplomatico. E come una specie di conquistador convertito alla bellezza allucinata dei luoghi, aveva piantato la sua bandiera al centro del nulla, alle porte di un Eldorado vergine, terribile e sublime.
In Chaco Daniele Incalcaterra torna a combattere per Arcadia la riserva che finalmente era riuscito a fare riconoscere dal governo paraguayano. Il terreno di 5000 ettari di foresta acquistati dal padre, di cui era stato costretto ad occuparsi avendoli ricevuti in eredità e destinati da lui ai guaranì, con il cambio di governo sono diventati ancora più impenetrabili.
La difesa di Daniele Incalcaterra del suo appezzamento nel cuore del Chaco paraguayano, immensa regione un tempo incontaminata e oggi a rischio di desertificazione a causa di coltivazioni e allevamenti intensivi, ha qualcosa di eroico e donchisciottesco. Proprietario terriero suo malgrado, come dice all'inizio di questo nuovo capitolo (come sempre realizzato con la moglie Fausta Quattrini) delle traversie [...] Vai alla recensione »