giulio larosa
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lunedì 5 aprile 2021
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gli ultimi sono i primi
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bellissimo film, protagonisti tre poveretti, come dicono gli infami, tre sfigati, un depresso sotto occupato e poi disoccupato, una strampalata sovrappeso ex carcerata, un ragazzo con una sindrome psicotica abbandonato dalla famiglia ai cosidetti servizi sociali. Eppure questi tre si dimostrano superiori al mondo meschino che li circonda, trovano il coraggio di vivere e di viversi per quello che sono. Una storia che nella sua tragicita' iniziale mette le cose sul divertente, un regista che sa stare dalla parte degli ultimi e presentarceli vincenti, forti, simpatici con i loro difretti e la forza della loro sincerita'. Lei e' strepitosa, una attrice eccezionale, un verismo spumeggiante, un anticonformismo deciso, senza timori.
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bellissimo film, protagonisti tre poveretti, come dicono gli infami, tre sfigati, un depresso sotto occupato e poi disoccupato, una strampalata sovrappeso ex carcerata, un ragazzo con una sindrome psicotica abbandonato dalla famiglia ai cosidetti servizi sociali. Eppure questi tre si dimostrano superiori al mondo meschino che li circonda, trovano il coraggio di vivere e di viversi per quello che sono. Una storia che nella sua tragicita' iniziale mette le cose sul divertente, un regista che sa stare dalla parte degli ultimi e presentarceli vincenti, forti, simpatici con i loro difretti e la forza della loro sincerita'. Lei e' strepitosa, una attrice eccezionale, un verismo spumeggiante, un anticonformismo deciso, senza timori. Grazie Nuzzo, grazie anche a nome dei tanti ultimi brutti e poveri ma belli e ricchi dentro che hanno in questa storia una favola realistica che parla di loro e che gli da una rivincita pienamente meritata
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domenica 24 maggio 2020
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qualcosa di fresco.....
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Con tanti film italiani comici decisamente mediocri questo film oserei definirlo quasi geniale. Credo che questi due attori/registi siano da tenere d'occhio. Ci dovrebbero dare in futuro parecchie soddisfazioni. Lo spero proprio.
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woody62
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sabato 2 febbraio 2019
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una delicata commedia "on the road"
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Una delicata commedia “on the road” che si regge interamente sulle ottime interpretazioni di Nuzzo e Di Biase, coppia comica (e non solo) nel lavoro e nella vita. Un binomio artistico che esprime al meglio il disagio e l'insoddisfazione, ma anche l'orgoglio e la sensibilità di due “perdenti” che, insieme, riescono a vincere. L'assistente sociale schiavo dei psico farmaci e l'ex galeotta, madre inadatta di una figli lontana, troveranno un equilibrio impensabile grazie proprio ad Aldo – giovane problematico respinto dal padre- e Lorenza, la figlia di Maria, che nella nuova coppia vedranno per la prima volta una vera famiglia. Il film, pur con qualche lentezza e ingenuità narrativa, scorre piacevole, grazie all'ironia e al divertito disincanto che i protagonisti profondono senza risparmio.
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Una delicata commedia “on the road” che si regge interamente sulle ottime interpretazioni di Nuzzo e Di Biase, coppia comica (e non solo) nel lavoro e nella vita. Un binomio artistico che esprime al meglio il disagio e l'insoddisfazione, ma anche l'orgoglio e la sensibilità di due “perdenti” che, insieme, riescono a vincere. L'assistente sociale schiavo dei psico farmaci e l'ex galeotta, madre inadatta di una figli lontana, troveranno un equilibrio impensabile grazie proprio ad Aldo – giovane problematico respinto dal padre- e Lorenza, la figlia di Maria, che nella nuova coppia vedranno per la prima volta una vera famiglia. Il film, pur con qualche lentezza e ingenuità narrativa, scorre piacevole, grazie all'ironia e al divertito disincanto che i protagonisti profondono senza risparmio. Grande parata di attori in piccoli ruoli di contorno: Angiolini, Salemme, Haber, Pierantoni, Baglio del trio con Giovannni e Giacomo, danno un valore aggiunto con misura e mestiere, Il risultato è un' opera dignitosa e interessante. Peccato che al cinema l'abbiano vista solo poche migliaia di spettatori.
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rob8
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sabato 28 luglio 2018
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un misurato stile naif
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Corrado Nuzzo e Maria De Biase, rodata coppia, in arte e nella vita, debuttano nella regia cinematografica e si confrontano, dando vita anche ai due protagonisti del film, con il classico genere del road movie.
Ne scaturisce una prova leggera ma tutt’altro che superficiale, con misurato stile naif ed una recitazione che valorizza appieno la vena surreale degli autori, in equilibrio tra comicità e sentimento.
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giovedì 15 marzo 2018
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brillante divertente commovente
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5 stelle per Nuzzo e di Biase... complimenti davvero Bellissimo Film.
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stefano73
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lunedì 12 marzo 2018
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ci si aspettava di più
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La commedia on the road assomiglia a tante altre. La coppia che già conosciamo in ambito televisivo funziona ma manca una regia professionale e una vicenda più credibile. A rovinare un pó il film é anche il finale oltre che lieto anche banalotto. Un pó comunque si ride.
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luigis
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lunedì 12 marzo 2018
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un'ottima opera prima
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Una bella storia con tante incursioni divertenti di attori comici da Aldo Baglio a Vincenzo Salemme, da Ambra Angiolini a Alessandro Haber, Francesco Paolantoni poi ci mette del suo per condire al meglio questo viaggio dal nord al sud di questa coppia unita dal caso ma con tanti aspetti in comune. Di sicuro è da apprezzare il fatto che il duo comico non abbia inserito tutte le battute delle gags viste in tv, ma abbia sviluppato la storia un film vero ed originale.
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domenica 11 marzo 2018
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divertente
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Film divertente che ripropone la dissacrante e “cattiva” (e liberatoria in quanto tale) comicità di Nuzzo e Di Biase. Difetta un po’ nel montaggio che non valorizza i tempi comici dei due e nella scelta di alcuni attori secondari (tra i non noti) che mostrano evidenti limiti recitativi. Lo stesso tema portante se approfondito e valorizzato (a patto di non perdere però in tempi comici) ne avrebbe potuto fare un film di ben altro spessore. Scende un po’ di tono nel finale, dove diventa un po’ macchiettistico, ma nell’insieme è una buona opera prima che fa passare un paio di ore spensierate, in attesa del prossimo film, si spera, meglio costruito.
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cinefilaecinofila
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domenica 11 marzo 2018
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l’amore ci salva sempre: melancomico da non perdere!
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Assolutamente da vedere. É un bel film, non un capolavoro, ma non ha la pretesa di esserlo, quindi benissimo. Si ride e si piange. Tratta un tema giá sviscerato nella letteratura cinematografica, ma con delicatezza ed ironia originali: l’amore ci salva, l’amore per gli altri ci salva dai nostri demoni (Corrado), l’amore per noi stessi ci dá la forza per affrontare tutte le difficoltà (Maria), l’amore per un padre desiderato ce lo fa trovare e per la verità ci fa vincere (Lorenza). Utilizza il meccanismo del viaggio (come metafora della crescita) -una chiara citazione di precedenti illustri- e lo fa per parlare con disarmante sensibilità di difficoltà gravi, patologie genetiche o predisposizioni ereditarie (sindrome di Aspergen, depressione, narcisismo), gridandoci che ognuno di noi può incappare in una malattia, dalla nascita o nel corso della vita, e solo con l’amore la potrà accettare e ci potrà convivere, solo col sorriso potrà andare avanti, solo con la gioia di vivere potrà Vivere.
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Assolutamente da vedere. É un bel film, non un capolavoro, ma non ha la pretesa di esserlo, quindi benissimo. Si ride e si piange. Tratta un tema giá sviscerato nella letteratura cinematografica, ma con delicatezza ed ironia originali: l’amore ci salva, l’amore per gli altri ci salva dai nostri demoni (Corrado), l’amore per noi stessi ci dá la forza per affrontare tutte le difficoltà (Maria), l’amore per un padre desiderato ce lo fa trovare e per la verità ci fa vincere (Lorenza). Utilizza il meccanismo del viaggio (come metafora della crescita) -una chiara citazione di precedenti illustri- e lo fa per parlare con disarmante sensibilità di difficoltà gravi, patologie genetiche o predisposizioni ereditarie (sindrome di Aspergen, depressione, narcisismo), gridandoci che ognuno di noi può incappare in una malattia, dalla nascita o nel corso della vita, e solo con l’amore la potrà accettare e ci potrà convivere, solo col sorriso potrà andare avanti, solo con la gioia di vivere potrà Vivere. Da sfondo, paesaggi discretamente meravigliosi, magico Salento. Bravissimi Nuzzo e Di Biase, attori veri.
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pigal
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sabato 10 marzo 2018
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straordinari
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Non ridevo così da tanto. un film cinico e divertente. Una famiglia non convenzionale in un viaggio fatto di belle immagini lungo la costa adriatica. tanti cammei, tutti divertenti.
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