Cuori puri |
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Un film di Roberto De Paolis.
Con Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 114 min.
- Italia 2017.
- Cinema
uscita mercoledì 24 maggio 2017.
MYMONETRO
Cuori puri
valutazione media:
3,61
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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CUORI PURI PERCHÉ CONSAPEVOLIdi carlosantoniFeedback: 5973 | altri commenti e recensioni di carlosantoni |
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giovedì 25 maggio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La purezza di cuore di cui ci parla De Paolis nel suo bellissimo film, non è qualcosa che abbia a che fare con una specie di eugenetica morale, di attaccamento al formalismo di precetti religiosi, ma al contrario con il confronto anche aspro con l'altro, e con la continua, incessante, assunzione di responsabilità che ne discende. I giovani protagonisti vivono in un mondo degradato, nel quale la violenza quotidiana si presenta sotto molteplici aspetti, ed è così pervasiva da risultare "normale". Famiglie sfrattate perché insolventi verso il padrone di casa, comunità Rom detenite in piccoli campi di concentramento, insensibili a qualsiasi prospettiva d'integrazione e a loro volta violente, spacciatori che non hanno remore neppure nei confronti di "regazzini" dodicenni, rapinatori di piccoli commercianti extracomunitari... Su tutto questo s'innesta, quasi come contraltare, la scellerata violenza morale di una madre, cattolica bigotta, sulla figlia, la cui massima ambizione secondo lei dovrebbe essere quella di giungere vergine al matrimonio. Così, mentre il prete della parrocchia mostra di saper svolgere il suo ruolo di indottrinatore con conoscenza e capacità dialettica (insomma, proprio come la Chiesa gattopardescamente ha sempre fatto, sa adattarsi ai tempi con disinvoltura, come quando per spiegare il concetto della retta via da seguire, paragona Gesù a un tom-tom), la madre, classina cattolica borghese e bigotta allo stesso tempo, terrorizzata da tutti ciò che nella figlia diciottenne possa essere manifestazione dicrescita e scoperta, in primis la pulsione amorosa e l'attrazione sessuale, reprime la figlia fino a cercare di farne una specie di bonsai della cristianità. La cosa non le riesce, perché la figlia, così come Stefano, il co-protagonista, guardiano di un posteggio e figlio di "poracci", mantengono la loro autonomia di giudizio, anche nei momenti più drammatici, anche se per loro non è a costo zero: per questo di Agnese e Stefano si puù ben dire che abbiano cuori puri.
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