maramaldo
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mercoledì 20 gennaio 2016
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non maltrattate checco, ragazzi.
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Un giorno, neanche lontano, vi pentireste, tacciati come sarete di scarsa intelligenza. Ricordatevi di quanti comici, un tempo etichettati come insulsi e scurrili, furono in seguito rivalutati da grossi critici e rivisitati da ancor più grossi autori. Tenete pure presente che Luca Medici ed il suo compare Gennaro Nunziante toccano argomenti seri. A parte la faccenda del "posto di lavoro" che come serietà ...non scherza, cito a caso: fuga dei cervelli, integrazione razziale, emancipazione della donna, famiglia...in progress, accoppiamenti mono...vitigno, rispetto e benessere degli animali, ecc. Ci sarebbe pure la satira politica ma non ci cascate.
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Un giorno, neanche lontano, vi pentireste, tacciati come sarete di scarsa intelligenza. Ricordatevi di quanti comici, un tempo etichettati come insulsi e scurrili, furono in seguito rivalutati da grossi critici e rivisitati da ancor più grossi autori. Tenete pure presente che Luca Medici ed il suo compare Gennaro Nunziante toccano argomenti seri. A parte la faccenda del "posto di lavoro" che come serietà ...non scherza, cito a caso: fuga dei cervelli, integrazione razziale, emancipazione della donna, famiglia...in progress, accoppiamenti mono...vitigno, rispetto e benessere degli animali, ecc. Ci sarebbe pure la satira politica ma non ci cascate. Si tratta di situazioni e di sagome ormai del passato, Italian Graffiti con cui l'accorto levantino non pesta i calli a nessuno.
Il tutto in allegria, perchè è questo il segreto del successo: la gente ha voglia disperata di svagarsi e una volta che si è sparsa la voce che c'è uno bravo... (Non attriburei qusto successo alla prevaricazione della Distribuzione che ha blindato i multisala; beninteso, chi vuol consolarsi così, padrone di crederci). Si sa che si ride volentieri, oltre che sulle disgrazie altrui, sui doppi sensi e sulle pagliacciate di balordi, e su queste basi Zalone s'ingegna per strapparci almeno un sorriso (o, più esattamente, farci sghignazzare, senza vergogna nel buio della sala, con facezie di grana grossa, qualcuna però pregevole come quella sul periodo equino, persino elegante).
Inoltre spazia, viaggia da immaturo trentottenne terrone negli altrove del suo immaginario. In Norvegia: ordine, pulizia, aurore boreali ma anche pelo rossiccio e terga en plain air.
Nel Continente Nero, giungla e selvaggi, da avanspettacolo, certo. Attenzione, però: cadere preda di una tribù di feroci cannibali con quel che segue è una trovata ridanciana in cui fin dai primordi si sono esercitati fior di professionisti della risata. A Zalone questo test mancava. Ora può dirsi un autore classico.
Da meridionale nostalgico torna al Paese, così rimette in circolazione i paesani (Banfi , pugliese doc; Micheli, pugliese per vocazione) e documenta una certa competenza in fatto di femmine nostrane. Fidanzata e madre, sicuramente il ricordo di un incubo reale: la dirigente, una strega così, chi non l'ha mai incontrato? la mamma, sopra le righe per accentuarne l'importanza come simbolo italico. Infine, Valeria, Amori Senza Frontiere, nonostante lo scampolo di United Colors of Benetton che è la sua figliolanza, un'italiana ...vera. Un po' come dice la Canzone.
Ecco, gratificare le migliaia di spettatori si può, mettendoli di buon umore ma funziona ancor di più (ormai è un must) se li s'immerge nell'onda emotiva di un evergreen, se li si coinvolge coralmente con l'effetto compulsivo di un motivetto orecchiabile. E allora, tenendoci idealmente per mano, insieme tutti: "La prima repubblica..."
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(di paolo_francesco)
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alexcold83
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domenica 3 gennaio 2016
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mediamente mediocre...
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La scarsa qualità dei film commedia di quest'anno (il 2015 in questo senso è da dimenticare), la scarsissima controprogrammazione e la feroce pressione pubblicitaria targata mediaset ha contribuito a creare il clima da "l'evento imperdibile dell'anno", con una "allucinazione collettiva" che vede Zalone il nuovo messia della risata "a prescindere". Scontato descrivere il film come "mediamente mediocre" (d'altronde già nel primo film il personaggio di Zalone, sempre quello e sempre uguale, veniva chiaramente definito in tal modo), scontato sottolineare la trama da barzelletta e le battute "ignorantissime" (di quelle che su facebook le varie pagine "tirano dietro"), scontato sottolineare come quest'anno non sono stati proposti neanche 2-3 minuti di trailer "vero" per nascondere il più possibile la reale natura del film (altro atto scorrettissimo e che, per rispetto dello spettatore, non andrebbe mai fatto), scontato sottolineare che le battute siano quasi inutili perchè a fare il lavoro "sporco" sono la faccia e il parlato sincopato del Medici, giunto ormai praticamente a sfottere se stesso più del personaggio da cui voleva trarre imitazione.
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La scarsa qualità dei film commedia di quest'anno (il 2015 in questo senso è da dimenticare), la scarsissima controprogrammazione e la feroce pressione pubblicitaria targata mediaset ha contribuito a creare il clima da "l'evento imperdibile dell'anno", con una "allucinazione collettiva" che vede Zalone il nuovo messia della risata "a prescindere". Scontato descrivere il film come "mediamente mediocre" (d'altronde già nel primo film il personaggio di Zalone, sempre quello e sempre uguale, veniva chiaramente definito in tal modo), scontato sottolineare la trama da barzelletta e le battute "ignorantissime" (di quelle che su facebook le varie pagine "tirano dietro"), scontato sottolineare come quest'anno non sono stati proposti neanche 2-3 minuti di trailer "vero" per nascondere il più possibile la reale natura del film (altro atto scorrettissimo e che, per rispetto dello spettatore, non andrebbe mai fatto), scontato sottolineare che le battute siano quasi inutili perchè a fare il lavoro "sporco" sono la faccia e il parlato sincopato del Medici, giunto ormai praticamente a sfottere se stesso più del personaggio da cui voleva trarre imitazione. E' il piacere stesso dell'essere partecipi al "fenomeno del momento" a portare, se non alla risata, quantomeno ad una smorfia alla Joker. Questi ormai non sono più film veri e propri, ma dei "one man show" di 90 minuti dove vari comprimari sostengono i deliri del protagonista in sketch stile "Inside Amy Schumer" fino al finale rapido e scontato. Gli incassi elevatissimi ottenuti in pochissimi giorni dovrebbero far riflettere un minimo sulla reale situazione economica di questo paese dove la crisi c'è ma stranamente quando mediaset chiama i portafogli volano per aria. Per il resto bisogna attendere ancora qualche anno e qualche film, il "fenomeno" Zalone passerà cosi come è ormai remoto il fenomeno cinepanettone, cioè quando tutti si renderanno conto che l'evento "dose" propinato abilmente ogni due anni è la replica della replica della replica della replica della replica al cubo del primo film che ha fatto grande successo un 'anta anni fa...
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[+] ognuno a casa sua fa quello che vuole
(di marezia)
[ - ] ognuno a casa sua fa quello che vuole
[+] beh...insomma....
(di american@)
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[+] mediocre mediocre
(di sgorgy r)
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