Quo Vado?

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Un film di Gennaro Nunziante. Con Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Maurizio Micheli, Ludovica Modugno.
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Commedia, Ratings: Kids+13, durata 86 min. - Italia 2016. - Medusa uscita venerdì 1 gennaio 2016. MYMONETRO Quo Vado? * * 1/2 - - valutazione media: 2,89 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
thekinglamon martedì 16 febbraio 2016
qui rido? Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

No, qui non si ride. Checco Zalone porta sugli schermi dell'italia il suo film più politico, dove in ogni sua battuta si può ritrovare una critica allo stato o ad altro. Zalone ha un posto fisso, Zalone vive con i suoi, il lavoro di Zalone è amato dalle donne, Zalone ama questa vita. Tutto si stravolge con una riforma che lo riguarda, che non cambia la vita a nessuno se non a lui. Tentano di rubargli il lavoro dei suoi sogni ma lui resiste. Una trama semplicistica, se si trama si può parlare. Potrebbe finire in qualsiasi momento della pellicola senza creare scalpori. Una sequela di situazioni, certamente concatenate fra loro, che provano a scatenare grosse risate ma che in realtà riescono a far spuntare una breve mezzaluna. [+]

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pierluigi giovedì 22 giugno 2017
si ride, e questo deve bastare Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%


Alla sua quarta prova sul grande schermo, Zalone conferma le sue doti comiche, la sua arguzia, il suo personaggio ingenuo e pasticcione alle prese con una società spesso rude ed egoista. Per decreto legge saltano le Regioni, e al Nostro salta una delle poche certezze della vita: il posto fisso. Nel disperato tentativo di mantenerlo, Checco accetta le disumane condizioni imposte dal capoufficio: si ritrova a visitare le sedi più disagiate d’Italia fino ad arrivare al Polo Nord. Ma, paradossalmente, in mezzo ai ghiacci troverà il calore di un amore vero. Si ride, molte battute sono fulminanti. Ma dov’è finito il caustico Zalone, l’unico comico italiano capace di inanellare battute volgari senza mai esserlo? Aridatecelo. [+]

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giadas domenica 10 gennaio 2016
il cinepanettone che non è un cinepanettone Valutazione 3 stelle su cinque
56%
No
44%

Ovviamente la pellicola è più che leggerà, ma chi va a vedere questo genere di film sa di non trovarsi una candidatura per gli Oscar. Comunque mi aspettavo molto molto peggio. Come sempre la comicità di Zalone sa di "terrone" ma neanche più di tanto, vertendo invece questa volta sulle stranezze e sui costumi dell'italiano medio. Il fuoco è posto sul cosiddetto "posto fisso", quel contratto a tempo indeterminato nella sfera statale che tanto è stata desiderata dalla generazione dei nostri genitori (o almeno dei miei genitori), che però continua ad emettere un certo fascino anche per i giovani di oggi (anche se non per tutti). Questo, l'italiano medio, messo in contrapposizione con il nuovo italiano, con quei giovani che non vedono nel Bel Paese possibilità, con quei più o meno giovani che cominciano a sentirsi fuori luogo, che sentono stretta la culla della civiltà, dove forse la civiltà non c'è più. [+]

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rescart martedì 5 gennaio 2016
nevica sul bagnato Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

Dei quattro film di Checco nazionale, questo è l’unico che non ho visto. Premessa necessaria per giustificare l’assenza di un giudizio, ovvero numero di stelline, da parte mia. La trama è quella che è, il tema scottante è trattato con l’ironia che tutti si aspettano. Insomma niente di nuovo sotto il sole con o senza catinelle di Luca Pasquale Medici, alias Checco Zalone. Anche il regista non cambia e questo forse è un errore per un attore che promette di essere, almeno stando agli incassi, paragonabile al fenomeno Adam Sandler negli States. Con una differenza: quest’ultimo ha il coraggio di farsi anche dirigere da più registi e mettere da parte le esigenze di cassetta senza rinunciare alla vena comica. [+]

[+] che cosa c'entra ora adam sandler? (di marezia)
[+] wow! (di rescart)
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domenico maria sabato 9 gennaio 2016
sclerosi incipiente. Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Trovo sostanzialmente,almeno in più punti condivisibile quanto scritto da Paola Casella, a proposito, diciamo così, di una "zalonata" meno riuscita e personale; Condivido invece in toto la sostanza, da appassionato di lirica,classica e arte in generale, quello che scrive paolo francesco, che forse, secondo me, come si diceva di un celebre critico musicale, "intinge un po' troppo la penna nel veleno".Si può avere le migliori ragioni del mondo, ma questo tono semiapocalittico, per un film di Zalone mi pare che, proprio per gli orizzonti ristretti dello stesso, sarebbe come sparare a un gattino con un baazoka, o buttare una testata nucleare in una discoteca solo perchè si fà troppo casino. Le 3 stelle che ho deciso di dare,pendendo inizialmente più per due, potrei riassumerle in questa sintesi. [+]

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mara65 mercoledì 3 febbraio 2016
attacco agli statali Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
50%

Cosa resta di tutto il film? Cosa ricorderemo? Che gli statali sono tutti fannulloni, alla faccia degli infermieri che medicano ogni giorno i nostri anziani, alla faccia delle forze dell'ordine che ci difendono dai delinquenti impuniti dalle leggi di questo governo; lo stesso che usa due pesi e due misure...con i delinquenti e con gli statali. Comunque il film è gradevole nel primo tempo. Ha un buon ritmo e lascia spesso spiazzati. Come nel cinema di una volta, c'è il protagonista (Checco) e l'antagonista ( la Sironi che vuole licenziarlo). Tutto il film si basa su questa diatriba: sulla Sironi che cerca in tutti i modi di farlo dimettere, accettando circa 40 mila euro di buonuscita. [+]

[+] esattamente: gli statali sono dei fannulloni (di megliosenza)
[+] attacco a chi ha la coscienza sporca (di sgorgy r)
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no_data venerdì 22 luglio 2016
quo vado?: la mediocrità fatta a film! Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Io, davvero, non riesco veramente a concepire come possa essere possibile che un film del genere incassi 65 MILIONI DI EURO!! Probabilmente farò gli stessi discorsi di Victorlaszlo88 ma VOGLIO FARLA questa recensione;
 
I film di Zalone sono sempre state delle commediole carine, divertenti ma nulla più, davvero, non riesco proprio a capire come facciano sti film a incassare così tanto! Ormai Zalone con 4 film sta diventando miliardario e questa cosa mi fa incazzáre! Certo, preferisco vedere Zalone che incassa i BIG miliardi piuttosto che un Neri Parenti o un Vanzina... Però la cosa resta inconcepibile! È vero che il livello culturale dell'Italia si sta innalzando anche grazie a lui: 10 anni fa Natale a Miami (che era un'oscenitá) incassava 25 milioni, oggi Quo Vado (che è un film mediocre) incassa 65 milioni. [+]

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uomoqualsiasi lunedì 4 gennaio 2016
un canovaccio consolidato Valutazione 3 stelle su cinque
40%
No
60%

L'ultimo film del comico pugliese prosegue sulla falsa riga dei precedenti; Zalone si affida ad un canovaccio ormai consolidato,impersonifica piuttosto bene (la fisionomia lo aiuta molto in tal senso) il cittadino italiano comune mettendone in mostra difetti e contraddizioni in chiave satirica ma sempre all'interno del "politicamente corretto". Fino a qualche anno fa i comici prediligevano soprattutto la satira politica, ora ci si è accorti che alle persone piace ridere di se stessi fino a quando non gli si dice che il loro atteggiamento è sbagliato. In tal senso l'impressione che Zalone sia la nuova gallina dalle uova d'oro del cinema mainstream italiano è forte, anche perchè non esistono alternative all'esuberanza del comico in grado di produrre quel volume di incassi. [+]

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antonello villani venerdì 12 febbraio 2016
zalone, l’apoteosi della banalità Valutazione 1 stelle su cinque
40%
No
60%

Quo vadis, Zalone? Dritto in banca, verrebbe da dire. D’altra parte Croisette e red carpet all’Academy Awards sono off limits anche per chi ha sbaragliato la concorrenza con incassi milionari. Davvero imbarazzante la commediola sul travet che lotta con le unghie e con i denti per salvare il posticino statale che gli garantisce quaglie, salumi, formaggi ed ogni prodotto della nostra buona terra. Checco, questo il nome del protagonista, si ritrova nel bel mezzo di una riforma che mira a scardinare il principio dell’inamovibilità nella pubblica amministrazione, costretto ad emigrare in Norvegia pur di conservare l’ufficietto di una città di provincia. Personaggi sopra le righe, madri succubi di figli che pretendono la colazione a letto e la camicia stirata alla perfezione. [+]

[+] poche risate? (di vito spericolato)
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marce84 giovedì 18 febbraio 2016
checco zalone e la favola del posto fisso Valutazione 4 stelle su cinque
43%
No
57%

Il quarto film del duo Checco Zalone-Gennaro Nunziante è un’altra commedia di successo: è un successo non solo in termine di incasso, ma anche di qualità del film. Perché quest’ultimo film è più maturo rispetto ai precedenti. Probabilmente si ride di meno ed è meno irriverente e provocante, ma è più consapevole nel suo intento ed è costruito meglio, anche se non mancano le risate e le battute pungenti.
Il bersaglio del film sono i soliti vizi dell’italiano, in cui noi tutti ci riconosciamo: in questo caso sono presi di mira luoghi comuni dei lavoratori pubblici, la pigrizia e la mentalità ottusa di un certo tipo di italiano, la cultura italica dei furbetti contrapposta a uno sguardo moderno sul mondo, sull’apertura mentale e di valori incarnata in questo caso dai popoli nordici, visti come punto di riferimento. [+]

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