
Anno | 2015 |
Genere | Documentario, Storico |
Produzione | USA |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Stu Maddux |
Attori | Tom Ammiano, Barbara Gittings, David Imming, Bill Jones (III), Frank Kameny Lynne Kirste, Halima Lucas, Mike Mashon, Dale Mitchell (II), Daniel Nicoletta, John Raines, Dan Smith (II), Susan Stryker, Sharon Thompson, Lilli M. Vincenz, Anita Bryant, Dianne Feinstein, Marsha P. Johnson, Christine Jorgensen (II), Tede Mathews, Harvey Milk, Steve Warren. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento giovedì 30 marzo 2017
Il documentarista Stu Maddux ha passato gli ultimi tre anni per capire l'evoluzione della comunità LGBTQ in America, attracerso vecchi filmati d'archivio reperiti in armadi polverosi ed appartamenti abbandonati in giro per il mondo.
CONSIGLIATO N.D.
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Filmati di feste private e di vacanze realizzati negli anni quaranta ci mostrano come una atmosfera leggera ed esuberante fosse possibile solo in contesti lontani dallo sguardo pubblico. Un film girato al "Mona's Candle Light", un locale lesbico bohémien di North Beach, riprende la performance di una cantante sensuale e di una donna in frac. Altri filmati mostrano le opere realizzate da un collettivo gay che si occupa di video-arte, le attività politiche della Società Mattachine e di ACT UP e registrazioni televisive sulla storia di Anita Bryant e la "Briggs Initiative" e riprese della White Night Riots a San Francisco.
Queste sono solo alcune delle pellicole riportate alla luce grazie all'instancabile lavoro del regista Stu Maddux: tutte introvabili ed inedite, risalenti ad un'epoca in cui la vita gay non era ancora oggetto di documentazione, un archivio di immagini significative dal 1930 all'epidemia dell'AIDS.
Un lavoro d'archiviazione prezioso, che tuttavia deve sempre tenere presente il fatto che questa pagina di Storia non sia scritta tanto dai pochi filmati superstiti che compongono questo documentario, scampati all'usura e alla cancellazione forzata, bensì da tutte quelle registrazioni che mancano all'appello, perdute per sempre. La volontà che sta dietro a questo film è proprio quella di salvare le pellicole superstiti, che anche solo in dieci anni potrebbero consumarsi definitivamente e non essere più visionabili.