khaleb83
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mercoledì 17 dicembre 2014
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dimenticabile
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Fa sorridere leggere recensioni che definiscono quest'inguardabile pastrocchio come "concettuale". Perché è davvero difficile trovarvi qualcosa di decente, e stando a quanto ricordo concettuale è una definizione usata per opere in cui il contenuto prevalga sulla forma.
Questo film, di contenuto, ne ha davvero poco: se il dilemma etico risolto a colpi di fucile di Optimus Prime sia sufficiente anche solo a ipotizzare che questo capitolo inutile sia concettuale, sono pronto a sottoscrivere la morte del cinema.
La trama è un'accozzaglia di espedienti: quelli che di solito vengono tollerati perché servono a mettere in moto gli eventi in un film senza pretese, qui lo costituiscono per intero.
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Fa sorridere leggere recensioni che definiscono quest'inguardabile pastrocchio come "concettuale". Perché è davvero difficile trovarvi qualcosa di decente, e stando a quanto ricordo concettuale è una definizione usata per opere in cui il contenuto prevalga sulla forma.
Questo film, di contenuto, ne ha davvero poco: se il dilemma etico risolto a colpi di fucile di Optimus Prime sia sufficiente anche solo a ipotizzare che questo capitolo inutile sia concettuale, sono pronto a sottoscrivere la morte del cinema.
La trama è un'accozzaglia di espedienti: quelli che di solito vengono tollerati perché servono a mettere in moto gli eventi in un film senza pretese, qui lo costituiscono per intero. Per non parlare dei suoi buchi enormi (citare i Cavalieri dando per assodato si capisca cosa siano senza lasciarlo intendere, o la storia dei Dinobot senza spiegarla o neanche raccontarla, non lascia spazio per un sequel, ma un vuoto ridicolo nel film).
La qualità della recitazione si riassume nella scelta di Wahlberg come protagonista, noto per tutto fuorché per la sua profondità; l'unica eccezione di rilievo è Tucci, l'unico che riesca a mantenere un personaggio sensato, per quanto assurdo, nell'abisso da commediola dell'umorismo del film. Perché strizzare l'occhio al divertimento è una formula che paga, ma farlo in maniera forzata rende il film una barzelletta: una battuta sbagliata rovina una scena d'azione o una scena "intensa" (le virgolette sono d'obbligo), e il film semplicemente ne trabocca.
Anche le caratterizzazioni dei personaggi sono assolutamente poco credibili. Passi il voler ricontestualizzare i Dinobot come barbari, ma almeno una personalità dargliela. Un samurai rissoso ha anche senso, ma in un film sui samurai, non quando la scelta dell'aspetto è dettata dal desiderio di incarnare uno stereotipo.
Persino le scelte estetiche, in cui Bay e i team con cui lavora si sono sempre dimostrati accurati, sono assolutamente contestabili: adatte forse a una versione animata per bambini, ma già un pubblico di ragazzini troverebbe alcune trovate che non anticipo come eccessive.
Un buco nell'acqua totale, decisamente il peggior film della saga e uno dei peggiori in assoluto nel suo genere (nel quale già sarebbe comunque lecito essere di manica larga dato l'obiettivo di tanta azione con poche pretese, il che è quanto dire).
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jacopo b98
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giovedì 18 dicembre 2014
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abominevole!
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Dopo la devastazione di Chicago e la sconfitta dei Decepticon, lo stato americano ha messo al bando i transformers, anche i buoni Autobot, che sono costretti a nascondersi per non essere demoliti. Il meccanico Cade Yeager (Wahlberg) vive in Texas con la figlia Tessa (Peltz) e trascorre la propria vita serenamente, in costante ricerca di un senso alla propria esistenza e di un proprio posto nel mondo. Un giorno acquista per pochi soldi un camion vecchio e malconcio: nientemeno che Optimus Prime, capo degli Autobot, ricercatissimo dalla CIA e da un misterioso cacciatore di taglie transformer, Lockdown, che ha stretto un patto un una grande multinazionale terrestre guidata dal geniale Joshua Joyce (Tucci).
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Dopo la devastazione di Chicago e la sconfitta dei Decepticon, lo stato americano ha messo al bando i transformers, anche i buoni Autobot, che sono costretti a nascondersi per non essere demoliti. Il meccanico Cade Yeager (Wahlberg) vive in Texas con la figlia Tessa (Peltz) e trascorre la propria vita serenamente, in costante ricerca di un senso alla propria esistenza e di un proprio posto nel mondo. Un giorno acquista per pochi soldi un camion vecchio e malconcio: nientemeno che Optimus Prime, capo degli Autobot, ricercatissimo dalla CIA e da un misterioso cacciatore di taglie transformer, Lockdown, che ha stretto un patto un una grande multinazionale terrestre guidata dal geniale Joshua Joyce (Tucci). La guerra incombe. Nuovamente sceneggiato da Ehren Kruger (che già aveva scritto il secondo e il terzo capitolo della saga), Bay & Company tentano la strada del sequel che è allo stesso tempo reboot: fuori Shia LaBeouf, Rosie Huntington-Witheley e John Turturro, dentro Mark Wahlberg, Nicola Peltz e Stanley Tucci. Bay tenta di realizzare un’opera ambiziosa e matura: invece di raccontare la storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza questa volta vuole narrare quella tra un padre e una figlia. Ma purtroppo per lui (e soprattutto per noi) l’operazione fallisce. Difficile dire se L’età dell’estinzione sia peggio de La vendetta del caduto, ma se non lo è poco ci manca. Kruger incupisce la trama e rende tutto drammatico e scuro, togliendo quasi tutti i siparietti comici tra robot e lasciando solo qualche goffa scena in cui i transformers tentano di strappare qualche risata allo spettatore (senza farsi il problema di ricorrere alla volgarità). La trama è inconsistente e anche se alcuni spunti in un primo momento sembrano buoni tutto crolla in pochi minuti. Attori e personaggi sono inconsistenti, se si fa eccezione per il bravo Stanley Tucci, a riprova che a un attore del genere non serve avere un bravo regista per recitare bene. Le scene d’azione sono come sempre caotiche, rumorose, esplosive e tonitruanti, ma anche su questo piano sembra che Bay abbia perso qualcosa rispetto al buon terzo episodio: l’apocalisse che il regista metteva in scena in Transformers 3 qui si riduce a un semplice inseguimento per Hong Kong (e non pensate che l’ambientazione cinese sia casuale! Il mercato cinematografico cinese è diventato di primo piano in questi anni, e i lauti incassi ottenuti lo hanno dimostrato), con un po’ di esplosioni, grattacieli maciullati e dinosauri robot furiosi (Michael Bay. Come diavolo ti sono venuti in mente i dinosauri?!). E non basta! I 155 minuti del film precedente erano tanti, nonostante il film fosse godibilissimo, qui Bay ci propina questo devasto cinematografico per ben 11 minuti in più: 166 minuti totali! Assolutamente folle e sconsiderato! Ad ogni modo gli effetti speciali sono di serie A (anche se, ripeto, mi sembrano meno realistici di quelli del film precedente) e il cast tecnico non si discute: fotografia patinatissima di Amir Mokri (che gira per la prima volta alcune scene in IMAX 3D nativo) e musiche di Steve Jablonsky. Come prevedibile non è mancato l’immenso successo di pubblico, che però questa volta è rimasto deluso.
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elamilmago
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lunedì 24 agosto 2015
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nuovo cast, nuova storia, riuscita a metà
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Questo quarto film non è un reboot, ma sia un tentativo di rilanciare il format con attori nuovi e sia di battere il ferro finché è caldo. Il risultato è piacevole almeno all'inizio. Il protagonista Mark Wahlberg funziona bene per quasi tutto il film, recitando la parte del geniale inventore indebitato, vedovo, che prova a sbarcare il lunario e a crescere la "mononeuronica" figlia, arrampicandosi sugli specchi. Anche il clima che circonda la "scomparsa" degli autobot e della caccia ai sopravvissuti, mettono sul tavolo delle buone premesse ed un hype adeguato a questo genere di blockbuster, che di certo non sono seguiti per la profondità dei dialoghi.
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Questo quarto film non è un reboot, ma sia un tentativo di rilanciare il format con attori nuovi e sia di battere il ferro finché è caldo. Il risultato è piacevole almeno all'inizio. Il protagonista Mark Wahlberg funziona bene per quasi tutto il film, recitando la parte del geniale inventore indebitato, vedovo, che prova a sbarcare il lunario e a crescere la "mononeuronica" figlia, arrampicandosi sugli specchi. Anche il clima che circonda la "scomparsa" degli autobot e della caccia ai sopravvissuti, mettono sul tavolo delle buone premesse ed un hype adeguato a questo genere di blockbuster, che di certo non sono seguiti per la profondità dei dialoghi. Purtroppo dalla comparsa del giovane fidanzatino pilota in erba, all'introduzione del geniale manager (una sorta di steve jobs con le idee "confuse" alla prova dei fatti di cosa la sua azienda sta creando e con cosa si sia immischiato), il film scivola sui soliti cliché già visti composti inseguimenti, combattimenti, le bella figlia da salvare, arrivi di nuovi personaggi "autobot", per rispolverare vecchi e nuovi giocattoli. E se la distruzione di città americane era già stata affrontata nel terzo capitolo, l'aggiunta della città cinese non aggiunge nulla al film. Se si potesse giudicare la "recitazione degli autobot", direi che sono pessimi, interpretano lo stereotipo di se stessi e "optimus prime" su tutti, pronuncia solo frasi inutili e dimostra una fedeltà ad un genere umano che non merita. Una sorta di capitan america molto stupido e quantomeno inutile. Nella mia personale classifica della serie, su quattro film, questo si attesta al secondo posto: 1°, 4°, 3°, 2°.
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lindsey naegle
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sabato 12 novembre 2016
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un capolavoro fenomenale!
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Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione è senza ombra di dubbio uno dei migliori film di fantascienza della storia. La storia è molto coinvolgente e piena di inseguimenti. La colonna sonora, curata da Steve Jablonsky e dagli Imagine Dragons è perfetta. Ho amato molto la performance di molti degli attori, tra cui Mark Wahlberg nei panni del carismatico e tragioco Cade Yeager, Sophia Myles nei panni di Darcy Tirrel, un personaggio che all'apparenza può risultare inutile ed antipatico, ma presto me ne sono innamorato, definendolo uno dei personaggi femminili più riusciti della saga, inoltre aggiungiamo anche il villain, Harold Attinger, interpretato da Kelsey Grammer, che ha fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato moltissimo anche Joshua Joyce, il nuovo comic relief della saga, sperando che Seymour Simmons interpretato da John Turturro nei film precedenti ritorni in grande stile nei film successivi.
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Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione è senza ombra di dubbio uno dei migliori film di fantascienza della storia. La storia è molto coinvolgente e piena di inseguimenti. La colonna sonora, curata da Steve Jablonsky e dagli Imagine Dragons è perfetta. Ho amato molto la performance di molti degli attori, tra cui Mark Wahlberg nei panni del carismatico e tragioco Cade Yeager, Sophia Myles nei panni di Darcy Tirrel, un personaggio che all'apparenza può risultare inutile ed antipatico, ma presto me ne sono innamorato, definendolo uno dei personaggi femminili più riusciti della saga, inoltre aggiungiamo anche il villain, Harold Attinger, interpretato da Kelsey Grammer, che ha fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato moltissimo anche Joshua Joyce, il nuovo comic relief della saga, sperando che Seymour Simmons interpretato da John Turturro nei film precedenti ritorni in grande stile nei film successivi. Gli unici difetti che ho trovato? Verso la fine ci sono stati due errori durante le riprese che chiunque si accorgerebbe, inoltre senza contare Joshua Joyce, Darcy Tyrrel e Su Yueming, che secondo me sono tre personaggi fantastici, i membri della KSI ed anche qualche personaggio minore risultano fastidiosi. Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione è un capolavoro assoluto, i difetti risultano trascurabili grazie all'ottima caratterizzazione dei personaggi maggiori e alla trama molto intrigante che, senza esagerare, è una delle mie preferite. Un capolavoro per chi ama il genere. Impossibile perdersi questo quarto capitolo.
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buccis
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giovedì 28 agosto 2014
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qual'è il limite fra credibilità e plausibilità?
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Sono sempre stato un estimatore di film d'azione, in quanto il cinema è per me innanzitutto evasione e sogno. Ho apprezzato molto il primo film della saga, che pur non avendo certo ambizioni intellettuali riusciva ad appassionare per il riuscito mix di trama, immagini e personaggi.
Siamo purtroppo ormai abituati a dover convivere con la moltiplicazione degli episodi in quanto le regole del marketing impongono nuove repliche ed immancabilmente, dal momento che una storia ci vuole, le sceneggiature si avventurano verso trame sempre più improbabili, fino (non scordiamoci che siamo alla 4a puntata) a creare situazioni che di fatto altro non servono che a giustificare gli effetti speciali, che diventano non più un mezzo ma il fine stesso del film.
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Sono sempre stato un estimatore di film d'azione, in quanto il cinema è per me innanzitutto evasione e sogno. Ho apprezzato molto il primo film della saga, che pur non avendo certo ambizioni intellettuali riusciva ad appassionare per il riuscito mix di trama, immagini e personaggi.
Siamo purtroppo ormai abituati a dover convivere con la moltiplicazione degli episodi in quanto le regole del marketing impongono nuove repliche ed immancabilmente, dal momento che una storia ci vuole, le sceneggiature si avventurano verso trame sempre più improbabili, fino (non scordiamoci che siamo alla 4a puntata) a creare situazioni che di fatto altro non servono che a giustificare gli effetti speciali, che diventano non più un mezzo ma il fine stesso del film. Questa, a mio avviso, è l'unica ottica attraverso la quale Transformers 4 può essere valutato.
Un film di fantascienza, per definizione, non sarà mai credibile, ma dovrà sempre essere plausibile. E' plausibile che si possano ipotizzare dei robots alieni che aiutano gli esseri umani, soprattutto se si disegnano simpatici ed antropomorfi. Ma non è a mio avviso accettabile (perché si scade ne ridicolo e può anche essere considerato un insulto all'intelligenza dello spettaore) che l'antropomorfizzazione arrivi a creare un Autobot (Hound) con tanto di barba, pancione e sigaro in bocca, senza contare le battute alla Blues Brothers. Ad un altro hanno messo un mantello tipo Batman. Stride troppo a mio avviso questa operazione di adattare l'immagine e la psicologia dei robot buoni ad un target di spettatore di massimo dieci anni, quando poi i temi trattati (per non parlare delle scene di distruzione di massa) sono per un pubblico adulto. Stendiamo infine un pietoso velo sui transformers dinosauri, che non si capisce cosa c'entrino.
A parte la prima mezz'ora, più interessante in quanto focalizzata sui personaggi umani (la metafora del cinema abbandonato ci ricorda che Michael Bay potrebbe fare grandi cose, se potesse staccarsi dai modelli che ormai lo contraddistinguono), il resto del film è stato per me davvero stancante e nioioso, troppo ripetitivo nelle infinite scene di lotta ed inseguimenti e addirittura straniante nelle inquadrature dentro l'astronave.
Di sicuro ci sarà un altro capitolo, mi chiedo come verrà riscaldata per la quinta volta questa minestra.
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elgatoloco
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domenica 14 giugno 2015
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transformers fedele/uguale a se stesso
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oche ovità in quest'ennesima"puntata"dei "Transformers", Bay sa manovrare i fili, sa "tirare le fila", con un "giusto"(soprattutto per esigenze commerciali)play di esibizioni spettacolari(le macchine, il"game"di computer), azione(senza azione l'adrenalina crollerebbe), storia di fondo(invero un po'complicata e a tratti contraddittoria), l'aspetto science fiction, la vicenda familiare e la timida(c'è anche il pubblico di minori distanti dall'adolescenza)love story. Tutto un po' calibrato, come nei film precedenti e quasi certamente nel N.5, ma Michel Bay e i/le suoi/sue interpreti sanno tenere quella sospensione che non è proprio suspense ma quasi preliminiare alla stessa, dove l''attesa di una nuova situazione è legata alla sorpresa ma precede comunque l'attesa di come il plot si sv ilupperà.
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oche ovità in quest'ennesima"puntata"dei "Transformers", Bay sa manovrare i fili, sa "tirare le fila", con un "giusto"(soprattutto per esigenze commerciali)play di esibizioni spettacolari(le macchine, il"game"di computer), azione(senza azione l'adrenalina crollerebbe), storia di fondo(invero un po'complicata e a tratti contraddittoria), l'aspetto science fiction, la vicenda familiare e la timida(c'è anche il pubblico di minori distanti dall'adolescenza)love story. Tutto un po' calibrato, come nei film precedenti e quasi certamente nel N.5, ma Michel Bay e i/le suoi/sue interpreti sanno tenere quella sospensione che non è proprio suspense ma quasi preliminiare alla stessa, dove l''attesa di una nuova situazione è legata alla sorpresa ma precede comunque l'attesa di come il plot si sv ilupperà. In un quadro tutto sommato"razionalistico"la componente"UFO"(i robot in lotta lo sono, comunque)è un po'messa da parte/silenziata, ma riemerge poi nel racconto(la ricerca del"seme"etc.), legandosi all'eterno tema della lotta (manichea, ma non solo, percorrendo essa tutte le religioni, pur se con intensità diverse)tra Bene e Male. El Gato
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turbo boss
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lunedì 4 agosto 2014
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cavolo quanto è lunga questa pubblicità!...
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Qualche giorno fa sono andato a vedere il nuovo film di Bay: Transformers 4, erede dei precedenti. Io sono un amante della saga, e devo dire che i primi 3( pur trattando di cose assurde) mi hanno davvero colpito, per trama, effetti speciali soprattutto. Tutti si aspettavano un CAPOLAVORO con questo transformers, e invece si è riveleato.... UN DISASTRO TOTALE... Film dalla durata di 2ore e 45minuti ; troppo lungo... in cui non succede altro che combattimenti(piccoli) dialoghi inutili e scene a caso, il film parte bene, i primi 20 o forse 30(no ok 30 è esagerato) minuti di film sono ottimi, ma poi, una volta che viene scoperto Prime etc etc il film inizia a sprofondare piano piano, fino a sprofondare talmente tanto da essere difficile descriverlo.
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Qualche giorno fa sono andato a vedere il nuovo film di Bay: Transformers 4, erede dei precedenti. Io sono un amante della saga, e devo dire che i primi 3( pur trattando di cose assurde) mi hanno davvero colpito, per trama, effetti speciali soprattutto. Tutti si aspettavano un CAPOLAVORO con questo transformers, e invece si è riveleato.... UN DISASTRO TOTALE... Film dalla durata di 2ore e 45minuti ; troppo lungo... in cui non succede altro che combattimenti(piccoli) dialoghi inutili e scene a caso, il film parte bene, i primi 20 o forse 30(no ok 30 è esagerato) minuti di film sono ottimi, ma poi, una volta che viene scoperto Prime etc etc il film inizia a sprofondare piano piano, fino a sprofondare talmente tanto da essere difficile descriverlo... Insomma questo nuovo nemico, vuole optimus, perchè i loro'Creatori' lo rivogliono indietro, quindi il film si basa solo su quello, lui cerca prime, lo prende, poi prime scappa, ritorna sulla terra, etc etc insomma una trama che è tenuta su da fili di spago...Classico film buoni e cattivi in cui i buoni vincono sempre... e poi guardando questo film avevo la sensazione di essere in una pubblicità, per esempio quando mostrano le capacità del 'transformio'(che originalità...) questo tra TUTTE LE COSE IN CUI SI POTEVA TRASFORMARE, si trasforma in un impianto audio boose -_-, e l'inquadratura sulla marca dura almeno 5 secondi! per non parlare dei marchi delle auto che anche quando gli autobot sono trasformati si vedono grandi come una casa, insomma una pubblicità di 2 ore e 45 minuti. Poi ho trovato che le prospettive siano fatte davvero male, insomma le persone sono grandi 1\3 degli autobot quando prima erano 1\6! e poi hanno esagerato con la computer grafica, per esempio con il transformio, materiale dei nuovi robot fatti dagli umani, che si trasforma in modo troppo esagerato e fantasioso, e poi questo film si rivela solo un enoooooormeee ponte di lancio per un successivo transformers 5, questo lo capiamo dalla frase di Galbatron(che non è altri che megatron resucitato) e di optimus prime alla fine che vuole scoprire la verità...
Voto:2 stelle su 5, e sono stato anche troppo buono, certo sono belli gli effetti speciali, ma... la trama?
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lindsey naegle
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venerdì 11 novembre 2016
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uno dei migliori film del suo genere
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Con Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione, Michael Bay ci regala uno dei migliori film di fantascienza delle storia. La trama risulta molto coinvolgente, con diversi ineguimenti e colpi di scena, inoltre non mi sono mai annoiato, nemmeno nelle scene "apparentemente" più lente. Gli attori sono stati molto bravi, ho lodato soprattutto Mark Wahlberg nei panni di Cade Yeager, il nuovo protagonista e la bellissima Sophia Myles nei panni di Darcy Tirrel, un personaggio che all'apparenza può risultare fastidioso, ma ad un certo punto del film mene sono innamorato perdutamente, definendolo uno dei personaggi femminili più riusciti della saga. Stanley Tucci è un comic relief sensazionale, e il ruolo dei cattivi è stato affidato a Titus Welliver e Kelsey Grammer, che risultano dei personaggi tanto interessanti quanto carismatici.
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Con Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione, Michael Bay ci regala uno dei migliori film di fantascienza delle storia. La trama risulta molto coinvolgente, con diversi ineguimenti e colpi di scena, inoltre non mi sono mai annoiato, nemmeno nelle scene "apparentemente" più lente. Gli attori sono stati molto bravi, ho lodato soprattutto Mark Wahlberg nei panni di Cade Yeager, il nuovo protagonista e la bellissima Sophia Myles nei panni di Darcy Tirrel, un personaggio che all'apparenza può risultare fastidioso, ma ad un certo punto del film mene sono innamorato perdutamente, definendolo uno dei personaggi femminili più riusciti della saga. Stanley Tucci è un comic relief sensazionale, e il ruolo dei cattivi è stato affidato a Titus Welliver e Kelsey Grammer, che risultano dei personaggi tanto interessanti quanto carismatici. Gli effetti speciali sono ai massimi livelli e la colonna sonora, curata da Steve Jablonsky e dagli Imagine Dragons, è perfetta. Gli unici due difetti che ho riscontrato sono alcuni errori durante le riprese e l'inutilità generale nei personaggi di Gill Wembley e Lucas Flannery. Nel complesso, Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione è un film che tutti dovrebbero vedere. Si tratta appunto del miglior capitolo della saga, sia dal punto di vista di trama, sia dal punto di vista dei personaggi. Guardatelo, è estremamente consigliato.
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giorpost
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venerdì 25 luglio 2014
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stavolta l’intrattenitore bay sfora e non convince
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Mai come in questo caso mi è risultato molto difficile iniziare a scrivere. Compito piacevole derivato da autodeterminazione, certo, ma che può diventare delicato quando cerchi di non esser troppo duro per non ledere le varie sensibilità.
Amando il Cinema e la fantascienza ho seguito tutta la saga dei Transformers, partita col botto del primo straordinario capitolo, non solo per i fans dei giocattoli Hasbro. Grande colpo d’ occhio, musica pomposa e attori belli, vedi la Fox, e bravi, come il talentuoso La Beouf o il mitico Turturro nel ruolo del capo del settore 7G.
I primi due sequel hanno avuto pari risonanza in quanto da un lato fedeli alle aspettative, dall’ altro perché strategicamente dissimili, soprattutto quando (nel terzo episodio) si è riscritta in parte la Storia dello sbarco sulla Luna, oltre che per gli innesti di star affermate come Patrick Dempsey e per il pathos raggiunto in alcune sequenze mozzafiato.
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Mai come in questo caso mi è risultato molto difficile iniziare a scrivere. Compito piacevole derivato da autodeterminazione, certo, ma che può diventare delicato quando cerchi di non esser troppo duro per non ledere le varie sensibilità.
Amando il Cinema e la fantascienza ho seguito tutta la saga dei Transformers, partita col botto del primo straordinario capitolo, non solo per i fans dei giocattoli Hasbro. Grande colpo d’ occhio, musica pomposa e attori belli, vedi la Fox, e bravi, come il talentuoso La Beouf o il mitico Turturro nel ruolo del capo del settore 7G.
I primi due sequel hanno avuto pari risonanza in quanto da un lato fedeli alle aspettative, dall’ altro perché strategicamente dissimili, soprattutto quando (nel terzo episodio) si è riscritta in parte la Storia dello sbarco sulla Luna, oltre che per gli innesti di star affermate come Patrick Dempsey e per il pathos raggiunto in alcune sequenze mozzafiato.
Cosa restava da proporre ancora, dunque? Transformers: Age of Extinction (USA, 2014), quarto della serie, parte con la rivisitazione dell’ estinzione dei dinosauri avvenuta 65 milioni di anni fa non per la caduta del leggendario asteroide ma per mano dei ‘creatori’ dei robot alieni, con l’ ausilio di strane super bombe pietrificanti.
Nel presente, una ricercatrice scopre un fossile metallico di dinosauro, un inventore squattrinato del Texas (Wahlberg) compra un vecchio camion e una squadra fuori controllo della CIA, capeggiata dal fanatico Attinger, dà la caccia ai Decepticon in maniera legale, oltre che agli Autobot in modo illecito. Attinger guida il fidato killer Savoy, interpretato dal bravo Titus Welliver, e la sua squadra della morte in tutto il mondo per ‘riprenderci il nostro pianeta’, ma i reali intenti sono ben altri. Pochi minuti e capisci che il vero villain della puntata non è però il bravo caratterista Kelsey Grammer, ma un altro robot (un suo ‘asset’) che vaga da millenni per lo Spazio a bordo di un’ enorme astronave a caccia di taglie: Lockdown. Una volta che quest’ ultimo scopre il nascondiglio di Optimus Prime (il camion), parte l’ immancabile e ridondante zuppa di adrenalina di casa Bay a base di esplosioni, auto super lussuose sparate come proiettili, detriti che cascano da ogni dove e innocenti morti a palate. Dopo circa 45 minuti di film, dopo la settantesima detonazione e la trentesima pubblicità occulta, realizzi di non attendere altro che il film finisca in fretta. Il tempo allora si ferma e non ti resta che pensare ai fatti tuoi, tranne rari sussulti provocati dalle sequenze ambientate ad Hong Kong tra i casermoni popolari (molto meglio della già vista Chicago) o eccezion fatta per la presenza del sublime Stanley Tucci nella parte del miliardario Joshua, capo della KSI, corporation che sta ricreando i Transformers made in USA (poi made in Cina), con l’ utilizzo del ‘transformio’, minerale ricavato illecitamente proprio dalla fusione degli alieni fuggiaschi catturati da Attinger, Savoy e Lockdown. Tale azienda riuscirà nella riproduzione con relativo upgrade a partire da Galvatron, reincarnazione di Megatron.
Non sto a dirvi la conclusione, facilmente immaginabile, in un convulso e concitato finale nel quale fanno il loro esordio i Dinobot, alias dinosauri robotici chiamati ‘barbari’.
Eppur qualcosa si salva, perché chi vi scrive cerca il bello ovunque e allora non posso dimenticare le citazioni cinematografiche presenti nella prima parte della pellicola, che è anche la più guardabile, quando in un Cinema abbandonato con proiettori d’ epoca si intravede la locandina polverosa di un famoso western o nel sentir omaggiare Wim Wenders ed il suo ‘Paris, Texas’ durante la caccia al Prime che si nascondeva nella medesima cittadina. Piacevole e brillante l’ unico dialogo apprezzabile dell’ opera, quello che vede il baffuto assistente del presidente degli USA schernito e raggirato da Attinger e il suo vice con discorsi pseudo - patriottici. Tuttavia le cose da salvare finiscono qui e non posso esimermi dal criticare il casting, troppo orientato su facce inespressive, vedi la Peltz e Reynor, ma anche per la scelta ricaduta su Wahlberg, che avrà anche fatto cose buone in passato, ma non ha mai raggiunto livelli accettabili.
Insomma le 2 stelle sono per rispetto alla saga e per la grande mole di energia profusa dalla Industrial Light & Magic ma il troppo storpia e stavolta Michael Bay ha davvero sforato e non è stato neanche ben coadiuvato dal sonoro, spesso invasivo e, come detto, dai dialoghi di Ehren Kruger, francamente ridicoli.
Pazienza, sarà per la prossima, tanto per il quinto capitolo è solo questione di tempo.
Voto: 5 e mezzo.
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melvin ii
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venerdì 18 luglio 2014
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un nuovo convincente inizio
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Il biglietto d’acquistare per “Transformers 4 l’era dell’estinzione” è:5)Sempre
“Transformers 4-L’era dell’estinzione” è un film del 2014 di Michael Bay scritto da Ehren Kruger con: Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Titus Welliver.
Ho avuto un’infanzia serena ,con una stanza piena di giocattoli dove ho trascorso momenti divertenti con i miei fratelli e soprattutto magici e spensierati con la mia fantasia. Tutti noi abbiamo avuto dei giochi preferiti e confesso che sono stato sempre affascinato dal mondo dei Transformers .Oltre ad aver visto decine di volte i cartoni animati avevo tutti i robot in miniatura.
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Il biglietto d’acquistare per “Transformers 4 l’era dell’estinzione” è:5)Sempre
“Transformers 4-L’era dell’estinzione” è un film del 2014 di Michael Bay scritto da Ehren Kruger con: Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Titus Welliver.
Ho avuto un’infanzia serena ,con una stanza piena di giocattoli dove ho trascorso momenti divertenti con i miei fratelli e soprattutto magici e spensierati con la mia fantasia. Tutti noi abbiamo avuto dei giochi preferiti e confesso che sono stato sempre affascinato dal mondo dei Transformers .Oltre ad aver visto decine di volte i cartoni animati avevo tutti i robot in miniatura. Quante battaglie ho combattuto con i miei eroi di metallo. Essendo un fan non potevo non essere felice quando Bay decise di portare la saga dei Transformers al cinema anni fa. Confesso però che i primi tre episodi mi avevano convinto solo in parte. Se ovviamente gli effetti speciali e la scenografia erano stati sempre imponenti e grandiosi, la sceneggiatura si era rivelata sempre debole e carente.
Così ieri ero un po’ scettico quando sono entrato al cinema per la quarta puntata della saga con il probabile rischio di vedere degli “Eroi” trasformati in figure ridicole e una bella storia diventare un polpettone. Ebbene dopo quasi tre ore di film posso dire che Bay ha vinto la scommessa sparigliando molto bene le carte.
Infatti “Transformers 4” non deve essere considerato come la quarta puntata della saga, ma bensì come un nuovo inizio della storia. Rinnovato completamente il cast, la storia riparte dopo la drammatica battaglia di Chicago di quattro anni fa con un mondo cambiato segnato dall’Evento dove gli uomini hanno un atteggiamento di diffidenza e ostilità nei confronti degli stessi Autobot costretti a nascondersi da un ‘oscura sezione della CIA comandata da Harold Attinger(Grammer) e da un spietato Cacciatore venuto dallo spazio mandato dai misteriosi Creatori Lo stesso Optimum Prime trova rifugio dal brillante e squattrinato ingegnere Cade Yeager (Wahlberg) e dalla sue bella figlia Tessa. Inizia così la fuga dei nostri eroi braccati e delusi dal voltafaccia dell’uomo. Lo sceneggiatore non sazio delle novità presenta un terzo “cattivo” nella storia presentando la figura dell’ingegnoso miliardario Joshua Joyce (Tucci) che sogna di costruire un Transformers con le tecnologie umane, ma si rivelerà un errore perchè permetterà la rinascita di Megatron con il nome di Galvatron.
Il “Parco giochi” di Bay ammalia lo spettatore trascinandolo nelle cruente e spettacolari battaglie tra i Transformers. Si rimane con il fiato sospeso per i continui inseguimenti e cambi di scena da una parte all’altra del pianeta dei protagonisti umani. Il connubio tra robot e uomini convince e diverte. La sceneggiatura è ricca di spunti anche se in alcuni momenti risulta confusa e caotica con troppi “fronti” aperti, ma riuscendo comunque a tenere una coerenza nello sviluppo narrativo ottenendo un buon pathos.. I dialoghi sono forse la parte più debole e meno convincente del film risultando nel complesso noiosi e scontati. Bay si dimostra ancora una volta all’altezza di questo genere di film riuscendo a gestire con bravura i vari fili del lungo racconto mantenendo costante il ritmo e l’attenzione dello spettatore, garantendo divertimento e spettacolarità
Il cast “umano” si dimostra adeguato e all’altezza del compito, dando un discreto contributo alla riuscita del film.
“Transformers 4” piacerà agli eterni e nostalgici Peter Pan e alle nuove generazioni con un Optimun Prime che nel convincente ed emozionante finale ci regala spunti di riflessione filosofica e intimistica senza risultare ridicolo e grottesco preparando l’estasiato pubblico alla nuova puntata della saga.
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