The End of the World and the Cat's Disappearance

La cantante idol Izukoneko (alias Mari) è Itsuko, una ragazza nella classe di Miike che ha un'attività extra come star in erba sull'equivalente di YouTube dell'anno 2035. Mentre canta, balla e ammicca alla webcam nella sua cameretta, i commenti dei fan lampeggiano sul futuristico schermo trasparente del suo computer.
rose e fiori. Qualche anno prima, una pandemia ha completamente svuotato Tokyo, che ora è una zona interdetta, e i suoi abitanti in fuga hanno costruito una replica della città nella regione occidentale giapponese del Kansai (una delle gag visive più intelligenti del film è un'immagine della "Nuova Tokyo" che è semplicemente la ripresa di una strada di oggi del quartiere di Shinjuku a Tokyo). Peggio ancora, una meteora gigante dovrebbe colpire il pianeta e far finire la vita come la conosciamo noi entro dieci anni. Cosa può fare una ragazza?
Itsuko ha una visione - o si tratta forse di una sbirciatina in una realtà parallela? - in cui blocca la meteora con le sue mani. Poi, in una zona industriale abbandonata tutta cemento, incontra due strane ragazze in abiti succinti: Rainy (Midorikawa Momoko) e Irony (Nagai Ako), che provengono dal pianeta Giove e rivelano a Itsuko che lei ha dei poteri speciali. Le fanno un'offerta che potrebbe significare la salvezza del pianeta e che richiede le abilità che lei ha sviluppato intrattenendo le masse su Internet. Intanto una creatura da leggenda urbana - a metà tra una ragazza e un gatto che si chiama Izukoneko - viene vista mentre scava tra le rovine di Tokyo, fregandosene completamente delle tossine mortali ancora presenti, mentre una frenetica conduttrice televisiva continua ad anticipare la data prevista per l'arrivo della meteora, che ormai sarà fra due giorni. Malgrado le cattive notizie, Miike spinge caparbiamente la sua classe, perlopiù indifferente, a continuare a sperare e lottare. Intanto a casa di Itsuko, il suo arruffato padre, un paroliere di canzoni (interpretato dal regista di film pink Imaoka Shinji), che il trauma della pandemia ha reso muto, si arrabatta per scrivere canzoni, mentre la Mamma, un faro di buonsenso (Shishido Rumi), interpreta pazientemente i pensieri di Papà per la sua non-sempre-comprensiva figlia.
Invece di farsi prendere dal panico perché sta arrivando il giorno del giudizio, i ragazzi nella classe di Miike vanno avanti più o meno come tutti gli altri ragazzi del mondo: più della metà della classe sta con la testa sul banco. Una di loro, Suko (Aonami Jun), la miglior amica di Itsuko, avvia una donchisciottesca campagna di protesta solitaria ma nessuno, neanche Itsuko, è tentato di seguirla. "Non si vive per sempre", afferma Suko. "L'importante è concludere qualcosa".
E mentre Itsuko è alle prese con terribile missione che le è stata assegnata dagli alieni e con inquietanti questioni di identità (scatenate dalla preoccupante somiglianza tra lei e Izukoneko), lei continua coraggiosamente a fare spettacolo e gorgheggiare per i suoi fan, anonimi ma sempre pronti a commentare.

[dal catalogo Far East Film Festival 17]