zzimizz
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venerdì 3 gennaio 2014
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uno spot patinato, ingenuo e (a tratti) divertente
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Premessa: il film risente dell'ingombrante presenza dello sponsor Life, celebre rivista americana. Non che ciò sia un male in se, ma di sicuro non giova ad una narrazione completa, che mostri anche aspetti sgradevoli, ma autentici, della realtà. Il film è lo svolgimento dello slogan della rivista:
"To see things thousands of miles away, things hidden behind walls and within rooms, things dangerous to come to, to draw closer, to see and be amazed"
(vedere cose lontane migliaia di miglia, cose nascoste dietro muri e dentro stanze, cose pericolose a cui andare, a cui avvicinarsi, da vedere ed esserne meravigliati) (mia trad.)
Il protagonista quindi, dopo aver creato il "contrasto" di una vita ordinaria al massimo grado, si lancia esattamente in cose lontane (lontanissime, i luoghi più remoti della terra), pericolose, (voli improbabili, squali, eruzioni vulcaniche) e meravigliose (i paesaggi, l'animale raro).
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Premessa: il film risente dell'ingombrante presenza dello sponsor Life, celebre rivista americana. Non che ciò sia un male in se, ma di sicuro non giova ad una narrazione completa, che mostri anche aspetti sgradevoli, ma autentici, della realtà. Il film è lo svolgimento dello slogan della rivista:
"To see things thousands of miles away, things hidden behind walls and within rooms, things dangerous to come to, to draw closer, to see and be amazed"
(vedere cose lontane migliaia di miglia, cose nascoste dietro muri e dentro stanze, cose pericolose a cui andare, a cui avvicinarsi, da vedere ed esserne meravigliati) (mia trad.)
Il protagonista quindi, dopo aver creato il "contrasto" di una vita ordinaria al massimo grado, si lancia esattamente in cose lontane (lontanissime, i luoghi più remoti della terra), pericolose, (voli improbabili, squali, eruzioni vulcaniche) e meravigliose (i paesaggi, l'animale raro).
Ciò che ne scaturisce è quindi una commedia patinata, a tratti divertente, ma narrata nell'atmosfera rarefatta di chi rimane nel sogno, in un susseguirsi di inverosimili coincidenze, in una ricerca irreale (partire per la groenlandia così alla cieca, per cercare una persona..?) che non riesce mai davvero ad incidere e ad emozionare. Si attende sempre che qualcosa di "vero" accada nella storia, ma la speranza viene sistematicamente delusa e rimandata all'avventura successiva, in cui lo sfortunato protagonista si tuffa nuovamente con ingenua determinazione.
Difficile capire quale sia il senso di una storia d'amore mai cominciata e mai nemmeno conclusa (alla quale la vicenda sembra non portare alcun cambiamento significativo), e non risparmia un lieve imbarazzo la figura del fotografo, che si improvvisa maestro Zen dispensando pillole di saggezza da settimanale di costume (l'idea del non fare la foto non era male, ma un autocompiacimento esagerato rovina la scena).
Numerose le incongruenze e le ingenuità, che forse non vanno guardate con un occhio attento, ma che tolgono profondità al racconto.
Non è però tutto da buttare nel lungo spot che ci viene proposto (sì, abbiamo pagato per vedere la pubblicità.. e forse a farci un abbonamento a Life ci faremo anche un pensierino ora): il finale a (forse prevedibile) sorpresa, regala comunque un'emozione, dà un minimo di significato all'intera storia, e completa lo slogan di Life con le "cose nascoste dietro muri e stanze" (l'attività di chi è ritratto nella foto), che possono essere straordinarie nella loro ordinarietà.
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[+] life= vita
(di ares1701)
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paulnacci
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venerdì 3 gennaio 2014
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introspettivo
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Dai sogni ad occhi aperti all' avventura reale , viaggio surreale intorno al mondo alla scoperta di paesaggi da urlo e soprattutto di se stessi , Walter fa una metamorfosi da timido ed impacciato a uomo d'avventura impavido , molto carino bella la fotografia ,il montaggio e la colonna sonora , la scena della salita sull' elicottero con la cover di Major Tom molto suggestiva...
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visual_man
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venerdì 3 gennaio 2014
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la ricetta di ben stiller contro le crisi
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ben stiller prova a maturare. e ci riesce, confezionando un bel film, ben diretto e ben girato, con un fantastico cameo di sean penn che più in parte di così non si potrebbe.
le vicende di walter mitty ci dicono che per superare le fasi più critiche della vita, soprattutto alla soglia dei 50 anni - perdere il lavoro, sentire la vecchiaia incombere, conquistare l'anima gemella prima che sia troppo tardi - bisogna rimettersi completamente in gioco, anche rischiando grosso. occorre, insomma reinventarsi. se poi, a parte gli effetti speciali della prima parte del film, fanno da sfondo stupende inquadrature nche farebbero invidia al national geographic, anche lo spettacolo è assicurato.
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ben stiller prova a maturare. e ci riesce, confezionando un bel film, ben diretto e ben girato, con un fantastico cameo di sean penn che più in parte di così non si potrebbe.
le vicende di walter mitty ci dicono che per superare le fasi più critiche della vita, soprattutto alla soglia dei 50 anni - perdere il lavoro, sentire la vecchiaia incombere, conquistare l'anima gemella prima che sia troppo tardi - bisogna rimettersi completamente in gioco, anche rischiando grosso. occorre, insomma reinventarsi. se poi, a parte gli effetti speciali della prima parte del film, fanno da sfondo stupende inquadrature nche farebbero invidia al national geographic, anche lo spettacolo è assicurato. pellicola questa a mio avviso perfettamente complementare a un anno da leoni con jack black e owen wilson, anche in quel caso avventurarsi per il mondo ha un effetto salvifico. insomma, con walter mitty si ride, si riflette e ci si meraviglia. forse il finale è un po' scontato, ma funzionale
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paola d. g. 81
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giovedì 2 gennaio 2014
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il coraggio di affrontare l'ignoto di ogni giorno
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Davvero bello!!! Poetico, delicato, profondo e ironico allo stesso tempo, I sogni segreti di Walter Mitty è un film che fa riflettere sui bruschi cambiamenti della società moderna, sempre più "virtuale" e "digitale", e sull'importanza di trovare il coraggio di vedere al di là delle apparenze e di superare gli ostacoli (i muri di cui parla lo slogan di "Life", la rivista per la quale il protagonista lavora) per intraprendere un viaggio che è prima di tutto dentro se stessi e poi verso un mondo pieno di pericoli ma anche di meraviglie. Saper sognare ad occhi aperti ma senza chiudersi in se stessi e ricordare che dietro ogni "profilo" c'è una persona e davanti a ogni sogno un orizzonte possibile: questo è il significato che ho colto nel film.
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Davvero bello!!! Poetico, delicato, profondo e ironico allo stesso tempo, I sogni segreti di Walter Mitty è un film che fa riflettere sui bruschi cambiamenti della società moderna, sempre più "virtuale" e "digitale", e sull'importanza di trovare il coraggio di vedere al di là delle apparenze e di superare gli ostacoli (i muri di cui parla lo slogan di "Life", la rivista per la quale il protagonista lavora) per intraprendere un viaggio che è prima di tutto dentro se stessi e poi verso un mondo pieno di pericoli ma anche di meraviglie. Saper sognare ad occhi aperti ma senza chiudersi in se stessi e ricordare che dietro ogni "profilo" c'è una persona e davanti a ogni sogno un orizzonte possibile: questo è il significato che ho colto nel film. Bravi gli attori, belli gli effetti speciali e la colonna sonora. Consigliato!
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axel6023
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giovedì 2 gennaio 2014
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the secret of life di ben stiller
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“Il film è un’accozzaglia di buone idee mal sviluppate. Ci sono troppi punti che non vengono spiegati. Sembra una commedia a sfondo sentimentale con la pretesa del risvolto filosofico-impegnato.”
E questi sono i commenti maggiormente lusinghieri nei confronti di Ben Stiller, attore e regista di questa intensa pellicola, giudicata, a mio parere, con troppa fretta.
La stessa fretta di cui parla Walter nella vita di oggi, fatta di ordinata frenesia, di ritmi intensi e di propensione alla quantità, alla fruizione veloce, e che ci nega il diritto più grande di tutti: quello di poter sognare. E poi perché? Perché è imbarazzante, sconveniente e soprattutto “non te lo puoi permettere”.
Walter è un ribelle dormiente che nel cuore culla sogni di grandi avventure, di viaggi e di atti coraggiosi, ma che alla morte prematura del padre si fa carico della responsabilità della sua famiglia e mette da parte tutto.
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“Il film è un’accozzaglia di buone idee mal sviluppate. Ci sono troppi punti che non vengono spiegati. Sembra una commedia a sfondo sentimentale con la pretesa del risvolto filosofico-impegnato.”
E questi sono i commenti maggiormente lusinghieri nei confronti di Ben Stiller, attore e regista di questa intensa pellicola, giudicata, a mio parere, con troppa fretta.
La stessa fretta di cui parla Walter nella vita di oggi, fatta di ordinata frenesia, di ritmi intensi e di propensione alla quantità, alla fruizione veloce, e che ci nega il diritto più grande di tutti: quello di poter sognare. E poi perché? Perché è imbarazzante, sconveniente e soprattutto “non te lo puoi permettere”.
Walter è un ribelle dormiente che nel cuore culla sogni di grandi avventure, di viaggi e di atti coraggiosi, ma che alla morte prematura del padre si fa carico della responsabilità della sua famiglia e mette da parte tutto. Compreso sé stesso.
Il lavoro silenzioso e alienante all’interno del suo ufficio, presso la rivista Life di cui si occupa dell’archivio fotografico, ha reso egli stesso “alieno” alla vita e allo stesso motto del giornale per cui lavora:” Vedere il mondo, attraversare i pericoli, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi”.
Una vita a compartimenti stagni che lo rende incapace ad avere rapporti umani diretti e non mediati dalla tecnologia (Walter è infatti “vittima” di un sito d’incontri online dove ha scarso successo essendo poco “virtualmente appetibile”).
Così la scomparsa del fotogramma che avrebbe rappresentato l’ultima copertina di Life diventa il pretesto per un viaggio impensabile e sgangherato che lo porterà lontano, lontanissimo. Fino a quel ragazzino con la cresta che voleva girare l’Europa.
L’effetto di questo film è disorientante e sicuramente non accostabile a Forrest Gump, a cui viene tragicamente paragonato (bisogna essere onesti Tom Hanks è un attore di un’altra levatura), ma non per questo bisogna soffermarsi all’apparenza. Perché è proprio di questo di cui Walter ci sta parlando. Della paura di essere giudicati per scelte non convenzionali, delle giustificazioni che diamo a noi stessi per non uscire dal nostro orticello sicuro, dell’incapacità ad aprire le ali verso il mondo perché nella mano destra stringiamo una ventiquattrore.
Forse “The secret of life” di Walter Mitty (e di chiunque altro) è proprio quello di comunicare, di scoprire il mondo ed entrare in contatto con le altre persone (Mitty = to meet .Incontrare) e per farlo bisogna scavare, scavare, scavare dentro noi stessi per riuscire a vedere oltre quello che i nostri occhi ci permettono.
Sarà difficile, ma solo così anche noi potremo trovare il nostro fotogramma #25.
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blasiusack
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mercoledì 1 gennaio 2014
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bello
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Film molto carino, con una fotografia pazzesca. Mi è piaciuto molto, sopratutto la parte di Sean Penn che è apparso 5 minuti e gli ha resi i 5 minuti più belli del film. Assolutamente consigliato, sopratutto a chi deve portare dei bambini al cinema!!!
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lory4316
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mercoledì 1 gennaio 2014
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film fantastico
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no_data
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mercoledì 1 gennaio 2014
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tempo buttato!
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Se volete buttare via due ore circa, facendo della beneficenza al produttore de I SOGNI SEGRETI WALTER MITTY, come abbiamo fatto io e mio figlio (9) allora fate pure ed andate a vedere questo film.
Qualcuno lo ha persino definito il nuovo FORREST GUMP, per carità divina!
Un film NOIOSO, che NON FA RIDERE, NON FA PIANGERE (se non il portafogli), NO FA PENSARE, se poi ci si volesse consolare con la fotografia, allora molto meglio un documentario del National.
La storia potrebbe essere anche interessante ma la sceneggiatura è inconsistente, piatta: non ci sono ne colpi di scena ne dialoghi interessanti, nulla proprio nulla se non forse il Cameo di Sean Peen.
Affibbiare a questo "mapazzone cinematografico" il rating Kids, ha decisamente dell'avventuroso, sconsigliabile a bambini non avvezzi ai tempi di QUARK anni 80.
[+] non è un film per bambini!
(di dorina)
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[+] non sono per niente d'accordo
(di lory4316)
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stefanetron
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mercoledì 1 gennaio 2014
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carino
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Il film è decisamente carino ma definirlo "il nuovo forest gamp" è un po esagerato. Non si merita nemmeno di essere comparato allo straordinario film di Steven Spielberg.
[+] precisazione
(di no_data)
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xandreasx
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martedì 31 dicembre 2013
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poteva essere un capolavoro
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Questo film è quasi quello che stavo cercando...
Parla di un uomo che non ha concluso quasi nulla nella sua vita ed è obbligato a sognare per poter vivere.
Ma ad un certo punto grazie ad una donna va oltre ogni suo limite per affrontare il viaggio che lo farà cambiare per sempre.
Ecco fosse stato solo questo sarebbe stato perfetto,ma hanno voluto mettere delle scene comiche(io adoro i film da ridere)ma credo che in questo film non c'entravano molto...in una scena hanno fatto una sorta di parodia del curioso caso di Benjamin Button e mi è sembrata un'esagerazione alla scary movie/film parodie.
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