bella bartok!
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martedì 31 dicembre 2013
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sono d'accordo su una cosa soltanto
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Ecco su cosa la recensione ci ha preso: "una grande ode alla riconquista di una dimensione autentica e umana dei rapporti, non mediati da nessuna tecnologia e saldamente ancorati ad esperienze vere. L'idea principale pare essere che esiste una sola possibile visione sincera e appagante dei rapporti e non prevede intermediari tecnologici in alcuno stadio." E' proprio questo che secondo me ha fatto storcere il naso a tanti.
...Paura, eh?
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gerrard89
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martedì 31 dicembre 2013
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un film che ha superato le mie aspettative
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Sono andato al cinema a vedere questo con sensazioni positive,in primis perchè ho sempre guardato con piacere i film di Ben Stiller e poi perchè un film che poneva come basi dei "flash scrubsiani" non poteva non attirare la mia attenzione. Il film è stato piacevole per tutta la sua durata,il primo tempo era esattamente come lo immaginavo perchè purtroppo al solito hanno sviluppato dei trailer che lasciano poco all'immaginazione dello spettatore. Mi sono innamorato fin da subito della musica e dei stupendi paesaggi con cui Stiller ha giocato parecchio per girare questo film. In linea generale la storia è molto "cinematografica" per cosi dire,ma devo dire che non guasta, perchè fa da cornice a dei significati più profondi che il regista vuole trasmetterci: innanzitutto la ricerca del reale e delle cose belle della vita che ormai al giorno d'oggi,in un mondo dove tutto è raggiungibile con un click,è andato via via scomparendo; e poi la capacità di sottolineare il fatto che troppo spesso al giorno d'oggi siamo facili a criticare tutti coloro che (sempre più spesso ahime) compiono gesti estremi quando la loro ditta fallisce,non considerando tutto quello che c'è dietro,la vita che magari determinate persone hanno "sprecato" per alzare in piedi un progetto e realizzare il proprio sogno.
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Sono andato al cinema a vedere questo con sensazioni positive,in primis perchè ho sempre guardato con piacere i film di Ben Stiller e poi perchè un film che poneva come basi dei "flash scrubsiani" non poteva non attirare la mia attenzione. Il film è stato piacevole per tutta la sua durata,il primo tempo era esattamente come lo immaginavo perchè purtroppo al solito hanno sviluppato dei trailer che lasciano poco all'immaginazione dello spettatore. Mi sono innamorato fin da subito della musica e dei stupendi paesaggi con cui Stiller ha giocato parecchio per girare questo film. In linea generale la storia è molto "cinematografica" per cosi dire,ma devo dire che non guasta, perchè fa da cornice a dei significati più profondi che il regista vuole trasmetterci: innanzitutto la ricerca del reale e delle cose belle della vita che ormai al giorno d'oggi,in un mondo dove tutto è raggiungibile con un click,è andato via via scomparendo; e poi la capacità di sottolineare il fatto che troppo spesso al giorno d'oggi siamo facili a criticare tutti coloro che (sempre più spesso ahime) compiono gesti estremi quando la loro ditta fallisce,non considerando tutto quello che c'è dietro,la vita che magari determinate persone hanno "sprecato" per alzare in piedi un progetto e realizzare il proprio sogno. Ecco dunque che con un lieto finale scopriamo qual'è la copertina dell'ultima edizione di Life,ovvero i pilastri,che da sempre l'hanno fatta nascere e crescere. Una nota di merito alla figura di Sean Penn leggendaria come sempre!
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gerrard89
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martedì 31 dicembre 2013
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un film che ha superato le mie aspettative
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Sono andato al cinema a vedere questo con sensazioni positive,in primis perchè ho sempre guardato con piacere i film di Ben Stiller e poi perchè un film che poneva come basi dei "flash scrubsiani" non poteva non attirare la mia attenzione. Il film è stato piacevole per tutta la sua durata,il primo tempo era esattamente come lo immaginavo perchè purtroppo al solito hanno sviluppato dei trailer che lasciano poco all'immaginazione dello spettatore. Mi sono innamorato fin da subito della musica e dei stupendi paesaggi con cui Stiller ha giocato parecchio per girare questo film. In linea generale la storia è molto "cinematografica" per cosi dire,ma devo dire che non guasta, perchè fa da cornice a dei significati più profondi che il regista vuole trasmetterci: innanzitutto la ricerca del reale e delle cose belle della vita che ormai al giorno d'oggi,in un mondo dove tutto è raggiungibile con un click,è andato via via scomparendo; e poi la capacità di sottolineare il fatto che troppo spesso al giorno d'oggi siamo facili a criticare tutti coloro che (sempre più spesso ahime) compiono gesti estremi quando la loro ditta fallisce,non considerando tutto quello che c'è dietro,la vita che magari determinate persone hanno "sprecato" per alzare in piedi un progetto e realizzare il proprio sogno.
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Sono andato al cinema a vedere questo con sensazioni positive,in primis perchè ho sempre guardato con piacere i film di Ben Stiller e poi perchè un film che poneva come basi dei "flash scrubsiani" non poteva non attirare la mia attenzione. Il film è stato piacevole per tutta la sua durata,il primo tempo era esattamente come lo immaginavo perchè purtroppo al solito hanno sviluppato dei trailer che lasciano poco all'immaginazione dello spettatore. Mi sono innamorato fin da subito della musica e dei stupendi paesaggi con cui Stiller ha giocato parecchio per girare questo film. In linea generale la storia è molto "cinematografica" per cosi dire,ma devo dire che non guasta, perchè fa da cornice a dei significati più profondi che il regista vuole trasmetterci: innanzitutto la ricerca del reale e delle cose belle della vita che ormai al giorno d'oggi,in un mondo dove tutto è raggiungibile con un click,è andato via via scomparendo; e poi la capacità di sottolineare il fatto che troppo spesso al giorno d'oggi siamo facili a criticare tutti coloro che (sempre più spesso ahime) compiono gesti estremi quando la loro ditta fallisce,non considerando tutto quello che c'è dietro,la vita che magari determinate persone hanno "sprecato" per alzare in piedi un progetto e realizzare il proprio sogno. Ecco dunque che con un lieto finale scopriamo qual'è la copertina dell'ultima edizione di Life,ovvero i pilastri,che da sempre l'hanno fatta nascere e crescere. Una nota di merito alla figura di Sean Penn leggendaria come sempre!
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gerrard89
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martedì 31 dicembre 2013
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un film che ha superato le mie aspettative
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Sono andato al cinema a vedere questo con sensazioni positive,in primis perchè ho sempre guardato con piacere i film di Ben Stiller e poi perchè un film che poneva come basi dei "flash scrubsiani" non poteva non attirare la mia attenzione. Il film è stato piacevole per tutta la sua durata,il primo tempo era esattamente come lo immaginavo perchè purtroppo al solito hanno sviluppato dei trailer che lasciano poco all'immaginazione dello spettatore. Mi sono innamorato fin da subito della musica e dei stupendi paesaggi con cui Stiller ha giocato parecchio per girare questo film. In linea generale la storia è molto "cinematografica" per cosi dire,ma devo dire che non guasta, perchè fa da cornice a dei significati più profondi che il regista vuole trasmetterci: innanzitutto la ricerca del reale e delle cose belle della vita che ormai al giorno d'oggi,in un mondo dove tutto è raggiungibile con un click,è andato via via scomparendo; e poi la capacità di sottolineare il fatto che troppo spesso al giorno d'oggi siamo facili a criticare tutti coloro che (sempre più spesso ahime) compiono gesti estremi quando la loro ditta fallisce,non considerando tutto quello che c'è dietro,la vita che magari determinate persone hanno "sprecato" per alzare in piedi un progetto e realizzare il proprio sogno.
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Sono andato al cinema a vedere questo con sensazioni positive,in primis perchè ho sempre guardato con piacere i film di Ben Stiller e poi perchè un film che poneva come basi dei "flash scrubsiani" non poteva non attirare la mia attenzione. Il film è stato piacevole per tutta la sua durata,il primo tempo era esattamente come lo immaginavo perchè purtroppo al solito hanno sviluppato dei trailer che lasciano poco all'immaginazione dello spettatore. Mi sono innamorato fin da subito della musica e dei stupendi paesaggi con cui Stiller ha giocato parecchio per girare questo film. In linea generale la storia è molto "cinematografica" per cosi dire,ma devo dire che non guasta, perchè fa da cornice a dei significati più profondi che il regista vuole trasmetterci: innanzitutto la ricerca del reale e delle cose belle della vita che ormai al giorno d'oggi,in un mondo dove tutto è raggiungibile con un click,è andato via via scomparendo; e poi la capacità di sottolineare il fatto che troppo spesso al giorno d'oggi siamo facili a criticare tutti coloro che (sempre più spesso ahime) compiono gesti estremi quando la loro ditta fallisce,non considerando tutto quello che c'è dietro,la vita che magari determinate persone hanno "sprecato" per alzare in piedi un progetto e realizzare il proprio sogno. Ecco dunque che con un lieto finale scopriamo qual'è la copertina dell'ultima edizione di Life,ovvero i pilastri,che da sempre l'hanno fatta nascere e crescere. Una nota di merito alla figura di Sean Penn leggendaria come sempre!
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angeloducci
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martedì 31 dicembre 2013
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Ben Stiller non delude mai, sempre presente a se stesso, tondo e luminoso come il sole, è riuscito ancora una volta a fondere comicità sentimento e originalità in una volta sola, perlopiu' da regista. " BEN" fatto!
ps: se reputate che questo film sia noioso fatevi l abbonamento ai film di Vanzina e non cercate altro. Grazie
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gero96
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martedì 31 dicembre 2013
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bel film!
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film innovativo e molto bello, lo consiglio a tutti!
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pfizzar
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lunedì 30 dicembre 2013
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un film poetico e vibrante
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Grande, poetico e vibrante film. Una fotografia da Oscar e un commento sonoro impeccabile. La parabola di uno di noi alla ricerca di sè stesso
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psyke2006
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lunedì 30 dicembre 2013
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fotografia, musica, stile, anima
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Quello di Ben Stiller è un lavoro davvero ben riuscito, capace di catturare l'attenzione attraverso una sinergia perfetta tra la fotografia, la colonna sonora, lo stile del regista e l'anima del film, la sua quintessenza.
Non credo serva dire molto. La trama tutti la conoscono ormai ma l'effetto che questa pellicola farà su ognuno lo si può scoprire solo andando al cinema a vederlo. Io ne sono rimasto affascinato, soprattutto dalla bravura di Stiller nel calarsi in una parte seria, e dalla sua capacità come regista di giocare con il mondo dei sogni e al tempo stesso con una realtà che, dapprima vuota (o forse solo apparentemente), viene rovesciata come una clessidra, assorbendo tutta la sabbia di cui sono fatti i sogni stessi.
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Quello di Ben Stiller è un lavoro davvero ben riuscito, capace di catturare l'attenzione attraverso una sinergia perfetta tra la fotografia, la colonna sonora, lo stile del regista e l'anima del film, la sua quintessenza.
Non credo serva dire molto. La trama tutti la conoscono ormai ma l'effetto che questa pellicola farà su ognuno lo si può scoprire solo andando al cinema a vederlo. Io ne sono rimasto affascinato, soprattutto dalla bravura di Stiller nel calarsi in una parte seria, e dalla sua capacità come regista di giocare con il mondo dei sogni e al tempo stesso con una realtà che, dapprima vuota (o forse solo apparentemente), viene rovesciata come una clessidra, assorbendo tutta la sabbia di cui sono fatti i sogni stessi.
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pascale marie
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lunedì 30 dicembre 2013
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i sogni aiutano anche a vivere
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Ben Stiller non mi ha mai particolarmente entusiasmata ma, sorprendentemente, ho trovato il suo film veramente interessante e ben svolto e mi è piaciuto molto il contrapporre i suoi sogni ad occhi aperti con la triste realtà. E' comunque un film che fa riflettere sulla situazione attuale in cui troppe persone si trovano nell'ambito del lavoro, in questo caso Life Magazine che non stamperà più copie cartacee per quelle on line e che farà perdere il posto di lavoro a molti impiegati, dirigenti, a persone reali. Ben Stiller ha descritto bene, secondo me, il cinismo dei nuovi aitanti dirigenti, che a mio avviso non hanno alcuna competenza tranne la loro arroganza, come infatti alla fine si scopre.
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Ben Stiller non mi ha mai particolarmente entusiasmata ma, sorprendentemente, ho trovato il suo film veramente interessante e ben svolto e mi è piaciuto molto il contrapporre i suoi sogni ad occhi aperti con la triste realtà. E' comunque un film che fa riflettere sulla situazione attuale in cui troppe persone si trovano nell'ambito del lavoro, in questo caso Life Magazine che non stamperà più copie cartacee per quelle on line e che farà perdere il posto di lavoro a molti impiegati, dirigenti, a persone reali. Ben Stiller ha descritto bene, secondo me, il cinismo dei nuovi aitanti dirigenti, che a mio avviso non hanno alcuna competenza tranne la loro arroganza, come infatti alla fine si scopre. Inoltre è uno specchio alla frenesia del vivere di oggi. Walter Mitty sembra volersi rifugiare nei suoi sogni che lo portano completamente fuori da una vita priva di emozioni e sfuggente. I suoi sogni l'aiutano a ritrovare, non solo il negativo che gli ridarà la sua dignità di bravo lavoratore, ma anche un posto speciale nel cuore della donna dei suoi sogni, questa volta reali. Centrati anche i personaggi di Sean Penn, orso solitario quasi invisibile ma essenziale per la realizzazione del sogno e della madre una Shirley Maclaine attenta e presente. Film da non perdere.
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iron beatrix
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lunedì 30 dicembre 2013
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la bellezza non chiede attenzione.
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'I sogni segreti di Walter Mitty' è la narrazione surreale di una vita molto reale. E' la storia di un uomo over-40 che è vessato a lavoro in un periodo di riorganizzazione delle risorse umane durante il quale finisce anche per essere licenziato. Lo stesso Walter deve ancora rielaborare il lutto del padre avvenuto quando aveva 17 anni e per farlo deve imparare a liberarsi del vecchio pianoforte, feticcio del loro legame. Tutto questo è Mitty, oltre a essere ovviamente anche un single incallito per il quale l'unica figura femminile di rilievo è la madre che lo segue sempre e lo salva in più di una situazione.
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'I sogni segreti di Walter Mitty' è la narrazione surreale di una vita molto reale. E' la storia di un uomo over-40 che è vessato a lavoro in un periodo di riorganizzazione delle risorse umane durante il quale finisce anche per essere licenziato. Lo stesso Walter deve ancora rielaborare il lutto del padre avvenuto quando aveva 17 anni e per farlo deve imparare a liberarsi del vecchio pianoforte, feticcio del loro legame. Tutto questo è Mitty, oltre a essere ovviamente anche un single incallito per il quale l'unica figura femminile di rilievo è la madre che lo segue sempre e lo salva in più di una situazione. E' 'un'ape operaia' come lei lo definisce, uno che sin da piccolo è stato abituato a lavorare e a farlo nelle retrovie, nella camera oscura, senza mai apparire, dal fattorino delle pizze fino a diventare l'archivista dei negativi per l'importante rivista 'Life'. Per un uomo così incapace di farsi vedere e valere, con poche esperienze di vita a parte il lavoro, è normale fare spesso dei sogni ambientati in un mondo parallelo dove è sempre protagonista, ha super-poteri e compie atti eroici. Fin quando le proiezioni diventano realtà, e il mondo surreale si materializza.
Per l'ultima copertina di 'Life' deve ritrovare il negativo smarrito di uno scatto del fotografo Sean O'connell che glielo aveva spedito personalmente insieme a un regalo per ringraziarlo dei tanti anni di onorata carriera in cui era riuscito a valorizzare le sue più grandi foto. Qui entra in scena il motore di tutto il viaggio di Mitty: Sean interpretato dall'ottimo Penn, un fotografo intimista e legato al mondo analogico che insegna a Walter la via per ritrovare il fotogramma mancante che poi è più vicino a lui di quanto non si potesse immaginare. Il ritrovamento di se stessi passa sempre per un viaggio di formazione attraverso il quale si può riempire un diario ancora bianco e si possono utilizzare gli oggetti presenti nel proprio zaino nelle maniere più impensate, proprio come si impara a usare i propri strumenti mentali e le proprie capacità per farsi valere nella vita. Nel viaggio tra Groenlandia, Islanda e Afghanistan, Mitty cresce intimamente (lo skateboard, strano mezzo di locomozione, non è scelto a caso, è il simbolo dell'adolescenza non vissuta appieno da Walter) e nei paesaggi suggestivi può ammirare anche i suoi paesaggi interiori dei quali piano piano si riappropria fino a raggiungere una piena consapevolezza di sé attraverso la quale riesce a tornare a casa vincente, con un'esperienza da raccontare, una donna da conquistare e una copertina da far stampare in tempi record, riuscendo a dare anche uno schiaffo morale al nuovo responsabile di 'Life on line', perfetto rappresentante di tutti quegli uomini 'nuovi' che poco sanno del passato e del lavoro indefesso di chi li ha preceduti. E' questa la vera fotografia, una polaroid tristemente attuale del mondo del non-lavoro. Molto pittoresca anche la figura di Cheryl simbolo dell'amore in quanto passione che smuove le cose e della speranza verso il futuro, speranza di continuità e stabilità anche nel bel mezzo delle sabbie mobili.
Regia sopraffina di Ben Stiller, con qualche caduta di tono paradossalmente proprio nei momenti di sarcasmo a volte troppo forzati o comunque non del tutto funzionali alla storia narrata, come se si volesse per forza mettere il marchio registrato della comicità su un film che comico non è. L'attore e regista, nato come comico, può trovare nuove vie per la sceneggiatura, di prove in questo film ce ne sono parecchie anche se è ancora un prodotto di transizione.
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[+] emozionante
(di bella bartok!)
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