soundthousend
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giovedì 26 dicembre 2013
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capolavoro
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MI ERO DIMENTICATO LE STELLE .... :)
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rct_freeman
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giovedì 26 dicembre 2013
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alla ricerca..di noi stessi...
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Walter Mitt lavora alla rivista LIFE. Per recuperare un negativo importantissimo da sviluppare,con molto coraggio,dato che è un sognatore incallito e OSA solo nei suoi sogni (tra l'altro molto divertenti) inizia a cercare il fotografo che nel frattempo si trova in giro per il mondo. Da qui inizia un viaggio incredibile che lo porterà alla ricerca di se stesso.
E' un film ben fatto,con una buona regia e ALCUNE idee geniali. Purtroppo si alternano a idee un pò banali,e a rallentamenti di ritmo che "annullano" un pò la trama.
E' un film che comunque consiglio,è sempre bello sognare e all'uscita dalla sala vorreste vedere anche i vostri:)
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soundthousend
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giovedì 26 dicembre 2013
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semplice .... capolavoro ...
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I sogni segreti di Walter Mitty è un Capolavoro ...
Semplice ... delicato ... interessante ... mai banale ... mai volgare ... Ma come ogni altra opera d'arte... è bella solo per chi in se stesso ha quella bellezza e sa riconoscerla ... Immagino le critiche che riceverebbero oggi FILM come : BIANCANEVE , IL MAGO DI OZ , THE BLUES BROTHERS , ETC .... verrebbero definiti : BANALI , SCONTATI ETC... Ne sono sicuro ... ho visto criticare perfino i scenari da cartolina e la fotografia ... Come se tale bellezza non dovesse appartenere a questa commedia profonda e poliedrica... La mia rensione dice questo per consigliare e RICONSIGLIARE questo FILM .
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I sogni segreti di Walter Mitty è un Capolavoro ...
Semplice ... delicato ... interessante ... mai banale ... mai volgare ... Ma come ogni altra opera d'arte... è bella solo per chi in se stesso ha quella bellezza e sa riconoscerla ... Immagino le critiche che riceverebbero oggi FILM come : BIANCANEVE , IL MAGO DI OZ , THE BLUES BROTHERS , ETC .... verrebbero definiti : BANALI , SCONTATI ETC... Ne sono sicuro ... ho visto criticare perfino i scenari da cartolina e la fotografia ... Come se tale bellezza non dovesse appartenere a questa commedia profonda e poliedrica... La mia rensione dice questo per consigliare e RICONSIGLIARE questo FILM ...
P.S. Inutile dire che era migliore il film di Dannie Kaye ... perchè non lo è ... Anche se considero Dannie un GENIO e il FILM "SOGNI PROIBITI " una PERLA ... è CHIARO CHE " I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY " è NETTAMENTE SUPERIORE E CHE GLI EFFETTI SPECIALI ...SONO ANCH' ESSI PARTE DI UN OPERA D'ARTE... CHE CI TRASCINA E ATTRAVERSA L'ANIMA ...
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peter patti
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mercoledì 25 dicembre 2013
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fa rimpiangere danny kaye! ma si può guardare
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E' un film più che discreto, ma quant'è migliore la vecchia commedia interpretata da Danny Kaye!
Sia ben inteso: apprezzo il tentativo di recupero effettuato da Stiller (che ritengo peraltro un ottimo attore), ma "Sogni proibiti", del 1947 - titolo originale: 'The Secret Life of Walter Mitty' - , è veramente imbattibile. E allora non c'erano bisogno di effetti speciali per rendere il senso della dualità tra sogno e realtà, o per trasformare Walter Mitty in un eroe sia nel mondo dei sogni, che (contro la sua stessa volontà, giacché si tratta di un giovanotto tutt'altro che impavido) nel mondo vero! Occorreva solo fare un primo piano sulla faccia di Mitty/Kaye, pizzicare le corde di un'arpa o di uno strumento consimile mentre l'immagine sfumava in quelle successive, e proiettare il sognatore, con gli appositi costumi, sulla tolda di un vascello che solca un mare in burrasca, o in altre situazioni consimili dove lui è l'"eroe" che, immancabilmente, salva la bella "principessa".
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E' un film più che discreto, ma quant'è migliore la vecchia commedia interpretata da Danny Kaye!
Sia ben inteso: apprezzo il tentativo di recupero effettuato da Stiller (che ritengo peraltro un ottimo attore), ma "Sogni proibiti", del 1947 - titolo originale: 'The Secret Life of Walter Mitty' - , è veramente imbattibile. E allora non c'erano bisogno di effetti speciali per rendere il senso della dualità tra sogno e realtà, o per trasformare Walter Mitty in un eroe sia nel mondo dei sogni, che (contro la sua stessa volontà, giacché si tratta di un giovanotto tutt'altro che impavido) nel mondo vero! Occorreva solo fare un primo piano sulla faccia di Mitty/Kaye, pizzicare le corde di un'arpa o di uno strumento consimile mentre l'immagine sfumava in quelle successive, e proiettare il sognatore, con gli appositi costumi, sulla tolda di un vascello che solca un mare in burrasca, o in altre situazioni consimili dove lui è l'"eroe" che, immancabilmente, salva la bella "principessa".
'In nuce', anche il film di Stiller fa leva su questo meccanismo, ed è logico che c'era necessità di translare la storia nel Terzo Millennio, in una cornice dove le esplosioni e le folli corse in macchina sono ormai routine. Però con Danny Kaye si rideva di più.
Ad ogni modo questa è una pellicola che si può guardare (se non altro per la possibilità che hanno tanti giovani spettatori di impersonarsi con il presunto "loser", appunto Walter Mitty) e che fa ben sperare per un maggiore interesse della massa per il dimenticato Danny Kaye, magari con un recupero dei film (tutti assai godibili) interpretati dal grande comico americano.
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[+] poetico originale anche strampalato mai retorico
(di manno roberto)
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maurizio urbano
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mercoledì 25 dicembre 2013
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il fotogramma n.25 sei tu, o meglio noi tutti
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Il film e' molto poetico e fa molta tenerezza, specialmente nella parte che tratta del licenziamento, problema attualissimo, ma nella poetica del film ti fa capire che con l'idea di una persona accanto le difficolta' del quotidiano si riducono. Altra protagonista del film e' la Natura, o meglio la grandezza della Natura.
Il film e'del genere: commedia fantastica, e vale il prezzo del biglietto! Buona visione :-)
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mickey97
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mercoledì 25 dicembre 2013
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noioso sino all'inverosimile, ben stiller delude
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Ben Stiller torna al cinema anche nei panni di regista con i sogni segreti di Walter Mitty, presentandoci così l'uomo che si incanta ed entra in una sua dimensione personale ma il risultato di tutto ciò è tutt'altro che positivo per via di una costante perdita di realismo, la quale evidenzia palesemente la mancata distinzione fra sogno e realtà. A volte non si riesce a capire se il protagonista sta sognando anche perchè molte delle scene risultano davvero improbabili ed è ovvio pensare che si tratti di un sogno per poi scoprire che è una realtà, ad esempio la lite che Walter immagina di avere con il suo datore di lavoro nell'ascensore a causa del pupazzo di gomma è veramente ridicola e gravemente esagerata ma è il prodotto di un sogno ma l'escursione sull'Himalaya per trovare il negativo di una foto è veramente assurda ma reale.
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Ben Stiller torna al cinema anche nei panni di regista con i sogni segreti di Walter Mitty, presentandoci così l'uomo che si incanta ed entra in una sua dimensione personale ma il risultato di tutto ciò è tutt'altro che positivo per via di una costante perdita di realismo, la quale evidenzia palesemente la mancata distinzione fra sogno e realtà. A volte non si riesce a capire se il protagonista sta sognando anche perchè molte delle scene risultano davvero improbabili ed è ovvio pensare che si tratti di un sogno per poi scoprire che è una realtà, ad esempio la lite che Walter immagina di avere con il suo datore di lavoro nell'ascensore a causa del pupazzo di gomma è veramente ridicola e gravemente esagerata ma è il prodotto di un sogno ma l'escursione sull'Himalaya per trovare il negativo di una foto è veramente assurda ma reale. Con questo intendo dire che nel primo caso si capisce che è un sogno specialmente per via dell'improbabilità della scena anche se questa viene presentata come reale visto che non si vede un Walter incantato ma un Walter che comincia subito a litigare furiosamente con il suo datore di lavoro a causa del pupazzo di gomma, invece nel secondo caso viene davvero difficile credere all'improbabilità di questo viaggio sull'Himalaya per ritrovare il negativo di una foto così si crede che tutto ciò sia un sogno quando in realtà l'avvenimento è del tutto reale. Ben Stiller così non riesce a distinguere il sogno dalla realtà, i prodotti della mente dagli avvenimenti terreni perchè in questa pellicola domina l'improbabilità da lui stesso generata, l'impostazione del film è totalmente errata e all'improbabilità narrativa con tanto di uomo che sogna si aggiungono una serie di tematiche quali l'amore per la collega, il capo cattivo che tratta male i dipendenti, la difficilissima realtà del licenziamento e gli incredibili viaggi dell'uomo sognatore buttate lì per caso per poi essere sviluppate malissimo. Il film inoltre, è noioso sino all'inverosimile, la noia divora dall'interno lo spettatore, il quale si trova totalmente disorientato, c'è troppa confusione, Ben Stiller delude non solo in qualità di regista visto che non ha saputo riordinare le sue idee ma anche come attore, questa volta completamente fuori forma e decisamente sottotono. Stiller si è dimostrato pienamente incapace di fare un film più serio e complesso, confermando così che è adatto a film di gran lunga più divertenti e leggeri.
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(di aemichele)
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pisa93
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lunedì 23 dicembre 2013
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alla ricerca di se stessi
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Mentre la rivista "Life" sta per pubblicare il suo ultimo numero cartaceo, Walter Mitty parte per un viaggio alla ricerca di un importante negativo andato perduto.
Tratto da un film di Danny Kaye, "I sogni segreti di Walter Mitty" costituisce la quinta regia di Ben Stiller dopo ben quarantacinque film girati da attore protagonista.
La pellicola è un viaggio alla ricerca di se stessi, per smettere di sognare ad occhi aperti e diventare davvero padroni della propria vita. La paura del cambiamento e l'idea di non potercela fare bloccano Walter in una situazione di frustrante inedia, da cui soltanto una ricerca interiore lo può elevare.
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Mentre la rivista "Life" sta per pubblicare il suo ultimo numero cartaceo, Walter Mitty parte per un viaggio alla ricerca di un importante negativo andato perduto.
Tratto da un film di Danny Kaye, "I sogni segreti di Walter Mitty" costituisce la quinta regia di Ben Stiller dopo ben quarantacinque film girati da attore protagonista.
La pellicola è un viaggio alla ricerca di se stessi, per smettere di sognare ad occhi aperti e diventare davvero padroni della propria vita. La paura del cambiamento e l'idea di non potercela fare bloccano Walter in una situazione di frustrante inedia, da cui soltanto una ricerca interiore lo può elevare.
Il film è strutturato sul processo di cambiamento del protagonista. Si può notare, infatti, una progressione in crescendo, con un inizio blando, basato sull'essere troppo "comune", per poi diventare emozionante e dinamico nel momento in cui Walter trova la sua personalità.
Il tutto passa attraverso una colonna sonora azzeccata ed ad una splendida fotografia, che è personaggio vivo ed integrante del film. Lo spettatore è, infatti, piacevolmente immerso nella natura selvaggia di luoghi che in pochi hanno avuto la fortuna di visitare ed ancor meno di vivere.
Sean Penn si mischia perfettamente a questo quadro del "sublime", offrendo un' interpretazione indomita ed assorta. Un cameo davvero memorabile.
In conclusione ci troviamo davanti ad un film ben realizzato, carico di verità e poesia.
Un gruppo di personaggi strambi e ben assortiti ci accompagneranno in un avventuroso viaggio che ci insegna a non negare mai ciò che siamo veramente.
Seguire il nostro cuore è l'unica strada ed, essendo Natale, non ci può essere morale migliore.
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[+] la nobiltà di un uomo comune ma...straordinario!
(di antonio montefalcone)
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pasquiota
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lunedì 23 dicembre 2013
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real life vs secret life
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Sogna ad occhi aperti una vita da supereroe. Ma in realtà è timido e sfigato, non riesce ad agganciare la ragazza che gli piace e passa la vita sui negativi delle foto di Life. Ma la rincorsa dello scatto perfetto (la quintessenza), mai pervenuta, lo costringe ad uscire dal bozzolo. Percorre così - tra indizi quasi polizieschi e paesaggi mozzafiato - un'odissea attraverso la Terra e attraverso se stesso.
Ben Stiller regista e impegnato in un film non comico confeziona un prodotto gradevole, ma che non coglie completamente nel segno. La consapevolezza della propria missione, come uomo e come manager di Life, passa attraverso i luoghi-cartolina, che producono un senso di esteriorità alla vicenda.
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Sogna ad occhi aperti una vita da supereroe. Ma in realtà è timido e sfigato, non riesce ad agganciare la ragazza che gli piace e passa la vita sui negativi delle foto di Life. Ma la rincorsa dello scatto perfetto (la quintessenza), mai pervenuta, lo costringe ad uscire dal bozzolo. Percorre così - tra indizi quasi polizieschi e paesaggi mozzafiato - un'odissea attraverso la Terra e attraverso se stesso.
Ben Stiller regista e impegnato in un film non comico confeziona un prodotto gradevole, ma che non coglie completamente nel segno. La consapevolezza della propria missione, come uomo e come manager di Life, passa attraverso i luoghi-cartolina, che producono un senso di esteriorità alla vicenda. Al tempo stesso scorre attraverso la pellicola un vago senso di freddezza, come se il personaggio di Walter Mitty non riesca a sfondare verso lo spettatore. Il dissidio fra realtà e sogno, lentamente ricomposto nel corso della vicenda ci suggerisce l'abbandono della finzione per la vita reale, parallelamente al tramonto della rivista Life su carta per passare al digitale. Paradossalmente (o forse logicamente, dati i trascorsi comici di Stiller), i pezzi migliori sono i siparietti con il manager della transizione, carogna e ignorante e l'elicotterista groenlandese ubriacone. Finale da non rivelare, che tuttavia non riesce a emozionare la platea e che trasuda il già visto. Ben Stiller rimandato a settembre.
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madmax86
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lunedì 23 dicembre 2013
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accozzaglia di buone idee mal sviluppate
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Quando si vuole realizzare un progetto si parte da un'idea. A volte a questa idea vengono aggiunti successivamente dei nuovi spunti creativi che cercano di migliorare il progetto. Attenzione però, perchè l'eccessivo accumularsi di spunti creativi si potrebbero aggiungere e accavallare tra di loro fino a far perdere il significato dell'idea originale. Ecco, questo secondo me è successo con "I sogni segreti di Walter Mitty". L'idea di base del film era buona ma poi, secondo me, all'interno del film si sono innestate tante storie e tante altre tematiche che hanno fatto sì che il film perdesse il suo primitivo significato. Uscito dalla sala del cinema la prima sensazione è stata di disorientamento.
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Quando si vuole realizzare un progetto si parte da un'idea. A volte a questa idea vengono aggiunti successivamente dei nuovi spunti creativi che cercano di migliorare il progetto. Attenzione però, perchè l'eccessivo accumularsi di spunti creativi si potrebbero aggiungere e accavallare tra di loro fino a far perdere il significato dell'idea originale. Ecco, questo secondo me è successo con "I sogni segreti di Walter Mitty". L'idea di base del film era buona ma poi, secondo me, all'interno del film si sono innestate tante storie e tante altre tematiche che hanno fatto sì che il film perdesse il suo primitivo significato. Uscito dalla sala del cinema la prima sensazione è stata di disorientamento. A che film avevo assistito ? Commedia, Sentimentale, Avventura, Comico, Drammatico..... e poi soprattutto, quale era la tematica che Ben Stiller ha voluto approfondire ? La perdita del lavoro, L'uomo sognatore, Il viaggio in posti sperduti e incantevoli, La storia d'amore con la sua collega.
Sulla perdita del lavoro e sul rapporto difficile tra il capo (Adam Scott) e il dipendente inetto (Ben Stiller) si è concentrata buona parte del film (anche troppa) con situazioni banali e ripetitive.... il capo cattivo che tratta male i suoi dipendenti e se ne frega se alcuni di loro perderanno il proprio lavoro.
L'idea dell'uomo sognatore era un buono spunto ma tali sogni sembrano scomparire quasi per magia nella seconda parte del film senza motivo.... come se il regista si fosse dimenticato di trattare anche nella seconda parte della pellicola tale tematica.
Il Viaggio di un uomo alla ricerca di se stesso era la tematica su cui puntava la promozione e la pubblicità del film ma tale tematica è stata troppo poco approfondita. Il protagonista passa da un paese ad un altro troppo velocemente. In alcune scene i paesaggi sono bellissimi ma ci sono troppe incognite su come abbia potuto raggiungere questi posti e prepararsi a tali viaggi impegnativi in così poco tempo. Walter Mitty gira praticamente il mondo in 30 minuti (di film) quando in realtà è proprio sui suoi meravigliosi viaggi che si doveva incentrare la pellicola.
Infine, la storia di amore con la sua collega mi è sembrata una cosa inutile ai fini dello svolgimento del film, o almeno ai fini di quello che il regista voleva raccontare con questa pellicola. E' vero che lei gli appare con la chitarra mentre canta Space Oddity di David Bowie, spronandolo a montare sull'elicottero (la scena più bella del film) ma sinceramente la sua presenza all'interno della pellicola con relativa storia d'amore infiocchettata mi è parsa superflua. E poi.... che banalità.... la fine del film con lui che prende la mano di lei dopo nemmeno un'uscita insieme è assurda e imbarazzante.
Il film a mio avviso è un'accozzaglia di idee buttate lì e mal sviluppate.
Da sottolineare, inoltre, delle situazioni abbastanza forzate come: Il bambino che da a Walter lo skateboard in cambio di quel pupazzo di gomma; Lui che parte per la Groenlandia per ritrovare un negativo di una foto è poco credibile (che colpa aveva lui se non trovava il negativo ! ... Alzi la mano chi sarebbe andato in Groenlandia a cercare un tizio introvabile perchè non trovava un negativo di una foto.... Se non la trovava non la trovava !); L'importante fotografo freelance che fa che cazzo gli pare e quello che dice lui è religione.... "Pubblicate la foto n° 25 !!!" ; Girare tutti quei posti in 15 giorni; Affrontare in quel modo un squalo; Il cellurare del protagonista che squilla sull'Himalaya; Il gestore del sito internet di appuntamenti che non capisco cosa ci sta a fare nel film e perchè chiama in continuazione Walter... mah...; e poi quando giocano a calcio sembrano degli idioti che tirano due pedate al pallone ( si vede che in america il calcio è poco praticato).
Insomma è un film che mi ha deluso.... e neppure i bellissimi paesaggi e alcune scene divertenti hanno distolto l'attenzione da ciò che stavo vedendo. Ognuna delle tematiche succitate poteva essere benissimo ripresa per fare un film a se ma Stiller le ha volute prendere e concentrarle tutte all'interno di questo film con il risultato che tutti i temi da lui trattati risultano poco approfonditi e mal sviluppati.
Ben, questa volta non ci siamo. Questi film non fanno per te.... Fai Zoolander 2 che è meglio ma non andare troppo sul filosofico e l'introspettivo perchè rischi di fare film poco credibili. Ognuno ha la sua vocazione. Tu sei nato per fare film comici e commedie.... lascia perdere i film impegnativi.... non fanno per te.
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(di maurovecchione)
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(di gianber)
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mediatouro
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lunedì 23 dicembre 2013
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spiazzante (in senso positivo)
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se c'è una cosa che non sopporto è quando questo forum viene ammassato di persone che commentano per lo più negativamente film che nemmeno hanno visto.
sarebbe bello se questo forum fosse frequentato da appassionati di cinema, e non da chi si spaccia per critico, tramite torquiloqui incomprensibili e giudizi tecnici quantomeno discutibili.
NON VORREI DARE NEMMENO TROPPA IMPORTANZA ALL'IGNORANZA DI COLUI CHE HA RECENSITO PER MY MOVIES QUESTO FILM.
Un film si misura con le emozioni, e questo film ne regala tante, e perchè no, anche con le splendide musiche e gli incredibili paesaggi. Perchè che cos'è il cinema se non Immagine e suono?
Chi ha ignorantemente confrontato tropic thunder con questo film forse doveva andare a vedere Neri Parenti, sicuramente più adatto alla sua cultura filmica.
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se c'è una cosa che non sopporto è quando questo forum viene ammassato di persone che commentano per lo più negativamente film che nemmeno hanno visto.
sarebbe bello se questo forum fosse frequentato da appassionati di cinema, e non da chi si spaccia per critico, tramite torquiloqui incomprensibili e giudizi tecnici quantomeno discutibili.
NON VORREI DARE NEMMENO TROPPA IMPORTANZA ALL'IGNORANZA DI COLUI CHE HA RECENSITO PER MY MOVIES QUESTO FILM.
Un film si misura con le emozioni, e questo film ne regala tante, e perchè no, anche con le splendide musiche e gli incredibili paesaggi. Perchè che cos'è il cinema se non Immagine e suono?
Chi ha ignorantemente confrontato tropic thunder con questo film forse doveva andare a vedere Neri Parenti, sicuramente più adatto alla sua cultura filmica.
Il film di Ben Stiller a me, personalmente, è piaciuto tanto, ma credo che debba essere metabolizzato, non giudicato su due piedi, perchè troppo atipico per i film che troppo spesso siamo abituati a vedere.
Momenti di lentezza ci sono, ma compensati da momenti esilaranti e soprattutto da momenti incredibilmente commoventi.
E poi c'è Sean Penn, che in cinque minuti di recitazione aumenta il valore di qualunque film.
Seguite il mio consiglio, guardatelo, perchè è un film coraggioso, e vi piacerà (magari il giorno dopo ancora di più).
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