Biancaneve e il cacciatore

Forse si è creata troppa attesa attorno a questo film....io non la reputo una grande pellicola, può passare tranquillamente inosservata ad eccezione di Charlize che offre ancora una volta una ottima interpretazione.
I punti deboli:
- Biancaneve.... miuo parere attrice sbagliata, non incarna assolutamente l'idea di biancaneve
- Discorso motivazionale....penoso, uno dei peggiori mai sentiti
- Battute comiche così poche che era meglio non metterle
In sintesi....film da consigliare!?!?!?!?! sono molto combattuto......diciamo CONSIGLIATO MA NON ASPETTATEVI GRANDI COSE!

Film molto carino, anche se non rientra nel genere che io preferisco. Bravi Charlize Theron e il bello e tenebroso cacciatore Chris Hemsworth, molto meno la nostra Biancaneve Kristen Stewart che, a mio parere, è la principale nota dolente di questo film. Il film infatti voleva dare alla Biancaneve a cui noi siamo abituati per mezzo della Walt Disney una natura in parte nuova, una Biancaneve candida, buona e generosa ma che è in grado di offrontare con forza e senza paura la vera battaglia, quella contro la regina Ravenna, che sa vincere da sola e che, anche se innamorato, preferisce riportare la luce nel suo paese piuttosto che lasciarsi andare all'amore...ma dall'interpretazione di Kristen questo non ben si evince. [+]

Film molto carino, anche se non rientra nel genere che io preferisco. Bravi Charlize Theron e il bello e tenebroso cacciatore Chris Hemsworth, molto meno la nostra Biancaneve Kristen Stewart che, a mio parere, è la principale nota dolente di questo film. Il film infatti voleva dare alla Biancaneve a cui noi siamo abituati per mezzo della Walt Disney una natura in parte nuova, una Biancaneve candida, buona e generosa ma che è in grado di offrontare con forza e senza paura la vera battaglia, quella contro la regina Ravenna, che sa vincere da sola e che, anche se innamorato, preferisce riportare la luce nel suo paese piuttosto che lasciarsi andare all'amore...ma dall'interpretazione di Kristen questo non ben si evince. Più che candida e buona la trovo quasi addormentata, per poi diventare troppa aggressiva sul finale. Insomma, non una bella interpretazione. L'altra nota dolente è il poco spazio dato alla regina cattiva; data la bella interpretazione della Theron avrebbero potuto dare anche più spazio al suo personaggio e al suo passato.
Per il resto il film è davvero carino, la trama è bella e più coerente con i nostri tempi; nonostante molti considerino quali punto debole di questo film la trama, poco coerente con la storia originale, io invece trovo che sia proprio la trama il punto di forza del film stesso.
Le ambientazioni sono belle, ottimi gli effetti speciali, carine le musiche e carini i nani e bravo il fratello di Ravenna.
Insomma...un buon film. [-]

questo biancaneve e il cacciatore non mi è piaciuto x niente,un'ambiente deprimente,hanno rovinato completamente questa favola,una regina ossessionata all'idea di invecchiare e dedita alla vendetta al genere
maschile,che io avrei mandato dallo psicoanalista,una biancaneve senza grazia,un cacciatore alcolizzato e un
principe invisibil e i nani briganti,che erano l'unica cosa divertente della favola,mi ha delusa. voto 5,l'unica che
si salva è charlize theron,bellissima e bravissima in tutti i ruoli.

Non fa cosi' schifo come descritto da molti. Nulla di speciale, ma guardabile. E' una discreta fiba molto Dark, ma con diversi deifetti: -Diverse cose son poco approfondite, come il fatto di essere la prescelta e delle sue capacita' naturali. -Dialoghi spesso sottotono, troppo ricercati in stile poema. -Discorso di incitamento e calvalcata finale penose - Per certi versi la principessa portatrice di speranza ricorda molto Frodo, accompagnato da nani, un arciere e un guerriero.... - E lo spirito della foresta in forma di cervo bianco?!? Ad un tratto pensavo di star guardando Principessa Mononoke dello studio Ghibli.

Complessa, questa variante del cartone animato. Ci troviamo in un mondo alla rovescia rispetto alla pellicola del 1937, il cui tema di fondo sembra essere il trionfo dell' emancipazione femminile. Nessun bellone di turno protagonista, nessuna storia d'amore da seguire...Biancaneve, ragazza addestrata all'arte della guerra, non è più un'indifesa e ingenua principessa, ma un' eroina che scappa nella foresta nera, e in un gioco di luci e ombre psichedeliche in cui non esiste realtà, Biancaneve trova la sua dimensione. Con l' aitante cacciatore, giunge ad un villaggio che ricorda un po'  i paesi dell' Europa della prima guerra mondiale, quando gli uomini erano occupati nel conflitto e le donne dovevano amministrare i loro beni e procacciarsi da vivere. [+]

Complessa, questa variante del cartone animato. Ci troviamo in un mondo alla rovescia rispetto alla pellicola del 1937, il cui tema di fondo sembra essere il trionfo dell' emancipazione femminile. Nessun bellone di turno protagonista, nessuna storia d'amore da seguire...Biancaneve, ragazza addestrata all'arte della guerra, non è più un'indifesa e ingenua principessa, ma un' eroina che scappa nella foresta nera, e in un gioco di luci e ombre psichedeliche in cui non esiste realtà, Biancaneve trova la sua dimensione. Con l' aitante cacciatore, giunge ad un villaggio che ricorda un po'  i paesi dell' Europa della prima guerra mondiale, quando gli uomini erano occupati nel conflitto e le donne dovevano amministrare i loro beni e procacciarsi da vivere. Un villaggio di sole donne...e poi c'è lei, la fulgida e bellissima Ravenna, regina di cuori e del male. Splendente, potente, esperta conoscitrice delle arti oscure, la regina, un' Attila in gonnella, si affida alla sua bellezza e alla magia per mietere vittime reali e conquistare regni. Ma a lei non interessa il potere materiale; la vendetta è il suo fine ultimo. Biancaneve e Ravenna sono protagoniste indiscusse di questa pellicola, capi moderni di ancestrali fazioni, il Bene e il Male. Sanders sembra aver voluto creare una giostra, in cui Biancaneve galvanizza la sua truppa per riscattare la morte di suo padre, Ravenna si serve dei suoi poteri magici per riscattare se stessa. Altruismo ed egoismo, vanità e modestia. Figure distanti e diversi, ma guidate da un unico fil rouge: la vendetta.
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Film decisamente originale con una Charlize Theron dal volto quasi irriconoscibile.
Così originale che i nani sono dapprima 8 per poi diventare 7 (uno viene ucciso), e Biancaneve, alla fine del film, diventa una guerriera inferocita e pergiunta non viene baciata da un principe azzurro, ma dapprima da un nobile, poi da un cacciatore...
Le atmosfere sono gotiche alla Tim Burton (vedi "Il mistero di Sleepy Hollow")...
Film per gli amanti del genere gotico...

assolutamente sconsigliato!

la solita americanata. ci mancano solo i vampiri

il 2012 ha visto per ben due volte ("Mirror Mirror" e " Biancaneve e iI Cacciatore") la riproposizione della fiaba di Biancaneve; entrambe le riedizioni - supportate da grandi case di produzione e ottimi finanziamenti - hanno voluto  proporre qualcosa di nuovo, in primis ricontestualizzare la figura di Biancaneve in chiave moderna togliendola dalla antiquata etichetta di "ragazza da salvare". Allora si vede Snowhite all'inizio vittima delle macchinazioni e del mal governo della regina e poi, arrivando al finale, l'eroina trova coscienza delle sue responsabilità e del proprio ruolo nel regno e si mette in gioco personalmente contro il male. [+]

il 2012 ha visto per ben due volte ("Mirror Mirror" e " Biancaneve e iI Cacciatore") la riproposizione della fiaba di Biancaneve; entrambe le riedizioni - supportate da grandi case di produzione e ottimi finanziamenti - hanno voluto  proporre qualcosa di nuovo, in primis ricontestualizzare la figura di Biancaneve in chiave moderna togliendola dalla antiquata etichetta di "ragazza da salvare". Allora si vede Snowhite all'inizio vittima delle macchinazioni e del mal governo della regina e poi, arrivando al finale, l'eroina trova coscienza delle sue responsabilità e del proprio ruolo nel regno e si mette in gioco personalmente contro il male. Qui l'elemento narrativo non si discosta dalla trama originale della fiaba e il plot prosegue liscio, forse troppo, verso un happy ending scontato e una battaglia finale che, come altri kolossal hanno insegnato, deve portare il pathos al massimo per poi spegnersi defintivamente solo negli ultimi istanti.  Charlize Theron dà una grande prova di attrice prestando il volto alla regina malvagia, di cui il regista prende più di una volta il punto di vista; come Biancaneve, anche lei ha subito ingiustizie e la vendetta l' ha consumata al punto da averla trasformata in una distruttrice di regni dove al suo passaggio tutto avvizisce e gli uomini si combattono barbaramente tra loro, come anche lei era costretta quando era bambina. in questo gioco vittima - oppressore - vittima lo spettatore prende più di una volta le simpatie per la regina, sempre una spanna in più della monoespressiva Kristen Stewart, che non riesce ad eguagliare né la sua controparte Theron né tantomeno Lily Collins in Mirror Mirror, che, a mio parere, ha intrepretato il personaggio con più grazia e personalità. Buona prova anche per Chris Hemsworth, il suo cacciatore - che è presete anche nel titolo del film - è una gradevole variante nel canone fiabesco. [-]

I problemi di questo film non sono pochi, e sopratutto, non sono trascurabili.
Partiamo con una storia avvincente: il personaggio della regina cattiva viene sviluppato in maniera interessante, Biancaneve non sembra la solita noiosa che aspetta di essere salvata, ma si arma di pugnale e fugge nella foresta. Belli i riferimenti alla Biancanave disneyana con le gazze che le mostrano la via e il cavallo che la attende, anche la foresta maledetta convince e ricorda in parte quella del film d'animazione; poi il disastro.
I dialoghi diventano scialbi e insensati, buttati lì per far passare il tempo fra una scena d'azione e l'altra, scene di inseguimento copia-e-incollate dal Signore degli Anelli, giganti che senza un motivo si arrendono a Biancaneve (interpretata dalla Stewart o più probabilmente da un suo cartonato), nani che rivelano inutili profezie senza capo nè coda. [+]

I problemi di questo film non sono pochi, e sopratutto, non sono trascurabili.
Partiamo con una storia avvincente: il personaggio della regina cattiva viene sviluppato in maniera interessante, Biancaneve non sembra la solita noiosa che aspetta di essere salvata, ma si arma di pugnale e fugge nella foresta. Belli i riferimenti alla Biancanave disneyana con le gazze che le mostrano la via e il cavallo che la attende, anche la foresta maledetta convince e ricorda in parte quella del film d'animazione; poi il disastro.
I dialoghi diventano scialbi e insensati, buttati lì per far passare il tempo fra una scena d'azione e l'altra, scene di inseguimento copia-e-incollate dal Signore degli Anelli, giganti che senza un motivo si arrendono a Biancaneve (interpretata dalla Stewart o più probabilmente da un suo cartonato), nani che rivelano inutili profezie senza capo nè coda.
Poi si arriva all'apice, ovvero la scena della mela (niente male), che ti risveglia dallo stato comatoso in cui eri caduto per farti assistere ad una insensata scena di bacio (ispirata a Luhrmann), e poi, senza continuità logica alcuna, ad uno dei più assurdi dialoghi motivazionali mai ascoltati, dove sembra che le parole siano state selezionate da un dizionario con l'aiuto di random.org.
Con somma fatica arriviamo verso la fine, il faccia a faccia Ravenna-Biancaneve: alla sconfitta regina morente la Stewart sussurra una frase la cui baniltà è quasi assassina (anzi, probabilmente è questa la vera causa di morte della sventurata sovrana).

Due ore di supplizio.