ilenia d'amico
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sabato 11 agosto 2012
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soul serfer: il cinema che coincide con la realtà.
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"Non mi serve che sia facile, mi serve che sia possibile" da questa semplice frase, pronunciata da Irie Driscoll nei panni di Bethany Hamilton, si esplica il senso dell'intero film: una biografia di coragio e tenacia. Il 31 ottobre del 2003, all'età di 13 anni la giovane e promettente surfista americana subisce un attacco da uno squalo tigre che le porta via il braccio sinistro; nel viaggio dall'acqua all'ospedale la Hamilton perde il 60% del sangue. Mai un urlo, pochissime le lacrime ma tanta invece la grinta accompagnata da un' esagerata quantità di forza e passione. La vicinanza costante della sua famiglia e della sua amica (surfista anche lei) Alana Blanchard (Lorraine NIcholson) la aiuteranno ad abituarsi alla sua nuova "condizione".
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"Non mi serve che sia facile, mi serve che sia possibile" da questa semplice frase, pronunciata da Irie Driscoll nei panni di Bethany Hamilton, si esplica il senso dell'intero film: una biografia di coragio e tenacia. Il 31 ottobre del 2003, all'età di 13 anni la giovane e promettente surfista americana subisce un attacco da uno squalo tigre che le porta via il braccio sinistro; nel viaggio dall'acqua all'ospedale la Hamilton perde il 60% del sangue. Mai un urlo, pochissime le lacrime ma tanta invece la grinta accompagnata da un' esagerata quantità di forza e passione. La vicinanza costante della sua famiglia e della sua amica (surfista anche lei) Alana Blanchard (Lorraine NIcholson) la aiuteranno ad abituarsi alla sua nuova "condizione". La casa è il posto dove lasci il tuo cuore, l'oceano è la sua casa. Vincitrice di un teen choise per il coraggio (2004) Bethany Hamilton è l'emblema dell'energia allo stato puro, è fonte di ispirazione e riflessione. Sean McNamara, regista del film, è riuscito in pieno nell'intento di riprodurre, in modo veritiero e dettagliato, la vita di questa giovane surfista senza mai edulcorarlo come pochi riescono a fare. Un film del 2011 che sicuramente sarà ricordato negli anni avvenire.
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[+] l'attrice protagonista
(di simone mulas)
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gianleo67
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mercoledì 11 luglio 2012
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una bionda sirenetta delle hawaii
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Basato sulla storia vera della surfista Hawaiana Bethany Hamilton e della sua straordinaria determinazione nel proseguire l'avventura sportiva sulla tavola colorata non ostante, giovanissima, abbia perso il braccio sinistro per l'attacco di uno squalo. Filmetto convenzionale dal plot televisivo e dalla confezione ammiccante, infarcito dei buoni sentimenti da famiglia americana tipo e dalla retorica di una religiosità caritatevole e vagamente new age. I modelli proposti (la famiglia, la fede, la giusta causa, la determinazione nello sport) sono roba trita e ritrita e l'approccio registico (piatto e schematico) non giova alla causa neanche quando tenta la carta del dramma personale ed edificante o della simbiosi tra uomo e natura (belle immagini da cartolina fra tramonti mozzafiato e spericolate evoluzioni tra le onde del Pacifico).
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Basato sulla storia vera della surfista Hawaiana Bethany Hamilton e della sua straordinaria determinazione nel proseguire l'avventura sportiva sulla tavola colorata non ostante, giovanissima, abbia perso il braccio sinistro per l'attacco di uno squalo. Filmetto convenzionale dal plot televisivo e dalla confezione ammiccante, infarcito dei buoni sentimenti da famiglia americana tipo e dalla retorica di una religiosità caritatevole e vagamente new age. I modelli proposti (la famiglia, la fede, la giusta causa, la determinazione nello sport) sono roba trita e ritrita e l'approccio registico (piatto e schematico) non giova alla causa neanche quando tenta la carta del dramma personale ed edificante o della simbiosi tra uomo e natura (belle immagini da cartolina fra tramonti mozzafiato e spericolate evoluzioni tra le onde del Pacifico). Meno che mai risollevano le sorti di una vicenda scontata le facce 'vissute' dei veterani Quaid e Hunt nel ruolo di genitori amorevoli e comprensivi, una coppia di hippy senza una occupazione nota che vive in riva all'oceano insieme alla bionda progenie. Per la verità il film dimostra di saper educare i neofiti all'uso di un corretto glossario surfistico: adesso sappiamo cosa vogliono dire termini come contest,line up, point breack, backside, e via dicendo. Nei titoli di coda immagini con didascalie e filmati sulla vera Bethany Hamilton, straordinariamente simile al suo 'avatar' cinamatografico. Edificante.
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