giofredo'
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domenica 4 marzo 2012
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che scorsese!!!
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Artisticamente e tecnicamente pellicola ineccepibile e questo,come già detto, sotto ogni profilo.
Film ben dosato e ben calibrato inerente con la dose giusta di atmosfera che accludeva quella sensazione quasi d' impulso a tuffarsi dentro e toccare/vivere quella "realtà" cosi artisticamente NAIF.
L'unica imperfezione a mio avviso, si è riscontrata nella lunghezza delle sequenze, senza omettere a tal proposito la mancanza totale di gags che forse avrebbero caratterizzato e irrobustito maggiormente la trama e regalato un po' di adrenalina allo sparuto pubblico presente in sala (era credo un sabato/carnevale ambrosiano).
Malgrado tutto ai tre quarti del film, mi eclissai quatto quatto verso l'uscita.
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Artisticamente e tecnicamente pellicola ineccepibile e questo,come già detto, sotto ogni profilo.
Film ben dosato e ben calibrato inerente con la dose giusta di atmosfera che accludeva quella sensazione quasi d' impulso a tuffarsi dentro e toccare/vivere quella "realtà" cosi artisticamente NAIF.
L'unica imperfezione a mio avviso, si è riscontrata nella lunghezza delle sequenze, senza omettere a tal proposito la mancanza totale di gags che forse avrebbero caratterizzato e irrobustito maggiormente la trama e regalato un po' di adrenalina allo sparuto pubblico presente in sala (era credo un sabato/carnevale ambrosiano).
Malgrado tutto ai tre quarti del film, mi eclissai quatto quatto verso l'uscita.
Film,in ogni caso adatto piu' che altro a una fascia di pubblico adolescenziale.
Comunque: sempre bravo Scorsese, cioe' tre hip urra.
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tomtom
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domenica 4 marzo 2012
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noioso
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tomtom
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domenica 4 marzo 2012
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ben confezionato, ma contenuto scarso
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Mi ha deluso, il film di Scosese. L'impianto scenico è trabccante, stucchevole, ma non sostiene la trama, la storia. Purtroppo. Né tanto fantasy da giustificare qualche passsaggio surreale, né tanto realistico per rispondere appieno a tanti passagi, e scene, slegati tra loro. Scontato il finale, prevedibile. Si vuole salvare capra e cavoli, ma in realtà non si salva nessuno se non la discreta interpretazione di Ben Kingsley. Peccato, poteva essere un fantasy dai contorni accattivanti, ma lo scollamento degli episodi rende il film debole e mai tortalmente convincente. Come un aereo che rulla all'infinito, senza mai decollare.
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silvia63
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venerdì 2 marzo 2012
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film emozionante!
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Film emozionante e suggestivo che ti porta in una Parigi d'altri tempi. C'e' una profonda malinconia che ti accompagna per tutto il film. Sicuramente da vedere!
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archipic
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venerdì 2 marzo 2012
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un rispettoso omaggio alla memoria del cinema
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Scorsese ha confezionato, stavolta, una favola; ma una favola che non è destinata ai bambini (anche se i protagonisti lo sono) ma agli adulti che tanto spesso sono più affannati a rincorrere il presente invece di voltarsi indietro e guardare a quello che di buono è stato fatto in passato.
E' come se il regista abbia voluto fare critica (più o meno feroce.. dipende dai punti di vista) al cinema di oggi, troppo teso ad una finta modernità tecnologica ma molto povera di contenuti. E lo fà struttando in pieno proprio la tecnologia moderna, ma asseggettandola al passato, al racconto della nascita della settima arte e di quando i film si realizzavano con pochi mezzi e si lasciava la maggior parte dello spazio al sogno.
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Scorsese ha confezionato, stavolta, una favola; ma una favola che non è destinata ai bambini (anche se i protagonisti lo sono) ma agli adulti che tanto spesso sono più affannati a rincorrere il presente invece di voltarsi indietro e guardare a quello che di buono è stato fatto in passato.
E' come se il regista abbia voluto fare critica (più o meno feroce.. dipende dai punti di vista) al cinema di oggi, troppo teso ad una finta modernità tecnologica ma molto povera di contenuti. E lo fà struttando in pieno proprio la tecnologia moderna, ma asseggettandola al passato, al racconto della nascita della settima arte e di quando i film si realizzavano con pochi mezzi e si lasciava la maggior parte dello spazio al sogno.
Ed è proprio sui sogni che il film si basa... quello di Hugo (davvero bravo il giovane interprete... una conferma) , che rincorre quello del padre che nel tempo è diventato il suo... quello di Meliès (un ottimo Kingsley) ormai svanito e svilito dai tempi più moderni di quelli in cui realizzava le sue opere... della figlioccia di Meliès, che insegue il sogno di vivere finalmente un'avventura reale e non sognare quelle scritte nei libri che divora... del gendarme della stazione (molto bravo anche Baron Cohen) che insegue il suo sogno d'amore, ostacolato dalla sua gamba inferma che gli ha inaridito l'animo...
Insomma i sogni di tutti sono trasposti nel cinema e Scorsese ha voluto omaggiare il vero cinema, quello degli esordi. Significativi gli omaggi ad Harold Lloyd, Laurel & Hardy, Charlie Chaplin, Buster Keaton... insomma le pietre miliari del muto americano.
Il film è magistralmente realizzato... un 3D di eccellente fattura e una scenografia che ha meritato senza dubbio l'Oscar. Una regia calibrata, discreta, senza forzature... leggera come si addice alla storia. La sceneggiatura, forse, è la cosa meno riuscita; il film risulta un pò lento, a tratti quasi statico. Eppure le basi narrative c'erano tutte per dare un pò di brio in più. Ad ogni modo il giudizio ampiamente positivo non ne viene di molto scalfito; ci si rende, comunque, conto di aver assistito ad un film davvero buono con un significato davvero notevole.
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fabio2
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giovedì 1 marzo 2012
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favola
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Scorsese questa volta non fa il duro. Qui si ricorda di essere stato bambino. Fedele ricostruzione de la Gare de Lyon. Ottimo amalgama fra 3D e origini del cinema. Sembra di ritovarsi su una giostra dei ricordi. Tutti si possono ritrovare in questo toccante remake della nostra infanzia...... a chi non piace sognare. Alla fine forse i più soddisfatti sono i grandi che hanno ritrovato la semplicità di una volta
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reddragon
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giovedì 1 marzo 2012
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bellissimo film
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consigliatissimo! da vedere assolutamente
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jacker
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giovedì 1 marzo 2012
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aaa sceneggiatori maggiorenni cercasi
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Sviluppo tecnico apprezzabile, nonostante il montaggio lasci un po' a desiderare. La color è interessante, tanto da regalare una fotografia molto suggestiva tra il sogno e la fiaba.
Gli ambienti stessi lasciano spazio all'immaginazione per viaggiare.
Meno curati invece la recitazione e la sceneggiatura. L'aspetto recitativo è forse condizionato dagli attori bambini, ancora acerbi per impersonare determinati personaggi.
La sceneggiatura, a volte scontata, fa intendendere come i produttori abbiano investito più sulla resa estetica\3D che nel lato concettuale ed emotivo.
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jayan
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giovedì 1 marzo 2012
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una storia fantastica ben congegnata e ad effetto
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Ottimo film di Martin Scorsese dove per la prima volta si cimenta con il 3D. La fotografia, gli effetti, i colori, le atmosfere di una Parigi del primo dopoguerra, sono tutti ottimi. Meritati i 5 oscar. Bravissimo l'attore ragazzo Asa Batterfield interprete di Hugo Cabret. E' la storia di un ragazzo orfano che vive nella struttura dell'orologio della stazione, dove si nasconde per paura di essere portato in orfanotrofio, essendo morti entrambi i genitori. Fugge all'ispettore della stazione più volte. Conosce il propietario di un chiosco nella stazione. Di nascosto vuole riparare e ricostruire un automa che suo padre trovò nel museo prima di morire.
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Ottimo film di Martin Scorsese dove per la prima volta si cimenta con il 3D. La fotografia, gli effetti, i colori, le atmosfere di una Parigi del primo dopoguerra, sono tutti ottimi. Meritati i 5 oscar. Bravissimo l'attore ragazzo Asa Batterfield interprete di Hugo Cabret. E' la storia di un ragazzo orfano che vive nella struttura dell'orologio della stazione, dove si nasconde per paura di essere portato in orfanotrofio, essendo morti entrambi i genitori. Fugge all'ispettore della stazione più volte. Conosce il propietario di un chiosco nella stazione. Di nascosto vuole riparare e ricostruire un automa che suo padre trovò nel museo prima di morire. Scoprirà le origini dell'automa, chi lo ha costruito e chi c'è dietro l'enigmatico e scontroso proprietario del chiosco. Nel film c'è un finale che non posso dirvi, ma che si riferisce alla storia del primo cinema, quello muto. E' un film ricco di immaginazione e molto suggestivo. Alla fine ci si commuove. Davvero un film ben fatto e costruito, proprio come il congegno di un orologio meccanico. Da non perdere!
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andrea levorato
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mercoledì 29 febbraio 2012
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un film perfetto
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A due anni dal buon "Avatar" e quel capolavoro incompreso che era "Coraline e la porta magica" arriva "Hugo Cabret", la nuova opera magna di Scorsese interamente in tre dimensioni. Per cominciare a parlare di tale film bisogna porre le basi del discorso (Platone parlava di "definire"). Il film è un'omaggio al cinema del passato, quello di Méliès e dei fratelli Lumìere, ma l'uso del 3D è tutto nuovo e possiamo dire perfetto. Il problema è come è stato accolto dal pubblico. Non ha il dinamismo di "The Aviator" e "The Departed", quindi potremmo dire che Scorsese stavolta non abbia voluto adeguarsi al cinema moderno (tutto BIM BUM BAM BABUM!).
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A due anni dal buon "Avatar" e quel capolavoro incompreso che era "Coraline e la porta magica" arriva "Hugo Cabret", la nuova opera magna di Scorsese interamente in tre dimensioni. Per cominciare a parlare di tale film bisogna porre le basi del discorso (Platone parlava di "definire"). Il film è un'omaggio al cinema del passato, quello di Méliès e dei fratelli Lumìere, ma l'uso del 3D è tutto nuovo e possiamo dire perfetto. Il problema è come è stato accolto dal pubblico. Non ha il dinamismo di "The Aviator" e "The Departed", quindi potremmo dire che Scorsese stavolta non abbia voluto adeguarsi al cinema moderno (tutto BIM BUM BAM BABUM!). E' invece un film che va digerito, come quelli di una volta e per questo è stato penalizzato dai critici cialtroni italiani (esempio su siti come Pellicolascaduta o sul corriere della sera dai pessimi F.Mazzarella e A.Pezzotta). A mio avviso è invece tra i tre migliori di Scorsese (insieme a "Taxi Driver" e "Toro Scatenato") e non va perso per nessun motivo. Serve a riacquistare la purezza della visione. La scelta più fortunata? Asa Butterfield e Ben Kingsley ovviamente!
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