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pegg94ful
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domenica 10 luglio 2011
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perfetto!
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Un capolavoro: emozionante,epico,divertente,mai noioso,triste,drammatico e spettacolare!!
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ilconterik
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giovedì 7 luglio 2011
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il trionfo del subconscio
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Leonardo di Caprio nell’ultima fantasia di Chrisopher Nolan interpreta Dom Cobb, un esperto in sicurezza del subconscio, che in quanto tale è anche il miglior ladro di idee esistente al mondo.
La storia infatti è ambientata in un futuro in cui è possibile accedere ai sogni altrui, modificarne l’architettura e popolarli con il subconscio del soggetto sognante. In questa maniera le idee che ognuno di noi vorrebbe mantenere segrete prendono corpo e possono essere scovate in luoghi difficilmente raggiungibili all’interno del sogno, come, ad esempio, una banca o una cassaforte.
Nolan è abile nel ricreare delle regole specifiche per il mondo dei sogni, che gli permettono di rendere quello che, alla prova dei fatti, è un film di azione, in un’ opera universale che può contare anche su un buon apporto filosofico.
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Leonardo di Caprio nell’ultima fantasia di Chrisopher Nolan interpreta Dom Cobb, un esperto in sicurezza del subconscio, che in quanto tale è anche il miglior ladro di idee esistente al mondo.
La storia infatti è ambientata in un futuro in cui è possibile accedere ai sogni altrui, modificarne l’architettura e popolarli con il subconscio del soggetto sognante. In questa maniera le idee che ognuno di noi vorrebbe mantenere segrete prendono corpo e possono essere scovate in luoghi difficilmente raggiungibili all’interno del sogno, come, ad esempio, una banca o una cassaforte.
Nolan è abile nel ricreare delle regole specifiche per il mondo dei sogni, che gli permettono di rendere quello che, alla prova dei fatti, è un film di azione, in un’ opera universale che può contare anche su un buon apporto filosofico.
Guardando il film, infatti, viene spontaneamente da chiedersi se quello che noi chiamiamo “il mondo reale” sia davvero la realtà, o se invece il sogno non sia una dimensione più autentica, o almeno una di pari dignità a quella tradizionale. A rigor di logica, ogni essere umano trascorre quasi la metà della sua vita dormendo e dunque sognando: con che argomenti allora si può affermare che il mondo dei sogni non sia reale?
Analoghe riflessioni erano già state suggerite da altri titoli del cinema degli anni ’90, come Matrix ad esempio, ma nel finale Nolan riesce a mettere ancora più in crisi lo spettatore di quanto non lo sia già. Infatti, l’unico modo per svegliarsi coscientemente da un sogno è quello di morire. In questo modo la morte assume un significato nuovo: non è più la fine di tutto ciò che è sensibile, ma non è altro che un momento di transizione verso una realtà più autentica.
Inception non è un film semplice da decifrare alla prima visione.
Il montaggio confonde l’ordine cronologico degli eventi e li unisce in un unico flusso, confondendo anche i diversi livelli di sogno e realtà. Anche il sound design, che è molto curato e di pregevole fattura, è un elemento di connessione fra le varie dimensioni in cui i personaggi si muovono, ed è in grado trasportare lo spettatore nel cuore dell’azione e contemporaneamente di fare da filo conduttore fra una dimensione e l’altra, in modo che il pubblico non si smarrisca, come il protagonista rischia di fare, all’interno della fitta trama di realtà parallele.
E’ curioso che Nolan, nell’era degli effetti digitali e della computer graphic, non si affidi al canonico green screen per le riprese delle scene d’azione in assenza di gravità, ma scelga la via ben più dispendiosa di far costruire il set su argani idraulici in grado di far recitare per davvero gli attori in condizioni di gravità estreme.
Anche se non è semplice notarlo, lo spettatore dall’occhio più esperto potrebbe apprezzare questa scelta, che rende questa grande finzione ancor più realistica, in perfetto accordo con l’idea creare confusione fra realtà e sogno. Sebbene tale scelta abbia comportato un ingente lievitazione dei costi produttivi, il record di incassi della pellicola, che nel mondo ha ormai superato gli 815 milioni di dollari a fronte di un budget di dimensioni, ha reso la spesa tranquillamente sostenibile.
Come suggeriscono gli incassi, Inception è un grande film, capace di riempire le sale cinematografiche grazie alla sua spettacolarità, ma senza scadere velocemente nel banale. Un film per tutti, dunque, anche se chi non ama i film d’azione potrebbe storcere il naso.
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brunus10480
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lunedì 27 giugno 2011
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completo!
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4 stelle le merita tutte. Un film completo: trama benstrutturata, originale, ricca di colpi di scena, nonostante il tema non sia facile da elaborare e comunicare ad un pubblico che deve stare sempre attentissimo perchè anche un particolare fa la differenza. Perfetta la scelta del cast: ottimi Di Caprio e la Page ma anche il resto del gruppo non demerita. Gli effetti speciali sono da Oscar, così come il montaggio che deve aver richiesto un lavoro extra per cercare di far vivere allo spettatore la sequenza narrativa di più livelli. Tutti si incastra alla perfezione in un meccanismo oliato bene che porta ad un bellissimo finale. Manca una stella, manca un vero finale: così aperto non lo avrei lasciato, dopo tante insicurezze e congetture, forse lo spettatore avrebbe bisogno di una certezza, bella o brutta che sia.
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4 stelle le merita tutte. Un film completo: trama benstrutturata, originale, ricca di colpi di scena, nonostante il tema non sia facile da elaborare e comunicare ad un pubblico che deve stare sempre attentissimo perchè anche un particolare fa la differenza. Perfetta la scelta del cast: ottimi Di Caprio e la Page ma anche il resto del gruppo non demerita. Gli effetti speciali sono da Oscar, così come il montaggio che deve aver richiesto un lavoro extra per cercare di far vivere allo spettatore la sequenza narrativa di più livelli. Tutti si incastra alla perfezione in un meccanismo oliato bene che porta ad un bellissimo finale. Manca una stella, manca un vero finale: così aperto non lo avrei lasciato, dopo tante insicurezze e congetture, forse lo spettatore avrebbe bisogno di una certezza, bella o brutta che sia.
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darkan
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lunedì 13 giugno 2011
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altro che the social network
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Questo è uno dei film migliori della storia del cinema, e me lo paragonano a quel film mediocre di The social network...
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vincent84
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giovedì 9 giugno 2011
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come riconoscere la realtà?
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Inception si candida ad essere il degno erede di Matrix nell'affrontare la questione "marzulliana" della realtà/sogno, della difficoltà della nostra psiche nel decifrare il mondo che ci circonda e della facilità con la quale la nostra mente viene ingannata; basta davvero girare una piccola trottola per convincerci dell'irrealtà del nostro mondo? non siamo in grado di distinguere la realtà dal sogno? siamo davvero così facilmente suggestionabili? la risposta del film è SI. L'intero film è un viaggio nell'inconscio, una precisa architettura mentale finalizzata all'autoinganno, perchè alla fine non è questo che facciamo tutti?!?! Interpretare il mondo come meglio si crede o come meglio conviene, solamente per sentirci meglio.
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Inception si candida ad essere il degno erede di Matrix nell'affrontare la questione "marzulliana" della realtà/sogno, della difficoltà della nostra psiche nel decifrare il mondo che ci circonda e della facilità con la quale la nostra mente viene ingannata; basta davvero girare una piccola trottola per convincerci dell'irrealtà del nostro mondo? non siamo in grado di distinguere la realtà dal sogno? siamo davvero così facilmente suggestionabili? la risposta del film è SI. L'intero film è un viaggio nell'inconscio, una precisa architettura mentale finalizzata all'autoinganno, perchè alla fine non è questo che facciamo tutti?!?! Interpretare il mondo come meglio si crede o come meglio conviene, solamente per sentirci meglio...Il tema di fondo del film sarà pure complesso, ma la trama costruita è diabolica, una vera sfida per i più astuti cinefili, ai quali si raccomanda in ogni caso la visione del film per almeno tre volte.
Passando all'analisi dell'opera, voti altissimi per quanto riguarda sceneggiatura e regia (niente da dire oramai sulla genialità del caro Nolan...), ottimi anche gli effetti speciali (premiati col premio oscar) ma niente di rivoluzionario o comunque di particolarmente importante ai fini della riuscita del film. Ed ora arriviamo alle interpretazioni: magnifica come sempre quella di Di Caprio; chi di voi si aspettava che "l'assiderato jack" del titanic diventasse un attore di un tale spessore, in grado d'impersonare la follia (avete mica dimenticato shutter island?!?!?!) con un tale realismo; tieniti pronto che l'oscar è vicino!!!! Meno rilevanti sono le performance degli attori non protagonisti: Ariane, scarsa personalità, non è in grado di rappresentare efficacemente la mitica Arianna; Arthur invece non sembra dare pienamente l'impressione del manovratore imperturbabile, la sua figura dovrebbe mostrare una maggiore autorevolezza...
Nel complesso un gran bel film che rimarra impresso per un bel pò, forse anche nei nostri sogni!!!
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gella
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martedì 7 giugno 2011
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nolan ci mette tutti a dormire e ci fa sognare
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Ci ha entusiasmato con Memento, angosciato con Insomnia, ingannato con The Prestige, turbato i sonni con Il Cavaliere Oscuro e ora ci mette tutti a dormire e ci fa sognare con Inception. A esattamente un decennio di distanza dal suo primo capolavoro, Cristopher Nolan continua a regalarci emozioni.
Dom Cobb è un ladro professionista che si occupa di «estrarre» delle informazioni dalle menti delle persone mentre queste dormono, insinuandosi nei loro sogni. Contattato da un potente industriale di nome Saito, riceve da quest'ultimo un incarico particolare. Non si tratta di un'estrazione, ma di un «innesto» (Inception). Cobb dovrà dunque inserire un'idea che attecchisca nella mente di una persona.
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Ci ha entusiasmato con Memento, angosciato con Insomnia, ingannato con The Prestige, turbato i sonni con Il Cavaliere Oscuro e ora ci mette tutti a dormire e ci fa sognare con Inception. A esattamente un decennio di distanza dal suo primo capolavoro, Cristopher Nolan continua a regalarci emozioni.
Dom Cobb è un ladro professionista che si occupa di «estrarre» delle informazioni dalle menti delle persone mentre queste dormono, insinuandosi nei loro sogni. Contattato da un potente industriale di nome Saito, riceve da quest'ultimo un incarico particolare. Non si tratta di un'estrazione, ma di un «innesto» (Inception). Cobb dovrà dunque inserire un'idea che attecchisca nella mente di una persona. La persona in questione è Robert Fischer, figlio del rivale d'affari di Saito. L'idea è semplice: alla morte del genitore, il figlio dovrà convincersi che l'unica cosa da fare è quella di frammentare e quindi distruggere l'impero economico del padre. In cambio Saito offrirà a Cobb la possibilità di tornare negli Stati Uniti, dov'è ricercato per omicidio, e di poter rivedere i propri figli. Cobb accetta e insieme al fidato socio Arthur, al chimico Yusuf, al falsario Eames, all'architetto Arianna e allo stesso Saito, organizza l' «innesto» a Fischer.
Il fatto che Nolan abbia mantenuto la trama del film avvolta nel mistero (durante il casting faceva leggere la sceneggiatura agli attori solo nel suo ufficio, e lo stesso trailer risultò alquanto oscuro ed enigmatico) ci fa capire come al regista piaccia ingannare gli spettatori. L'illusionista Nolan sembra quasi che voglia prendersi gioco di noi. Lo fece con Memento, in maniera ancora più evidente in The Prestige, e ora si ripete con Inception. Tuttavia non si limita a imbrogliarci, ma esplora il mondo onirico, soffermandosi a studiare le complesse dinamiche della psiche umana. Nonostante la pellicola duri quasi due ore e mezza, Nolan riesce a condurci, con maestria, attraverso il tortuoso universo dei sogni mantenendo alta l'intensità dell'azione, grazie soprattutto a sequenze spettacolari (la lotta all'interno del corridoio senza gravità e la caduta del furgone dal ponte sono mozzafiato), ad un'incalzante colonna sonora e ad un cast eccellente: Leonardo di Caprio ci ha abituati a performance monumentali e qui non è certo da meno. Eccellenti anche le prove degli altri attori, dall'astro nascente Joseph Gordon-Levitt all'altrettanto talentuosa Ellen Page, passando per l'affascinante Marion Cotillard (che interpreta la tormentata, ma allo stesso tempo bellissima Mal Cobb) e al sempre carismatico Michael Caine. Davvero affascinanti gli effetti speciali e sonori (non a caso il film si è aggiudicato l'oscar in entrambe le categorie) e ugualmente suggestiva la fotografia di Wally Pfister, anche lui premiato con l'oscar. Il tutto diretto magistralmente da Nolan, che si concede pure dei rimandi alla mitologia (Arianna è la figura mitologica che aiutò Teseo ad uscire dal labirinto), al cinema (la canzone «Non, je ne regrette rien» è di Edith Piaf, personaggio interpretato dalla stessa Marion Cotillard nel film La vie en rose) e a se stesso (Cobb è infatti lo stesso nome del ladro nel film Following, primo lungometraggio diretto da Nolan).
In conclusione se non avete ancora visto questo capolavoro, ma siete intenzionati a farlo, un solo consiglio posso darvi: entrate in sala con la consapevolezza che questo non è un film come tutti gli altri. Sedetevi, liberate la mente e lasciatevi condurre attraverso il favoloso labirinto di Inception. Ma se per caso vi piacciono i film dalla trama lineare, allora andate a sognare da un'altra parte.
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ramon76
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domenica 29 maggio 2011
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orribile
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..continuano a cancellare i miei commenti. Cerco solo di avvertire le persone intelligenti che questo è un film demente, come tutti i film di nolan. E' la quintessenza del niente, imbarazzante dall inizio alla fine, banale, pacchiano, goffo, noioso. Vederlo mortifica l'intelligenza.
[+] sì certo...
(di the man of steel)
[ - ] sì certo...
[+] hai sbagliato film
(di gi�����)
[ - ] hai sbagliato film
[+] povero mortificato...
(di jon sugar)
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peppe97
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domenica 15 maggio 2011
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una pellicola "avvincente"
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Diretta! Un pellicola che ha ben chiaro il messaggio da comunicare, ma è forse un po' imprecisa nel farlo. Nolan e Dicaprio, il primo un regista di film per lo più d'azione, il secondo un attore di film polizieschi, danno vita ad una efficace trama intrigo-fantascientifica che sfocia in un finale a dir poco atteso nello svilupparsi della sceneggiatura. Quello che il suddetto film ha intenzione di comunicarci sta nel fatto che i sogni (nel film frutto del proprio subconscio), non sono altro che desideri mescolati a ricordi che possono essere negativi come possono essere positivi. L'intrattenimento è assicurato.
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darkenry
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lunedì 9 maggio 2011
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straordinario!
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Nolan è un grande. Ormai chi ha visto i suoi film può confermarlo (soprattutto dopo aver visto il cavaliere oscuro). Ma questo qui è un capolavoro di quelli che rimaranno nella storia! Un film che ti fa restare incollato allo schermo fino alla fine mentre ti stupisci dell'originalità e della bravura del regista, del cast e delle persone che hanno realizzato il film. Gli oscar del tutto meritati (anche se mi dispiace che Nolan non sia stato candidato come miglior regista). Nolan è uno di quei pochi registi che riesce a regalarti grandissime emozionie che riesce, senza tralasciare neanche il più piccolo dettaglio, a coinvolgerti in film meravigliosi pieni di suspense e colpi di scena.
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Nolan è un grande. Ormai chi ha visto i suoi film può confermarlo (soprattutto dopo aver visto il cavaliere oscuro). Ma questo qui è un capolavoro di quelli che rimaranno nella storia! Un film che ti fa restare incollato allo schermo fino alla fine mentre ti stupisci dell'originalità e della bravura del regista, del cast e delle persone che hanno realizzato il film. Gli oscar del tutto meritati (anche se mi dispiace che Nolan non sia stato candidato come miglior regista). Nolan è uno di quei pochi registi che riesce a regalarti grandissime emozionie che riesce, senza tralasciare neanche il più piccolo dettaglio, a coinvolgerti in film meravigliosi pieni di suspense e colpi di scena. Che dire? Da vederselo e rivederselo centinaia di volte!
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