alain1973
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martedì 8 settembre 2009
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state of play
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ottimo film sugli intrecci della politica con un finale originale e imprevisto
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astromelia
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sabato 5 settembre 2009
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sì e no
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princifiume
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giovedì 13 agosto 2009
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bello.
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Bello, Helen Mirren e Russel crowe bravissimi, la trama bella, un po' lunga e alla fine ti si intrecciano un po' le idee, comunque quattro stelle e mezzo meritate.
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des esseintes
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venerdì 10 luglio 2009
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boiata
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Una boiata totale. Il finale e' assolutamente imprevedibile (nel senso che un finale cosi' idiota non lo poteva prevedere nessuno).
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des esseintes
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mercoledì 17 giugno 2009
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veramente mediocre
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Giusto se uno non ha di meglio da fare...il finale poi e' proprio stupidino.
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greg2
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martedì 2 giugno 2009
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imperdibile
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Gran bel film, otima la trama forse un po contorta ma alla lunga, quando tutti gli elementi del puzzle convergono, lineare e assolutamente non banale con un colpo i scena finale davvero inaspettato. Questo film ci fa vivere da vicino il mondo del giornalismo e soprattutto, grazie alla superba prova di Crowe, ci fa capire fin dove è in grado di spingersi pur di arrivare allo scoop. I poteri forti contro l'audacia di un giornalista. Ottimo thriller nonostante le scene d'azione non siano molte.
Molto bravi anche il resto del cast anche se l'espressività di Ben Affleck è pressoche nulla. Da vedere assolutamente.
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dario carta
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giovedì 28 maggio 2009
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giornalismo e politica interpolati
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Politica e giornalismo si confrontano in questo thriller ambientato nei corridoi del potere di Washington e che vede Cal McAffrey (Russell Crowe),ostinato e veterano reporter alle prese con un caso che coinvolge molti nomi illustri del panorama politico americano.
"State of Play" racconta di come Cal McAffrey possa essere l'ultimo dei reporter di stampo tradizionale,ossessivo nella sua ricerca di quello che considera la verità,il giornalista determinato che sopravvive ad una condizione che vede il mondo dell'informazione cambiare. Il confronto con la sua collega Della Frye consente di assistere alla competizione di una scuola di stampo tradizionale con la nuova corrente da cui il giornalismo trae vita,l'approccio all'informazione immediata,in tempo reale,l'identificazione della natura del blogger come fonte primaria ed,oggi insostituibile.
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Politica e giornalismo si confrontano in questo thriller ambientato nei corridoi del potere di Washington e che vede Cal McAffrey (Russell Crowe),ostinato e veterano reporter alle prese con un caso che coinvolge molti nomi illustri del panorama politico americano.
"State of Play" racconta di come Cal McAffrey possa essere l'ultimo dei reporter di stampo tradizionale,ossessivo nella sua ricerca di quello che considera la verità,il giornalista determinato che sopravvive ad una condizione che vede il mondo dell'informazione cambiare. Il confronto con la sua collega Della Frye consente di assistere alla competizione di una scuola di stampo tradizionale con la nuova corrente da cui il giornalismo trae vita,l'approccio all'informazione immediata,in tempo reale,l'identificazione della natura del blogger come fonte primaria ed,oggi insostituibile.
Ma nonostante l'appartenenza dei due colleghi a mondi di diversa impostazione professionale,il loro interesse è accomunato dal desiderio di scrivere buone storie.
Della ha familiarità con il mondo informatico e sfrutta la possibilità che la tecnologia le mette a disposizione.
Cal entra in trincea ed,alla vecchia maniera si considera uno che usa le mani per affrontare l'indagine.
Vecchi lupo di mare,navigato e disilluso,McAffrey incarna il personaggio che respira la realtà contradditoria che la stampa riassume nella osservanza della nozione di obiettività.
L'obiettività del giornale di fronte agli argomenti trattati viene messo in discussione e tradotta in un'antitesi che coinvolge il lato umano del reporter stesso.
La devozione al concetto di diritto all'informazione conduce il giornalista ad un coinvolgimento emotivo e una dedizione totale che non riesce a lasciare indifferente l'indole e la passione dell'autore,che resta implicato in ciò che scrive.Quindi McAffrey non è libero al cento per cento da intimi moti emozionali,perchè è coinvolto nell'indagine su un suo amico.
Collins è un deputato in forte ascesa al potere,potenziale candidato alla Presidenza,ambizioso e ricco di talento politico,con un futuro invidiabile.
Abile manovratore,Collins appartiene ad un mondo che usa le persone ed i loro favori per il proprio tornaconto,in un altalenarsi di concessioni e restituzioni di appoggi beneficiari.
"State of Play" è un progetto che porta in sè un certo fascino.
Solo apparentemente thriller politico,nella sua realtà racconta il mondo di una professione che si sta trasfigurando.
La storia di due reporter di diversa età e differente impostazione è immagine di una realtà ove è forte la contrapposizione fra il vecchio e il nuovo,per quanto le due figure si armonizzino a dare una raffigurazione della completezza dell'informazione.
Con un un evidente e dichiarato (dal regista) ossequio a "Tutti gli uomini del Presidente" di Alan Pakula,"State of Play" è molto attento alla descrizione della metamorfosi di una realtà lavorativa ed,alla trasformazione del giornalismo di tipo tradizionale.La trasformazione del mondo editoriale lascerà posto a qualcosa d'altro,meno tattile e tangibile,forse adimensionalizzato,ma sarà comunque simbolo del cambiamento dei tempi e toccherà ogni aspetto dell'attività dell'uomo,unico ed imprescindibile motore per produrre quell'energia che porterà sempre con sè il confronto di un McAffrey con una Della,come simbolo di un passaggio di epoche che avranno sempre l'Uomo come unico protagonista della storia ed artefice del proprio lavoro comunque questo si possa evolvere.
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fgagliardo
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lunedì 18 maggio 2009
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davvero una bella sorpresa
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validissima alternativa al tanto acclamato "angeli e demoni".di questo film avevo letto solo su questo sito e mi ha davvero sorpreso.trhiller americano carico di tensione e intrigo.da apprezzare la bella prova di un russel crowe un po burbero,giornalista sopra le righe e sempre a caccia della verità,anche se questa può ledere la carriera politica del suo vecchio amico ben affleck(finalmente per lui un ruolo serio da brillante e giovane politico americano).un film fatto bene con la giusta dose di suspence.consigliato!!
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claudiorec
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sabato 16 maggio 2009
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brava rachel mcadams
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Appena visto questo State of play. Mi è piaciuta molto la recitazione di Rachel McAdams... Ma Russell Crowe è così appesantito per la parte ho si sta "gonfiando" di suo?
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