Whatever Works - Basta che funzioni

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Un film di Woody Allen. Con Ed Begley Jr., Patricia Clarkson, Larry David, Conleth Hill, Michael McKean.
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Titolo originale Whatever Works. Commedia, durata 92 min. - USA, Francia 2009. - Medusa uscita venerdì 18 settembre 2009. MYMONETRO Whatever Works - Basta che funzioni * * * - - valutazione media: 3,47 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dodo29186 lunedì 5 ottobre 2009
"loro non sono qui per voi, ma per me!" Valutazione 2 stelle su cinque
46%
No
54%

Un ego smisurato. Divertente, certo, capace di costruire un film piacevole, leggero e formalmente ineccepibile, ma di un'arroganza senza redenzione. Cosi si presente l'ultimo film di Woody Allen ai miei occhi.Il personaggio autobiografico di Boris/Allen è un intellettuale che esterna l'insoddisfazione che prova verso la vita tramite un cinismo esagerato che lo conduce ad odiare ogni altro essere/emozione/evento per manifesta inferiorità o insensatezza, questo stesso nichilismo universale lo porta a farsi lasciare dalla (bella e giovane) moglie, dopo un tentativo fallito di suicidio. Rimasto solo, senza qualcuno a cui manifestare la propria superiorità intellettuale "oltre il normale" se non qualche amico visibilmente annoiato, in un incontro casuale Boris conosce una ragazza con caratteristiche inversamente proporzionali alle sue: è bella, molto giovane, ignorante e piena di amore per la vita. [+]

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thejacket mercoledì 20 gennaio 2010
boris gioca negli yankees?! Valutazione 3 stelle su cinque
40%
No
60%

La location del film torna ad essere Manhattan,dove ritroviamo una sceneggiatura,che in molti avranno notato,davvero studiata al millimetro. Le battute sono l’affermato marchio di qualità di Woody Allen,battute pungenti,intelligenti,anche banali ma messe tutte al posto,al momento e dette col tono giusto. Basta che funzioni è un film che vuole allo stesso tempo prendersi sul serio e non,dove troviamo un genio della meccanica quantistica come Boris con i suoi momenti di “profonda e alternativa saggezza” alternati da colloqui con il pubblico in sala e dalle riuscite battute di prima,tali battute vengono poste a Boris su un piatto d’argento da un ingenua e leggera Melody. [+]

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fedeleto domenica 10 febbraio 2013
basta che allen funzioni... Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Boris e' un uomo chiuso in se stesso e deditoal suo intelletto,poiche' oltre ad essere uno studioso di fisica quantistica ha sfiorato il nobel.Con un ego sfociante in superiorita',egli un giorno incontra una ragazza di nome Melody, bisognosa di aiuto poiche' vive in mezzo ad una strada.La sposera',nonostante la diversita' di eta',ma poco dopo verra' lasciato poiche' nella vita tutto e' destinato a finire proprio come l'universo.Ma non e' detto che in futuro possa incontrare la sua dolce meta' magari buttandosi da una finestra e colpendo la sua anima gemella.Woody Allen si concentra su un soggetto che aveva nel cassetto da parecchi anni,ne esce una pellicola discreta che si incentra sulla fatalita' del caso,e lascia che il carpe diem domini la scena ,seguito dall'assecondare le cose,ovvero basta che funzionino. [+]

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topkarol88 martedì 22 settembre 2009
torna a casa woody! Valutazione 4 stelle su cinque
38%
No
63%

E se per un attimo spegnessimo la mente, o almeno soltanto quella parte di essa che ci spinge in quest'affannosa e continua ricerca del momento perfetto, della vita perfetta, dell'amore perfetto, se la smettessimo di pensare a cosa inutili e superflue e ci fermassimo a riprendere fiato, riusciremmo ad essere completamente felici? Se ci accontentassimo di un'esistenza dominata solo da una mediocre e cinica razionalità, ci sentiremmo davvero appagati? Tutto si ridurrebbe ad una sola regola di comportamento....basta che funzioni! E' proprio su questa massima che Boris Yellnikoff basa tutta la propria vita. Ex fisico famoso nonchè genio incompreso (il più delle volte) e quasi premio Nobel, Boris (Larry David) è ormai un sessantenne zoppicante, cinico, intollerante allergico alle buone maniere che si limita ad esistere più che a vivere veramente; bloccato in un evidente stato depressivo, tenta il suicidio e, non riuscendo nell'impresa, si arrende quindi, seppur riluttante, a quest'indesiderato cambio di programma. [+]

[+] assolutamente d'accordo (di andrea d)
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asterione sabato 19 dicembre 2009
evviva new york Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

Rispolverando la formula che gli ha regalato i maggiori successi, Woody Allen dipinge con semplicità e gusto da vendere un cinico romantico dalla battuta pronta, costringendolo a vivere le proprie nevrosi di fronte all'ingenua (e, diciamolo, stupida) ragazzetta di campagna; così facendo, però, smaschera impietosamente il suo nichilismo e sottolinea con forza come l'approdo epicureo dell'inutilità dell'azione umana (così come il tentativo di rinuncia alla vita) finisca per essere trasformato anch'esso in una delle tante maschere della città. Il clichè che dà il titolo al film (basta che funzioni) , rappresentato dalla limpidezza della giovane inquilina (a cui non è mai risparmiato l'assoluto disprezzo da parte del regista) diventa allora l'ultima e ben poco rassicurante risposta che possiamo permetterci, ahimè, sciupata dal finale lievemente melenso. [+]

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ultimoboyscout domenica 8 agosto 2010
boris, che genio! Valutazione 2 stelle su cinque
20%
No
80%

Un vero fenomeno, nonostante non abbia mia giocato per gli Yankees ne vinto nemmeno un Oscar! Film davvero ironico, ma sottilmente ironico, come nello stile del regista e con personaggi caratterizzatissimi e irresistibilmente divertenti! Boris in particolare è fantastico, una grottesca caricatura mai volgare dell'ebreo medio, con tutte le fisime del caso. Non bellissimo, ma sicuramente passabile. Che dire più, funziona!

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sinkro lunedì 11 aprile 2011
più che discreto Valutazione 3 stelle su cinque
20%
No
80%

Una bella commedia Alleniana. C'è il suo alterego più arrabbiato. Un prof che ha letto Schopenhauer e Leopardi ed è stra-arrabbiato col mondo. Strano perchè a quel punto uno si calma e non si arrabbia più avendo accettato la cosa. Questo prof. incontra una giovane ragazza un po' oca che forgia a sua immagine. Si innamorano, arrivano i genitori di lei, tutti si scordano il loro passato da repubblicani/bigotti/cristiani, dimenticano Dio e tutto va per il meglio. La ragazza cresce, ha bisogno di nuovo spazio ma tutto finisce comunque bene. Il plot è divertente e la storia si lascia guardare.La comicità ora è data più dalle situazioni che non dalle battute fulminanti come qualche film fa. Godibile per passare un bella ora e mezza checchè ne dica all'inizio il prof.

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hathi martedì 23 ottobre 2012
gag e poco più Valutazione 2 stelle su cinque
36%
No
64%

Tante gag, in questo film ambizioso,  ma poca sostanza. Yelnikoff , alter ego di Allen, ritiene di essere un genio , un 'homo syntethicus' rinascimentale, un Leonardo da ViInci, ma in realtà egli ha una visione limitata della realtà e per contro un'abbondante dose di altezzosità intellettuale, tipica  dei liberal americani (e nostrani).  Sono sufficienti  a provare l'asserto la scarsa comprensione che il protagonista (Yelnikoff /Allen) mostra, e dei valori che sottintendono il modo di vita della gente comune e della fede religiosa dell'americano medio, così come il modo caricaturale con il quale ne dipinge le manifestazioni esteriori. [+]

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paolorol domenica 29 novembre 2009
non c'è niente che funzioni Valutazione 2 stelle su cinque
38%
No
63%

Una vecchia sceneggiatura riesumata da qualche cssetto, le solite ossessioni del vecchio rottame/genio intellettuale polivalente che fa cadere ai propri piedi pulzelle scemotte ma avvenenti. I soliti spunti autobiografici che, attraverso l'ossessiva riproposizione, hanno finito per rendere ridicola l'interpretazione dellì ormai cadente Allen nel ruolo di tombeur de femmes. Stavolta ha perciò rinunciato a fare il protagonista, ma ha fatto, una volta tanto, malissimo, perchè l'antipatico David lo fa rimpiangere. La ragazzotta è una maschera senza vita, un'improbabile oca che accetta l'improbabile convivenza per avere un tetto, ma che poi si lascia facilmente sedurre dall'istrionico gigione. Ed è così che le numerose valide battute, pur rappresentando al meglio lo humour ebraico, annegano in un mare di noia e prevedibilità. [+]

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francesco messina lunedì 2 novembre 2009
funziona ben poco Valutazione 1 stelle su cinque
14%
No
86%

Boris Yelnikoff, esperto di fisica quantistica e ora tirannico insegnante di scacchi per ragazzini, si considera genio incompreso e acuto conoscitore dei meccanismi che regolano la vita, ma dopo essersi separato tenta, senza riuscirci, il suicidio. Incontra Melody, giovane statunitense del Sud fuggita da casa e da una madre oppressiva oltre ogni limite. La ragazza si piazza in casa sua, inizialmente quasi contro il volere di Boris il quale, trasmettendole le sue pessimistiche, perentorie e amare convinzioni, la spinge, senza volerlo, a innamorarsi di lui. I due si sposano (!), ma l’arrivo a New York della madre di lei sconvolgerà la vita sentimentale di tutti i personaggi, per alcuni in positivo, per altri con risvolti del tutto paradossali, che tanto: “Basta che funzioni!” (Boris dixit). [+]

[+] sì, insomma fa abbastanza pena questo film.,, (di luana)
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