Un ego smisurato. Divertente, certo, capace di costruire un film piacevole, leggero e formalmente ineccepibile, ma di un'arroganza senza redenzione. Cosi si presente l'ultimo film di Woody Allen ai miei occhi.Il personaggio autobiografico di Boris/Allen è un intellettuale che esterna l'insoddisfazione che prova verso la vita tramite un cinismo esagerato che lo conduce ad odiare ogni altro essere/emozione/evento per manifesta inferiorità o insensatezza, questo stesso nichilismo universale lo porta a farsi lasciare dalla (bella e giovane) moglie, dopo un tentativo fallito di suicidio. Rimasto solo, senza qualcuno a cui manifestare la propria superiorità intellettuale "oltre il normale" se non qualche amico visibilmente annoiato, in un incontro casuale Boris conosce una ragazza con caratteristiche inversamente proporzionali alle sue: è bella, molto giovane, ignorante e piena di amore per la vita. Nel classico "clichè" per il quale gli opposti si attraggono, i due finiranno inevitabilmente per unire le loro diversità nel matrimonio. Già qui si intravede chiaramente "l'autobiograficità" (se cosi si può dire) della storia, attraverso l'unione dell'uomo-genio-vecchio con la ragazzina-giovane-stupida, a questo si aggiunge il duplice ruolo di padre/amante che Boris/Allen desidera ardentemente e dunque rinnega con tutte le sue forze, un vecchio signore cosi sfacciatamente superiore da trovare ciò che internamente desidera attraverso la rappresentazione di ciò che invece più dichiara di disprezzare. Se la prima parte del film comunque riporta dei contenuti dovuti ad una necessità di creare una qualche storia e presentare dei personaggi, la seconda parte naufraga in stereotipi di ogni tipo, tanto più estremizzati quanto più banali e scontati una volta che si entra nel meccanismo del film: la madre bacchettona della ragazza, tornata a cercare la figlia, scopre la sua ipersessualità coadiuvata dalla vena artistica; il padre (tornato pure lui) rinchiuso nel suo involucro vuoto risorge attraverso la riscoperta e liberazione della sua omosessualità; e infine la figlia, che emancipata dall'enorme intelletto del marito, decide di piantarlo per un giovane ragazzotto belloccio che fa l'attore. In realtà c'è un altra scena da ricordare poiché rappresenta l'apice dell'egocentrismo: Boris/Allen tenta per la seconda volta il suicidio fallendolo, il che lo porta (inevitabilmente?) a conoscere l'ennesima bella e giovane ragazza, intellettualmente diversa da lui, ma fatalmente attratta dal suo genio, che (in quanto tale) ottiene ogni cosa dalla vita pur disprezzando tutto, e tutti vissero felici e contenti.
Tutto qui dunque? No, c'è dell'altro: il film è pieno di pregevoli battute e situazione divertenti che portano lo spettatore ad uscire con un superficiale desiderio di soddisfazione, ma in realtà questo alone dorato copre un film opaco e privo di contenuti, una storia che lascia qualche emozione nel solo tragitto sala-automobile e scompare appena si esce dal parcheggio del cinema. Il gioco fatto da Woody Allen nel presentare tutti i presunti difetti della vita (e del film) attraverso la visione di una mente eccelsa per poi rivelare come non siano tali, purtroppo non funziona o almeno non funziona per quanto riguarda la pellicola che rimane (volutamente, ma non è una scusate),un bel involucro griffato ma vuoto. Lo stesso regista avverte il pubblico all'inizio "Loro (il pubblico) non sono qui per voi (il film), ma [solo ed esclusivamente] per me (Woody Allen)!".
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vale '93
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lunedì 5 ottobre 2009
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complimenti...
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Wow,davvero un bellissimo commento,su cui mi trovo assolutamente d'accordo....Complimentissimi!!!!!!!!!!
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andrea d
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mercoledì 7 ottobre 2009
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non dimentichiamo la visione d'insieme
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Il film non deve essere così povero di contenuti se ti ha fatto lasciare un'analisi così dettagliata, anche se forse inconsapevolmente moralizzante: che male c'è ad essere egocentrici? Se si ha una "visione d'insieme" anche l'egocentrismo rimane una parte di un insieme di cose senza significato, e cioè una semplice difesa da menti più ottuse. Ripeto, che male c'è nel narcisismo, caratteristica essenziale di ogni produzione artistica, soprattutto se è giustificata da un vero talento? E che male c'è nell'unione di un uomo più vecchio con una donna più giovane? Qual è il tuo metro di giudizio? Una visione della vita secondo cui essere narcisisti è sbagliato. Una visione della vita secondo cui un uomo più vecchio non può avere una relazione con una ragazza giovane.
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Il film non deve essere così povero di contenuti se ti ha fatto lasciare un'analisi così dettagliata, anche se forse inconsapevolmente moralizzante: che male c'è ad essere egocentrici? Se si ha una "visione d'insieme" anche l'egocentrismo rimane una parte di un insieme di cose senza significato, e cioè una semplice difesa da menti più ottuse. Ripeto, che male c'è nel narcisismo, caratteristica essenziale di ogni produzione artistica, soprattutto se è giustificata da un vero talento? E che male c'è nell'unione di un uomo più vecchio con una donna più giovane? Qual è il tuo metro di giudizio? Una visione della vita secondo cui essere narcisisti è sbagliato. Una visione della vita secondo cui un uomo più vecchio non può avere una relazione con una ragazza giovane. Una visione soggettiva, non d'insieme. E Allen vi ha ingannati ancora una volta. Io non l'ho trovato arrogante, e questo dimostra ancora una volta la soggettività della tua tesi.
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vale '93
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mercoledì 7 ottobre 2009
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x andrea
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Come che male c'è nell'egocentrismo?Che male c'è ad essere narcisisti?Partendo dal presupposto che io ODIO l'egocentrismo,che sia motivato o meno...Preferirei parlare con una persona "ignorante" ma gentile e sensibile piuttosto che con un super cervellone egocentrico.Il narcisismo può essere tal volta giustificato,ma non deve assolutamente eccedere,altrimenti finiremo per odiare tutti coloro che non ci assomigliano.Difesa da menti più ottuse?E difesa da cosa?Perchè invece di cercare di capire e immedesimarci negli altri troppo spesso ci limitiamo ad etichettarli:quello è ignorante,quindi lo evito,quell'altro è intelligente quindi ci parlo...Ma che significa?Magari potremo scoprire che quello ignorante,anche se non possiede un super cervello è più umano,più comprensivo,mentre magari il cervellone è un antipatico che più antipatico non si può.
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Come che male c'è nell'egocentrismo?Che male c'è ad essere narcisisti?Partendo dal presupposto che io ODIO l'egocentrismo,che sia motivato o meno...Preferirei parlare con una persona "ignorante" ma gentile e sensibile piuttosto che con un super cervellone egocentrico.Il narcisismo può essere tal volta giustificato,ma non deve assolutamente eccedere,altrimenti finiremo per odiare tutti coloro che non ci assomigliano.Difesa da menti più ottuse?E difesa da cosa?Perchè invece di cercare di capire e immedesimarci negli altri troppo spesso ci limitiamo ad etichettarli:quello è ignorante,quindi lo evito,quell'altro è intelligente quindi ci parlo...Ma che significa?Magari potremo scoprire che quello ignorante,anche se non possiede un super cervello è più umano,più comprensivo,mentre magari il cervellone è un antipatico che più antipatico non si può.....Invece di considerare le persone solo in base al loro cervello,bisognerebbe cominciare a considerarle anche dal lato umano;e invece di vedere solo noi stessi,dovremmo imparare che esistono tantissime altre persone,tra cui ci sarà sicuramente qualcuno migliore di noi....
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vale '93
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mercoledì 7 ottobre 2009
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ps
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Comunque mi trovo d'accordo anche io con dodo riguardo all'uomo più vecchio che si mette con una più giovane;va bene se la differenza è di pochi anni,ma in questo caso i due si portano come minimo cinquanta anni di differenza...Come può esserci amore tra due persone così diverse d'età?E infatti qui non c'è...
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andrea d
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mercoledì 7 ottobre 2009
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per vale
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Vale, a me non piace avere a che fare con gli stupidi. Non c'è niente di umano nella stupidità, c'è solo tempo da perdere. Meglio avere a che fare con gente che ti capisce quando parli, anche se ha un ego più invadente. L'importante è che non dia fastidio. L'esempio sono gli amici di Boris: lui ci discute e li rispetta, perché loro sono quei pochi che lo capiscono. Boris allontana chi invece non capisce un'acca di quello che dice (Melody, nonostante la ospiti in casa perché tanto inumano non è; la madre e il padre), e mi pare normale...
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vale '93
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mercoledì 7 ottobre 2009
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allora..
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Certo,io non volevo dire che ci devi parlare sempre,ma non devi nemmeno trattarli male...E poi ci sono tanti modi di essere stupidi.Se una persona,per quanto "ignorante"è gentile con me,io non riesco nè a trattarla male nè ad allontanarla...E' ovvio che è più stimolante parlare con qualcuno di intelligente,che e ti capisce,ma solo se la sua intelligenza è unita alle buone maniere;provaci tu a parlare con qualcuno che è si un cervellone,ma ti guarda dall'alto in basso perchè ti ritiene inferiore....Le buone maniere sono alla base di tutto per me...La stupidità fa parte della natura umana,tutti in un momento della vita sono stati almeno una volta un pò stupidini,o no?Quello che da fastidio è un'ignoranza permanente,ma se quest'ignoranza è in qualche modo giustificata da fattori che non hanno niente a che vedere con la persona interessata,allora diventa più comprensibile.
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Certo,io non volevo dire che ci devi parlare sempre,ma non devi nemmeno trattarli male...E poi ci sono tanti modi di essere stupidi.Se una persona,per quanto "ignorante"è gentile con me,io non riesco nè a trattarla male nè ad allontanarla...E' ovvio che è più stimolante parlare con qualcuno di intelligente,che e ti capisce,ma solo se la sua intelligenza è unita alle buone maniere;provaci tu a parlare con qualcuno che è si un cervellone,ma ti guarda dall'alto in basso perchè ti ritiene inferiore....Le buone maniere sono alla base di tutto per me...La stupidità fa parte della natura umana,tutti in un momento della vita sono stati almeno una volta un pò stupidini,o no?Quello che da fastidio è un'ignoranza permanente,ma se quest'ignoranza è in qualche modo giustificata da fattori che non hanno niente a che vedere con la persona interessata,allora diventa più comprensibile...
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andrea d
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mercoledì 7 ottobre 2009
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è...
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...naturale che non bisogna trattare male nessuno, ma limitarsi a ignorare chi ti farebbe solo sprecare tempo nel farti parlare, dato che non ti capirebbe. Nel film tutto è esagerato perché è una commedia.
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vale '93
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giovedì 8 ottobre 2009
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e infatti...
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A me il film non piace tanto...
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andrea d
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giovedì 8 ottobre 2009
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vedi anche gli altri
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Vedi i classici, così capirai meglio anche questo.
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andrea d
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giovedì 8 ottobre 2009
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la cosa strana...
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...è che di solito i film se sono oggettivamente belli piacciono anche se il protagonista è antipatico. La bellezza di un film non dipende dalla simpatia del protagonista ma anche da mille altri fattori. Il fatto che a te non sia piaciuto per questo motivo, secondo me, è sintomatico del fatto che non hai mai visto un film con una filosofia così cinica e disillusa, e ne sei rimasta un po' "scioccata"...
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dodo29186
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giovedì 8 ottobre 2009
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basta che funzioni... formalmente
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Parto dalla fine del primo commento: la soggettività mi pare sia una cosa assolutamente scontata quando si parla del giudizio personale ad un film, dunque la tua conclusione "questo dimostra ancora una volta la soggettività della tua tesi." proprio non riesco a collocarla, tanto più che ho scritto chiaramente "Cosi si presente l'ultimo film di Woody Allen ai MIEI occhi".Tornando in cima, avrei potuto scrivere un articolo lungo il doppio, ma purtroppo lo spazio a mia disposizione era finito, altrimenti avrei potuto parlare degli attori, a mio avviso molto bravi, imprigionati in personaggi senz'anima, stereotipi tagliati con l'accetta e tutti costretti a ruotare come zombie attorno a Boris/Allen, unica fonte della loro vita.
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Parto dalla fine del primo commento: la soggettività mi pare sia una cosa assolutamente scontata quando si parla del giudizio personale ad un film, dunque la tua conclusione "questo dimostra ancora una volta la soggettività della tua tesi." proprio non riesco a collocarla, tanto più che ho scritto chiaramente "Cosi si presente l'ultimo film di Woody Allen ai MIEI occhi".Tornando in cima, avrei potuto scrivere un articolo lungo il doppio, ma purtroppo lo spazio a mia disposizione era finito, altrimenti avrei potuto parlare degli attori, a mio avviso molto bravi, imprigionati in personaggi senz'anima, stereotipi tagliati con l'accetta e tutti costretti a ruotare come zombie attorno a Boris/Allen, unica fonte della loro vita.Per quanto riguarda il "narcisismo" (parola che io però non ho mai utilizzato) lo critico in parte come esagerata autoesaltazione del genio personale spinta ad un livello tale da suscitare disgusto, ma sopratutto come un manto calato per nascondere un film abbastanza scarso di valore attraverso l'indubbio genio del suo autore, dovuto però ai film precedenti e non certo a quest'ultimo. Questo è il problema: non il fatto che io abbia una visione della vita secondo cui essere narcisisti è sbagliato, ma che un grande regista utilizzi la sua indubbia genialità per vendere un prodotto scadente rispetto agli standard abituali, "scudandolo" con la sua riconosciuta bravura.Io poi ho dato un giudizio sulla visione di insieme che ho avuto, citando alcuni episodi emblematici che tuttavia si ripetono continui in tutta la pellicola e che concorrono, ancora una volta, all'esaltazione obbligata del genio personale contro tutto e tutti.Il fatto che Allen fosse consapevole di tutto ciò non lo giustifica e mi lascia sempre più pensare che il cinema si stia portando verso una filosofia per la quale "Basta che funzioni... al botteghino".Io non contesto da un punto di vista mio personale le scelte private della vita di Allen ne quelle di Boris nel film.Io non contesto l'egocentrismo come scelta di vita, è legittima e ognuno ha la piena libertà di decidere della propria condotta.Io non applico alcun metro di giudizio morale di valutazione al film, ma semplicemente lo prendo per quello che é: una pellicola fatta in un certo modo (ossia bene dal punto di vista formale) e con lo scopo di portare sullo schermo personaggi che presentino determinate questioni, quali esse siano poco mi interessa per una valutazione, come esse siano riportate invece si ed è qui che si inserisce la mia critica.
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andrea d
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giovedì 8 ottobre 2009
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egocentrismo
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L'egocentrismo di Allen non è una novità, nei suoi film si è sempre portati a schierarsi dalla sua parte, o del personaggio che lo rappresenta, perché tutto ruota intorno a lui, come hai detto: è una lotta tra lui e l'indifferenza dell'universo. In questo film è entrata in gioco un'esagerazione, dovuta a motivi di commedia, che è anche il motivo per cui non è stato lui stesso ad interpretarlo. Boris è una specie di Drugo Lebowski alleniano, un volto scritto per diventare una specie di icona del cinismo e della filosofia "basta che funzioni", che secondo me riempie di significato il film. Gli altri personaggi di conseguenza servono a far vedere la differenza con lui, devono essere a tutti i costi secondari, rispetto al perno, rappresentato appunto da quest'uomo.
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L'egocentrismo di Allen non è una novità, nei suoi film si è sempre portati a schierarsi dalla sua parte, o del personaggio che lo rappresenta, perché tutto ruota intorno a lui, come hai detto: è una lotta tra lui e l'indifferenza dell'universo. In questo film è entrata in gioco un'esagerazione, dovuta a motivi di commedia, che è anche il motivo per cui non è stato lui stesso ad interpretarlo. Boris è una specie di Drugo Lebowski alleniano, un volto scritto per diventare una specie di icona del cinismo e della filosofia "basta che funzioni", che secondo me riempie di significato il film. Gli altri personaggi di conseguenza servono a far vedere la differenza con lui, devono essere a tutti i costi secondari, rispetto al perno, rappresentato appunto da quest'uomo. Tutto ciò non mi ha infastidito affatto, il film non è il più divertente che Allen abbia fatto ma è sicuramente ben scritto, ha monologhi fantastici e scorre con leggerezza. Insomma, sicuramente più riuscito dei film europei del regista.
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vale '93
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giovedì 8 ottobre 2009
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x andrea...
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Sì,la maggior parte delle volte è come dici tu,ma io non ho detto che il film non mi è piaciuto perchè il protagonista è antipatico,ma per il messaggio che il regista vuole dare a noi telespettatori...E poi,è vero che sono imasta un pò scioccata da questa filosofia,come la chiami tu....Ma è proprio per questo che non credo che vedò alti film di questo regista...Forse aveva agione Boris all'inzio del film quando dice che se siamo andati al cinema per sentirci meglio,non dovemmo guardare questo film.Purtroppo non potevo sprecare il biglietto...La verità è che io ho davvero bisogno di sentimi bene,con la ealtà,con la stupidità delle gente,con i vai problemi ci sto a contatto tutti i giorni e non ho certo bisogno di un film per avere una visione d'insieme.
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Sì,la maggior parte delle volte è come dici tu,ma io non ho detto che il film non mi è piaciuto perchè il protagonista è antipatico,ma per il messaggio che il regista vuole dare a noi telespettatori...E poi,è vero che sono imasta un pò scioccata da questa filosofia,come la chiami tu....Ma è proprio per questo che non credo che vedò alti film di questo regista...Forse aveva agione Boris all'inzio del film quando dice che se siamo andati al cinema per sentirci meglio,non dovemmo guardare questo film.Purtroppo non potevo sprecare il biglietto...La verità è che io ho davvero bisogno di sentimi bene,con la ealtà,con la stupidità delle gente,con i vai problemi ci sto a contatto tutti i giorni e non ho certo bisogno di un film per avere una visione d'insieme.....Non nego di essere in minoanza,poichè alla maggior parte delle persone i film di Allen piacciono,ma la mia opinione purtroppo è questa....Per ora eh,podarsi pure che un giorno mi ricrederò.....
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vale '93
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giovedì 8 ottobre 2009
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mmm
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Scusa l'assenza in alcuni punti delle "R"ma la mia tastiera è un pò birichina...
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andrea d
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giovedì 8 ottobre 2009
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per film che fanno sentire bene...
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...Allen intende i film commerciali fatti per compiacere il pubblico e ingraziarselo, i film fatti non per comunicare idee ma solo per fare i soldi. Sono i film che vanno di più, perché sono rassicuranti, perché non smontano tutte le nostre convinzioni ma piuttosto ci dicono che sono esatte. Una canzone diceva una volta "La verità ti fa male, lo sai" o qualcosa del genere, la verità non fa mai comodo e la gente preferisce andare al cinema a vedere cose che distraggono dalla realtà piuttosto che fanno riflettere su di essa. Il fatto che non vuoi vedere altri film conferma sia questo, sia il fatto che Woody Allen ha fatto centro...
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vale '93
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venerdì 9 ottobre 2009
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senti..
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Io rifletto sulla realtà e tu lo dovresti sapere,visto che mi conosci...Intendevo dire che sono talmente stanca di alcune cose che ho intorno che almeno quando vado al cinema vorrei non sentirle...Non perchè la verità mi faccia male,ma solo perchè ne sono stufa.La gente va al cinema per distrarsi dalla realtà si,ma non significa che debba andare a vedere per forza film commerciali...
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vale '93
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venerdì 9 ottobre 2009
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e poi...
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Io rifletto sulla realtà benissimo anche senza un film....Non è che non mi faccia comodo sentire la verità,ma solo perchè sono cose che so già,con cui ho a che fare tutti i giorni e almeno quando vado al cinema vorrei distrarmi un pò....Non voglio vedere altri suoi film perchè sto già "male" di mio e non ho certo bisogno di un film per stare male di più....La verità,la realtà non possono fare paura a chi già è coscente di esse....
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andrea d
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venerdì 9 ottobre 2009
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io mi sono divertito
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Vedendo il film io mi sono divertito, perché fa riflettere e diverte allo stesso tempo, come ogni commedia di qualità dovrebbe fare. Quando sono uscito dal cinema ero soddisfatto e per niente addolorato dalla visione, perché io mi aspettavo quel tipo di pensiero, e lo condivido. Mentre la tua sembra più la reazione a un pensiero nuovo e mai sentito prima, quindi più difficile da accettare. Sembra che stai parlando di una tragedia e non di una commedia... E poi nel non vedere altri film suoi ti precludi la visione di classici del cinema di tutti i tempi, importantissimi dal punto di vista sia registico che recitativo, al di là della filosofia di vita di Allen. Oltre al fatto che sbagli nel pensare che gli altri 38 film del regista siano tutti uguali a questo, invece ce ne sono di più divertenti, di più drammatici, di più rilassati ("La maledizione dello scorpione di giada", ad esempio, o "Hollywood Ending") che non parlano più di tanto di temi esistenziali, e ce ne sono anche di più comici.
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Vedendo il film io mi sono divertito, perché fa riflettere e diverte allo stesso tempo, come ogni commedia di qualità dovrebbe fare. Quando sono uscito dal cinema ero soddisfatto e per niente addolorato dalla visione, perché io mi aspettavo quel tipo di pensiero, e lo condivido. Mentre la tua sembra più la reazione a un pensiero nuovo e mai sentito prima, quindi più difficile da accettare. Sembra che stai parlando di una tragedia e non di una commedia... E poi nel non vedere altri film suoi ti precludi la visione di classici del cinema di tutti i tempi, importantissimi dal punto di vista sia registico che recitativo, al di là della filosofia di vita di Allen. Oltre al fatto che sbagli nel pensare che gli altri 38 film del regista siano tutti uguali a questo, invece ce ne sono di più divertenti, di più drammatici, di più rilassati ("La maledizione dello scorpione di giada", ad esempio, o "Hollywood Ending") che non parlano più di tanto di temi esistenziali, e ce ne sono anche di più comici. Parlavi di accettazione di pensieri diversi ma sei la prima a non voler affrontare un pensiero diverso...
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vale '93
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venerdì 9 ottobre 2009
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allora...
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No,non è evro quello che dici...Io non dico che non accetto questo pensiero,solo che non lo condivido,tutto qua....Non è che è un pensiero nuovo,ma diciamo nuovo dal punto di vista cinematografico perchè non avevo mai visto un film con una simile filosofia.E poi,non ho mica detto che non ne vedrò altri di film di Allen,solo che non "credo che li vedrò" il che vuol dire che almeno per ora no,ma non nego che più in là potrei farlo....E non ho detto che penso che siano tutti uguali a questo,nei miei commenti non dico nulla di simile....Non è vero che la faccio sembrare più una tragedia,solo un film che non mi è piaciuto,tutto qua.Capisco quanto ti stia a cuore questo regista,ma non puoi arrabbiarti così se la penso diversamente,forse starai pensando che non ne capisco niente,che sono una stupida,ma non mi importa.
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No,non è evro quello che dici...Io non dico che non accetto questo pensiero,solo che non lo condivido,tutto qua....Non è che è un pensiero nuovo,ma diciamo nuovo dal punto di vista cinematografico perchè non avevo mai visto un film con una simile filosofia.E poi,non ho mica detto che non ne vedrò altri di film di Allen,solo che non "credo che li vedrò" il che vuol dire che almeno per ora no,ma non nego che più in là potrei farlo....E non ho detto che penso che siano tutti uguali a questo,nei miei commenti non dico nulla di simile....Non è vero che la faccio sembrare più una tragedia,solo un film che non mi è piaciuto,tutto qua.Capisco quanto ti stia a cuore questo regista,ma non puoi arrabbiarti così se la penso diversamente,forse starai pensando che non ne capisco niente,che sono una stupida,ma non mi importa....Io non cambio la mia opinione,almeno per ora.....E poi,io questo tipo di pensiero lo affronto tutti i giorni,sono la prima a vedere le cose come stanno nel mio "ambiente".Comunque non è che volevo scatenare una discussione accesa,ho solo difeso il mio punto di vista.Saluti..
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andrea d
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venerdì 9 ottobre 2009
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ma che discussione accesa...
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E' che sembra che chissà quale film straziante tu abbia visto, e invece è solo una commedia, perciò...
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vale '93
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sabato 10 ottobre 2009
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ohhhhh
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Film straziante?No,sei tu che la vedi così,solo perchè è un film che ti piace tanto non sopporti che qualcuno possa pensarla diversamente..Ma lo farei anche io,se fosse un film che piace a me;)E' un pò come su 300,solo che questa volta non siamo d'accordo...
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