almayer
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lunedì 2 febbraio 2009
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brividi di bravura
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Trasportati magistralmente in un'epoca ormai lontana, ben rappresentata dalle troppe sigarette e dai tanti cappelli maschili (classicamente splendida la discesa dal treno e l'avviarsi al lavoro dei pendolari incappellati e incravattati), ma di fronte a sentimenti terribilmente attuali: sogni, illusioni, fallimenti, bugie, fragilità, incapacità di ascoltare e di vedere l'altro, egoismi infantili, insomma un campionario di umanità raramente rappresentato con tanta profondità ed intensità. C'è anche l'amore, probabilmente molto più di quanto possa apparire, ma che spesso per vari motivi siamo incapaci di comunicare e che pertanto è come se non esistesse e andasse sprecato; forse è proprio questa la ragione delle lacrime in sala, lacrime ben spese e versate anche come tributo alla straordinaria prova dei protagonisti Di Caprio e Winslet.
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Trasportati magistralmente in un'epoca ormai lontana, ben rappresentata dalle troppe sigarette e dai tanti cappelli maschili (classicamente splendida la discesa dal treno e l'avviarsi al lavoro dei pendolari incappellati e incravattati), ma di fronte a sentimenti terribilmente attuali: sogni, illusioni, fallimenti, bugie, fragilità, incapacità di ascoltare e di vedere l'altro, egoismi infantili, insomma un campionario di umanità raramente rappresentato con tanta profondità ed intensità. C'è anche l'amore, probabilmente molto più di quanto possa apparire, ma che spesso per vari motivi siamo incapaci di comunicare e che pertanto è come se non esistesse e andasse sprecato; forse è proprio questa la ragione delle lacrime in sala, lacrime ben spese e versate anche come tributo alla straordinaria prova dei protagonisti Di Caprio e Winslet. Peccato che non esista l'Oscar per la miglior coppia sullo schermo. Arduo scegliere le scene migliori, tutto il film viaggia alto, ma sono rimasto letteralmente tramortito dalla scena in cucina, quella della colazione finale, lì Winslet è qualcosa di inimmaginabile. Anche i comprimari sono all'altezza della situazione, non c'è nulla di banale e tanto meno nulla di accademico, come insinuato da qualche critico in giornata storta. Tremendo e stupendo.
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[+] concordo pienamente!
(di howard hughes)
[ - ] concordo pienamente!
[+] brividi di bravura
(di no_data)
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abbey road
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martedì 10 febbraio 2009
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revolutionary movie
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Un film davvero incommentabile,per il quale sfuggono le gategorie di bello,brutto e soci.Oltre tutto,oltre la bravura degli attori o i possibili strumenti della regia ,quello che rimane è un film davvero "scoinvolgente" soprattutto per chi ci riconosce le realtà esistenziali o le possibili realtà di tante persone.Eccezion fatta per il finale assai drammatico e ovviamente esasperato(per quanto non manchino episodi di cronaca nera sui nostri quotidiani che si pongono sulla stessa scia) mi è sembrato di vedere in ogni scena,battuta e personaggio la realtà che mi circonda,che fortunatamente non vivo perchè sono troppo giovane,ma che rappresenta il baratro in cui ho paura di cadere e cosa ancor più grave,ho paura che tutto ciò accada senza che ne abbia alcuna percezione.
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Un film davvero incommentabile,per il quale sfuggono le gategorie di bello,brutto e soci.Oltre tutto,oltre la bravura degli attori o i possibili strumenti della regia ,quello che rimane è un film davvero "scoinvolgente" soprattutto per chi ci riconosce le realtà esistenziali o le possibili realtà di tante persone.Eccezion fatta per il finale assai drammatico e ovviamente esasperato(per quanto non manchino episodi di cronaca nera sui nostri quotidiani che si pongono sulla stessa scia) mi è sembrato di vedere in ogni scena,battuta e personaggio la realtà che mi circonda,che fortunatamente non vivo perchè sono troppo giovane,ma che rappresenta il baratro in cui ho paura di cadere e cosa ancor più grave,ho paura che tutto ciò accada senza che ne abbia alcuna percezione.Un film davvero forte,davvero importante,senza alcun risvolto positivo,perchè sembra trasparire il messaggio che non si possa costruire nessun argine o barriera contro gli attacchi della banalità dell'abitudine.Una sorta di scossa elettrica per lo spettatore che bene o male si è addormentato in una qualche forma di sonno letargico(nella quale sarà libero di tornare dopo uno o due giorni o addirittura un mese prima che arrivi qualche altra scossa a ridestarlo).Induce ad un unico pensiero obbligato:tutto,tutto purchè non accada anche a me.
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[+] quanto c'hai ragione
(di alexis)
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gigi87
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domenica 1 febbraio 2009
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revolutionary road, un film che ti entra dentro...
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Un Film Molto Bello....La storia di una coppia e del naufragio di una relazione in un periodo della storia dove la perfezione della vita si scopre essere solo un'illusione, la quale è pronta a travolgere il destino di tutti, anche di chi cerca di lottare per evadere verso una vita vera e autentica....Il personaggio di Kate cerca invano di fuggire e di salvare il suo matrimonio....L'uomo che ama è vittima, nonostante provi a rincorrere con lei quel sogno, del meccanismo gelido dello stile di vita che imperversa.....E così, quella che sembra la normalità diventa la pazzia, e Kate, che rappresenta insieme ad un altro personaggio di sfondo (il matematico uscito dal manicomio) la diversità, la follia, diventa invece il simbolo della libertà di essere ciò che si vuole, libertà di essere qualcosa di più di una casa perfetta, giardino perfetto, marito perfetto, famiglia perfetta, libertà di sognare qualcosa di più della perfezione finta che li circonda, di essere se stessi, con i loro pregi e difetti, di essere degli individui meravigliosi nella loro imperfezione.
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Un Film Molto Bello....La storia di una coppia e del naufragio di una relazione in un periodo della storia dove la perfezione della vita si scopre essere solo un'illusione, la quale è pronta a travolgere il destino di tutti, anche di chi cerca di lottare per evadere verso una vita vera e autentica....Il personaggio di Kate cerca invano di fuggire e di salvare il suo matrimonio....L'uomo che ama è vittima, nonostante provi a rincorrere con lei quel sogno, del meccanismo gelido dello stile di vita che imperversa.....E così, quella che sembra la normalità diventa la pazzia, e Kate, che rappresenta insieme ad un altro personaggio di sfondo (il matematico uscito dal manicomio) la diversità, la follia, diventa invece il simbolo della libertà di essere ciò che si vuole, libertà di essere qualcosa di più di una casa perfetta, giardino perfetto, marito perfetto, famiglia perfetta, libertà di sognare qualcosa di più della perfezione finta che li circonda, di essere se stessi, con i loro pregi e difetti, di essere degli individui meravigliosi nella loro imperfezione....Parigi rappresenta metaforicamente tutto questo... un sogno....e solo un sogno rimarrà....le circostanze ne impediranno la realizzazione....e la coppia naufragherà fino ad un inevitabile e triste destino....
Un film davvero riuscito..... Grazie soptratutto alle interpretazioni da oscar d Kate Winslet e Leonardo Di Caprio ( non mi è ancora andato giù i fatto che Kate non sia stata nominata per la statuetta con questo film...è una vergogna...)...Un film toccante e profondo....Intenso e spiazzante...Capace di entrarti dentro e di non lasciarti tanto facilmente....Ormai sempre più pochi film ci riescono....Quindi davvero complimenti!!!!!! GIGI87
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[+] si , ma......
(di mauricass)
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[+] non sarà un'eroina in tutto e per tutto...ma...
(di selvaggia)
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kika
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sabato 7 febbraio 2009
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dopo america beauty... un altro "sogno" americano
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un film intenso.... che ti rimane dentro e continui a pensarci... inizia come una commeda... si conoscono si amano fanno figli casetta carina.. ma poi tutto cambia...insoddisfazione infelicità... una strepitosa Winslet da il volto ad una April triste sconfitta che trova un barlume di gioia ma che dura solo un attimo e la rivediamo con uno sguardo quasi folle qundo prende la decisione di una vita... Grande grandissimo Shannon in due dialoghi graffianti mette a nudo le debolezze di Di Caprio e fortuna che è il matto del film, in verità è l'unico lucido che riesce ad analizzare la vita della "coppia felice". Un film straordinario che ti lascia l'amaro in bocca e ti colpisce come un pugno allo stomaco ma che sa di vero e di probabile e di possibile .
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un film intenso.... che ti rimane dentro e continui a pensarci... inizia come una commeda... si conoscono si amano fanno figli casetta carina.. ma poi tutto cambia...insoddisfazione infelicità... una strepitosa Winslet da il volto ad una April triste sconfitta che trova un barlume di gioia ma che dura solo un attimo e la rivediamo con uno sguardo quasi folle qundo prende la decisione di una vita... Grande grandissimo Shannon in due dialoghi graffianti mette a nudo le debolezze di Di Caprio e fortuna che è il matto del film, in verità è l'unico lucido che riesce ad analizzare la vita della "coppia felice". Un film straordinario che ti lascia l'amaro in bocca e ti colpisce come un pugno allo stomaco ma che sa di vero e di probabile e di possibile ... non c'è nessuna pillola da indorare .... Ora bisogna leggere il libro.
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giuver
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domenica 1 febbraio 2009
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il senso della vita
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Il senso della vita. Questo è il titolo che avrei dato a questo film proprio perché è questo l’elemento centrale della trama. Il film parla di una cosa che riguarda l’uomo da sempre: il senso della vita. Non a caso è ambientato negli anni 60: ieri o oggi non fa differenza. Il problema è esistenziale. Tutti almeno una volta nella vita hanno pensato di essere “speciali”. Di essere al di sopra delle cose, inadatti al lavoro che si fa e alla vita che si conduce. Tutto è fatto in attesa di qualcosa di migliore, che sia più adatto e munificente. Il film parla proprio di questo sentimento. E lo fa con diversi volti e diversi personaggi proprio per sottolineare che riguarda tutti. Diverso è ovviamente il modo di affrontare la situazione.
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Il senso della vita. Questo è il titolo che avrei dato a questo film proprio perché è questo l’elemento centrale della trama. Il film parla di una cosa che riguarda l’uomo da sempre: il senso della vita. Non a caso è ambientato negli anni 60: ieri o oggi non fa differenza. Il problema è esistenziale. Tutti almeno una volta nella vita hanno pensato di essere “speciali”. Di essere al di sopra delle cose, inadatti al lavoro che si fa e alla vita che si conduce. Tutto è fatto in attesa di qualcosa di migliore, che sia più adatto e munificente. Il film parla proprio di questo sentimento. E lo fa con diversi volti e diversi personaggi proprio per sottolineare che riguarda tutti. Diverso è ovviamente il modo di affrontare la situazione. Kate Winslet impersona una donna debole, folle a volte, che vive nella paura di restare nella sua mediocrità. Non è adatta a fare la mamma e sogna di diventare un’attrice. Amore e sentimenti sono secondi al suo egoismo. Lei pensa di agire per il bene del marito ma invece lo fa per se. Leo impersona un ragazzo che invece gestisce la situazione in modo diverso. Abita in una casa che non ama, frequenta gente che non sopporta e fa un lavoro che non lo gratifica. Dentro di se il ricordo della gioventù con il sogno di abitare in una grande città e di aspettare la vocazione. Perché è così che la vita va vissuta. Aspettando la vocazione e facendo ciò che ti appassiona. E’ questo il senso della vita. Però lui ormai non è più un bambino: a trent’anni ha due figli, è in attesa di divenire papà per la terza volta e sa cosa sono le responsabilità, i rischi e le opportunità. Si è già chiuso nella sua nicchia vivendo la sua vita per lui mediocre ma non tenta più di fuggire. Lascia trascorrere i giorni con la consapevolezza di aver desiderato tutt’altro dalla sua vita ma senza aver la forza di cambiare il suo percorso convinto che il trascorrere del tempo non gli neghi altre possibilità. Ottime le interpretazioni degli attori e ottima la sceneggiatura con dialoghi precisi e mai troppo banali. Il film non ha ne alti ne bassi. Inaspettatamente non è la storia d’amore il fulcro della pellicola ma il film è incentrato sul senso della vita e non abbandona il discorso fino alla fine, quando una splendida scena chiude la pellicola: un vecchio sulla sua sedia che abbassa il volume del suo apparecchio acustico progressivamente fino a non sentire più nulla. Questo mentre la moglie parla dicendo cose che sente da una vita. Cose effimere, per lui stupide. E nel silenzio, l’espressione rilassata del vecchietto, lascia trasparire che anche lui, voleva tutt’altra vita.
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[+] l'egoismo!
(di roberta)
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- mimì -
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mercoledì 14 marzo 2012
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libertà......
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bhe, il film l'ho appena visto da un giorno e solo per caso e devo dire che è semplicemente bellissimo, un film che, anche se ambientato nell'America degli anni 50, ricalca quello che accade un po in tutti i paesi ed a tutte le coppie, probabilmente anche a me e bisogna avere il coraggio di ammetterlo ed ancora più coraggio per tentare di cambiare le cose, di viveri in modo libero e non condizionato dalla società e dalla vita che sembra e risulta un copione già scritto e vissuto come un passaggio dovuto e meccanico, scontato e profondamente noioso. Ecco, bisogna avere il coraggio di ammettere la noia della abitualità che si ha paura di lasciare. Solo se sai interpretare nel modo giusto la vita hai il coraggio di liberarti da essa e vivere veramente.
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bhe, il film l'ho appena visto da un giorno e solo per caso e devo dire che è semplicemente bellissimo, un film che, anche se ambientato nell'America degli anni 50, ricalca quello che accade un po in tutti i paesi ed a tutte le coppie, probabilmente anche a me e bisogna avere il coraggio di ammetterlo ed ancora più coraggio per tentare di cambiare le cose, di viveri in modo libero e non condizionato dalla società e dalla vita che sembra e risulta un copione già scritto e vissuto come un passaggio dovuto e meccanico, scontato e profondamente noioso. Ecco, bisogna avere il coraggio di ammettere la noia della abitualità che si ha paura di lasciare. Solo se sai interpretare nel modo giusto la vita hai il coraggio di liberarti da essa e vivere veramente. Molte volte però non si riesce a fare ciò e si corre il rischio di liberarsi con atti estremi come quello di April che accetti solo se riesci a metabolizzare la vita come una temporaneità senza uno scopo preciso. Questo film ci insegna che siamo schiavi di noi stessi e che i veri folli siamo tutti noi.
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roby
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lunedì 2 febbraio 2009
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revolutionary road?
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basato sul romanzo di Richard Yates, pubblicato nel 1961, Revolutionary Road ha un titolo provocatorio tanto quanto Disturbo della quiete pubblica, altro capolavoro dell'autore.
Revolutionary Road è la storia dei coniugi Wheeler, invidiabilmente giovani, belli e con prole, che vivono in un sobborgo americano e credono fermamente di essere migliori degli altri.
Questo concetto è rafforzato dalla mediatrice immobiliare, la signora Givings (Kathy Bates), che li ritiene una coppia perfetta per occupare una splendida villa.
I Wheeler abitano un sogno, ma il loro tentativo di distacco dalla squallida normalità non è altro che la normalità stessa e la finzione è destinata a crollare come un castello di carte.
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basato sul romanzo di Richard Yates, pubblicato nel 1961, Revolutionary Road ha un titolo provocatorio tanto quanto Disturbo della quiete pubblica, altro capolavoro dell'autore.
Revolutionary Road è la storia dei coniugi Wheeler, invidiabilmente giovani, belli e con prole, che vivono in un sobborgo americano e credono fermamente di essere migliori degli altri.
Questo concetto è rafforzato dalla mediatrice immobiliare, la signora Givings (Kathy Bates), che li ritiene una coppia perfetta per occupare una splendida villa.
I Wheeler abitano un sogno, ma il loro tentativo di distacco dalla squallida normalità non è altro che la normalità stessa e la finzione è destinata a crollare come un castello di carte.
Frank (Leonardo di Caprio) si ritrova a fare l'odiato lavoro del padre ed April (Kate Winslet) si scopre madre controvoglia. Il trasferimento a Parigi sembra essere la soluzione ideale, ma Frank rifiuta l'aborto di lei perché non vuole partire.
I ruoli stanno stretti ad entrambi ed entrambi preferiscono rifugiarsi nella menzogna e nella non-scelta - dopotutto ci vuole spina dorsale - dice April - per la vita che vuoi!
La denuncia della verità arriva dal figlio "pazzo" della signora Givings (Michael Shannon), un matematico sottoposto a elettroshock, l'unico capace di vedere lucidamente, che li scuote sbugiardandoli, facendo capire loro cosa sono diventati - dopotutto è molto comodo stare qui - dice - nel vuoto disperato (del conformismo)...
Siamo negli anni cinquanta e con Revolutionary Road crolla la dimensione del sogno americano, quell' ottimismo a tutti i costi di una paese appena uscito vittorioso dalla guerra che crede di trovarsi davanti ad una prosperità senza precedenti. Non a caso a Revolutionary Road non ci sarà più posto per il dramma vissuto dalla coppia, ridotto a pettegolezzo, quasi leggenda, di cui nessuno vuole più parlare. A Revolutionary Road tutto deve essere invincibilmente allegro, tutto è perfetto così com'è. Tutti fanno le non-scelte giuste, condivise; si pensi alla frase del capo che propone a Frank un inaspettato riconoscimento alla carriera - un uomo ottiene solo un paio di occasioni nella vita - dice - dopo un po' si ritrova a chiedersi com'è che è diventato una seconda scelta-
Come tanti grandi autori, anche Yates ha una sua capacità visionaria che rende attualissima la caduta del sogno di tutti noi immersi in una società giovanilistica, con quel misto di noia, stanchezza, insoddisfazione, in cui trionfano gli egoismi personali e l'apparenza.
Yates ritrae tutto questo senza pietà, senza traccia di speranza.
Ci scuote ma ci impedisce di piangere.
Lo consiglio ma bisogna vederlo ben consapevoli della sua forte drammaticità.
E' un capolavoro!!!
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[+] plauso alla regia di sam mendes!
(di roby)
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roquentin
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giovedì 12 febbraio 2009
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l'incomunicabilità della paralisi
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L'attitudine principale del film è la paralisi che si snoda dal primo all'ultimo minuto ricordando fortemente per chi lo abbia letto il Joyce di "The Dubliners". I protagonisti sono fermi in una incapacità di agire oppressiva e dilaniante, la sola decisione è scappare ma in realtà è più un destino che una scelta. L'incomunicabilità e l'egoismo mettono a fuoco un rapporto logoro e stanco tanto che il tradimento finisce per essere un problema minore; la paura di "non vivere" conduce allo stesso risultato a cui si approderebbe non avendola. Il contesto storico dell’America degli anni 50 alla presa con il dopoguerra, il riscatto della classe borghese e la difficile strada dell’emancipazione femminile contribuiscono a dare alla storia quell’aggancio con la problematica del lavoro e della sua standardizzazione.
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L'attitudine principale del film è la paralisi che si snoda dal primo all'ultimo minuto ricordando fortemente per chi lo abbia letto il Joyce di "The Dubliners". I protagonisti sono fermi in una incapacità di agire oppressiva e dilaniante, la sola decisione è scappare ma in realtà è più un destino che una scelta. L'incomunicabilità e l'egoismo mettono a fuoco un rapporto logoro e stanco tanto che il tradimento finisce per essere un problema minore; la paura di "non vivere" conduce allo stesso risultato a cui si approderebbe non avendola. Il contesto storico dell’America degli anni 50 alla presa con il dopoguerra, il riscatto della classe borghese e la difficile strada dell’emancipazione femminile contribuiscono a dare alla storia quell’aggancio con la problematica del lavoro e della sua standardizzazione. Film intenso, colmo di un angoscia latente che conduce ad un grido arrabbiato di vita per non finire come i due protagonisti: il punto è se siamo veramente arbitri del nostro destino o se quello che ci riserva la vita è un' ineluttabile necessità. Ma questa è tutto un’ altra storia.
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alice1992
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sabato 16 giugno 2012
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la drammaticità dell'esistenza
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Il film "revolutionary road" interpretato eccellentemente da Kate Winslet e Leonarno Di Caprio, due grandi interpreti del cinema contemporaneo, rappresenta un ottimo tentativo di estenuante ricerca della felicità.
I protagonisti, genitori di due bambini e proprietari di un'imponente villa nel quartiere 'revolutionary road', sono stimati ed invidiati dai vicini, considerati da tutti la coppia perfetta, un ottimo esempio da seguire.
In realtà la realizzazione della giovane coppia è solo apparente: Frank conduce un lavoro ordinario in attesa di trovare la sua reale aspirazione ed April imprigionata in una vita che non le appartiene, dedicata ai figli e alla cura della casa , prova un forte desiderio di evasione che la porta a proporre a Fank di trasferirsi a Parigi, luogo in cui il marito potrebbe trovare la sua strada e lei la felicità.
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Il film "revolutionary road" interpretato eccellentemente da Kate Winslet e Leonarno Di Caprio, due grandi interpreti del cinema contemporaneo, rappresenta un ottimo tentativo di estenuante ricerca della felicità.
I protagonisti, genitori di due bambini e proprietari di un'imponente villa nel quartiere 'revolutionary road', sono stimati ed invidiati dai vicini, considerati da tutti la coppia perfetta, un ottimo esempio da seguire.
In realtà la realizzazione della giovane coppia è solo apparente: Frank conduce un lavoro ordinario in attesa di trovare la sua reale aspirazione ed April imprigionata in una vita che non le appartiene, dedicata ai figli e alla cura della casa , prova un forte desiderio di evasione che la porta a proporre a Fank di trasferirsi a Parigi, luogo in cui il marito potrebbe trovare la sua strada e lei la felicità.
L'iniziale approvazione del marito, porta la coppia ad un periodo di illusoria serenità destinato a venir meno a causa delle insicurezze di Frank, spaventato all'idea di dover abbandonare quando faticosamente costruito alla volta di un futuro incerto, e della scoperta della nuova gravidanza di April.
Venuta meno la possibilità di trovare un senso alla propria vita a Parigi, città della speranza,
April afflitta da un incolmabile vuoto si avvia verso un allontanamento emotivo dal marito che preoccupato di perderla cerca, senza riuscirci, di colmare il suo vuoto interiore.
A seguito di un'accesa discussione, in cui l'incomunicabilità tra i coniugi arriva alle massime conseguenze, April muore di emorragia dopo essersi procurata l'aborto convinta che il bambino non avrebbe potuto condurre una vita serena in una famiglia che, ormai distrutta, non desiderava la sua nascita.
La crescente drammaticità del film, che diviene assoluta alla morte della protagonista, oltre a commuovere induce lo spettatore alla riflessione.
La ricerca della felicità e di una serenità interiore è indubbiamente l'obbiettivo primo di ogni essere umano, che tanto difficile da raggiungere può svanire in ogni istante lasciando rabbia e amarezza, la stessa amarezza che per molto tempo ha caratterizzato, nascosta dietro un apparente sicurezza, la vita di April fino a portarla alla rassegnazione e alla drammatica scelta che ne è conseguita.
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giulia
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sabato 31 gennaio 2009
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la winslet e di caprio di nuovo naufraghi d'amore
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Undici anni dopo l'incontro sulla prua del Titanic, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet si danno appuntamento sulla "Revolutionary Road". Con un abito tutto nuovo. Naufragio si, anche stavolta, ma di una storia d'amore. Leonardo e Kate si allontanano da Jack e Rose per diventare due egocentrici protagonisti di un duello d'amore, senza vincitori nè vinti. A Revolutionary Hill, una cittadina del Conneticut, sullo sfondo di un'America in piena ascesa capitalistica, la vita di una giovane coppia si incontra-scontra con l'incosistenza e la vacuità di una società borghese che li vuole a tutti i costi "belli e fortunati". Ma la storia ci insegna che dietro tante luci si scovano sempre profondi coni d'ombra, dentro i quali diventa impossibile non transitare.
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Undici anni dopo l'incontro sulla prua del Titanic, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet si danno appuntamento sulla "Revolutionary Road". Con un abito tutto nuovo. Naufragio si, anche stavolta, ma di una storia d'amore. Leonardo e Kate si allontanano da Jack e Rose per diventare due egocentrici protagonisti di un duello d'amore, senza vincitori nè vinti. A Revolutionary Hill, una cittadina del Conneticut, sullo sfondo di un'America in piena ascesa capitalistica, la vita di una giovane coppia si incontra-scontra con l'incosistenza e la vacuità di una società borghese che li vuole a tutti i costi "belli e fortunati". Ma la storia ci insegna che dietro tante luci si scovano sempre profondi coni d'ombra, dentro i quali diventa impossibile non transitare. Così, pezzo dopo pezzo, frammento dopo frammento, viene giù a brandelli la vita di April e Frank Wheeler, esempio di incontrastato benessere agli occhi di vicini e concittadini. Piano piano si accorgono che camminare su quella strada delle rivoluzioni diventa difficile, insostenibile, perchè breve vita avranno i vani tentativi di ricucire una coppia ormai sull'orlo del suicidio. Frank intraprende un insidioso galoppo verso una promozione lavorativa che aggiungerà insoddisfazioni e silenzi e, in attesa di "trovare la propria strada", si imbatte in una squallida relazione extragoniugale. April, più combattiva e forse più illusa, acchiappa l'ultima speranza rimastele e prepara i bagagli per Parigi, scappando da una vita che non le è mai appartenuta. Nel disperativo tentativo di fuga anche il suo giovane compagno e i due figli, destinati a naufragare insieme ai sogni di gloria e di riscatto nei confronti di una vita avara di soddifazioni. Il sogno europeo si scontrerà, però, con una realtà americana ben più stridente e stringente: lo stupore dei vicini e la disapprovazione della gente benpensante sommati ad un muro di incomunicabilità invalicabile tra marito e moglie, li porterà a recitare le loro ultime battute in quel di Revolutionary road, nella loro casetta a due piani, guscio che li proteggeva e che ora li mostra decadenti e decaduti come le pareti ingiallite e le maniglie imbrattate delle porte. Dietro silenzi interminabili e assordanti si spegne anche l'ultimo tentativo di ricongiunzione familiare e crolla il castelo fatato della famiglia Wheeler. Il regista Sam Mendes dirige attori incantevoli, lividi di rabbia e gonfi di dolore, tra cui proprio la Winslet, sua compagna nella vita, e Di Caprio in una delle sue migliori prove
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[+] __
(di marty)
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