luigi
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lunedì 19 aprile 2021
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evviva hollywood
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Ma perché ce l'avete tanto con i film Americani? Cosa faremo secca di loro? "Detenzione illegale" non è un capolavoro ma è un ottimo film.
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elgatoloco
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venerdì 1 aprile 2016
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l'equivoco chiave di volta del film
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Se c'è un film in cui/di cui l'equivoco è chiave di volta , questo è"Rendition", che ripropone il tema della tortura negli USA per reati considerati(anche giustamente, ma...)gravissimi come il terrorismo, questo è "Rendition", tema su cui si sono confrontati giuristi, filosofi del diritto e non solo, sociologi etc., senza mai arrivare a una netta condanna di tale"pratica".... Un equivoco eterno, dovremmo dire, quello della tortura e quindi della compatibilità o meglio congruenza tra fini e mezzi, un tema che appassionava già pensatori come Machiavelli, Guicciardini, Hobbes etc., per non dire dei tempi più recenti.
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Se c'è un film in cui/di cui l'equivoco è chiave di volta , questo è"Rendition", che ripropone il tema della tortura negli USA per reati considerati(anche giustamente, ma...)gravissimi come il terrorismo, questo è "Rendition", tema su cui si sono confrontati giuristi, filosofi del diritto e non solo, sociologi etc., senza mai arrivare a una netta condanna di tale"pratica".... Un equivoco eterno, dovremmo dire, quello della tortura e quindi della compatibilità o meglio congruenza tra fini e mezzi, un tema che appassionava già pensatori come Machiavelli, Guicciardini, Hobbes etc., per non dire dei tempi più recenti. ma qui, filmicamente, l'equivoco è anche basato sullo scambio di persona/e, scambio da intendersi anche proprio fisicamente. Sequenze non rapidissime, ma finalizzate alla comprensione di un"plot"non proprio semplicissimo, intelligentemente"complesso"(nell'accezione letterale del termine, dove complesso non vale= difficile). Interpreti di notevole e notevolissima levatura, dove si rivede una Meryl Streep particolarmente a suo agio nei ruoli da"cattiva"o meglio da"antipatica"quasi per partito preso...UNo dei pochi film che, anche per la tematica trattata(terrorismo islamico)ci interroga ben oltre le solite generalizzazioni mediatiche e pseudo-sociologiche e pseudo-psicologiche. El Gato.
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letigentil
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domenica 6 dicembre 2015
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temo x l' affondo della nostra civiltà .
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C' e' solo da pregare che non possa mai accadere di trovarti,
innocente, in un dramma del genere....
Quante vittime in questa truculenta nostra civiltà del terrore?
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filippo catani
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giovedì 19 novembre 2015
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prigioni segrete
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Un terribile attentao mette a capo della sezione CIA del paese un giovane agente. L'uomo dovrà confrontarsi con Washinghton e con il capo dei servizi segreti locali. Nel frattempo negli USA viene fermata una persona sospettata di avere legami con gli attentati.
Un film intenso che ricostruisce senza tanti giri di parole quelli che sono stati gli errori più evidenti della lotta statunitense al terrorismo e cioè le detenzioni illegali o vari e propri rapimenti per poi essere trasferiti in carceri speciali e formalmente inesistenti. In questi luoghi i sospettati erano sottoposti a torture. Tutto questo andava di pari passo con il lavoro di intelligence sul campo ma anche con una nuova generazione di giovani pronti a compiere nuovi attentati.
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Un terribile attentao mette a capo della sezione CIA del paese un giovane agente. L'uomo dovrà confrontarsi con Washinghton e con il capo dei servizi segreti locali. Nel frattempo negli USA viene fermata una persona sospettata di avere legami con gli attentati.
Un film intenso che ricostruisce senza tanti giri di parole quelli che sono stati gli errori più evidenti della lotta statunitense al terrorismo e cioè le detenzioni illegali o vari e propri rapimenti per poi essere trasferiti in carceri speciali e formalmente inesistenti. In questi luoghi i sospettati erano sottoposti a torture. Tutto questo andava di pari passo con il lavoro di intelligence sul campo ma anche con una nuova generazione di giovani pronti a compiere nuovi attentati. Quì poi troviamo anche le storie più diciamo private che si intrecciano con le vicende principali; da una parte troviamo una giovane donna che lotta per sapere dove sia sparito il marito. D'altra parte c'è la giovane figlia del capo dei servizi segreti locali che lotta per la propria emancipazione e difende il suo amore per un ragazzo non scelto dal padre e che nasconde un terribile segreto. Insomma un bel film infarcito di ottimi attori dai giovanissimi Gyllenhaal e Whiterspoon fino ad arrivare a un'algida Streep passando per i bravi Arkin e Sarsgaard.
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gianleo67
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giovedì 1 novembre 2012
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la faccia buonista della fiction made in usa
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Giovane ingegnere americano di origini egiziane, marito e padre famiglia, viene rapito dalla Cia per essere illegalmente condotto in Marocco, dove viene brutalizzato e interrogato: è sospettato di aver fornito consulenza per la costruzione di un ordigno utilizzato in un attentato jiadista. L'umanità e l'idealismo di un giovane analista della CIA sarà la sua unica speranza di salvezza. Thriller politico che si muove lungo le coordinate spazio temporali dei luoghi comuni delle spy story hollywoodiane, alternado i fraintesi presidi di democrazia e giustizia della burocrazia americana a quelli più rozzi e primitivi dei governi mediorientali. L'uso singolare (anche se non del tutto originale) del montaggio ed un onesto lavoro di scrittura riescono a sviluppare in modo convincente un 'articolato' narrativo che segue i destini paralleli e interdipendenti dei vari protagonisti le cui azioni e scelte condizionano in modo determinate l'esito di una vicenda tanto esemplare quanto prevedibilmente scontata.
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Giovane ingegnere americano di origini egiziane, marito e padre famiglia, viene rapito dalla Cia per essere illegalmente condotto in Marocco, dove viene brutalizzato e interrogato: è sospettato di aver fornito consulenza per la costruzione di un ordigno utilizzato in un attentato jiadista. L'umanità e l'idealismo di un giovane analista della CIA sarà la sua unica speranza di salvezza. Thriller politico che si muove lungo le coordinate spazio temporali dei luoghi comuni delle spy story hollywoodiane, alternado i fraintesi presidi di democrazia e giustizia della burocrazia americana a quelli più rozzi e primitivi dei governi mediorientali. L'uso singolare (anche se non del tutto originale) del montaggio ed un onesto lavoro di scrittura riescono a sviluppare in modo convincente un 'articolato' narrativo che segue i destini paralleli e interdipendenti dei vari protagonisti le cui azioni e scelte condizionano in modo determinate l'esito di una vicenda tanto esemplare quanto prevedibilmente scontata. L'idea della scelta etica come misura del grado di evoluzione culturale e politica è la solita arma a doppio taglio che se da un lato conferisce al film la sua dinamica ragion d'essere, dall'altro non sposta di una virgola il coraggio e la libertà creativa di una produzione cinematografica che si limita ad una mera operazione di copia-incolla dall'archivio sterminato delle confezioni fotocopia (persino la relazione sentimentale tra la cinica funzionaria CIA ed il navigato senatore liberal!). Nulla di nuovo quindi sotto il sole della nazione a stelle e strisce ma neanche sotto quello (assai più cocente) delle location mediorientali tra l'amore osteggiato di una giovane coppia autoctona e le derive stragiste della jiad islamica, tra la difesa dei sacri valori della tradizione familiare e la brutalità fratricida della lotta al terrore. L'unica scintilla di originalità di un film che rischia di implodere sotto la routine della stratificazione ideologica e la prolissa banalità del melodramma, è dato dal 'coup de théâtre'di una sfalsamento temporale tra le due vicende principali (l'attentato terroristico e la ricerca dei soui responsabili) che crea un singolare equivoco di significati e di senso e che ci conduce all'essenza stessa del linguaggio cinematografico: lo straniamento dello spettatore di fronte alla sempre ingannevole rappresenzione della realtà. Jake Gyllenhaal spaesato e vagamente inespressivo (si devono pur pagare le bollette!) e Meryl Streep che rifà il verso a se stessa. Buonista.
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__jb__
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sabato 28 luglio 2012
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poveretti
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...quelli che recensiscono i film: nel 90% dei casi sono film americani e a causa della loro distorsione mentale si trovano costretti masochisticamente a sputare nel piatto dove mangiano. Buon appetito.
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ultimoboyscout
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venerdì 14 maggio 2010
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solito film schierato.
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Unodei tanti film di parte partoritidagli amici americani, che prima ne combinano di tutti i colori poi denunciano il tutto, durante il periodo di presidenza Bush. Ma ora grazie ad Obama, il nuovo Re Mida, il nuovo Re Sole, l'illuminato unico possessore della verità, tutti i film di questo tipo non verranno più prodotti, poichè non ce ne sarà più bisogno ne motivo. Ritmi bassi e pochi scossoni, interpretazioni più che sufficienti per un film comunque appena accettabile. Il rimorso non basta per redimersi.
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lucido71
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domenica 7 giugno 2009
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contro islam patrioct act e... i telespettatori...
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A differenza della suspence declamata dai recensori di MyMovies, abbiamo visto solo un film semplice e piuttosto prevedibile, che non ci ha affatto arricchito... sarà che prediligo i film d'azione, tuttavia, anche un buon thriller come questo si vendeva, doveva esser più movimentato... trama che denuncia un attacco politico al Patrioct Act da una parte, e che spara sull'Islam alla maniera "occidentale" dall'altra, scontentando tutti; attori evanescenti, compresa la Streep; pellicola prevedibile già dall'inizio: film SCONSIGLIATO! Piuttosto, vi suggerisco: SHOOTER, PERFECT STRANGER, INSOMNIA, MANCHURIAN CANDIDATE...
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simonex94
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domenica 12 aprile 2009
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rendition-detenzione illegale!!!!! bel film!!!!!!!
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mi ha colpito molto l'interpretazione di reese witherspoon,che in questo film è stata parecchio brava!!!!! meryl streep è una garanzia!!!! bravo anche gyllenhaal! La trama ha colpito molto,in tutti i sensi e porta a porci delle domande LE TORTURE SERVONO A ESTORCERE INFORMAZIONI? e SE SI,ALZERANNO O ABBASSERANNO L'IMMAGINE CHE IL MONDO HA DELL'AMERICA??!? thriller incentrato sulla tortuta e sul sequestro di "stato", rendition è un ottimo film, sconvolgente se pensiamo che questo film è basato su eventi veri!!! cioè non la storia; ma il fatto che l'america( la CIA) utilizza LA TORTURA PER ESTORCERE INFORMAZIONI A PRESUNTI TERRORISTI!!!
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luka
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venerdì 27 febbraio 2009
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brutto
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il film è fiappo noioso e senza senso non guardatelo
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