river caulfield
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sabato 26 gennaio 2008
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cronenberg e body language
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Vi invito a riflettere su questo: il nostro corpo è veramente la mappa, l'iter disegnato della storia della nostra vita?è un qualcosa di inscindibile dal nostro passato e quindi rappresenta quello che poi in fondo siamo?si può modificare il nostro aspetto e cambiare di conseguenza la nostra personalità?che senso hanno, se non puramente estetico e superficiale(nel vero senso della parola)i tatuaggi che oggi invadono la pelle di molti adolescenti che in astinenza da adrenalina decidono di spendere qualche centinaio di euro(tanto paga papà....)per un tribale luccicante?Il film non è sicuramente un capolavoro, difatti è di gran lunga inferiore a "History of violence", ma contiene scene di grande valore e sicuramente non è banale(il che è un gran pregio visto quello che ci viene propinato al cinema ultimamente.
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Vi invito a riflettere su questo: il nostro corpo è veramente la mappa, l'iter disegnato della storia della nostra vita?è un qualcosa di inscindibile dal nostro passato e quindi rappresenta quello che poi in fondo siamo?si può modificare il nostro aspetto e cambiare di conseguenza la nostra personalità?che senso hanno, se non puramente estetico e superficiale(nel vero senso della parola)i tatuaggi che oggi invadono la pelle di molti adolescenti che in astinenza da adrenalina decidono di spendere qualche centinaio di euro(tanto paga papà....)per un tribale luccicante?Il film non è sicuramente un capolavoro, difatti è di gran lunga inferiore a "History of violence", ma contiene scene di grande valore e sicuramente non è banale(il che è un gran pregio visto quello che ci viene propinato al cinema ultimamente....).Da vedere.
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lau
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mercoledì 23 gennaio 2008
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regia magistrale, crea atmosfera inimitabile
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Trama interessante, regia magistrale, Viggo Mortensen semplicemente stupendo..un film crudo, ma mai volgare nè scontato. La storia è profondamente drammatica, ma la regia, lucida e razionale, accompagna lo spettatore in maniera oggettiva attraverso le scene e le sensazioni, fino alla conclusione. Il taglio non è passionale, ma malinconico e distaccato, quasi rassegnato...la violenza e la crudezza di alcune scene non fanno altro che completare l'atmosfera, sono indispensabili. Insomma, che aggiungere? Consiglio di correre a vederlo!
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molly
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lunedì 21 gennaio 2008
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...aveva solo 14 anni...urlò naomi
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Ma come si fa a scrivere una sceneggiatura così, e così mi imbatto nel secondo film di Cronemberg (dopo Crash) che non mi piace. Allora vi dico quali sono le cose che non stanno in piedi e poi ditemi voi:1 la ragazza ha famiglia russa e non ha mai sentito parlare della mafia russa (ma è ritardata?)2 la ragazza ruba dalla borsetta di una minorenne, incinta, eroinomane, come se niente fosse, togliendo una prova importante alla polizia...vabbé... 3 la ragazza (nonostante la morte palesemente oscura della minorenne) va come se niente fosse e far tradurre il diario che ha rubato (!!!!) a un perfetto nonnetto sconosciuto dall'aria ambigua e minacciosa... 4 la ragazza nonostante sappia che è coinvolta la mafia e la madre era una povera russa costretta alla prostituzione, si prodiga per rimandare la bimba in russia dalla famiglia d'origine "salvandola" da una accogliente famiglia adottiva londinese (pure stronza, oltre che demente)5 la ragazza dopo essersi resa conto di quanto è rischiosa la situazione va davanti alla sede della mafia russa e urla come una mocciosa "ma come fate? La bambina è figlia del mafioso , la madre aveva solo 14 anni!!!" Sfido chiunque a trovare una persona che farebbe una cosa del genere senza credersi Sailor Moon.
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Ma come si fa a scrivere una sceneggiatura così, e così mi imbatto nel secondo film di Cronemberg (dopo Crash) che non mi piace. Allora vi dico quali sono le cose che non stanno in piedi e poi ditemi voi:1 la ragazza ha famiglia russa e non ha mai sentito parlare della mafia russa (ma è ritardata?)2 la ragazza ruba dalla borsetta di una minorenne, incinta, eroinomane, come se niente fosse, togliendo una prova importante alla polizia...vabbé... 3 la ragazza (nonostante la morte palesemente oscura della minorenne) va come se niente fosse e far tradurre il diario che ha rubato (!!!!) a un perfetto nonnetto sconosciuto dall'aria ambigua e minacciosa... 4 la ragazza nonostante sappia che è coinvolta la mafia e la madre era una povera russa costretta alla prostituzione, si prodiga per rimandare la bimba in russia dalla famiglia d'origine "salvandola" da una accogliente famiglia adottiva londinese (pure stronza, oltre che demente)5 la ragazza dopo essersi resa conto di quanto è rischiosa la situazione va davanti alla sede della mafia russa e urla come una mocciosa "ma come fate? La bambina è figlia del mafioso , la madre aveva solo 14 anni!!!" Sfido chiunque a trovare una persona che farebbe una cosa del genere senza credersi Sailor Moon. 6 al cattivone la polizia fa il prelievo del sangue al mattino per confrontarlo con la neonata e la neonata è abbandonata in ospedale fino all sera stessa, non è sotto sorveglianza, non hanno preso il sangue prima a lei...7 Il mafioso stupratore, assassino, pazzo, alcolizzato figlio del boss alla fine non riesce ad uccidere una neonata (chi lavora ai profili psicologici dei personaggi con Cronemberg?)8 happy end a casa con la demente che si è presa la bambina (non si sa come) e taglia il tacchino con i parenti tutti felici (un poco ingenuo e un poco surreale) forse Cronemberg non conosce la burocrazia inglese. Nel complesso non regge, non sta in piedi, non convince, a tratti ridicolo, il film si salva per l'ottima recitazione di Mortensen e per il quasi convincente Cassel, la Watts è troppo forte e troppo intensa per avere tanta idiozia come personaggio, l'interpretazione non segue la trama, l'ostetrica si comporta come un'ignorante ingenua la watts la fa sembrare una donna piena, saggia e passionale, non ha senso, nemmeno l'escamotage di farla sembrare impulsiva nei confronti della bambina perché a sua volta ha perso un bambino non funziona, non convince. peccato...
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(di carla)
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(di vanessa)
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patty&ozzy
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lunedì 21 gennaio 2008
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un film che merita l'acquisto del biglietto
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l'interpretazione di mortensen ti segna indelebilmente come uno dei tanti suoi tatuaggi....veramente bravo anche cassel....da vedere
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ue ue
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lunedì 21 gennaio 2008
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il dioppiaggio è veramente ridicolo
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A èparte ceh probabilmente non eri molto attento, cacchio si capisce al volo che la voce fuori campo legge il diario della ragazzina, concordo con quanto scritto trigu
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il conformista
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domenica 20 gennaio 2008
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guardare oltre, non è un documentario!
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In questo momento storico, costituito da un piattume generale, Cronenberg crea un genere molto sopra le righe, con delle trovate molto ironiche, con ambiguità latente, con violenza molto fummettosa, non particolarmente terrificante, ma usata come caratterizzazione estetica. Mi hanno fatto ridere i miei amici che si preoccupava della "sceneggiatura debole". Non è questo il punto. Si ragione per schemi classici. Non vuole essere un film neorealista, nè calligrafico. A Cronenberg non interessano i dettagli ma le tinte forti. Personalmente avevo preferito "A history of violence" che mi era sembrato più avvicente. Ma questo non è male, soprattutto Naomi Watts, Viggo Mortensen e Vincent Cassel. Un pò meno Armin Mulher Stahll che avevo preferito in un ruolo analogo in "Music Box".
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maryluu
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venerdì 18 gennaio 2008
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in bilico tra tensione e sentimenti
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Sono rimasta piacevolmente affascinata dal bel film di David Cronenberg, che ha dimostrato grande maestria nel raccontare una storia che poteva benissimo cadere nel banale e nel già visto o diventare un tipico film violento dei nostri giorni. " La promessa dell'assassino" si è rivelata un'opera ben fatta. La violenza, resa scabrosa dalla scelta di armi da taglio , appare però in equilibrio con la trama che si dipana a tinte forti, catturando l'attenzione dello spettatore che per 100 minuti si troverà come sospeso all'interno della storia stessa e la vivrà con una terribile angoscia di cui non si spiegherà il motivo.
Molto coerente e mirata la scelta di girare molte scene in lingua russa, che rendono il tutto più reale e drammatico.
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Sono rimasta piacevolmente affascinata dal bel film di David Cronenberg, che ha dimostrato grande maestria nel raccontare una storia che poteva benissimo cadere nel banale e nel già visto o diventare un tipico film violento dei nostri giorni. " La promessa dell'assassino" si è rivelata un'opera ben fatta. La violenza, resa scabrosa dalla scelta di armi da taglio , appare però in equilibrio con la trama che si dipana a tinte forti, catturando l'attenzione dello spettatore che per 100 minuti si troverà come sospeso all'interno della storia stessa e la vivrà con una terribile angoscia di cui non si spiegherà il motivo.
Molto coerente e mirata la scelta di girare molte scene in lingua russa, che rendono il tutto più reale e drammatico. Incisiva anche la lettura del diario della ragazza di 14 anni , che aggiunge, a quella sensazione di trovarsi in bilico, anche la malinconia di una tenue voce dall'accento straniero. Un grande applauso merita Viggo Mortensen, la cui espressività colpisce e ci fa capire il suo essere interiore anche quando parla in russo. Davvero entusiasmante la scena del nudo. I tatuaggi, la suana, l'atmosfera, la violenza, magistralmente mischiati, rendono la scena unica e emozionante. Insomma nel complesso un gran ben film. Toccante sotto molti punti di vista e che merita di certo la nostra attenzione e il prezzo del biglietto.
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(di reiver)
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[+] non avevo dubbi :) :)
(di maryluu)
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(di maryluu)
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jim
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venerdì 18 gennaio 2008
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boh
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Non ho capito il finale. Lei ha la bambina. Lui è nel ristorante e quindi è diventato Re. I malavitosi che fine hanno fatto? Arrestati? Morti? E soprattutto lui sta con lei o si sono detto addio? BOH
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(di lorenz83)
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eraserhand
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mercoledì 16 gennaio 2008
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da non perdere
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Il suo occhio in passato ha saputo attraversare come una sonda gli aspetti più sfuggevoli, oscuri e raccapriccianti dell’essere umano. Lo stesso sguardo posato su una storia noir non poteva che offrirci un’esperienza profonda, viscerale e coinvolgente. Solo sul finire si assiste a un lieve calo di tensione ma dato lo spessore del film si tratta di cosa del tutto sorvolabile. Da non perdere assolutamente.
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