La promessa dell'assassino

Film mediocre, scene poco realistiche che fanno del film un semplice film d'azione. Per chi ama le scene dure anche se hanno poca credibilità.

un bellissimo film davvero... uno dei migliori degl ultimi tempi

Di film che raccontino vicende di Gangster ne vediamo ormai di tutti i tipi, ma questo mi è sembrato uno dei peggiori, sin dalle prime scene. Le varie storie che qui s'intrecciano non sembrano reggere il pretesto per le (diremmo in questo caso) solite scene da Gangster movie, in cui il manovale di turno esegue il suo compito di staccare i denti e le dita al cadavere di turno con estrema naturalezza, senza mostrare il minimo ripugno. Per non parlare dell'ostetrica che si presenta ripetutamente dal Boss, fino anche ad affrontarne verbalmente il figlio per la povera bambina rimasta sola, o dello zio di lei che invece di essere ucciso viene mandato in esilio in un hotel a 5 stelle (li cominciava a farsi comico), e si potrebbe andare avanti. [+]

Di film che raccontino vicende di Gangster ne vediamo ormai di tutti i tipi, ma questo mi è sembrato uno dei peggiori, sin dalle prime scene. Le varie storie che qui s'intrecciano non sembrano reggere il pretesto per le (diremmo in questo caso) solite scene da Gangster movie, in cui il manovale di turno esegue il suo compito di staccare i denti e le dita al cadavere di turno con estrema naturalezza, senza mostrare il minimo ripugno. Per non parlare dell'ostetrica che si presenta ripetutamente dal Boss, fino anche ad affrontarne verbalmente il figlio per la povera bambina rimasta sola, o dello zio di lei che invece di essere ucciso viene mandato in esilio in un hotel a 5 stelle (li cominciava a farsi comico), e si potrebbe andare avanti. Per quanto riguarda la scena della doccia, a parte la pessima interpretazione del tizio coi baffoni, personalmente credo potesse essere una scelta stilistica migliore continuare a non far vedere il pinnaracchio penzolare, come nei primi tagli, magari riportando alla mente immagini di Hitckockiana memoria, e per quanto riguarda i rumori delle lame sulle pareti, la descrizione rende molto bene l'idea del suono, peccato che si senta lo stesso anche quando colpiscono la carne. Sinceramente sono andato al cinema per le 4 stellette e le ottime parole della recensione, nonostante qualche consiglio a lasciar perdere da parte di alcuni amici, e devo dire di essere rimasto davvero deluso. [-]

Che Anna si sarebbe presa cura della neonata, che Nikolai fosse un infiltrato, che Kirill fosse un fondamentalmente buono devastato dal confronto paterno, lo si legge nei primi 15 minuti di film. Una mafia russa dipinta alquanto sufficiente e scontata, quasi banalotta. La trama, di contenuti scontati che scontentano, non rende omaggio alla bravura recitativa del cast. Sono d'accordo con chi sostiene che un Vincent Cassel così bravo (o/e ben diretto) non si era mai visto. Buone anche le scenografie e la scelta cromatica. Film guardabile.

CONTINUA L'EVOLUZIONE DI CRONEMBERG!!! IL PASSAGGIO DALL'HORROR AL PSICADELICO-VISIONARIO...AL NOIR FA' CAPIRE COME IL CERVELLO E' UN ORGANO CHE CRESCE...IL TOCCO DEL MAESTRO E' NOTEVOLE...ANCHE IN QUESTA PELLICOLA...MAGARI CHI ERA ABITUATO AL PASSATO PUO' TROVARLO MENO INTERESSANTE(nel ritmo o nelle poche scene altisonanti)..MA IL TEMA DI FONDO CHE SORVOLA NEI SUOI FILM...IL RAPPORTO..MACCHINA-CORPO...è SEMPRE PRESENTE(TATOO E VITA)ANCHE QUI!!! INTERPRETAZIONI SUPERLATIVE E RITMO cadenzato DEL MISTERO DELLA MALAVITA RISULTA ADEGUATO...SCENEGGIATURA PARSIMONIOSA..TRAMA PIACEVOLE...UN PICCOLO CAPOLAVORO IN QUESTI TEMPI DI CINEMA SCADENTE

UNA STORIA TESA E DELUDENTE, CRONENBERG CI PARLAVA ATTRAVERSO METAFORE HORROR E/O VISIONARIE. QUESTA INCURSIONE NELLA REALTA' CRIMINALE MI INFASTIDISCE E MI LASCIA AMAREGGIATO. UN CONTO E' UN DEMONE CHE APRE LE CARNI DALL'INTERNO, UN CONTO E' UN'ORRENDA CICATRICE PROCURATA ATTRAVERSO UN'INCIDENTE AUTOMOBILISTICO PROVOCATO, UN ALTRO INVECE E' QUESTA CARNE NEL MONDO DELLA MAFIA E DEI CATTIVONI. NAOMI WATTS ASSOLUTAMENTE INUTILE E SPRECATA, GLI ALTRI BRAVISSIMI, ESECUTORI PERFETTI DI UN FILM SENZA CRONENBERG. "SPIDER" E "HISTORY OF VIOLENCE" ERANO FILM "SUOI", MANCAVA IL CORPO, MA C'ERA LA SCHIZOFRENIA. QUI NON C'E' MISTERO, NON C'E' INTRIGO, C'E' BRUTTA GENTE CHE FA COSE AGGHIACCIANTI, MA E' ROBA CRUDA PER INCHIESTE GIORNALISTICHE, NON FIGURE RETORICHE ALLE QUALI IL REGISTA CI AVEVA ABITUATI. [+]

UNA STORIA TESA E DELUDENTE, CRONENBERG CI PARLAVA ATTRAVERSO METAFORE HORROR E/O VISIONARIE. QUESTA INCURSIONE NELLA REALTA' CRIMINALE MI INFASTIDISCE E MI LASCIA AMAREGGIATO. UN CONTO E' UN DEMONE CHE APRE LE CARNI DALL'INTERNO, UN CONTO E' UN'ORRENDA CICATRICE PROCURATA ATTRAVERSO UN'INCIDENTE AUTOMOBILISTICO PROVOCATO, UN ALTRO INVECE E' QUESTA CARNE NEL MONDO DELLA MAFIA E DEI CATTIVONI. NAOMI WATTS ASSOLUTAMENTE INUTILE E SPRECATA, GLI ALTRI BRAVISSIMI, ESECUTORI PERFETTI DI UN FILM SENZA CRONENBERG. "SPIDER" E "HISTORY OF VIOLENCE" ERANO FILM "SUOI", MANCAVA IL CORPO, MA C'ERA LA SCHIZOFRENIA. QUI NON C'E' MISTERO, NON C'E' INTRIGO, C'E' BRUTTA GENTE CHE FA COSE AGGHIACCIANTI, MA E' ROBA CRUDA PER INCHIESTE GIORNALISTICHE, NON FIGURE RETORICHE ALLE QUALI IL REGISTA CI AVEVA ABITUATI. TRA DIECI ANNI VEDREMO SE CI SI RICORDERA' PIU' DI QUESTO O DI "VIDEODROME". [-]

è un bellissimo film! Qualcuno si lamenta che è lento, che c'è troppo sangue o fesserie del genere ma sono solo scuse, la "lentezza" del film permettere di godercelo per intero, il sangue è usato ma non abusato nelle scene, non sono un esperto dei film di cronemberg e magari i suoi fan si aspettavano altro ma se andate con l'idea di vedervi un bel film dove non c'è nulla di scontato e se non vi fanno impressione le scene di sgozzamenti e di sangue andate a vederlo!

Ci sono cineasti ossessionati da una cinefilia che abbia potere di illuminare lo spettatore e di colpirlo direttamente allo stomaco. David Cronenberg, oltre ad esserne ossessionato né è anche dotato. Usa come mezzo di comunicazione le metamorfosi spirituali e corporali . Ne “La promessa dell’ assassino”, narra infatti la storia di un’ ostetrica (la splendida Naomi Watts) intenta a scoprire (sotto lo spunto di un diario) la verità sulla morte di una giovane russa e pronta a difenderne la creatura concepita. Sarà costretta ad imbattersi in una famiglia russa guidata dal boss (il padre della bambina), supportata da un erede sconclusionato (Vincent Cassel, mai visto così bravo) e maltrattato dal padre che cercherà il conforto, quasi omosessuale, dello straordinario autista ed infiltrato Viggo Mortenssen, il quale sarà posseduto da una forte espressività di gesti e sguardi. [+]

Ci sono cineasti ossessionati da una cinefilia che abbia potere di illuminare lo spettatore e di colpirlo direttamente allo stomaco. David Cronenberg, oltre ad esserne ossessionato né è anche dotato. Usa come mezzo di comunicazione le metamorfosi spirituali e corporali . Ne “La promessa dell’ assassino”, narra infatti la storia di un’ ostetrica (la splendida Naomi Watts) intenta a scoprire (sotto lo spunto di un diario) la verità sulla morte di una giovane russa e pronta a difenderne la creatura concepita. Sarà costretta ad imbattersi in una famiglia russa guidata dal boss (il padre della bambina), supportata da un erede sconclusionato (Vincent Cassel, mai visto così bravo) e maltrattato dal padre che cercherà il conforto, quasi omosessuale, dello straordinario autista ed infiltrato Viggo Mortenssen, il quale sarà posseduto da una forte espressività di gesti e sguardi. La trama non ha un finale narrativamente organico (Watts e Mortenssen capiranno di provare reciproca attrazione ma non la consumeranno, tornanoo con ordinaria tranquillità alle proprie vite) e costringe il pubblico alla riflessione ed al coinvolgimento. Ogni sequenza filmica è scarna e fisica, così come lo sono gli interpreti, tatuati, senza vestiti e molto determinati. Grandi pezzi di un’ abilissima regia e di un classicismo cronenbergiano che dopo un periodo di trascuratezza, è amato e declamato da Hollywood. [-]

Questo film rappresenta la prova più composta di Cronemberg, regista visionario, duro, coraggioso e spesso complicato da seguire. Un film dove l'eccesso non è nelle immagini (come in pellicole passate del regista) bensì nei contenuti: l'inconsapevole coraggio di un'infermiera, la tragica realtà ed efferratezza della mafia russa ambientata a Londra, la vacuità di un Cassel lasciato in secondo piano e la imperiosità di un Mortensen che calza alla perfezione una parte cucitagli addosso. La trama è semplice e forse poco avvincente; il film si sviluppa con lentezza, fino al colpo di scena (Mortensen è un infiltrato sotto copertura) che però non catalizza l'interesse; perchè il cuore del film è nel trionfo dei buoni sentimenti difesi dalla naturelezza ed innocenza di un'infermierina di orogine (gurda caso) russa: il male ed il bene hanno la stessa provenienza. [+]

Questo film rappresenta la prova più composta di Cronemberg, regista visionario, duro, coraggioso e spesso complicato da seguire. Un film dove l'eccesso non è nelle immagini (come in pellicole passate del regista) bensì nei contenuti: l'inconsapevole coraggio di un'infermiera, la tragica realtà ed efferratezza della mafia russa ambientata a Londra, la vacuità di un Cassel lasciato in secondo piano e la imperiosità di un Mortensen che calza alla perfezione una parte cucitagli addosso. La trama è semplice e forse poco avvincente; il film si sviluppa con lentezza, fino al colpo di scena (Mortensen è un infiltrato sotto copertura) che però non catalizza l'interesse; perchè il cuore del film è nel trionfo dei buoni sentimenti difesi dalla naturelezza ed innocenza di un'infermierina di orogine (gurda caso) russa: il male ed il bene hanno la stessa provenienza. Politically correct. [-]

ottimo film, dalla regia alla colonna sonora, ma da guardare assolutamente in lingua originale. Mortensen strepitoso...