La promessa dell'assassino

Il film di Cronenberg mi ha convinto quasi del tutto,in particolare il suo essere crudo nel mostrare scene non semplici.Ritengo ottima l'interpretazione di Viggo Mortensen,superiore alle altre,forse anche per il tipo di personaggio,molto brava anche Naomi Watts.Nel complesso un film più che buono,che vale il prezzo del biglietto.

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BANALE,SCONTATO,INUTILE,VIOLENZA GRATUITA,PER FESSI,BRUTTO,COSTANTEMENTE PREVEDIBILE, DOPPIATO MALISSIMO,PATETICO,..IN POCHE PAROLE, IN UNA PAROLA FA S.. O C..

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A differenza di taluni pseudoregisti che vanno avanti a furia di malesseri adolescenziali, Cronenberg confeziona un film "vero", dove il dolore dei protagonisti quasi intrappolati in una metropoli cupa e piovosa e' sintetizzato nello sguardo glaciale di Nikolai interpretato da un grande Viggo Mortensen. Certo anche il resto del cast non e' da meno come il "guascone" Cassel od il perfido Mueller-Stahl, ma il protagonista maschile merita davvero un encomio. Chissa' se il grande autore canadese li ha rimediati su my-space....

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FILM PERFETTO, NIENTE DA DIRE

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con "a history of violence" david croneneberg metteva in scena gli impulsi violenti di un uomo. affidando a viggo mortensen (candidato ai golden globe)il ruolo del freddo e imperturbabile Nickolai, cronenberg torna alla regia affrontando una storia cupa,tesa e potente.scena cuto:il combattimento nella sauna di nickolai. da manuale.

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Il Natale degli alberi , dei presepi , dei panettoni e dello spumante con le bollicine , per i cristiani , è il giorno più bello dell'anno . La bontà dilaga e si allarga a macchia d'olio . Prende forme diverse a seconda dei paesi e delle tradizioni popolari . Al Nord corrono veloci le renne sulle slitte . Al Sud esulta e gioisce il mercato . Nelle città trionfano le luminarie . Dentro le case si accendono le variopinte lampadine che rischiarano i presepi . Ma negli angiporti e nelle oscure vie delle grandi metropoli , a Natale , a Capodanno , a Pasqua e a Ferragosto , si consuma , in silenzio , il turpe mercimonio dei corpi di fanciulle che sono facile preda delle mafie di tutto il mondo . Il film di David Cronenberg ci sbatte in faccia , con forza dirompente , una macroscopica e insopportabile ingiustizia . [+]

Il Natale degli alberi , dei presepi , dei panettoni e dello spumante con le bollicine , per i cristiani , è il giorno più bello dell'anno . La bontà dilaga e si allarga a macchia d'olio . Prende forme diverse a seconda dei paesi e delle tradizioni popolari . Al Nord corrono veloci le renne sulle slitte . Al Sud esulta e gioisce il mercato . Nelle città trionfano le luminarie . Dentro le case si accendono le variopinte lampadine che rischiarano i presepi . Ma negli angiporti e nelle oscure vie delle grandi metropoli , a Natale , a Capodanno , a Pasqua e a Ferragosto , si consuma , in silenzio , il turpe mercimonio dei corpi di fanciulle che sono facile preda delle mafie di tutto il mondo . Il film di David Cronenberg ci sbatte in faccia , con forza dirompente , una macroscopica e insopportabile ingiustizia . A Londra , durante un freddo e umido inverno , una bella e sfortunata ragazza di origine russa muore di parto . Una levatrice ( Naomi Watts ) viene in possesso del diario della giovane mamma defunta . Dalle pagine di quel piccolo libricino tascabile emerge un mondo orribile fatto di violenza , di stupri e di prostituzione forzata . Uomini senza scrupoli fanno soldi a palate grazie alla tortura . Migliaia di ragazze vengono prelevate , con la sopraffazione , dagli ex paesi dell'Est e gettate nelle mani di porci che le seviziano per quattro soldi . Lo sanno tutti , ma nessuno muove un dito per fermare questo traffico ignobile . Cronenberg ci offre uno spaccato micidiale di questa squallida compravendita con delle immagini crude e , al tempo stesso , splendide , memorabili , da cineteca . Ci sono alcune scene che destano tantissima impressione . Due in particolare : la fragile nudità di una donna ucraina che vende se stessa in un tetro appartamento londinese e la lotta mortale di tre gangster ( fra cui Viggo Mortensen ) all'interno di un bagno turco . Si parla tanto di questione morale , di giustizia sociale , di libertà individuale , di pari dignità , ma il cammino per ottenerle è ancora molto lungo . Comunque si può sperare per il meglio anche grazie ad un film come " La promessa dell'assassino " . Andatelo a vedere . Il costo del biglietto sarà ampiamente ripagato da un autentico capolavoro . [-]

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anche senza un uso eccessivo delle armi,quì poi sono praticamente assenti, risulta un film di una violenza palpabile.

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Cronemberg è un regista che ci ha abituato dai suoi primi film ad un discorso interiore che ci arriva per mezzi non indiretti.Questa sua involuzio0ne, come molta gento l'ha definita, denota delle scelte stilistiche di alto valore, già accennate in ''a history of violence''. In questo film si respira un'aria gelida, sui personaggi, sulla storia e sullo svolgersi delle scene. Daltronde i protagonisti sono tutti russi, che come tutti sappiamo hanno vissuto negli ultimi anni e non solo svariati problemi politici. Il popolo russo è già freddo di suo, e il regista canadese ne calca ancora di più i tratti. Epocale definirei la scena della sauna, il nudo di Mortensen ha un significato profondo riguardo al fatto che il suo personaggio in quel momento è sacrificato al suo destino che poi non si compie. [+]

Cronemberg è un regista che ci ha abituato dai suoi primi film ad un discorso interiore che ci arriva per mezzi non indiretti.Questa sua involuzio0ne, come molta gento l'ha definita, denota delle scelte stilistiche di alto valore, già accennate in ''a history of violence''. In questo film si respira un'aria gelida, sui personaggi, sulla storia e sullo svolgersi delle scene. Daltronde i protagonisti sono tutti russi, che come tutti sappiamo hanno vissuto negli ultimi anni e non solo svariati problemi politici. Il popolo russo è già freddo di suo, e il regista canadese ne calca ancora di più i tratti. Epocale definirei la scena della sauna, il nudo di Mortensen ha un significato profondo riguardo al fatto che il suo personaggio in quel momento è sacrificato al suo destino che poi non si compie. Cronember è riuscito a pieno nell'intento del film, forse una maggiore forza e un pò più di azione avrebbe reso questo film un capolavoro. Ma và bene così [-]

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a parer mio nonostante una trama avvincente, il film mi è sembrato un po lento..ci voleva più pathos!

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L'ho visto in anteprima al Torino Film Festival e mi ha lasciato perplesso. Ambientato in una città inglese, il film è lontano dai canoni stilistici classici di cronenberg, segnando l'involuzione già presente in "A history of violence" verso un cinema più digeribile.

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