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sabato 1 febbraio 2025
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inebriante
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un film di Ridley Scott che amo tantissimo per gli scenari provenzali. Un film garbatamente " francese" con l'inizio veramente accattivante di Max Skinner(Crowe) che arriva con una smart gialla in Francia con sottofondo della canzone MOI LOLITA di Alizee. Un film brillante, divertente dove in mezzo a tante donne, Russell Crowe e' veramente adorabile!
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eugen
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martedì 6 settembre 2022
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ottimo film /commedia "drammatica"
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"A Good Year"(Ridley Scott, dal romanzo di Peter Mayle, screenplay di Marc Klein, 2006)parla di un broker londinese, orfano dei genitori dalla piu'tenera eta', cinico al massimo che, entrato in proprieta'di un vigneto e, appunto, di una "proprieta'"in Provenza, lasicatagli dallo zio, inglese ma vissuto per molto tempo nel Sud della Francia, presso il quale aveva passato gran parte della sua vita durante l'infanzia e parte dell'adolescnez. Si reca sul luogo e conosce, per via di un incidente(cade nella piscina vuota di famiglia)una ragazza, che aveva investito con la macchima, non fermandosi. La ragazza, quale vendetta , riempie la piscina d'acqua, ostacolando la fuoriuscita dell'uomo.
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"A Good Year"(Ridley Scott, dal romanzo di Peter Mayle, screenplay di Marc Klein, 2006)parla di un broker londinese, orfano dei genitori dalla piu'tenera eta', cinico al massimo che, entrato in proprieta'di un vigneto e, appunto, di una "proprieta'"in Provenza, lasicatagli dallo zio, inglese ma vissuto per molto tempo nel Sud della Francia, presso il quale aveva passato gran parte della sua vita durante l'infanzia e parte dell'adolescnez. Si reca sul luogo e conosce, per via di un incidente(cade nella piscina vuota di famiglia)una ragazza, che aveva investito con la macchima, non fermandosi. La ragazza, quale vendetta , riempie la piscina d'acqua, ostacolando la fuoriuscita dell'uomo. Tutto sembra procedere , ma qualcosa nel broker s'incrina, dove ripensa alle situazioni vissute da bambino e da preadolescente, ma si riseveglia anche l'affettivita' sopita. Tornera'alla vita di sempre, a Londra, sentendo pero0il bisogno di tornare in Provence, cosa che fa, realizzando il suo"sogno d0amore". Crisi esistenxziale, a lungo sopita a favore del puro guadagno, che la coppia Scott(regista)-Russel Crowe(attore protagonista)realizza dopo il successo di"Gladiator"di piu'di un lustro prima, mette in scena con rara intelligenza, mostrando la forza del ricordo(luoghi, persone)e del sentimento, anche quando essa sembra essere stato forcluso.rimosso a favore della mera realizzazione di se'attraverso il guadagno e l"affemrazione sociale"che spesso si rivela illusoria. Crowe da'luogo a una congerie impressionante quanto efficace di espressioni per cui risulta ben piu'efficace, come interprete, di quanto non lo sia il forse troppo decantato George Clooney. Marion COtillard , dal canto suo, e'altrettanto brava, per non dire dlela partecipazione di Albert Finney nella parte dello zio, di Tom Hallender e degli altri/delle altre interpreti. NOn manca il cenno "storico"all'inimicizia tra Francesi e INglesi, un portato culturale ineliminabile. Bella la scelta delle musiche, compreso una bella versione di "Hey Joe", in versione francese, El Gato
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fabio
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sabato 30 gennaio 2021
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gradevole commedia romantica d''autore
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commediola romantica firmata Ridley scott. Non tra le sue cose migliori ma comunque un film che sa farsi apprezzare alla distanza.
In effetti il film è lento a partire: Russell Crowe gigioneggia un po' troppo ed il rischio è che sia tutto un po' scontato.
Solo nella seconda parte il film acquista un maggior spessore ed un equilibrio tra commedia, sentimento e dramma.
Non è uno spot alla provenza ad uso degli anglosassoni; è una riflessione sui legami famigliari, su ciò che si perde e ciò che si trova attraversando questa vigna antica che è la nostra vita.
Da lontano, Proust osserva questo ragazzo, ora adulto, tornare nel luogo dell'infanzia e rimanere catturato dal fiume di ricordi che il vigneto fa scaturire.
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commediola romantica firmata Ridley scott. Non tra le sue cose migliori ma comunque un film che sa farsi apprezzare alla distanza.
In effetti il film è lento a partire: Russell Crowe gigioneggia un po' troppo ed il rischio è che sia tutto un po' scontato.
Solo nella seconda parte il film acquista un maggior spessore ed un equilibrio tra commedia, sentimento e dramma.
Non è uno spot alla provenza ad uso degli anglosassoni; è una riflessione sui legami famigliari, su ciò che si perde e ciò che si trova attraversando questa vigna antica che è la nostra vita.
Da lontano, Proust osserva questo ragazzo, ora adulto, tornare nel luogo dell'infanzia e rimanere catturato dal fiume di ricordi che il vigneto fa scaturire.
La memoria è fatta di luci, voci: flashback del passato vissuto con lo zio e che ora ritornano prepotentemente nel suo presente.
Non sono solo i ricordi a materializzarsi; giunge inaspettata una sedicente cugina dall'america, a scompigliare il progetto di liquidazione del vigneto e del casolare; e soprattutto giunge l'incontro fatale con una bellissima francese che farà capitolare il cinico protagonista ed i suoi piani.
Certo, ad essere ironici si potrebbe dire che ti piace vincere facile: di colpo trovi l'amore e ti piove in testa un pacco di soldi senza sforzo.
Ma chi non ha mai sognato di fare un viaggio nel sud della Francia? Magari in moto, lentamente, fermandosi a bere vino e mangiare formaggio; alla ricerca del tempo perduto.
Per romantici e sognatori
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samanta
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domenica 14 ottobre 2018
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la vita o i soldi?
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Ridley Scott il regista di questo film come tutti i grandi registi ha una notevole versalità (vedi John Ford che non è autore di soli western e che ha avuto 4 Oscar per la regia e nessuno per un western) ha diretto film di fantascienza, di guerra, storici, horror e commedie.
Questo film è una commedia sentimentale con risvolti brillanti e comici e alcuni (pochi) drammatici.
Max (Russel Crowe) è un ricco broker di Londra, un genio della finanza che riesce a fare colpi di milioni di sterline a danno dei suoi concorrenti. Dopo 10 anni di successi riceve una lettera che gli comunica che suo zio Henry (Albert Finney) con cui non ha più rapporti da molti anni, è morto in Provenza.
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Ridley Scott il regista di questo film come tutti i grandi registi ha una notevole versalità (vedi John Ford che non è autore di soli western e che ha avuto 4 Oscar per la regia e nessuno per un western) ha diretto film di fantascienza, di guerra, storici, horror e commedie.
Questo film è una commedia sentimentale con risvolti brillanti e comici e alcuni (pochi) drammatici.
Max (Russel Crowe) è un ricco broker di Londra, un genio della finanza che riesce a fare colpi di milioni di sterline a danno dei suoi concorrenti. Dopo 10 anni di successi riceve una lettera che gli comunica che suo zio Henry (Albert Finney) con cui non ha più rapporti da molti anni, è morto in Provenza. Va per ricevere l'eredità che è uno chateau con 18 ettari di vigneti, e decide con l'aiuto di un amico di Londra di venderlo, per un contrattempo incontra una ragazza Fanny (Marion Cotillard) di cui sebbene lei gli resista all'inizio, si innamora, capita poi nel castello Christie (Abbie Cornish) figlia naturale di Henry che non ha mai conosciuto il padre. Intanto Max rievoca i tempi in cui bambino e ragazzino orfano trascorreva l'estate con lo zio, giocando a scacchi o a tennis o nuotando in piscina e ricorda le lezioni di vita dello zio, il regista usa numerosi flash back inserendoli perfettamente nella trama narrativa con l'accorgimento di sfumare la fotografia. Henry alla fine deciderà per l'amore con Fanny, andrà dal capo che gli pone la domanda "la vita o soldi?" rinuncerà ad essere il suo socio ritorna in Provenza e gestirà lo chateau con Christie.
Il film ha una incantevole ambientazione negli splendidi paesaggi della Provenza una bellissima fotografia e un splendida colonna sonora. E' una commedia non solo gradevole, ma che contiene dei contenuti: Henry ritorna ai valori dell'infanzia, le altre persone sono persone con cui raffrontarsi non gradini da scalare, comprende che l'amore è una cosa importante, ma anche scopre che l'economia reale (la produzione del vino) è ben più viva dell'economia virtuale. Tra l'altro il film è girato nel 2006, 2 anni prima del crack finanziario, che pare anticipato nelle scene iniziali in una convulsa Borsa d'affari che va avanti basandosi su una realtà virtuale. La recitazione è ad alto livello: Russel Crowe è uno dei migliori attori di Hollywood, in grado di fare il gladiatore o Robin Hood, il premio Nobel schizofrenico, l'ufficiale inglese di marina nelle guerre napoleoniche o il poliziotto con la stessa disinvoltura, in questo film dà un saggio della sua capacità interpretativa. Bravissima Marion Cotillard che l'anno dopo interpreterà Edith Piaf in un film che gli permetterà di vincere l'Oscar, quanto ad Albert Finney interpreta con grande classe la figura del vecchio zio un vero modello di interpretazione cinematografica.
Insomma un film gradevole, ben diretto e interpretato, da vedere e rivedere.
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sirgient
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giovedì 14 aprile 2016
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che sogno meraviglioso...
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Cosa darei per avere i soldi e abbandonare tutto, cosa darei per aver un sogno come quello di Max da tenere chiuso nel cassetto, cosa darei per riuscire a ritrovare quella gioia e serenità di vivere che il protagonista ritrova tra le note di questa meravigliosa melodia profumata di lavanda...
Già, questo film è un meraviglioso connubbio di emozioni, sensazioni, sapori e profumi... riesce a imbrigliare i sentimenti e i sogni e mescolarli tutti insieme.
Non criticate sempre i film per la trama, la storia, la fotografia, le regia... provate ad amarli semplicemente per ciò che vi trasmettono, riuscirete ad apprezzare di più il cinema e le storie che esso rappresenta e racconta.
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Cosa darei per avere i soldi e abbandonare tutto, cosa darei per aver un sogno come quello di Max da tenere chiuso nel cassetto, cosa darei per riuscire a ritrovare quella gioia e serenità di vivere che il protagonista ritrova tra le note di questa meravigliosa melodia profumata di lavanda...
Già, questo film è un meraviglioso connubbio di emozioni, sensazioni, sapori e profumi... riesce a imbrigliare i sentimenti e i sogni e mescolarli tutti insieme.
Non criticate sempre i film per la trama, la storia, la fotografia, le regia... provate ad amarli semplicemente per ciò che vi trasmettono, riuscirete ad apprezzare di più il cinema e le storie che esso rappresenta e racconta.
Max Dopo un'infanzia meravigliosa, perde la visione del mondo e della vita e si fa imbrigliare dal demone del denaro, diventando ricco e corrotto nell'animo...
La morte di un suo lontano zio lo riporta incredibilmente in un mondo che non gli appartiene più...
Certo è facile avendo i soldi lasciare tutto, ma questa è una storia, anzi una favola e come le favole è la morale che conta...
Max fa un tuffo nel passato immergendosi o meglio, cadendo in una piscina vuota e mentre l'acqua sale riaffiorano tutti i ricordi, ed allora i sentimenti semplici si impadroniscono di lui, facendogli ritrovare gli amici, la famiglia e un nuovo amore o meglio un amore perduto (la bellissima e teneramente sensuale Marion Cotillard alias Fanny).
Tutto questo in un film che non ha riscontrato molto successo, ma che a mio avviso è una splendida favola moderna in cui forse (io di sicuro) tutti vorremmo farne parte.
I profumi della Provenza, i Bistrot, la pioggia e quella voglia di dare un bacio ad una sconosciuta, il destino che incrocia le vite delle persone, il cinema che magicamente ci da la possibilità di vivere tutto questo... dovete vederlo almeno una volta...alla fine vorrete essere come Max... ne sono sicuro...
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vandamme84
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domenica 7 febbraio 2016
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un piccolo capolavoro
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do 5 stelle perchè è uno di quei film che oltre ad essere piacevoli da guardare sanno mixare bene temi come la nostalgia per l'infanzia, l'amore, le priorità della vita.
è sicuramente stata una delle commedie romantiche più belle degli ultimi 15 anni. Grande Russel Crowe che in questo film calza a pennello
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rita branca
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sabato 31 agosto 2013
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carpe diem
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Un’ottima annata, film (2006) di Ridley Scott con Russell Crowe, Marion Cotil-lard, Abbie Cornish, Albert Finney, Didier Bourdon, Isabelle Candelier, Tom Hollander
Film piacevole al punto da sembrare francese nella prima metà per la raffinata ambientazione in Provenza, prevalentemente in un tipico château con dimora circondata da curatissimi vigneti, peccato che verso la fine sia contaminata da insopprimibile sentimentalismo americano che fa capire, invece, la scorrettezza dell’impressione iniziale.
La vicenda riguarda Max, un brillante, cinico e diffidente broker inglese che, essendo orfano di entrambi i genitori, dopo aver trascorso l’infanzia ed essere stato educato in Francia da un bizzarro ma simpatico e affettuoso zio, conduce una vita frenetica a Londra, dimentico del bene ricevuto, dedito solo alla pro-fessione e a poco altro.
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Un’ottima annata, film (2006) di Ridley Scott con Russell Crowe, Marion Cotil-lard, Abbie Cornish, Albert Finney, Didier Bourdon, Isabelle Candelier, Tom Hollander
Film piacevole al punto da sembrare francese nella prima metà per la raffinata ambientazione in Provenza, prevalentemente in un tipico château con dimora circondata da curatissimi vigneti, peccato che verso la fine sia contaminata da insopprimibile sentimentalismo americano che fa capire, invece, la scorrettezza dell’impressione iniziale.
La vicenda riguarda Max, un brillante, cinico e diffidente broker inglese che, essendo orfano di entrambi i genitori, dopo aver trascorso l’infanzia ed essere stato educato in Francia da un bizzarro ma simpatico e affettuoso zio, conduce una vita frenetica a Londra, dimentico del bene ricevuto, dedito solo alla pro-fessione e a poco altro.
Quando l’anziano zio Henry muore, Max, essendo l’unico parente, è costretto a tornare in Francia per occuparsi della proprietà ereditata, deciso a disfarsene e incurante dei sentimenti di chi aveva coltivato la vigna per decenni con
abnegazione e affetto.
E’ lì che si svolge la sua nuova formazione, una sorta di risveglio degli affetti assopiti attraverso i ricordi suscitati dalla vista del contesto in cui aveva tra-scorso tanti anni significativi e facilitato sia dalla sua momentanea sospensione dal servizio che dall’incontro con due personaggi femminili: una deliziosa donna francese che investe mentre guida, intento a telefonare, e una california-na che, con un immancabile colpo di scena, si scopre essere la figlia illegittima dello zio Henry.
Belle le interpretazioni del piccolo Max, dello zio Henry e di Fanny, meno con-vincenti le altre; piacevole e opportuna la colonna sonora con inserimenti di canzoni francesi classiche.
Rita Branca
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pikorra
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domenica 9 giugno 2013
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banale
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film banale in tutto: nel descrivere le personalità più che tagliate con l'accetta e zeppe di luoghi comuni, nella trama scontata e banale, nella descrizione del paesaggio... Devo ammettere che Russel C non è un attore che mi va a genio, ma qui si va oltre. Se proprio volete un film semplice sul vino e la Francia, una commedia gradevole e leggera e intelligente, provate con "Racconto d'autunno" di Rohmer
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matteodis
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domenica 2 settembre 2012
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quant'è bella la provenza!
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Max, brillante broker di successo dedito esclusivamente al lavoro, deve affrontare la morte dello zio Henry, che lascia a lui come eredità una tenuta in Provenza, dove da bambino lo stesso Max era solito trascorrere le vacanze.
Cresciuto sotto il mito del denaro, l'uomo è deciso a vendere la tenuta al miglior offerente, quando si presenta alla porta una ragazza che afferma di essere la figlia di Henry e quindi leggittima ereditaria...
Nel frattempo, trascorrendo tempo nella tenuta, Max rivive tutte le belle esperienze della sua infanzia e trova nell'amore della bella locandiera Fanny la chiave per poter cambiare vita.
Il film esprime l'idea che la chiave per poter vivere in modo migliore e felice sia l'amore.
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Max, brillante broker di successo dedito esclusivamente al lavoro, deve affrontare la morte dello zio Henry, che lascia a lui come eredità una tenuta in Provenza, dove da bambino lo stesso Max era solito trascorrere le vacanze.
Cresciuto sotto il mito del denaro, l'uomo è deciso a vendere la tenuta al miglior offerente, quando si presenta alla porta una ragazza che afferma di essere la figlia di Henry e quindi leggittima ereditaria...
Nel frattempo, trascorrendo tempo nella tenuta, Max rivive tutte le belle esperienze della sua infanzia e trova nell'amore della bella locandiera Fanny la chiave per poter cambiare vita.
Il film esprime l'idea che la chiave per poter vivere in modo migliore e felice sia l'amore. Il viaggio del protagonista in tal senso è ben definito: si passa dal freddo mondo della City londinese, pieno di grigio e fatto di inganni e trucchi subdoli, al caldo mondo provenzale, dove l'amore per il vino e per le semplicità della vita la fanno da padrone.
Basti pensare al "vigneron" Duflot, che cantava alle viti e che, anche dopo la morte di Henry, continua a dedicarsi alla produzione del vino. Ed è in quest'atmosfera che Max ritorna alla vita, svestendo l'abito da broker freddo e calcolatore. Bellissima la sua dichiarazione d'amore a Fanny nel finale, emblema del suo cambiamento.
Bravo Russell Crowe, ma non è una novità, insieme a tutto il cast ben amalgamato da Ridley Scott, che riesce a rendere avvincente il film anche in punti dove si poteva cadere nell'ovvio e nel banale.
Questo film è l'esempio lampante di come certe volte non serva un prodotto estremamente impegnato per aiutare a riflettere su tematiche importanti come l'amore o in generale la vita.
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ultimoboyscout
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mercoledì 13 giugno 2012
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scott e crowe a lezione di francese.
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Al motto "vincere non è tutto, è l'unica cosa!", Max Skinner, broker di successo, vola in Provenza dall'amatissima Londra per disfarsi di un terreno ereditato da un vecchio zio defunto. Ma proprio i ricordi dello zio e i suoi inascoltati insegnamenti lo porteranno a rivedere la sua vita, a capire che va assaporata e a scoprirne i piaceri, prima fra tutti l'amore. Tratto da un romanzo di Peter Mayle (che lascio l'Inghilterra e il suo lavoro di pubblicitario di successo per trasferirsi in Provenza a scrivere libri) e sceneggiato da Marc Klein, risulta molto ben trasposto a livello di immagini da uno Scott particolarmente ispirato, l'inno al vino appare gustoso e godibile, piacciono da matti le location, la storia, i dialoghi e soprattutto sono particolarmente indovinati i personaggi, un ottimo intreccio di francesi (divina la Cotillard!), inglesi e americani.
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Al motto "vincere non è tutto, è l'unica cosa!", Max Skinner, broker di successo, vola in Provenza dall'amatissima Londra per disfarsi di un terreno ereditato da un vecchio zio defunto. Ma proprio i ricordi dello zio e i suoi inascoltati insegnamenti lo porteranno a rivedere la sua vita, a capire che va assaporata e a scoprirne i piaceri, prima fra tutti l'amore. Tratto da un romanzo di Peter Mayle (che lascio l'Inghilterra e il suo lavoro di pubblicitario di successo per trasferirsi in Provenza a scrivere libri) e sceneggiato da Marc Klein, risulta molto ben trasposto a livello di immagini da uno Scott particolarmente ispirato, l'inno al vino appare gustoso e godibile, piacciono da matti le location, la storia, i dialoghi e soprattutto sono particolarmente indovinati i personaggi, un ottimo intreccio di francesi (divina la Cotillard!), inglesi e americani. Crowe ha saputo adattarsi ad un ruolo apparentemente non suo, risultando particolarmente convincente e riuscendo a trasmettere il messaggio che Scott ha voluto inviare, quello di voler trasformare il cinismo esasperato del mondo finanziario in una favola a tutti gli effetti, tra tramonti ultraromantici, paesaggi campestri e buoni sentimenti ad ogni costo. La confezione è iperpatinata, grazie anche ad una fotografia che usa/abusa controluce e chiaroscuri, ma il regista azzecca con precisione spaventosa i tempi (che poi è l'insegnamento dello zio al giovane nipote), quelli che fanno funzionare una commedia, in questo caso romantico-esistenzialista che mixa con gusto e raffinatezza risate, commozione e riflessioni. Ottimo il saggio alla regia di Scott, gira impeccabilmente un film esemplare, senza eccedere ma con virtuosismi eccellenti (specie nei minuti iniziali), passando agilmente tra presente e passato e riuscendo a far si che i ricordi più dolci bussassero anche ad un cuore indurito.
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[+] commento perfetto
(di kondor17)
[ - ] commento perfetto
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