nick
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mercoledì 24 dicembre 2008
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viva la vida
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(di franco)
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emy
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mercoledì 17 dicembre 2008
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mi han fatto venire voglia di cambiar vita
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ho visto il film recentemente,l han dato in prima tv domenica sera,e devo dire che mi ha fatto venir voglia di scappare dal logorio della citta'...
fateci caso:
londra viene smepre rappresentata umida e piovosa,la bella provenza sempre assolata..
e che bella als cena finale,in cui si ved ela vendemmia...
i due protagonisti lotani da smog traffico e stress...
non so voi..ma una vita cosi..è un sogno....una sorta di campi elisi terestri...
se dite ke questo è un brutto film..allora guardatevi i cinepanettoni..per voi quelli sono dei veri CAPOLAVORI!!!!
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giu
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martedì 16 dicembre 2008
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veri sentimenti
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un film che riporta il protagonista a contatto con l'umanità e i sentimenti assopiti da un un mondo sempre più egoista e materialista.
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baloxite
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lunedì 15 dicembre 2008
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piacevole,sognante ma... con i piedi per terra!!!
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Avevo sentito parlare di questo film, ma solo qualche giorno fa ho avuto la possibilità di vederlo.
Ho visitato la Provenza e ciò che mi è più rimasto nel cuore è stata quell'atmosfera di sospensione, come in una festa senza fine, la luce del sole sulle distese di coltivazioni, la genuinità della vita. Tutto quello che ho ritrovato nel bel film di Scott. Mi è piaciuto vedere l'attore protagonista in un ruolo secondo me insolito e mi ha affascinato il romanticismo tra lui e l'adorabile fanciulla francese.
Ma in tutto questo non ho visto morte, reincarnazione, fantasmi o campi Elisi! Mi sembra piuttosto forzata come interpretazione!!!
Se non avessi visto il film mi sarei creata aspettative molto distanti dalla realtà.
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Avevo sentito parlare di questo film, ma solo qualche giorno fa ho avuto la possibilità di vederlo.
Ho visitato la Provenza e ciò che mi è più rimasto nel cuore è stata quell'atmosfera di sospensione, come in una festa senza fine, la luce del sole sulle distese di coltivazioni, la genuinità della vita. Tutto quello che ho ritrovato nel bel film di Scott. Mi è piaciuto vedere l'attore protagonista in un ruolo secondo me insolito e mi ha affascinato il romanticismo tra lui e l'adorabile fanciulla francese.
Ma in tutto questo non ho visto morte, reincarnazione, fantasmi o campi Elisi! Mi sembra piuttosto forzata come interpretazione!!!
Se non avessi visto il film mi sarei creata aspettative molto distanti dalla realtà.
Mi chiedo: se in invece di Russel Crowe si fosse improvvisato "vignaiolo" Keanu Reeves saremmo arrivati a scambiare la Provenza per il mondo nascosto e la fredda Londra con Matrix?!? Un pò di criterio, per favore!
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ephrem
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domenica 14 dicembre 2008
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carino ed ironico
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Carino ed ironico, da vedere insieme alla famiglia, magari alla vigilia di un viaggio in provenza.
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mary
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sabato 18 ottobre 2008
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una cagata o pagliacciata..
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Orribile. Crowe non è da meno.Brutto..brutto!!!.
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(di mary)
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raffaraffa2004
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domenica 31 agosto 2008
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una bellissima commedia. una stupenda cotillard.
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Ho "scoperto" solo nei giorni scorsi questa imperdibile pellicola che traccia il logorio interiore del protagonista che, dall'inferno della borsa londinese, lo condurrà al paradiso della campagna provenzale. Finalmente una storia in cui vincono i valori veri ed importanti che hanno sede nell'animo dell'uomo: non possiamo essere sempre predatori per sopravvivere, qualche volta bisogna diventare (in questo caso piacevolmente) prede. E Max diviene preda di quella Fanny Chenal così fortemente attaccata alle sue radici (deo gratia), così forte nel suo carattere, così genuina nei suoi atteggiamenti, così leale nei suoi contatti che impiega ben poco tempo a far breccia nella dura corteccia della insensibilità del protagonista.
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Ho "scoperto" solo nei giorni scorsi questa imperdibile pellicola che traccia il logorio interiore del protagonista che, dall'inferno della borsa londinese, lo condurrà al paradiso della campagna provenzale. Finalmente una storia in cui vincono i valori veri ed importanti che hanno sede nell'animo dell'uomo: non possiamo essere sempre predatori per sopravvivere, qualche volta bisogna diventare (in questo caso piacevolmente) prede. E Max diviene preda di quella Fanny Chenal così fortemente attaccata alle sue radici (deo gratia), così forte nel suo carattere, così genuina nei suoi atteggiamenti, così leale nei suoi contatti che impiega ben poco tempo a far breccia nella dura corteccia della insensibilità del protagonista. Fanny Chenal è la cartina di tornasole che consente a Max di ritrovare la sua umanità e, con essa, il piacere di vivere una vita "slow": senza la sua figura il processo di "redenzione" di Max Skinner non potrebbe aver luogo; non è il fatto di essere venuto in possesso di uno chateau in provenza a far muovere i primi dubbi nelle certezze di Max, ma l'atteggiamento complessivo di Fanny Chenal prima dura e diffidente e poi sempre più aperta e disponibile a dimenticare quel giocatore del Lione che tanto male l'aveva trattata. E devo fare i miei complimenti a Marion Cotillard per la, per me, superba interpretazione di questo personaggio,a cui ha dato la giusta forza e, francese in terra di e figura francese, non poteva rendere meglio la figura dell'ostessa del bistrot. Senza nulla togliere alla capacità ed alla bravura di Russel Crowe che ,tutto sommato, mi è piaciuto molto, ma che ho notato un pò impacciato in qualche occasione intendo portare in evidenza l'assoluta naturalezza ed immediatezza della interpretazione della Cotillard che mi ha veramente convinto e per la quale intendevo spezzare una lancia in mezzo ad un coro di complimenti per Russel Crowe e Ridley Scott.
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chanel
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mercoledì 27 agosto 2008
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3 stelle
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mi aspettavo di più!! ma grandissimo russell crowe!
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ugg
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mercoledì 23 luglio 2008
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se questa è recensione
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La recensione della signora Marzia mi ha offuscato le idee,ho questo film in divx ma,penso non lo vedrò ! "merito" della critica signora Marzia che,con i suoi sillogismi,eufemismi,riferimenti a films che penso, avrebbe potuto evitare di contestualizzare alla codesta opera cinematografica.Signora Marzia ,potrebbe ...Ella, parlare come mangia?Grazie.
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cinofilo_bau
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lunedì 30 giugno 2008
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attento a non andare in aceto
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Intendiamoci, la mano conta sempre qualcosa e che R.Scott (fratello dell' ex piu' furbo Tony)conosca il mestiere e' fuor di dubbio. Piu' in la non si va pero': e' una commedia guardabile ma decisamente non irresistibile. Un po anche per colpa di Crowe che qui mostra la corda. C' era una volta una cosa chiamata "fisique du rol": per le commedie ce l'aveva Cary Grant, che risultava sempre credibilmente leggero. Crowe cerca di dare il tocco di commedia facendo le faccette e dicendo "bollocks" ogni due minuti ed e' necessario il flash back finale, che mostra i due bambini in piscina, per spiegare come come la bella locandiera, tanto diffidente, difficile, e dura gli cada cosi' facilmente tra le braccia.
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Intendiamoci, la mano conta sempre qualcosa e che R.Scott (fratello dell' ex piu' furbo Tony)conosca il mestiere e' fuor di dubbio. Piu' in la non si va pero': e' una commedia guardabile ma decisamente non irresistibile. Un po anche per colpa di Crowe che qui mostra la corda. C' era una volta una cosa chiamata "fisique du rol": per le commedie ce l'aveva Cary Grant, che risultava sempre credibilmente leggero. Crowe cerca di dare il tocco di commedia facendo le faccette e dicendo "bollocks" ogni due minuti ed e' necessario il flash back finale, che mostra i due bambini in piscina, per spiegare come come la bella locandiera, tanto diffidente, difficile, e dura gli cada cosi' facilmente tra le braccia.
Ridategli la spada, una mazza, una fionda, almeno una cerbottana e rimandatelo a menare le mani in film con un poco piu' di azione.
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