laurence316
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venerdì 14 luglio 2017
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bond è tornato
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21° film della serie, arriva a 4 anni di distanza da La morte può attendere (uno dei peggiori dell'intera saga), ma si presenta quale un reboot: si riparte dalle origini del personaggio, quando James Bond ha appena ottenuto il doppio 0, ovvero la licenza di uccidere.
E Casino Royale si rivela, sorprendentemente, uno dei migliori della serie. Non solo grazie alle strepitose sequenze d'azione (a cominciare da quella iniziale nel cantiere) ma anche grazie ad una sceneggiatura sapiente, che alterna abilmente momenti adrenalici a pause in cui ci si concentra sull'approfondimento psicologico dei personaggi (in particolare nel rapporto fra Bond e Vesper).
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21° film della serie, arriva a 4 anni di distanza da La morte può attendere (uno dei peggiori dell'intera saga), ma si presenta quale un reboot: si riparte dalle origini del personaggio, quando James Bond ha appena ottenuto il doppio 0, ovvero la licenza di uccidere.
E Casino Royale si rivela, sorprendentemente, uno dei migliori della serie. Non solo grazie alle strepitose sequenze d'azione (a cominciare da quella iniziale nel cantiere) ma anche grazie ad una sceneggiatura sapiente, che alterna abilmente momenti adrenalici a pause in cui ci si concentra sull'approfondimento psicologico dei personaggi (in particolare nel rapporto fra Bond e Vesper). Casino Royale da così la possibilità agli autori di creare un nuovo Bond, ancora alle prime armi, distanziandosi definitivamente dai precedenti film.
Curiosamente mai prima era stato adattato questo che è il primo dei romanzi di Ian Fleming in cui compare il personaggio nella serie cinematografica ufficiale, soprattutto per problemi di diritti (ma, nel 1954, ne è stato tratto un episodio della serie antologica Climax!, e nel 1967 ne viene realizzata una parodia, James Bond 007 – Casino Royale).
Riguardo alla recitazione, Craig, nuovo Bond dopo l'era di Brosnan, nonostante sia stato aspramente criticato prima dell'uscita del film, se la cava, mentre il personaggio di Vesper Lynd, interpretato da una ottima Eva Green, si rivela una delle più intriganti bond girl da molto tempo a questa parte.
Nel complesso, Casino Royale è un appasionante thriller d'azione, ricco di sequenze spettacolari e impeccabilmente realizzate, scritto più che degnamente dagli sceneggiatori Purvis, Wade e Haggis, capace di creare suspense e di interessare lo spettatore, per niente prolisso nonostante la durata e concluso da un finale che rimarrà nella memoria dei fan (così come diverse altre scene, tra cui quella già celebre della tortura ai testicoli).
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onymarrali
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giovedì 11 gennaio 2007
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la scala reale di daniel craig
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L'uomo più amato dalle britanniche Daniel Craig, pur non essendo la fotocopia del "Bond" ideato da Ian Fleming, riesce ad infondere nel suo personaggio un carattere e un carisma tali da colmare le lacune lasciate dalle precedenti trasposizioni. Una prova,quella dell'attore inglese, sostanzialmente superata sebbene pecchi di scarsa raffinatezza. Infatti, l'agente che spiccava per il savoir faire e per l'eleganza congenite ha lasciato il testimone ad un personaggio più rude e prepotente, ma al contempo più affascinante, che attrae donne alla stregua di uomini. La trama avvicente è un altro punto forte di questa opera cinematografica che, nonostante duri 144 minuti, non annoia neppure per un attimo.
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L'uomo più amato dalle britanniche Daniel Craig, pur non essendo la fotocopia del "Bond" ideato da Ian Fleming, riesce ad infondere nel suo personaggio un carattere e un carisma tali da colmare le lacune lasciate dalle precedenti trasposizioni. Una prova,quella dell'attore inglese, sostanzialmente superata sebbene pecchi di scarsa raffinatezza. Infatti, l'agente che spiccava per il savoir faire e per l'eleganza congenite ha lasciato il testimone ad un personaggio più rude e prepotente, ma al contempo più affascinante, che attrae donne alla stregua di uomini. La trama avvicente è un altro punto forte di questa opera cinematografica che, nonostante duri 144 minuti, non annoia neppure per un attimo. A tale proposito è da incorniciare la scelta di Martin Campell di alternare scene di azione pura a spazi dedicati al dialogo capaci di dar fiato allo spettatore e, allo stesso tempo, di dargli la possibilità di raccogliere tutte le informazioni necessarie alla comprensione della storia. L'unica nota di demerito va attribuita allo sfruttamento incontrollato degli effetti speciali che, in alcuni casi,rendono stucchevoli e inverosimili le vicissitudini di Bond come durante l'inseguimento in Madagascar e la colluttazione di Venezia. In ultima analisi è legittimo sostenere che il film, malgrado qualche imprecisione o esagerazione effettistica, risulti ampiamente riuscito dato che, oltre alla superba interpretazione di Craig e alle buone doti cinematografiche di Campbell, vanno annoverate le prove di Eva Green, Mads Mikkelsen e Giancarlo Giannini (quest'ultimo lodato in più occasioni dalla critica internazionale). Casino royale è in definitiva consigliabile ai patiti del genere e a tutti coloro che desiderino godersi un mix omogeneo di azione e passione.
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luca l
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martedì 9 gennaio 2007
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una produzione coraggiosa.
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Sono un grande amante di Bond e del suo mondo, ho letto tutti i libri e visto mille volte tutti i film e devo dire che ero molto scettico sulla scelta di Daniel Cgraig come del resto tutti i bondiani del mondo, tuttavia la produzione ovvero Barbara Brocooli e M. Wilson, hanno fatto una scelta coraggiosa ed intellgente tagliando i ponti col passato in primo luogo ed evitando le scimmiottature dell' attore precedente come fatto in passato dal grande "Cubby Broccoli" con i fallimenti di Lazenby e Dalton.
L'occasione era ghiotta: un intero romanzo di Fleming, il primo oltrettutto, un libro violento e cupo...un'ottima opportunità per girare una specie di prequel e per ridare credibilità cinematografica al vecchio James.
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Sono un grande amante di Bond e del suo mondo, ho letto tutti i libri e visto mille volte tutti i film e devo dire che ero molto scettico sulla scelta di Daniel Cgraig come del resto tutti i bondiani del mondo, tuttavia la produzione ovvero Barbara Brocooli e M. Wilson, hanno fatto una scelta coraggiosa ed intellgente tagliando i ponti col passato in primo luogo ed evitando le scimmiottature dell' attore precedente come fatto in passato dal grande "Cubby Broccoli" con i fallimenti di Lazenby e Dalton.
L'occasione era ghiotta: un intero romanzo di Fleming, il primo oltrettutto, un libro violento e cupo...un'ottima opportunità per girare una specie di prequel e per ridare credibilità cinematografica al vecchio James.
Il film nell'insieme è equilibrato e Craig dimostra di essere un grandissimo interprete e dotatissimo nelle scene di azione, semmai a mio avviso è Eva Green che delude non solo perchè il suo ruolo di contabile è del tutto assurdo, ma anche perchè non si capisce perchè Bond si innamori di lei a tal punto.
E' chiaro che la produzione vuole tagliare i ponti col passato, lo si denota dal fatto che il logo gun barrel non si vede, la famosa musichetta si sente solo alla fine e il mitico e super cool "Bond..James Bond" sia di fatto il finale del film.
Missione compiuta dunque, ma il difficile viene adesso e sarà trovare delle sceneggiature all'altezza della fisicità di Craig che non scimmiottino la classe di Connery, Moore e Brosman..
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riccardo
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venerdì 12 gennaio 2007
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bond è sempre bond
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Certo il dinamismo non manca in questo "prequel" dei film dedicati alla spia più famosa del mondo:come sempre le scene d'azione prevalgono sui dialoghi,ridotti quasi al minimo,e lasciano lo spettatore sbalordito dalle prove ginniche degli attori(e controfigure).Daniel Craig,che dà il volto al nuovo Bond,si cala perfettamente nella parte di killer dalla psicologia complessa,amante del lusso e delle belle donne,atletico ed esperto d'armi...ricorda un pò un Tom Cruise alle prese con le sue" missioni impossibili"ma non si abbassa di certo alla sua ridicolezza e stoltezza(chi può superare un "tappetto" che salta da un palazzo all'altro,fà capovolte in aria e scivola lungo il fianco di un grattacielo?).
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Certo il dinamismo non manca in questo "prequel" dei film dedicati alla spia più famosa del mondo:come sempre le scene d'azione prevalgono sui dialoghi,ridotti quasi al minimo,e lasciano lo spettatore sbalordito dalle prove ginniche degli attori(e controfigure).Daniel Craig,che dà il volto al nuovo Bond,si cala perfettamente nella parte di killer dalla psicologia complessa,amante del lusso e delle belle donne,atletico ed esperto d'armi...ricorda un pò un Tom Cruise alle prese con le sue" missioni impossibili"ma non si abbassa di certo alla sua ridicolezza e stoltezza(chi può superare un "tappetto" che salta da un palazzo all'altro,fà capovolte in aria e scivola lungo il fianco di un grattacielo?).Ma il film,oltre all'azione,lascia spazio anche al sentimentalismo.L'infallibile spia si lascia tentare dai sentimenti amorosi e finisce per affezionarsi alla prima donna che si abbandona tra le sue braccia,colpita dalla sua bellezza.Certo...così la figura di Bond viene un pò sminuita ma è fondamentale per renderlo più umano...e l'impatto col publico non è di certo negativo!Finalmente si può dire:"Allora sotto quei muscoli si cela un piccolo cuore che batte!".E' un Bond diverso dagli altri,sicuramente...ma si trova solo all'inizio di una lunga carriera(già trattata nei film precedenti)e gli è concesso ancora abbandonarsi all'amore...peccato che quello con la bella Green sia una pura delusione!Che dire infine?La regia è magnifica,ma c'è qualcosa che squilibra il tutto...magari una sceneggiatura un pò troppo complessa che si esprime in continui colpi di scena...forse troppi!E perchè non terminare il film con una bella dose di sentimentalismo invece che con la violenza?Ma va bene così...dopotutto Bond è Bond!
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redmond barry
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sabato 13 gennaio 2007
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il suo nome è bond,james bond..
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Diciamola tutta,senza tanti preamboli (anche perchè non ho il tempo per farli..),ora l'ho visto (*) e posso affermare che è davvero godibilissimo,una gioia per chi è nostalgico dell'originale di Fleming,come per chi da tempo reclamava uno seguito degno di un brand che neanche Brosnan & Roger Moore erano riusciti a svalutare.
Una frase che non avrei mai pensato di dire su questo film è che "non cambierei quasi nulla",si perchè salvo per le smancerie finali (prima del tradimento/sacrificio) ed un epilogo con prevedibile rilancio (*) per incentivare la visione del seguito,il resto è magistrale,a livelli tali che,il già autore del buon Goldeneye (nonchè di Legge criminale & Fuga da Absolom),si conferma tra i pochissimi capaci di tenere alto il livello di una serie che,onestamente,era davvero alla frutta,anzi al sorbetto.
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Diciamola tutta,senza tanti preamboli (anche perchè non ho il tempo per farli..),ora l'ho visto (*) e posso affermare che è davvero godibilissimo,una gioia per chi è nostalgico dell'originale di Fleming,come per chi da tempo reclamava uno seguito degno di un brand che neanche Brosnan & Roger Moore erano riusciti a svalutare.
Una frase che non avrei mai pensato di dire su questo film è che "non cambierei quasi nulla",si perchè salvo per le smancerie finali (prima del tradimento/sacrificio) ed un epilogo con prevedibile rilancio (*) per incentivare la visione del seguito,il resto è magistrale,a livelli tali che,il già autore del buon Goldeneye (nonchè di Legge criminale & Fuga da Absolom),si conferma tra i pochissimi capaci di tenere alto il livello di una serie che,onestamente,era davvero alla frutta,anzi al sorbetto..
Bisogna infatti ricordare che il tanto criticato repulisti di immagine,look,sceneggiatura,ma soprattutto di impersonificazione del protagonista,era non solo un salto nel buio (*) ma un vero e proprio azzardo (*) che,dati i 200 milioni di presidenti spirati spesi,potevano causare un titanic di ciminiana memoria..
Ma qui Daniel Craig è 007,anzi è Bond,James Bond,dato che la pellicola ha il suo prologo in uno splendido bianco & nero dove il double 00 non "è ancora attivo" (lo sarà presto,con una delle più classiche entrate in scena del suo logo),non che lui dovesse giocarsi il gettone (*) e confermare d'aver talento,dato che la sua bravura come attore non credo sia in dubbio,però dopo decenni di classici moretti perfettini,elegantoni,con delle facce da schiaffi,in effetti,era dura abituarsi ad un biondone palestrato dallo sguardo di ghiaccio e dai modi a dir poco rudi.
Pazzesco come,se non nei primi 20 minuti (e nella scena dell'aereoporto) dove l'azione la fa da padrone (splendido inseguimento),questo episodio della saga sia in realtà l'esatto opposto,ovvero un mind game perfino un po' noir dove la vita e la morte si decide al tavolo verde (*),con,come chip (*),la propria vita..
I personaggi che fanno da contraltare,sono ben delineati,in particolare il nemico,ovvero Le Chiffre,degno del più cattivo degli Adolfo Celi (nel mitico Thunderball),sulle bond girls invece c'è da suddividere il giudizio,la Murino infatti è,salvo che per la tracotante presenza fisica,poco giudicabile,al contrario decisamente di Eva Green,finalmente (! ..che dico?) vestita,quindi da notare per i talenti da attrice,non quelli forniti da madre natura.
La sua Vesper (riceve perfino l'onore d'esser la password..) Lynd non è certo la classica svampita che si lascia traviare dal fascino dell'agente segreto o la fredda calcolatrice che se ne frega dei mezzi pur di raggiungere il fine,anzi,entra in crisi,si innamora,è orgogliosa,rischia perfino,pur di non sottomettersi,di non dare la chance di rientrare (*) al tavolo da gioco,in definitiva,salvo,come detto,la chiosa tragica(omica),non fa da tappezzeria,anzi.
Effetti speciali perfetti,funzionali,colpi di scena idem,location affascinanti,durata che non diluisce il ritmo e permette al film di svolgere al meglio la trama.
Insomma,complimenti,complimenti davvero,a questo punto mi aspetto molto da seguito.
IMHO,tanto per riprendere gli *,questa pellicola,che mette in scena una delle partite più "tirate" dai tempi di Regalo di Natale, è una vera scala reale!
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johnvigna
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giovedì 1 febbraio 2007
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il mio nome è james bond anche se non sembra
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Diciamo subito che secondo l'umile parere di chi scrive la serie 007 aveva proprio bisogno di una decisa rinfrescata: francamente gli ultimi episodi con l'ingessatissimo e ormai attempato Pirce Brosman erano si spettacolari ma sembravano fatti in fotocopia. Casino royale riesce al 100% in questo intento regalandoci il James Bond meno 007 di tutti i tempi. Tutto il film sembra costruito per scardinare i capisaldi della cultura Bondiana costruita in decenni di avventure. Il risultato mi è piaciuto molto soprattutto per il coraggio dimostrato dai produttori in questa decisa sterzata e ve lo dice uno che gli 007 li ha TUTTI originali in dvd e li ha visti più volte. La storia è bella avvincente ben costruita e perfino realistica e credibile se paragonata ai classici 007 e rischia pure di piacere a tutti quella larga fetta di spettatori che non ha mai tollerato le avventure di James Bond perchè a detta loro troppo esagerate.
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Diciamo subito che secondo l'umile parere di chi scrive la serie 007 aveva proprio bisogno di una decisa rinfrescata: francamente gli ultimi episodi con l'ingessatissimo e ormai attempato Pirce Brosman erano si spettacolari ma sembravano fatti in fotocopia. Casino royale riesce al 100% in questo intento regalandoci il James Bond meno 007 di tutti i tempi. Tutto il film sembra costruito per scardinare i capisaldi della cultura Bondiana costruita in decenni di avventure. Il risultato mi è piaciuto molto soprattutto per il coraggio dimostrato dai produttori in questa decisa sterzata e ve lo dice uno che gli 007 li ha TUTTI originali in dvd e li ha visti più volte. La storia è bella avvincente ben costruita e perfino realistica e credibile se paragonata ai classici 007 e rischia pure di piacere a tutti quella larga fetta di spettatori che non ha mai tollerato le avventure di James Bond perchè a detta loro troppo esagerate.
Daniel Craig promosso a pieni voti in questa nuova incarnazione con un Bond più tonico che mai che stavolta si avvele ben poco di gadget tecnologici e corre salta mena come non mai e, ATTENZIONE ATTENZIONE, sanguina pure e si innamora.
Unica nota dolente ho trovato la pellicola eccessivamente lunga e dispersiva in alcuni dialoghi francamente troppo smielati.. ma si tratta del classico pelo nell'uovo
e ricordate che James Bond tornera
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theddi
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lunedì 8 gennaio 2007
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logica,belleza e azione in un solo grande film
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premetto che fin da sempe ho odiato e dispezzato tutte le storie dell'agente James Bond.tuttavia non ho saputo trattenermi dal vederlo dopo la visione dello spot.e devo emmetere che finalmente si da un pò più di colore alla saga dei bond.un'inizio spettacolare infonde allo spettatore una profonda attenzione verso il film,che raggiunge il culmine durante la partita di uno splendido poker.io stesso che non mi sono mai interessato a questo gioco,grazie alle fantastiche deduzioni psicolgiche fra il famoso agente,ed il suo antagonista "Le chieffre" ne sono rimasto estasiato.grazie ai due lo spettore potrà gustarsi non solo una semplice partita di poker ma anche uno spettacolare "lotta" a chi conosce meglio il suo avversario.
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premetto che fin da sempe ho odiato e dispezzato tutte le storie dell'agente James Bond.tuttavia non ho saputo trattenermi dal vederlo dopo la visione dello spot.e devo emmetere che finalmente si da un pò più di colore alla saga dei bond.un'inizio spettacolare infonde allo spettatore una profonda attenzione verso il film,che raggiunge il culmine durante la partita di uno splendido poker.io stesso che non mi sono mai interessato a questo gioco,grazie alle fantastiche deduzioni psicolgiche fra il famoso agente,ed il suo antagonista "Le chieffre" ne sono rimasto estasiato.grazie ai due lo spettore potrà gustarsi non solo una semplice partita di poker ma anche uno spettacolare "lotta" a chi conosce meglio il suo avversario.mi duole però ammettere che il seguito delude un poco copreso il finale da cui forse,si poteva ottenere di più.certamente il film,non avrebbe mai ottunuto tutto questo successo se il cambio dell'agente 007 non fosse avvenuto.è infatti grazie alla partecipazione dell'attore Daniel Craig ,e dell'attrice Eva Green se il film ha attirato così tanto pubblico, poichè è evidente che oltre alle grandi doti di attori sono anche di bell'aspetto e attirano sicuramente l'attenzione di un pubblico scettico sulla trama,ma che cerca solo quache attrice bella da vedere.fantastici anche i dialoghi fra i due,che appassioneranno sicuramente il pubblico.non è da meno la colonna sonora,eccezionale brano che consiglio vivamene di acquistare.in sostanza,un buon film,con ovvi difetti ma anche con molti pregi.lo consiglio vivacemente poichè per un motivo o per un'altro finirà sicuramente con l'appassionarvi.e beato chi potrà dire:
"sono entusiasto del finale"
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[+] bambineeeeeee
(di lazze)
[ - ] bambineeeeeee
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emanuele
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giovedì 11 gennaio 2007
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la nuova era è cominciata
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Casino Royale cambia le regole del gioco, e lo fa davvero bene. Ma nonostante ciò, mantiene gli ingredienti fondamentali che in tutti questi anni hanno fatto amare James Bond. Belle donne, ricchezza, azione, auto di lusso: non manca niente. Eppure ci sono tanti elementi di innovazione. Innanzitutto Daniel Craig. In lui nessuno riconoscerà un solo tratto in comune con Sean Connery, ma non per questo risulta essere da meno. Nonostante i capelli biondi, tanto criticati dai fan più accaniti, Craig rende 007 un personaggio davvero interessante. Non siamo più di fronte ad un agente raffinato ed elegante che quasi preferisce non sporcarsi le mani durante le sue missioni. In Casino Royale, Bond è un uomo rude, muscoloso, dai modi schietti e diretti, e che le mani se le sporca eccome.
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Casino Royale cambia le regole del gioco, e lo fa davvero bene. Ma nonostante ciò, mantiene gli ingredienti fondamentali che in tutti questi anni hanno fatto amare James Bond. Belle donne, ricchezza, azione, auto di lusso: non manca niente. Eppure ci sono tanti elementi di innovazione. Innanzitutto Daniel Craig. In lui nessuno riconoscerà un solo tratto in comune con Sean Connery, ma non per questo risulta essere da meno. Nonostante i capelli biondi, tanto criticati dai fan più accaniti, Craig rende 007 un personaggio davvero interessante. Non siamo più di fronte ad un agente raffinato ed elegante che quasi preferisce non sporcarsi le mani durante le sue missioni. In Casino Royale, Bond è un uomo rude, muscoloso, dai modi schietti e diretti, e che le mani se le sporca eccome. In tutto il film, infatti, non mancano lotte furibonde, uccisioni e soprattutto inseguimenti tra i più spettacolari. Basti pensare che nelle scene iniziali 007 insegue un terrorista interpretato da Sebastien Foucan, campione di free running (parkour), ovvero corsa urbana ad ostacoli. Questa volta, però, sono molto meno presenti i gadgets tecnologici che normalmente accompagnano le missioni di James, cosa che non fa altro che aumentare la componente di fisicità che permea questo film. Anche con le Bond Girls si cambia musica, almeno in parte. Vesper Lynd non è soltanto attraente, elegante e davvero bella, ma dimostra intelligenza ed intuito. Conserva segreti, a volte è fragile, ma ha un carattere forte abbastanza da tener testa a Bond. Solange è invece più "canonica", un avvenente e ricca moglie trascurata dal marito ed attratta dai cattivi ragazzi. La preda perfetta. Caterina Murino, che la interpreta, è una dei tre italiani presenti in questo film, assieme a Giancarlo Giannini, Mathis, impeccabile come sempre, e Claudio Santamaria, il quale interpreta una lunga scena d'azione senza dialoghi e con una notevole componente "fisica".
Mads Mikkelsen è un Le Chiffre perfetto. Il volto di questo attore danese sembra ideale per l'avversario di Bond: cattivo e spietato quanto basta, ma anche intelligente e sagace. Le Chiffre, infatti, ha notevoli capacità mnemoniche e di calcolo che gli risultano molto utili con il poker, gioco chiave del film (come si intuisce dal titolo).
Judi Dench è maestosa come soltanto lei sa essere. M è bella, saggia e determinata. Un capo che sa tenere a bada l'ego di 007.
Un cenno merita anche la sigla d'apertura, davvero appropriata sia come tema musicale che come disegni.
Casino Royale è un film da vedere, godendosi al massimo il mondo di Bond e sognando una volta di più di essere capaci, come lui, di risolvere tutte le situazioni terribili non solo nel migliore dei modi, ma nel più figo!
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maxxximilian
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lunedì 15 gennaio 2007
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007 finalmente
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Un bellissimo,tanto inatteso colpo di spugna,non con il personaggio di Bond, ma con gli utlimi penosi film di 007.
Una storia non complicata che tuttavia si intreccia amabilmente tra inseguimenti,e scene d'azione mozzafiato, finalmente credibili e non surreali.
Immancabili gli stereotipi di James come l Aston Martin ed il Martini,i quali, però, vengono trattati con assoluta ironia che trova l'apice al momento in cui viene chiesto a Bond da un cameriere come lo desidera "mescolato o schecherato?"e lui nel bel mezzo di un inseguimento risponde senza mezzi termini che non ha alcuna importanza.
Finalmente uno 007 che fa il mestire della spia e non il pupazzo, che soffre lotta e si dispera fino all'ultimo minuto del film.
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Un bellissimo,tanto inatteso colpo di spugna,non con il personaggio di Bond, ma con gli utlimi penosi film di 007.
Una storia non complicata che tuttavia si intreccia amabilmente tra inseguimenti,e scene d'azione mozzafiato, finalmente credibili e non surreali.
Immancabili gli stereotipi di James come l Aston Martin ed il Martini,i quali, però, vengono trattati con assoluta ironia che trova l'apice al momento in cui viene chiesto a Bond da un cameriere come lo desidera "mescolato o schecherato?"e lui nel bel mezzo di un inseguimento risponde senza mezzi termini che non ha alcuna importanza.
Finalmente uno 007 che fa il mestire della spia e non il pupazzo, che soffre lotta e si dispera fino all'ultimo minuto del film.
Il tutto è impreziosito da una convincente interpretazione di Daniel Craig,fantastico nel vestire i nuovi panni dell'agente segreto di sua maestà.
Un film da vedere e rivedere...ottimo.
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frenky
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sabato 27 gennaio 2007
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un attore nell'olimpo
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Un film che mantiene la suspence per tutta la durata, da un inseguimento straordinario che per un attimo mi ha ricordato l'inizio del primo film di Matrix, (entrambi gli attori avranno ginocchia d'acciaio). Un Daniel Craig che piace in tutto il film, sempre pronto all'azione e mette in risalto le sue capacità intuitive. Ero sicuro che l'attore sarebbe stato un successo, lo scoprii nel film "The mother" e pensai, troppo talento per questo film. Non sono mai stato un appassionato della serie 007, ma questo prometteva bene ed ero sicuro che lui avrebbe dato un ruolo di 007 più umano e sensibile. Credo che Craig andrà sempre più in alto.
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