V per vendetta

na figata

è il film che affianca ad un dialogo di sublime fattura, una storia originale, unica, che scende in profondità nell'anima di chi è preparato ad affrontarlo. Un film assolutamente da non farsi mancare nella propria videoteca!

Se c'è una ragione per cui il film non mi piace è che, rispetto all'opera originale da cui è tratto (la graphic novel di Alan Moore) è di gran lunga meno profondo, e salta alcune parti fondamentali. Non è un film anti-cristiano, non dimentichiamo che in inghilterra la religione è quella anglicana, con la regina a capo, quindi religione e stato hanno una sorta di fusione. In quest'Inghilterra di fantasia lo stato è malato, quindi lo è anche la religione. Poi, uno dei pezzi più belli del fumetto (tagliato e modificato nel film) è quello del discorso di V alla TV, in cui lui parla come se fosse Dio e accusa l'uomo di non sapersi prendere le proprie responsabilità, di aver mandato in malora tutte le possibilità che lui gli aveva dato, concedendogli un magnifico mondo in cui vivere e il libero arbitrio. [+]

Se c'è una ragione per cui il film non mi piace è che, rispetto all'opera originale da cui è tratto (la graphic novel di Alan Moore) è di gran lunga meno profondo, e salta alcune parti fondamentali. Non è un film anti-cristiano, non dimentichiamo che in inghilterra la religione è quella anglicana, con la regina a capo, quindi religione e stato hanno una sorta di fusione. In quest'Inghilterra di fantasia lo stato è malato, quindi lo è anche la religione. Poi, uno dei pezzi più belli del fumetto (tagliato e modificato nel film) è quello del discorso di V alla TV, in cui lui parla come se fosse Dio e accusa l'uomo di non sapersi prendere le proprie responsabilità, di aver mandato in malora tutte le possibilità che lui gli aveva dato, concedendogli un magnifico mondo in cui vivere e il libero arbitrio. V non segue certo una filosofia cristiana, con la sua sete di vendetta, ma un'altra cosa che nel fumetto viene meglio sottolineata è che lui rappresenta un prodotto di quella società malata e violenta; alla fine cerca volontariamente la morte perchè sia Evey, che invece simboleggia innocenza e speranza, a prendere il suo posto e ricostruire l'Inghilterra sulle macerie del vecchio regime. [-]

stupendo bellissimo

bellissimo, un fil che ci tira fuori dalla nostra abulimia

Ispirandosi al fumetto di Alan Moore e David Lloyd, McTeigue ha realizzato un thriller di fantapolitica ambientato in una Londra semi-futuribile oppressa da un regime totalitario. La trama e i temi di cui il film parla sono importanti, ma purtroppo risultano appesantiti da un forte schematismo ed una pomposità tipicamente teutonica che ne riduce di molto le potenzialità. Ne è un esempio evidente anche la sequenza migliore dell'opera, vale a dire la parte della falsa reclusione/indottrinamento della Portman (poco convincente la sua interpretazione), comunque affetta da una certa teatralità. Ha molti difetti, eppure emoziona. Critica divisa. Giudizio: ***

Film riuscito perfettamente. Bei dialoghi, ottima fotografia, ottimo senso ritmico, ottima interpretazione. Un remake dell'idea di fondo di "1984" di Orwell, solo con l'happy end.

Un film la cui carica adrenalinica, la prima volta che lo si guarda, è davvero difficile da smaltire. Potente e profondo V per Vendetta è un film da vedere e rivedere, un monito a tenere gli occhi aperti su ciò che ci accade attorno...

Favoloso, da vedere assolutamente... attori straordinari, la Portman è da brivido

« I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli » In questa frase si racchiude il succo del film, poetico, travolgente e per niente noioso. Tratto dalla graphic novel V for Vendetta scritta da Alan Moore e illustrata da David Lloyd, il film è stato adattato per il grande schermo dai fratelli Wachowski (quelli di Matrix). Il fumetto, considerato un capolavoro della letteratura disegnata, lo conservo li, sulla mia libreria, assieme ad altri quintali di fumetti che devo ancora leggere ... lo ammetto. Lo consiglio a tutti i pigri, perchè è una di quelle storie che vale la pena ....