Star Wars: episodio III - La vendetta dei Sith

La vendetta dei Sith non è mai stata più risolutiva di così. Il lavoro di Lucas per questa pellicola è stato davvero un piacere per gli occhi rendendo questo episodio 3 tra i migliori dell'intera saga. Riesce ad unire quasi tutti i punti con una storia che ha inizio 40 anni prima, lavoro non facile, ma per la creatura che George Lucas ha partorito riesce più che bene nell'intento!

Come da programma il terzo capitolo della saga ci presenta gli avvenimenti che preludono all'inizio della trilogia storica. Il passaggio al lato oscuro di Anakin, la nascita dei suoi figli, l'avvento dell'impero, la sconfitta dei Jedi. 
Si chiude in bellezza con effetti speciali e scene d'azione a bizzeffe. La dimensione ricercata da Lucas è quella del poema epico, degli eroi in lotta tra bene e male assoluto. Tuttavia si avverte chiaramente la necessità di orientare il progetto verso i canoni del prodotto entertainment Hollywoodiano. Sta'bene, credo che i fans vecchi sapranno apprezzare (se non altro per il tempo che ci è voluto), mentre quelli nuovi verranno conquistati dal meccanismo fantastico affascinante di quella che è senza dubbio la più grande saga cinematografica della storia del cinema. [+]

Come da programma il terzo capitolo della saga ci presenta gli avvenimenti che preludono all'inizio della trilogia storica. Il passaggio al lato oscuro di Anakin, la nascita dei suoi figli, l'avvento dell'impero, la sconfitta dei Jedi. 
Si chiude in bellezza con effetti speciali e scene d'azione a bizzeffe. La dimensione ricercata da Lucas è quella del poema epico, degli eroi in lotta tra bene e male assoluto. Tuttavia si avverte chiaramente la necessità di orientare il progetto verso i canoni del prodotto entertainment Hollywoodiano. Sta'bene, credo che i fans vecchi sapranno apprezzare (se non altro per il tempo che ci è voluto), mentre quelli nuovi verranno conquistati dal meccanismo fantastico affascinante di quella che è senza dubbio la più grande saga cinematografica della storia del cinema.
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Il dramma si compie, come è umanamente immaginabile, l'amore detta le scelte di chi ne è vittima e decide la fine della repubblica e la nascita dell'impero. La trilogia in questa fase si chiude in netto vantaggio per il lato Oscuro della forza, ma solo cadendo, si può risorgere, alla base di Guerre Stellari, questo concetto racchiude tutto il messaggio della narrazione. La redenzione di chi ha commesso un errore passa attraverso la possibilità che gli viene offerta dalle future generazioni che percepiscono la verità e comprendono meglio di tutti ciò che si nasconde nel suo animo. Grazie alla chiusura di questo film, e a seguito di quelli che lo hanno preceduto è possibile per noi comprendere il profondo della vicenda dei Sith e dei Jedi, illuminando ciò che prima era nell'oscurità e proiettando la stessa luce indietro per vecchie avventure ed in avanti per vedere il futuro.

Il film conduce ad un crescendo drammatico ricollegando tutti i fili con la trilogia classica. Il percorso che porta il nostro Anakin al lato oscuro è dettato dalla paura di perdere la persona amata e da una sepolta, ma mai scomparsa, voglia di maggior potere e prestigio. Il cancelliere si rivela finalmente essere il signore dei Sith. Nel finale, sono epici i due scontri paralleli: da una parte Yoda contro l'imperatore (nel frattempo la repubblica è diventata impero, di conseguenza il cancelliere diviene imperatore) e dall'altra il maestro contro l'apprendista, Obi Wan contro Anakin.

Uscito ai canonici tre anni di distanza dal precedente episodio, La vendetta dei Sith è senza ombra di dubbio il migliore del trittico e riporta la serie ai suoi antichi fasti che sembravano essersi persi per sempre nel mare di banalità, stereotipi, melensaggini e mediocrità dei due precedenti capitoli.Lucas si riprende e crea uno dei film più riusciti della saga di Star Wars.

Nell’ambito della cosiddetta trilogia prequel, è quello dalla costruzione narrativa più solida, compatta e matura, il più politico (nel suo disquisire di corruzione e potere, e nel mostrare l’esecuzione di un colpo di stato) il più sottile (nel suo analizzare i perché della scelta del Male), il meno superficiale, stiracchiato e stereotipato. [+]

Uscito ai canonici tre anni di distanza dal precedente episodio, La vendetta dei Sith è senza ombra di dubbio il migliore del trittico e riporta la serie ai suoi antichi fasti che sembravano essersi persi per sempre nel mare di banalità, stereotipi, melensaggini e mediocrità dei due precedenti capitoli.Lucas si riprende e crea uno dei film più riusciti della saga di Star Wars.

Nell’ambito della cosiddetta trilogia prequel, è quello dalla costruzione narrativa più solida, compatta e matura, il più politico (nel suo disquisire di corruzione e potere, e nel mostrare l’esecuzione di un colpo di stato) il più sottile (nel suo analizzare i perché della scelta del Male), il meno superficiale, stiracchiato e stereotipato.
E', inoltre, il più ricco di sequenze memorabili: la sensazionale battaglia iniziale, lo scontro con il conte Dooku, l’inseguimento ai danni del generale Grievous e, in particolare, la straordinaria sequenza finale di combattimento a due versanti.

La vendetta dei Sith riesce ad allacciarsi con coerenza e senza sbavature agli episodi cronologicamente successivi ma realizzati precedentemente e porta la saga di Star Wars, quantomeno come immaginata da George Lucas, alla sua conclusione (con buona pace della trilogia sequel).

E’ il miglior film della serie dai tempi di Una nuova speranza e L’impero colpisce ancora.

Per gli appassionati è anche ricco di riferimenti e omaggi interni. Per tutti gli altri, un’esperienza comunque travolgente: è un film carico di azione mozzafiato e quasi non-stop, in particolare nella seconda parte, pieno di stupefacenti effetti speciali, coinvolgente e ben costruito.

Interamente girato in digitale con camere ad altissima definizione, indica la strada che verrà effettivamente intrapresa dal cinema successivo e presenta ben 2151 fotogrammi modificati al computer: un record assoluto per l’epoca.

L’unico punto debole rimangono, come sempre, le performance degli attori protagonisti: Christensen è a dir poco imbarazzante, la Portman se la cavicchia meglio, ma non poi così tanto, e McGregor, seppur evidentemente più espressivo degli altri due, non regala una delle sue migliori ed ispirate interpretazioni. Per il resto, comunque, a quanto pare è proprio vero: “Come nelle degustazioni più ricercate, Lucas ha riservato il meglio per la fine” (R. Nepoti).
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E' un po' ironico, il che non guasta. La realizzazione tecnica è di primo livello, la storia si ricollega perfettamente al primo film. Il 7, che non ho visto, mi ispira molto meno.

L'obbiettivo di la Vendetta Dei Sith è quello di chiudere dignitosamente una trilogia che ha scontentato un po' tutti. Lucas ne è consapevole e decide di proiettare lo spettatore direttamente in battaglia, facendoci assistere all'eroico salvataggio di Palpatine ad opera dei nostri due Jedi preferiti. Questo è il prologo di un film che tenta di riportare l'azione un poco più vicino al centro dell'interesse, sperando, nel contempo, di guadagnare quel ritmo che nei primi due capitoli è mancato. I problemi però rimangono. Il regista si porta dietro una struttura narrativa elefantiaca basata sulle beghe politiche che nemmeno qui riesce a togliersi di torno. Uno sguardo più approfondito sui personaggi c'è (almeno con Anakin e Obi Wan), ma viene devastato dal romanzetto rosa importato dal disastroso Episodio 2. [+]

L'obbiettivo di la Vendetta Dei Sith è quello di chiudere dignitosamente una trilogia che ha scontentato un po' tutti. Lucas ne è consapevole e decide di proiettare lo spettatore direttamente in battaglia, facendoci assistere all'eroico salvataggio di Palpatine ad opera dei nostri due Jedi preferiti. Questo è il prologo di un film che tenta di riportare l'azione un poco più vicino al centro dell'interesse, sperando, nel contempo, di guadagnare quel ritmo che nei primi due capitoli è mancato. I problemi però rimangono. Il regista si porta dietro una struttura narrativa elefantiaca basata sulle beghe politiche che nemmeno qui riesce a togliersi di torno. Uno sguardo più approfondito sui personaggi c'è (almeno con Anakin e Obi Wan), ma viene devastato dal romanzetto rosa importato dal disastroso Episodio 2. Persino quello che dovrebbe essere l'elemento deflagrante della trama finisce per non colpire, visto che la storia dei due amanti è ormai venuta a noia e il loro destino, di conseguenza, non suscita interesse. Come spesso accade nel mondo di Star Wars è la parte finale a risollevare la baracca. Qui Lucas riesce a ricreare la giusta alchimia, grazie anche alla preparazione dei protagonisti per l'evoluzione della vicenda che poi si apprezzerà nella trilogia originale. E il cameo di Chewbecca segna il definitivo accantonamento dalla trama di Jar Jar, personaggio che nelle intenzioni doveva essere di alleggerimento, ma che non ha mai funzionato. A lasciarmi perplesso in questa pellicola (ma direi nell'intera trilogia) non sono stati tanto la trama incongruente, la sceneggiatura bucherellata o il tratto leggero con cui sono stati costruiti i personaggi. Queste, se vogliamo, sono caratteristiche intrinseche nella saga. Più che altro è il tono che Lucas ha voluto dare al suo lavoro a non convincere. Nella prima serie di film gli autori sembravano consapevoli di avere tra le mani una favola per ragazzini e si sono dati la missione di divertire il pubblico attraverso la leggerezza. Qui, forse influenzato dall'enorme seguito conquistato con il suo universo, il regista si è preso troppo sul serio, rinunciando all'aspetto caciarone che ha decretato il successo della saga. Alla fine della fiera Lucas ha mancato il bersaglio di riferimento, senza per questo essere stato capace di trovarne uno nuovo. La maturità che pensava di dare alla saga, nei fatti, non si è concretizzata e in più di un'occasione tutta la storia è scivolata nel ridicolo. Non sono un grande appassionato di Star Wars (a esclusione dell'Episodio V che ho amato moltissimo), eppure vedendo la seconda trilogia ho provato nostalgia per lo stile della prima. E questo, secondo me, è il certificato che attesta il cattivo funzionamento dell'opera di Lucas. [-]

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Anakin e Kenobi riescono a liberare il cancelliere Palpatine prigioniero di Dooku ma il cancelliere è profondamente cambiato. Mentre la guerra continua, Anakin si trova a fronteggiare la gravidanza della moglie che ne sconvolgerà l'equilibrio della mente.
al contrario di quanto accade solitamente, l'ultimo episodio di questa trilogia è ampiamente il migliore. Aldilà degli effetti speciali che comunque erano già notevoli negli altri due episodi sono altri gli ingredienti che conferiscono qualità al prodotto. Intanto la trama e l'attesa per vedere svelato il motivo per cui Anakin passa al lato oscuro della forza. L'attesa di questo sconvolgimento attanaglia lo spettatore e gli fa vivere con particolare partecipazione lo sviluppo degli eventi. [+]

Anakin e Kenobi riescono a liberare il cancelliere Palpatine prigioniero di Dooku ma il cancelliere è profondamente cambiato. Mentre la guerra continua, Anakin si trova a fronteggiare la gravidanza della moglie che ne sconvolgerà l'equilibrio della mente.
al contrario di quanto accade solitamente, l'ultimo episodio di questa trilogia è ampiamente il migliore. Aldilà degli effetti speciali che comunque erano già notevoli negli altri due episodi sono altri gli ingredienti che conferiscono qualità al prodotto. Intanto la trama e l'attesa per vedere svelato il motivo per cui Anakin passa al lato oscuro della forza. L'attesa di questo sconvolgimento attanaglia lo spettatore e gli fa vivere con particolare partecipazione lo sviluppo degli eventi. Legate a tutto ciò ci sono una serie di riflessioni che non possono lasciare indifferenti sull'etica, l'amicizia, l'amore, il tradimento e il fascino oscuro del potere e del potere assoluto e ibfine la trasformazione dalla Repubblica all'Impero dopo che al Cancelliere erano già stati affidati più poteri. Insomma una pellicola davvero bella che riscatta una trilogia che altrimenti sarebbe stata piuttosto deludente.
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