xanadu
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martedì 5 luglio 2005
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la saga è adesso completa
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Avevo 7 anni e per la prima volta capii che esistessero le astronavi, quando la corvette corelliana attraversando lo schermo fugge via invano e immediatamente dopo è inseguita da un immenso, infinito, bellissimo incrociatore stellare dell'impero che la cattura. Le note della fanfara, sin da subito, molto familiari mi accompagnarono indelebilmente da quel momento.
Non capii molto altro, il suono assordante, il casco nero, la maschera dorata, gli strani fischi del piccoletto e una serie di particolari lontani ma allo stesso tempo vicini e reali che si susseguivano ad un ritmo incredibile. Avevo appena visto Guerre Stellari, una nuova speranza che ero andato a vedere.
Sono trascorsi 24 anni e adesso ho finalmente l'ultimo tassello, quello per il quale ho aspettato una vita intera quasi.
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Avevo 7 anni e per la prima volta capii che esistessero le astronavi, quando la corvette corelliana attraversando lo schermo fugge via invano e immediatamente dopo è inseguita da un immenso, infinito, bellissimo incrociatore stellare dell'impero che la cattura. Le note della fanfara, sin da subito, molto familiari mi accompagnarono indelebilmente da quel momento.
Non capii molto altro, il suono assordante, il casco nero, la maschera dorata, gli strani fischi del piccoletto e una serie di particolari lontani ma allo stesso tempo vicini e reali che si susseguivano ad un ritmo incredibile. Avevo appena visto Guerre Stellari, una nuova speranza che ero andato a vedere.
Sono trascorsi 24 anni e adesso ho finalmente l'ultimo tassello, quello per il quale ho aspettato una vita intera quasi. So che tutto arriva alla logica conclusione nel solo modo nel quale la storia potesse essere raccontata. Dall'unica persona in grado di farlo: George Lucas. La sola, capace di perseguire il proprio scopo, infondere risorse, e creare dal nulla un vero e proprio apparato tecnologico. Contro tutto e tutti. Testardo, nato a Modesto, in quella terra che molti invidiano e nella quale tutti ambiscono ad andare almeno una volta nella vita o nella quale tutti ma proprio tutti vorrebbero vivere, la California.
Valeva la pena di aspettare così tanto, vedere altri due prequel, molto ben realizzati al di là dei normali e comuni critici dichiarati di Lucas. E' lui il solo a potervi mettere mano, come e quando voglia, bene agli innesti e alle modifiche della trilogia più vecchia, ottima la rimasterizzazione in digitale di quest'ultima. Interessanti le varie vicende che descrivono origini e tempi di un mito. Nella loro completezza tutti e 6 episodi rappresentano una saga impossibile da imitare, indelebile nell'immaginario di tutti coloro che vi si sono anche solo avvicinati distrattamente. In questo terzo episodio vince il male, vince sul bene, l'imperatore finalmente crea il suo impero e una delle figure più importanti dell'intera saga inizia il suo indimenticabile destino. Finalmente ogni conto viene saldato e non sempre questo è sinonimo di buon auspicio.
Anche l'apertura dopo i classici titoli è da mozzare il fiato, probabilmente una delle migliori sequenze di apertura se non la migliore in assoluto. Questo terzo episodio risulta superiore ai suoi precedenti in tutti i sensi tanto da rivaleggiare con episodio VI da sempr eil mio preferito.
Il cerchio adesso è finalmente chiuso
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luca dondo
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giovedì 8 marzo 2007
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capolavoro epico
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Star wars III la vendetta dei sith è sotto tutti gli aspetti un capolavoro assoluto: il sonoro di Williams incanta con la canzone finale "A Hero Falls" che riporta in maniera incredibile la tragica battaglia tra, praticamente, due fratelli.
Il ritorno di alcuni temi della vecchia trilogia, contribuiscono a far emozionare lo spettatore intrattenendolo in maniera impressionante, a tal punto che se ci si mette a guardarlo senza le parole dei personaggi, ma solamente con le splendidemusiche, si riuscirà perfettamente a capire la trama, gli stati d'animo e gli avvenimenti
La qualità garfica, gli effetti sonori e speciali non tradiscono le aspettative, e il pubblico, anche quello più scettico, non può che rimanere abbagliato dalla splendezza del film, raccontato con superbia maestria e scenggiato da oscar.
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Star wars III la vendetta dei sith è sotto tutti gli aspetti un capolavoro assoluto: il sonoro di Williams incanta con la canzone finale "A Hero Falls" che riporta in maniera incredibile la tragica battaglia tra, praticamente, due fratelli.
Il ritorno di alcuni temi della vecchia trilogia, contribuiscono a far emozionare lo spettatore intrattenendolo in maniera impressionante, a tal punto che se ci si mette a guardarlo senza le parole dei personaggi, ma solamente con le splendidemusiche, si riuscirà perfettamente a capire la trama, gli stati d'animo e gli avvenimenti
La qualità garfica, gli effetti sonori e speciali non tradiscono le aspettative, e il pubblico, anche quello più scettico, non può che rimanere abbagliato dalla splendezza del film, raccontato con superbia maestria e scenggiato da oscar.
la sofferenza di Anakin ci mostra come un personaggio malvagio come Darth Vader si scopra invece essere la vittima dei propri sogni e delle proprie ambizioni, che io rammento nella realtà, sono capagi si di far sognare, ma anche di distruggere.
Non ho altre parole se non una: CAPOLAVORO
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matteo mihich
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sabato 21 maggio 2005
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epopea della galassia
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Tutto come previsto, chi conosce l'opera di Lucas sapeva. Sapeva il finale, sapeva che Anakin era Lord Vader e che Palpatine era il signore dei sith,che Amidala moriva.....Eppure sono uscito dal cinema con la bocca aperta e lo sguardo sognante.Il film è un capolavoro, sicuramente il migliore dell'intera serie..gli attori bravissimi la regia d'altri tempi, misurata lontana anni luce da videoclips stile matrix o signore degli anelli. tra tutto ciò l'imprevisto, la critica all' involuzione della "democrazia americana, per gli spettatori più attenti, non è difficile scorgere nelle espresioni di Sidius e Fener vere e proprie citazioni al rieletto presidente degli stati uniti per non parlare delle vicende, l 'impero, i nemici fittizi la guerra.
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Tutto come previsto, chi conosce l'opera di Lucas sapeva. Sapeva il finale, sapeva che Anakin era Lord Vader e che Palpatine era il signore dei sith,che Amidala moriva.....Eppure sono uscito dal cinema con la bocca aperta e lo sguardo sognante.Il film è un capolavoro, sicuramente il migliore dell'intera serie..gli attori bravissimi la regia d'altri tempi, misurata lontana anni luce da videoclips stile matrix o signore degli anelli. tra tutto ciò l'imprevisto, la critica all' involuzione della "democrazia americana, per gli spettatori più attenti, non è difficile scorgere nelle espresioni di Sidius e Fener vere e proprie citazioni al rieletto presidente degli stati uniti per non parlare delle vicende, l 'impero, i nemici fittizi la guerra.....e intanto in lontananza torna a riecheggiare sempre più forte il richimo incessante della forza. Cinema totale.
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(di nicola)
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(di sash)
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francesco balzano
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venerdì 27 maggio 2005
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chiusura in bellezza
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Chiude in bellezza il prequel di guerre stellari. Tutti, più o meno, sapevamo il finale di questo film. Ma qui sta la bravura di Lucas. In questo episodio, a livello narrativo, accadono moltissime cose. Così il film scorre via bene, nonostante le due ore e mezza di pellicola, aiutato anche (ma visto il regista è scontato dirlo) da effetti speciali sempre all'altezza della situazione. Il film, insomma, non delude le aspettative e, al contrario, dimostra di avere sempre grande vitalità. Quando il film è finito ho avuto un solo, granede rimpianto. Questa volta, Star Wars è davvero finito.
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laurence316
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martedì 26 settembre 2017
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this is the end, of everything that stands the end
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Uscito ai canonici tre anni di distanza dal precedente episodio, La vendetta dei Sith è senza ombra di dubbio il migliore del trittico e riporta la serie ai suoi antichi fasti che sembravano essersi persi per sempre nel mare di banalità, stereotipi, melensaggini e mediocrità dei due precedenti capitoli.Lucas si riprende e crea uno dei film più riusciti della saga di Star Wars.
Nell’ambito della cosiddetta trilogia prequel, è quello dalla costruzione narrativa più solida, compatta e matura, il più politico (nel suo disquisire di corruzione e potere, e nel mostrare l’esecuzione di un colpo di stato) il più sottile (nel suo analizzare i perché della scelta del Male), il meno superficiale, stiracchiato e stereotipato.
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Uscito ai canonici tre anni di distanza dal precedente episodio, La vendetta dei Sith è senza ombra di dubbio il migliore del trittico e riporta la serie ai suoi antichi fasti che sembravano essersi persi per sempre nel mare di banalità, stereotipi, melensaggini e mediocrità dei due precedenti capitoli.Lucas si riprende e crea uno dei film più riusciti della saga di Star Wars.
Nell’ambito della cosiddetta trilogia prequel, è quello dalla costruzione narrativa più solida, compatta e matura, il più politico (nel suo disquisire di corruzione e potere, e nel mostrare l’esecuzione di un colpo di stato) il più sottile (nel suo analizzare i perché della scelta del Male), il meno superficiale, stiracchiato e stereotipato.
E', inoltre, il più ricco di sequenze memorabili: la sensazionale battaglia iniziale, lo scontro con il conte Dooku, l’inseguimento ai danni del generale Grievous e, in particolare, la straordinaria sequenza finale di combattimento a due versanti.
La vendetta dei Sith riesce ad allacciarsi con coerenza e senza sbavature agli episodi cronologicamente successivi ma realizzati precedentemente e porta la saga di Star Wars, quantomeno come immaginata da George Lucas, alla sua conclusione (con buona pace della trilogia sequel).
E’ il miglior film della serie dai tempi di Una nuova speranza e L’impero colpisce ancora.
Per gli appassionati è anche ricco di riferimenti e omaggi interni. Per tutti gli altri, un’esperienza comunque travolgente: è un film carico di azione mozzafiato e quasi non-stop, in particolare nella seconda parte, pieno di stupefacenti effetti speciali, coinvolgente e ben costruito.
Interamente girato in digitale con camere ad altissima definizione, indica la strada che verrà effettivamente intrapresa dal cinema successivo e presenta ben 2151 fotogrammi modificati al computer: un record assoluto per l’epoca.
L’unico punto debole rimangono, come sempre, le performance degli attori protagonisti: Christensen è a dir poco imbarazzante, la Portman se la cavicchia meglio, ma non poi così tanto, e McGregor, seppur evidentemente più espressivo degli altri due, non regala una delle sue migliori ed ispirate interpretazioni. Per il resto, comunque, a quanto pare è proprio vero: “Come nelle degustazioni più ricercate, Lucas ha riservato il meglio per la fine” (R. Nepoti).
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ilpredicatore
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mercoledì 7 aprile 2010
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lucas compie il mito. e un capolavoro. parte i
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George Lucas supera se stesso, compiendo qualcosa che non aveva mai fatto prima. Quest'uomo è in gran forma, gente. Si addentra nel profondo del suo personaggio chiave, Anakin Skywalker, racconta l'esito di una leggenda con coerenza e perfezione a tal punto che la sua è da definirsi maestria, acquisisce uno sguardo intenso e profondo, inedito. Inizio elettrizzante con una battaglia che epiloga in un duello freddo e serrato, Anakin compie un altro passo verso il lato oscuro, ma stavolta si percepisce la vera ragione - istigazione della sua corruzione. E' Palpatine – Darth Sidious, monumentale burattinaio, il vero protagonista dell'episodio e autentico antagonista dell'intera saga, un Mefistofele coi fiocchi, il diavolo tentatore che conduce Anakin direttamente da Darth Vader.
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George Lucas supera se stesso, compiendo qualcosa che non aveva mai fatto prima. Quest'uomo è in gran forma, gente. Si addentra nel profondo del suo personaggio chiave, Anakin Skywalker, racconta l'esito di una leggenda con coerenza e perfezione a tal punto che la sua è da definirsi maestria, acquisisce uno sguardo intenso e profondo, inedito. Inizio elettrizzante con una battaglia che epiloga in un duello freddo e serrato, Anakin compie un altro passo verso il lato oscuro, ma stavolta si percepisce la vera ragione - istigazione della sua corruzione. E' Palpatine – Darth Sidious, monumentale burattinaio, il vero protagonista dell'episodio e autentico antagonista dell'intera saga, un Mefistofele coi fiocchi, il diavolo tentatore che conduce Anakin direttamente da Darth Vader. L'ossessione, la bramosia e l'avidità del potere sono il tema centrale del film, caro a Lucas. E' proprio Palpatine-Sidious che trionfa in questo egregia e magnifica apologia di Lucas, tra dialoghi stupefacenti (“Chiunque conquisti potere ha paura di perderlo”), seduzione, gioco di parti, demagogia. Quasi un elogio quello del Cancelliere Supremo - Imperatore sul potere e sulle sue derivazioni, che sul codice tanto ammirevole dei Jedi ne ha da dire più di una. Manipola Anakin con intelligenza e incredibile pazienza, lo corrompe incutendogli paure che lo smarriscono e lo indeboliscono, esercita su di lui rabbie che lo mettono contro tutto e tutti e nel contempo lo affianca come amico e alleato. Anakin è diviso tra sete di potere e la paura di perdere ciò che ama, di conseguenza ira, odio e sofferenza, come Yoda aveva profetizzato nel primo episodio, e il destino appare inevitabile. E allora ecco addentrarci nella parte più cupa e superba di tutta la saga nell'episodio forse più bello. La caduta di Anakin, il rovesciamento dell'ordine dei Jedi, il colpo di stato. E' tutto così oscuro che perfino il cielo è sempre nuvoloso, ci sono lacrime sulle guance di Skywalker mentre si prepara ad uccidere i bambini Jedi rimasti, i suoi occhi diventano cupi e privi di umanità quando compie le sue stragi, si assiste in diretta alla lenta morte di un'anima, parte del finale ci lascia in mente lava e dolore. Ma ecco, la scena più intensa di questa trilogia insuperabile: Anakin e Padme seduti in due stanze diverse, in due edifici lontani. Entrambi si alzano, contemplano il pianeta di fronte a loro, si cercano quasi, sembrano fissarsi. In mezzo il vuoto, il mondo, i grattacieli e un tramonto malinconico. Scena emblematica, il preludio della tragedia, il silenzio prima del botto.
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corrado
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martedì 1 novembre 2005
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si conclude in grande la saga di star wars
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Finalmente il capitolo finale, quello che tutti aspettavamo con ansia, quello che ci avrebbe rivelato la nascita di darth fener e l'avvento dell'impero. Anche stavolta Lucas non tradisce le aspettative, anzi, dopo due film che molti non hanno appieno apprezzato (ma che io communque reputo bellissimi) il maestro ci offre uno spettacolo visivo affascinante, frutto dell'armonia fra trama ed effetti speciali.
Il film si divide nettamente in due parti. La prima comprende le guerre dei cloni, con la morte del Conte Dooku e di Grevious, con le menzogne di Palpatine che condizionano in giovane Skywalker a cedere al Lato Oscuro della Forza per salvare Padmé.
La seconda parte ha inizio con il tradimento di Anakin (o dei jedi, dipende dal punto di vista) e si evolve nella commovente epurazione dei jedi fino a sfociare nell'atteso scontro tra Anakin e obie wan sul pianeta lavico di Mustafar.
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Finalmente il capitolo finale, quello che tutti aspettavamo con ansia, quello che ci avrebbe rivelato la nascita di darth fener e l'avvento dell'impero. Anche stavolta Lucas non tradisce le aspettative, anzi, dopo due film che molti non hanno appieno apprezzato (ma che io communque reputo bellissimi) il maestro ci offre uno spettacolo visivo affascinante, frutto dell'armonia fra trama ed effetti speciali.
Il film si divide nettamente in due parti. La prima comprende le guerre dei cloni, con la morte del Conte Dooku e di Grevious, con le menzogne di Palpatine che condizionano in giovane Skywalker a cedere al Lato Oscuro della Forza per salvare Padmé.
La seconda parte ha inizio con il tradimento di Anakin (o dei jedi, dipende dal punto di vista) e si evolve nella commovente epurazione dei jedi fino a sfociare nell'atteso scontro tra Anakin e obie wan sul pianeta lavico di Mustafar.
Le musiche di Williams sono meravigliose, a tratti potenti e altisonanti, a tratti commoventi e malinconiche, riprendendo anche motivi dalla Trilogia Classica come il tema della forza o il tema di yoda, per non parlare della marcia imperiale.
Gli effetti visivi hanno dell'incredibile, grazie al lavoro della Industrial Light and Magic.
Episodio 3 è un film che colpisce anche i non fanatici di fantascienza, grazie al significato profondo di una storia universale che va al di là della mera fantascenza, una storia di eroi, malvagi,amore e amicizia, com notevoli riferimenti alla nostra società in particolare alla politica; a questo proposito fa un notevole effetto lo scontro tra Yoda e Palpatine all'interno del senato che va in pezzi.
George Lucas fa un buon lavoro nel mettere insieme sentimenti ed effetti speciali creando un' armonia tra questi due che oggi difficilmente si trova al cinema, trovando in poco più di due ore di film il tempo per farci divertire, commuovere, riflettere, in uno dei più belli episodi della sua saga.
W STAR WARS
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ilpredicatore
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mercoledì 7 aprile 2010
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lucas compie il mito. e un capolavoro. parte ii
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Memorabili tutti i duelli, avvincente quello tra Obi Wan e Grievous, il cattivo new entry dell'episodio, interessante per la sua fisionomia e per il suo stile di combattimento, duello questo che termina ironicamente alla Indiana Jones. Godibile quello tra Sidious e Windu, prima della scena cult in cui Anakin si inchina al suo nuovo Signore, ma i duelli più belli e visivamente spettacolari e monumentali restano gli ultimi due: Anakin e Obi Wan si scontrano tra lava e fiamme in un'atmosfera densamente apocalittica e tragica. Sidious e Yoda duellano maestosamente all'interno del Parlamento in uno scontro solenne e vigoroso tra Bene e Male, il neo imperatore lancia contro Yoda squarci della libertà che ha annientato in una sequenza inebriante, esaltante.
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Memorabili tutti i duelli, avvincente quello tra Obi Wan e Grievous, il cattivo new entry dell'episodio, interessante per la sua fisionomia e per il suo stile di combattimento, duello questo che termina ironicamente alla Indiana Jones. Godibile quello tra Sidious e Windu, prima della scena cult in cui Anakin si inchina al suo nuovo Signore, ma i duelli più belli e visivamente spettacolari e monumentali restano gli ultimi due: Anakin e Obi Wan si scontrano tra lava e fiamme in un'atmosfera densamente apocalittica e tragica. Sidious e Yoda duellano maestosamente all'interno del Parlamento in uno scontro solenne e vigoroso tra Bene e Male, il neo imperatore lancia contro Yoda squarci della libertà che ha annientato in una sequenza inebriante, esaltante. Tra le comparse, Chewbecca e un giovane Tarkin (doveva apparire anche Han Solo bambino, ma Lucas e autori devono averci ripensato). Unica critica: alcune scene sono state immeritatamente tagliate in fase di montaggio (come l'arrivo di Yoda sul pianeta Dagobah, ma lo potrete trovare tuttavia nel dvd a due dischi). Bravi tutti gli interpreti, anche il buon Ian McDiarmid (l'esperienza di teatro è evidente). Cadono gli Jedi, vittime degli inganni e dei machiavellici piani del Signore dei Sith, ma anche colpevoli della loro ristrettezza morale. Muore la democrazia, nasce l'Impero. Lucas ci mostra la vittoria degli avidi e dei corrotti e la morte della libertà che avviene sempre silenziosamente, anzi no, sotto scroscianti applausi. Altra sequenza emblematica e colma di pathos: si alternano due scene, una di vita e una di morte. Anakin muore, nascono due gemelli. Nasce Darth Vader, muore Padme. “C'è del buono in lui, io lo so” le ultime parole di lei rivolte a Obi Wan Kenobi, non prive di fondamento. Ed ecco... il respiro più famoso del mondo, quel respiro elettronico e infernale che ha appassionato diverse generazioni torna di nuovo sullo schermo per un'ultima grande comparsa. Alla notizia della morte dell'amata Darth Vader lancia un profondo grido di disperazione, non è più un uomo, ma una creatura per sempre maledetta. Insieme al nuovo Imperatore osserva in lontananza una stazione spaziale ancora in costruzione. Poi la separazione dei gemelli. Leia viene portata su Alderaan, Obi Wan consegna il piccolo Luke agli zii su Tatooine, mentre Lucas consegna a noi il Mito. Obi Wan si dà all'eremita in attesa di una nuova speranza, zio Owen e zia Beru contemplano il tramonto come farà un giorno il nipote adolescente mentre il sempre grande John Williams sintetizza negli ultimi istanti tutti i temi principali della saga, terminando con quello della Forza. Un film perfetto, un capolavoro sottovalutato del cinema, che avrebbe meritato qualche Oscar. George Lucas termina così la sua Chanson de Geste e raggiunge la finalizzazione rarefatta del Mito, dimostrando di essere perfino più bravo di ventotto anni fa. Ineguagliabile.
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giorgio
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venerdì 1 luglio 2005
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la chiusura del cerchio
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Con questo ultimo espisodio del prequel, si chiude una delle più fortunate saghe di fantascienza del nostro tempo che abbraccia quasi 30 anni (1977-2005). Il terzo episodio è assolutamente risolutivo e denso di azione. Può contare su effetti speciali ed una tecnica registica pirotecnica e spettacolare, nonché, su tutta una congerie di personaggi, macchine e diavolerie incredibili. Qui, come non mai, si scatena la forza inventiva di Lucas, il suo gusto scenico, la sua assidua fedeltà al movimento, all'azione (che, in questo film, lascia senza fiato). E' un'epopea guerriera, dove Bene e Male sono in aperto e drammatico conflitto: Lucas è abilissimo - come sempre - nel dosare sapientemente gli ingredienti dell'ispirazione: un po' di Omero (Iliade), un po' di Faust, un po' di storia antica (romana, in particolare), un po' di filosofia Zen, un po' di Cristianesimo, un po' di Taoismo.
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Con questo ultimo espisodio del prequel, si chiude una delle più fortunate saghe di fantascienza del nostro tempo che abbraccia quasi 30 anni (1977-2005). Il terzo episodio è assolutamente risolutivo e denso di azione. Può contare su effetti speciali ed una tecnica registica pirotecnica e spettacolare, nonché, su tutta una congerie di personaggi, macchine e diavolerie incredibili. Qui, come non mai, si scatena la forza inventiva di Lucas, il suo gusto scenico, la sua assidua fedeltà al movimento, all'azione (che, in questo film, lascia senza fiato). E' un'epopea guerriera, dove Bene e Male sono in aperto e drammatico conflitto: Lucas è abilissimo - come sempre - nel dosare sapientemente gli ingredienti dell'ispirazione: un po' di Omero (Iliade), un po' di Faust, un po' di storia antica (romana, in particolare), un po' di filosofia Zen, un po' di Cristianesimo, un po' di Taoismo... I cavalieri Jedi sono un po' samurai e un po' templari, non senza una certa, sottile e indecifrabile, ambiguità (che sarà fatale per Anakin). Travolgenti i duelli - tanti e cruenti, dall'inzio alla fine - e le scene di battaglia. Da questo film escono personaggi a tutto tondo e, su tutti, il neonato Dart Vader acquista una sua particolare statura, divenendo una sorta di "Innominato" manzoniano in versione dark, una Faust stellare intrappolato in un gioco più grande di lui e di cui non riesce a scorgere i contorni. Così, se il subdolo senatore Palantine, scaltro e cinico politicante, si rivela essere un'orrida, crudele belva travestita (che ricorda Lucifero), il personaggio di Anakin assume una valenza tutta particolare ed il suo conflitto, i suoi incubi, le insicurezze ed ossessioni divengono paradigmatiche e dolorosamente autentiche perchè esprimono, senza mezzi toni, l'intimo conflitto insito nell'uomo, mostrando la forza della manipolazione, la tenace illusrietà dei sentimenti, la distruttività della paura e della diffidenza. Lucas non si tira indietro quando si tratta di mostrare la labilità del confine tra Bene e Male, operando un ribaltamento di prospettiva radicale: siano essi yin o yang o "coincidenza degli opposti", il film indaga, senza superficialità, il dramma mortale delle scelte, senza rinunciare, per questo, ad essere anche e soprattutto un prodotto di intattenimento. La metamorfosi di Anakin nel corso della storia è quanto di più terribile ed ineluttabile si possa immaginare e l'allucinante duello finale con Obi One tra la lava del vulcano, da antologia.
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joker 91
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martedì 22 maggio 2012
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capolavoro moderno
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Il miglior film della nuova trilogia Lucas lo relega nella conclusione ovvero nell'ultimo episodio di una saga straordinaria. Gli effetti speciali a dir poco sbalorditivi si uniscono alla riflessione ed all'emozione più profonda scaturendo spesso nella commozione e nell'angoscia. Christensen è il protagonista assoluto di questa epica conclusione-la metamorfosi da Anakin a Vader resta molto credibile sullo schermo nella rappresentazione di un personaggio usato sino alla distruzione più interiore attraverso le sue debolezze più interiori che son poi le debolezze di ognuno di noi grazie all'immagine del bravissimo ed superlativo Mcdiarmid interprete di Palpatine.
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Il miglior film della nuova trilogia Lucas lo relega nella conclusione ovvero nell'ultimo episodio di una saga straordinaria. Gli effetti speciali a dir poco sbalorditivi si uniscono alla riflessione ed all'emozione più profonda scaturendo spesso nella commozione e nell'angoscia. Christensen è il protagonista assoluto di questa epica conclusione-la metamorfosi da Anakin a Vader resta molto credibile sullo schermo nella rappresentazione di un personaggio usato sino alla distruzione più interiore attraverso le sue debolezze più interiori che son poi le debolezze di ognuno di noi grazie all'immagine del bravissimo ed superlativo Mcdiarmid interprete di Palpatine.Film cupo,bravissimi Portman,Mcgregor in un Kenobi ormai maturo e già simile all'eremita Ben di Guinnes
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