jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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king kong di peter jackson - da non perdere
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Nel 1933 Ann Darrow (Watts), attricetta di teatro disoccupata, parte con la troupe del regista Carl Denham (Black, straordinario e perfetto per la parte) per girare un documentario sull’Isola del Teschio, dove l’uomo non ha mai messo piede. Ma sull’isola Ann verrà catturata dallo scimmione, alto otto metri, Kong, che si innamora di lei e la difende dalle varie creature preistoriche che popolano l’isola. L’animale verrà catturato dalla troupe e portato a New York come un’attrazione da zoo. Scapperà e si rifugerà sull’Empire State Building, dove verrà abbattuto dagli aerei. Memorabile remake del capolavoro del 1933, dove, a differenza di quello del ’76 di Guillermin, Jackson, lanciatissimo dal successo de Il Signore degli Anelli, mette molto di suo, talvolta con successo, talvolta esagerando un po’.
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Nel 1933 Ann Darrow (Watts), attricetta di teatro disoccupata, parte con la troupe del regista Carl Denham (Black, straordinario e perfetto per la parte) per girare un documentario sull’Isola del Teschio, dove l’uomo non ha mai messo piede. Ma sull’isola Ann verrà catturata dallo scimmione, alto otto metri, Kong, che si innamora di lei e la difende dalle varie creature preistoriche che popolano l’isola. L’animale verrà catturato dalla troupe e portato a New York come un’attrazione da zoo. Scapperà e si rifugerà sull’Empire State Building, dove verrà abbattuto dagli aerei. Memorabile remake del capolavoro del 1933, dove, a differenza di quello del ’76 di Guillermin, Jackson, lanciatissimo dal successo de Il Signore degli Anelli, mette molto di suo, talvolta con successo, talvolta esagerando un po’. Nel complesso è un film straordinario sin dall’inizio, in una New York in piena Grande Depressione ricostruita alla perfezione, con vere auto d’epoca. Nella seconda parte Jackson prende in prestito elementi da film horror (vedi gli indigeni) e dà prova di tutta la sua eccezionale bravura nel dare spettacolo: memorabili alcune scene come l’inseguimento dei dinosauri “collolungo”, la lotta con i tirannosauri e la sequenza del combattimento contro gli insetti giganti, anche se, bisogna dirlo, di dinosauri ce ne sono un po’ troppi. A tutto questo si contrappongono le scene più riflessive della storia d’amore con Kong (“interpretato” in motion-capture da un gigioneggiante [e sempre strepitoso] Andy Serkis, il Gollum de Il Signore degli Anelli, che interpreta anche il cuoco Lumpy), bella e romantica. Infine nella terza parte inizia la tragedia: Kong in catene viene portato a New York, ma Denham non ricorda le parole del marinaio di cui aveva raccontato Lumpy: “Una creatura, né bestia né uomo”, Kong non è un semplice animale, ma è un innamorato in cerca della sua bella, che è colei che l’ha ucciso: “Non sono stati gli aerei: è la bella che ha ucciso la bestia” dice Carl nell’ultima scena. Emozionante dall’inizio alla fine, ricco di citazioni colte, da Cuore di tenebra allo stesso film del ’33: all’inizio, quando Carl e il suo assistente ragionano su chi possa interpretare il personaggio femminile, il regista propone Fay Wray, interprete di Ann nel film originale, e per tutta risposta il segretario risponde che sta girando un film con la RKO e con un regista di nome Cooper, proprio uno dei due autori di King Kong: il film che la Wray sta girando è dunque proprio King Kong. Costato duecentosette milioni di dollari, uno dei più alti budget di sempre, li ha ampiamente recuperati incassandone oltre cinquecento. Tre Oscar: effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro. Musica di James Newton Howard, che all’ultimo momento ha rimpiazzato l’originale compositore, Howard Shore, perché avrebbe composto una partitura troppo intellettuale.
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g_andrini
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venerdì 25 gennaio 2013
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un'altra volta...
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Ho rivisto volentieri questo bel film. Le ambientazioni fantasy sono meravigliose, con animazioni di primo livello. La storia si ripete, con Kong che impersona gli assolutismi esistenziali umani.
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marco8
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mercoledì 5 dicembre 2012
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m e r a v i g l i a
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Veramente un capolavoro in tutto e per tutto. Poesia, effetti visivi da CAPOGIRO, ambientazioni da sogno...che altro dire?
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mystic
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martedì 17 aprile 2012
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peter jackson e il nuovo kong
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1933, New York City. Carl Denham, dopo improvvisi fallimenti in campo cinematografico, è alla ricerca di un impresa che risollevi le sorti della propria carriera. Impresa che si concretizza quando si materializza l'opportunità di girare un film a Skull Island, la spettrale isola del teschio a largo di Sumatra. Partendo con l'intera troupe, con un'attrice esordiente, Ann Darrow (Naomi Watts) e Jack Driscoll (Adrien Brody), scrittore, il regista si trova a gestire una situazione imprevista: l'isola è popolata da cannibali, dinosauri e da Kong, enorme gorilla preistorico. In questo turbolento scenario Peter Jackson dirige questo remake dai tratti indistinguibili, mettendosi in mostra ancor più che nella saga de "Il signore degli anelli".
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1933, New York City. Carl Denham, dopo improvvisi fallimenti in campo cinematografico, è alla ricerca di un impresa che risollevi le sorti della propria carriera. Impresa che si concretizza quando si materializza l'opportunità di girare un film a Skull Island, la spettrale isola del teschio a largo di Sumatra. Partendo con l'intera troupe, con un'attrice esordiente, Ann Darrow (Naomi Watts) e Jack Driscoll (Adrien Brody), scrittore, il regista si trova a gestire una situazione imprevista: l'isola è popolata da cannibali, dinosauri e da Kong, enorme gorilla preistorico. In questo turbolento scenario Peter Jackson dirige questo remake dai tratti indistinguibili, mettendosi in mostra ancor più che nella saga de "Il signore degli anelli". Nella sua pellicola non trovano spazio solo effetti speciali hollywoodiani bensì elementi classici che si sposano con la colonna sonora e con la fotografia stessa. Piacevole sorpresa è Jack Black, nel ruolo di Denham, scagionato dal solito ruolo di comico-irriverente protagonista, recita con la maestria degna dei grandi. Egli rappresenta, seppur in modo incosciente, la minaccia che la natura corre con l'ipocrisia e l'ignoranza dell'uomo degli anni '30: non è un caso infatti che la sequenza iniziale del film ha luogo in uno zoo-lager di New York. Kong è invece lo straordinario emblema che il mondo selvaggio costituisce, è il simbolo del mistero e del fascino che l'uomo non può dominare o possedere. Paradossalmente la bestia trasmette la propria umanità solo a colei in grado di comprenderlo: la giovane attrice. Anche Skull Island è rinnovata con l'inserimento di insetti e pipistrelli giganti. King Kong è anche vincitore di tre Oscar. Questa nuova rappresentazione, frutto di Universal, non è la copia moderna dei precedenti film: è un completamento singolare non privo di suggestione, record di incassi in tutto il mondo e nuovo punto di riferimento nel panorama cinematografico contemporaneo.
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kalamaius
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giovedì 22 marzo 2012
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buon film sì, capolavoro no
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Il film tutto sommato è da considerarsi un discreto film, ma con tante cose da rivedere. Prima cosa trovo eccessiva la durata, tre ore e venti riempite con troppi americanismi che si potevano evitare. Per americanismi mi riferisco alle troppe banali scene all'interno dell'isola, alcuni inseguimenti anomali che fanno perdere di credibilità il film. La prima parte del film è molto buona, con una sorta di richiamo agli anni d'oro del cinema. Proseguendo il film si allontana da questo amarcord perdendo di qualità, lasciandosi trasportare da troppi effetti speciali che oscurano la trama. Anche la parte finale alla fine dei conti è buona, è la parte centrale che manca di trama, di interesse e di originalità.
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Il film tutto sommato è da considerarsi un discreto film, ma con tante cose da rivedere. Prima cosa trovo eccessiva la durata, tre ore e venti riempite con troppi americanismi che si potevano evitare. Per americanismi mi riferisco alle troppe banali scene all'interno dell'isola, alcuni inseguimenti anomali che fanno perdere di credibilità il film. La prima parte del film è molto buona, con una sorta di richiamo agli anni d'oro del cinema. Proseguendo il film si allontana da questo amarcord perdendo di qualità, lasciandosi trasportare da troppi effetti speciali che oscurano la trama. Anche la parte finale alla fine dei conti è buona, è la parte centrale che manca di trama, di interesse e di originalità. E' facile stupire con gli effetti speciali ma è decisamente più complicato ma di gran lungo appagante cercare almeno di evitare che la trama affoghi in questi effetti che puntano troppo a conquistare le masse ma si dimenticano di chi è affamato di film di un certo livello. Non voglio certo dire che gli effetti speciali vadano aboliti, ma l'importante è che non siano l'unico motivo che spinga il pubblico a guardare un film. Il cast è buono, è presente un attore di gran qualità come Adrien Brody, ma sono poche le scene nell'intero film che gli possano consentire di dimostrare il suo intero valore. Buona prova anche per Naomi Watts, la quale, a differenza di Adrien Brody, ha avuto più occasioni perlomeno di recitare, e lo ha fatto bene. Questo resta comunque un remake ben fatto, ma per me è un remake troppo tecnologico, l'assenza quasi totale di vere parti recitative non credo sia un motivo per lodare il film. Non credo sia da considerare innovativo un remake del genere, oggettivamente forse è un remake nuovo, diverso dal solito remake, ma soggettivamente non lo trovo molto innovativo, sarebbe forse innovativo di questi tempi guardare e cercare di sponsorizzare l'originale film, di questi tempi dove si pensa che la tecnologia possa sostituire la psicologia umana. La tecnologia va amata e adoperata, ma insieme alle caratteristiche dell'uomo, altrimenti la sola tecnologia di per sè rimane qualcosa di distaccato. Tirando le conclusioni, film accettabile e discreto, ma l'assenza totale di emozioni pesa come un macigno, ovviamente secondo il mio gusto personale.
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francesco morelli
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domenica 20 novembre 2011
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il commento di francesco morelli
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spettacolare vermanete spettacolare. gli effetti speciali erano fatti bene e poi peter jackson sa realizare emozioni a tutti.
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the smoking turtle
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venerdì 28 ottobre 2011
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ciao
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raga, non mi sembra il caso di aggredire con questa cattiveria, in ogni caso ... :D cmq, per come la penso io, tomek hai detto molte cose giuste, ma non hai capito che questa gestione degli effetti speciali da te definita, in fin dei conti, pacchiana, è assolutamente intenzionale ! :D figurati se peter jackson avrebbe intenzionalmente sbagliato delle sequenze... se guardi il film del 1933, ti accorgerai che OGNI SCENA è stata rifatta con cura NEI MINIMI dettagli, usando effetti speciali odierni, ed è questo che dà alle scene quel gusto vintage che tu hai subito notato! ciao :D
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tiamaster
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mercoledì 19 ottobre 2011
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peter jackson fà solo capolavori!!!
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Il signore degli anelli,amabili resti,questo king kong..TUTTI CAPOLAVORI!!!Probabilmente peter ha la laura in "capolavologia".King Kong è forse in certi punti un pò noiosetto,ma comunque tutto il resto e da oscar.Una sceneggiatura incredibilmente convincente,effetti speciali strepitosi e andy serkis nei panni dello scimmione innammorato di naomi watts,un cocktail imperdibile e gustoso.Anche jack black,divertente attore non bravissimo,qui è veramente notevole e bravo,un film spettacolare,perfetto e incredibilmente commovente,cosa si può dire contro questo immenso film??un bel niente,un altro capolavoro del regista della nuova zelanda xhe regala sempre perle cinematografiche.
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Il signore degli anelli,amabili resti,questo king kong..TUTTI CAPOLAVORI!!!Probabilmente peter ha la laura in "capolavologia".King Kong è forse in certi punti un pò noiosetto,ma comunque tutto il resto e da oscar.Una sceneggiatura incredibilmente convincente,effetti speciali strepitosi e andy serkis nei panni dello scimmione innammorato di naomi watts,un cocktail imperdibile e gustoso.Anche jack black,divertente attore non bravissimo,qui è veramente notevole e bravo,un film spettacolare,perfetto e incredibilmente commovente,cosa si può dire contro questo immenso film??un bel niente,un altro capolavoro del regista della nuova zelanda xhe regala sempre perle cinematografiche.
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g_andrini
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martedì 26 aprile 2011
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colossal moderno
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E' veramente un bel film. L'ho visto in due tempi e devo dire che non mi ha per nulla stancato. Simpatico Kong, oltre ad essere animato veramente bene.
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paolomiki
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giovedì 21 aprile 2011
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bello ma lungo
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Gli effetti speciali sono strabilianti.La scena finale commuovente e riuscita.Un film da vedere sicuramente senza piangere per i soldi spesi.Peccato la durata incomprensibile.Con qualche taglio ben piazzato sarebbe stato un capolavoro.
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