Melinda e Melinda

Fabio Ferzetti

L’ultimo film di Woody Allen vale doppio ma è riuscito a metà. Vale doppio perché mantenendo la stessa protagonista elabora due trame parallele , una comica, l’altra tendente al tragico. E’ riuscito a metà perché c’è tutto ciò che siamo abituati a trovare nei suoi film tranne lui. Lui e la grazia, il brio, l’intelligenza inquieta delle sue cose migliori. Che qui echeggiano ma attutite, come in sordina, ovvero esasperate dalla domanda che corre lungo tutto Melinda e Melinda : la vita è troppo seria per non riderne, o troppo ridicola per non esserne afflitti? A chiederselo è il solito gruppo di amici al caffè, un po’ come nell’indimenticato Broadway Danny Rose . [...]

di Fabio Ferzetti, articolo completo (2629 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 24 dicembre 2004