Titolo originale | Walk on Water |
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Israele |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Eytan Fox |
Attori | Lior Ashkenazi, Knut Berger, Caroline Peters, Gideon Shemer, Hanns Zischler Carola Regnier. |
Uscita | venerdì 12 novembre 2004 |
MYmonetro | 2,60 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
AI giovane Eyal (Lior Ashkenazi), agente speciale del Mossad, il servizio segreto israeliano, viene affidato l'incarico di raccogliere informazioni su... In Italia al Box Office Camminando sull'acqua ha incassato 317 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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AI giovane Eyal, agente speciale del Mossad, il servizio segreto israeliano, viene affidato l'incarico di raccogliere informazioni su Alfred Himmelman, spietato ex ufficiale nazista dato per defunto o disperso. Durante le sue ricerche Eyal, in incognito, incontra Axel, nipote di Himmelman. Fra i due prima nasce un'amicizia, poi l'amore. La scoperta che Alfred Himmelman è ancora vivo incrinerà irreversibilmente il rapporto fra i due.Presentato all'ultimo Festival di Berlino,ha ricevuto il premio del pubblico al Festival di Film con Tematiche Omosessuali di Torino
CAMMINANDO SULL'ACQUA disponibile in DVD o BluRay |
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Non basteranno pochi decenni a cancellare dalla memoria il dolore e la persecuzione di un intero popolo da parte di un altro popolo. A nulla serve addebitare tutta la responsabilità ad un solo individuo quando tutti gli hanno ciecamente e spietatamente obbedito. In questo film d’Israele si vuole invece far calare il sipario sul passato sostenendo che le nuove generazioni condannano il passato dei [...] Vai alla recensione »
Un agente del Mossad resta sconvolto sia dall'ultima missione compiuta ma anche e soprattutto dal suicidio della moglie. Rientrato in servizio, l'uomo si metterà sulle tracce di un ex gerarca nazista. Il film è pieno di intenti lodevoli ma naufraga lentamente alla distanza quando un po' tutti i nodi vengono sciolti in maniera piuttosto prevedibile e anche banale.
Mi sembra molto strano che si permetta a persone che non hanno visto un film di commentarlo Chiaramente Davide Morena il film non l'ha visto è falsissimo che il rapporto tra i due diventa amore cosi come è falsissimo che la scoperta che l'anziano SS sia ancora vivo, incrinerà il loro rapporto, anzi, lo rafforzerà ed è proprio questo che ci dice [...] Vai alla recensione »
Non so quale film hanno visto i recensori, ho visto in tv ieri sera il film e mi è sembrato che il protagonista agente del mossad pur attratto, incuriosito dall'omosessualità del tedesco finisce per sposarsi con la sorella, fare un figlio e mettere in discussione la sua vita precedente ma non sul pieno delle scelte sessuali.
ra recensione di Davide Morena è decisamente diversa dal film che ho visto.Nel finale Eyal sposa la sorella di Alex. I due si scrivono e a uccidere il nazi è Alex. Si tratta di un film stimolante e curioso. Con un finale forse un po' rapido, dacisamente interessante, abbastanza ben recitato e montato.
È salutare confrontarsi ogni tanto con film fuori standard, specie se azzardano inediti mix di genere. Ed è proprio il caso di «Camminando sull'acqua», terzo film dell'israeliano Eytan Fox, già notato per «Yossi & Jagger», niente di meno che un film d'azione, anzi di guerra, dai roventi risvolti gay. In questo caso siamo dalle parti del thriller, con l'agente del Mossad Eyal (Lior Ashkenazi, la star [...] Vai alla recensione »
Eyal, agente israeliano con licenza di uccidere, è un duro capace di ammazzare un uomo sotto gli occhi del figlioletto. Il fulmineo dramma, che si svolge a Istanbul, è solo il prologo di una missione ben altrimenti complessa. Al protagonista, nel frattempo, è capitata una tragedia personale, il suicidio della moglie che lo rende fragile e insicuro davanti al nuovo incarico: scovare e uccidere un criminale [...] Vai alla recensione »
Uno spia, l’altro balla. Uno uccide, l’altro canta il karaoke. Uno è un agente del Mossad, un duro che non piange nemmeno quando sua moglie si ammazza. L’altro un giovane berlinese entusiasta venuto in Israele a trovare la sorella. Difficile immaginare una coppia peggio assortita di Eyal e Axel. Eppure dal loro incontro usciranno entrambi trasformati.
Istanbul: un battello attraversa il Bosforo, a bordo c’è una tranquilla famigliola osservata da un tipo losco. Quando scendono dal battello, il tipo si avvicina al padre di famiglia e, fingendo di urtarlo, gli infila una siringa nella carne. L’uomo muore sul colpo, l’assassino si dilegua. Stacco. Il giorno dopo, l’assassino entra in un ufficio del Mossad, in Israele.
Eya (Lior Ashkenazi) è un agente dei Mossad, il servizio segreto israeliano. Il suo incarico è quello di braccare il criminale nazista Alfred Himmelman, che risulta ancora vivo. Per acciuffarlo, Eya avvicina il nipote dell’ex ufficiale, Axel (knut Berger), giovane e omosessuale. Il regista Eytan Fox (Yossi & Jagger) dirige un ambiguo mix di dramma politico e thriller, il cui protagonista principale [...] Vai alla recensione »
Presentato in prima mondiale al Filmfest di Berlino 2004, Camminando sull’acqua ha rischiato di non uscire in Italia dopo l’infelice battuta di Tremaglia sui “culattoni”. La Teodora Film ha però convinto il regista, il quarantenne israelo-newyorkese Eytan Fox, a lasciar perdere: l’intemperanza lessicale di uno non doveva punire le aspettative cinematografiche di molti.
Mette troppa carne al fuoco Camminando sull'acqua, ma è un difetto dettato dalla generosità: spaccato di una nazione dove convivono diffidenza e libertà, trasparenza democratica e clima di sospetto, intolleranza. È la storia di un agente del Mossad la cui moglie si è tolta la vita lasciando un biglietto che lo accusa di uccidere i sentimenti. Subito dopo si vede assegnare una missione che gli appare [...] Vai alla recensione »
Il regista di Yossi & Jagger torna a parlare di complesse tematiche omosessuali in una delle zone della terra più conflittuali. Un killer del Mossad, i servizi segreti israeliani, un ex ufficiale nazista, un palestinese omosessuale sono i protagonisti della storia. Il regista aveva deciso di ritirare il film dalla distribuzione italiana per le affermazioni da terzo mondo intellettuale di uno dei nostri [...] Vai alla recensione »
Un aspro e macho thriller politico si trasforma in una suite poetica sensualissima e così sensibile allo spettro etico delle questioni trattate (la nostalgia del kibbutz è legittima? È un peccato irrigidirsi sulla caccia ai criminali nazisti, ormai super ottuagenari o solo sulla loro condanna morte? È un crimine fare la classifica generale dei sentimenti e mandarne in serie b alcuni, magari omosessuali?) [...] Vai alla recensione »