stefano signorini
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domenica 3 novembre 2019
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una comicità che non ti aspetti..
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Ruby è un pericoloso gangster, arrestato cova vendetta nei confronti dell'ex sodale Vogel, sulla sua strada incontra però Quentin di Montargy (come sottolinea sempre) un piccolo criminale dal grande cuore che viene definito un'idiota per il suo comportamento infantile e che sogna di aprire un bistrot a Montargy con Ruby che considera suo amico anche se quest'ultimo non se lo sogna nemmeno. Cosa intendiamo per comicità? quale è la nuova comicità? cosa ci fa ridere? potremmo scrivere pagine e pagine sulla nuova comicità e sarebbe riduttivo limitarla per noi in Italia a quella dei cine-panettoni oppure a quella volgare sui difetti fisici oppure sull'esasperazione delle caratteristiche dei personaggi.
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Ruby è un pericoloso gangster, arrestato cova vendetta nei confronti dell'ex sodale Vogel, sulla sua strada incontra però Quentin di Montargy (come sottolinea sempre) un piccolo criminale dal grande cuore che viene definito un'idiota per il suo comportamento infantile e che sogna di aprire un bistrot a Montargy con Ruby che considera suo amico anche se quest'ultimo non se lo sogna nemmeno. Cosa intendiamo per comicità? quale è la nuova comicità? cosa ci fa ridere? potremmo scrivere pagine e pagine sulla nuova comicità e sarebbe riduttivo limitarla per noi in Italia a quella dei cine-panettoni oppure a quella volgare sui difetti fisici oppure sull'esasperazione delle caratteristiche dei personaggi. Questa pellicola di Veber è diversa, ricorda una comicità vecchia, in bianco e nero ma gradevolissima da rivedere; gag da Stanlio e Ollio, oppure su dialoghi vicini al non sense. Cito ad esempio la scena in cui Quentin ruba un'auto della polizia.. da vedere e ditemi in quanti film la vedete oggi una situazione del genere. Gerard Depardieu si dimostra un grandissimo attore; versatile e credibile in ogni ruolo. Jean Reno va benissimo nel suo ruolo un po' cupo che contrasta con l'energia di Depardieu. Una piccola chicca di vecchia comicità, sicuramente da vedere con tutta la famiglia, le sane risate sono garantite.
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narew
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venerdì 11 maggio 2012
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quentin e ruby
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De Pardieu e Reno danno anima e corpo a due personaggi eterogeneri ma complementari: un assassino che lkavora nel mondo corrotto della mafia e rimane ingarbugliato al suo interno e un sempliciotto che sìimprovvisa criminale perchè troppo frescone per tentare altro nelal vita, ma pieno di sogni e con un cuore d'oro, col vizio della chiacchiera. lo "scemo" porterà il furbo sulla buona strada tra gang azzeccatissime e battute di cui non si può ammirare la freschezza in confronto ai nostri rutti e volgari detti romani. in Francia hanno capito come fare film già nel 2003 e continuano a dimostrarlo (Quasi Amici)
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heiko h. caimi
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domenica 24 febbraio 2008
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un prodotto medio di raffinata demenzialità
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"Ruby è un pericoloso criminale, innamorato della donna di un boss della malavita; viene messo in galera dopo un colpo andato male, ed in carcere viene a sapere che la sua amata è stata uccisa. Accecato dall'odio, non vede l'ora di evadere per vendicarsi. Trova aiuto nel suo compagno di cella, Quentin, un gigante dalla forza sovrumana ma del tutto imbelle, che invece vuole scappare per poter aprire un bistrot con Ruby. I due riescono a uscire di prigione, ma si trovano alle costole la polizia e la mafia. Tra avventure incredibili e gag esilaranti, Ruby e Quentin riusciranno a farla franca e a coronare i loro sogni" (Davide Verazzani).
Spassoso (come quasi tutti i film di Veber, anche sceneggiatore) ed innocuo, questo prodotto medio di raffinata demenzialità prova anche a parlarci anche di amicizia e di amore, ma senza sollevarsi dalla banalità.
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"Ruby è un pericoloso criminale, innamorato della donna di un boss della malavita; viene messo in galera dopo un colpo andato male, ed in carcere viene a sapere che la sua amata è stata uccisa. Accecato dall'odio, non vede l'ora di evadere per vendicarsi. Trova aiuto nel suo compagno di cella, Quentin, un gigante dalla forza sovrumana ma del tutto imbelle, che invece vuole scappare per poter aprire un bistrot con Ruby. I due riescono a uscire di prigione, ma si trovano alle costole la polizia e la mafia. Tra avventure incredibili e gag esilaranti, Ruby e Quentin riusciranno a farla franca e a coronare i loro sogni" (Davide Verazzani).
Spassoso (come quasi tutti i film di Veber, anche sceneggiatore) ed innocuo, questo prodotto medio di raffinata demenzialità prova anche a parlarci anche di amicizia e di amore, ma senza sollevarsi dalla banalità. La sceneggiatura peraltro regge bene, sia in fatto di ritmo che di battute, fino alla risoluzione, che se è scontata è anche assolutamente adatta al genere.
Squinternata quanto basta, questa commedia si regge soprattutto sulla comicità dei due protagonisti: Gérard Depardieu grazie alla propria espressività ed alla prorpia fisicità, Jean Reno per mezzo dell’immobilità e dell’espressione granitica, talmente degna del peggior Schwarzenegger da destare ilarità di per se stessa. Il fascino degli opposti improbabili non scade però in una trita commedia degli equivoci, ma in un grazioso filmetto per serate disimpegnate. Che è quello che ci vuole in certe serate post-lavorative. Magari non è talmente memorabile da comprarselo, ma un noleggio vale senz’altro la pena.
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ilteo!
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giovedì 3 gennaio 2008
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spassosissimo
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Grandissimi Gerard Depardieu e Jean Reno in una commedia tutta da ridere!
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ciccio
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giovedì 20 dicembre 2007
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divertente
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venezia 18° edizione
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giovedì 14 settembre 2006
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la semplicità perfetta
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Grande interpretazione dei due protagonisti che fanno,di una piacevole e astuta sceneggiatura,una storia divertente,rilassante e bella.
Abituati come siamo alle grossolane e spesso volgari commedie americane (per non parlare del cinepanettone italiano) questo film dimostra l'abilità e la capacità di ottenere il massimo con il minimo sforzo da parte del cinema francese che ancora una volta ci regala un'ottimo film e due grandi interpretazioni.
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vedelia
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domenica 1 febbraio 2004
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meno male che non è volgare...
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Un filmetto veloce, veloce; molto sempliciotto, che si regge tutto esclusivamente sulla verve dei due comprimari - sebbene Depardieu sia superiore di almeno una spanna rispetto al più "dark" Reno. Il finale è affrettato e caotico e lascia alcuni dubbi sul futuro dei 2 protagonisti (prenderanno l'ergastolo o apriranno il bistrot?). L'unica virtù del film è quella di non essere volgare - il turpiloquio è pressocchè assente - e questo lo rende piacevole e visibile a tutta la famiglia.
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(di alain)
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