Anno | 2002 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Alessandro D'Alatri |
Attori | Stefania Rocca, Fabio Volo, Sara D'Amario, Gennaro Nunziante, Mino Manni, Maurizio Scattorin Claudio Ridolfo, Paola Bechis, Andrea Collavino, Ada Treves, Michele Bottini, Tatiana Lepore, Francesco Migliaccio, Antonella Troise. |
Uscita | martedì 30 aprile 2002 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,60 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 3 luglio 2020
Tommaso conosce Stefania. Si piacciono, si innamorano, si sposano. Arriva un bambino, ma arriva inesorabile anche la crisi.
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CONSIGLIATO NÌ
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Tommaso conosce Stefania. Si piacciono, si innamorano, si sposano. Nasce anche un bambino. Tutto è cominciato benissimo, si è evoluto bene, poi discretamente, piano piano fino alla crisi. Sembrava impossibile, eppure l'amore, che sembrava davvero solido, forse si è sfaldato, addirittura trasformandosi in livore. Chissà se si è ancora in tempo a provvedere. Volo, ex jena, cerca di fare l'attore vero. Necessita di una prova d'appello.
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Chiesetta in montagna per due innamorati della 'metropoli'? Sono cose che succedono davvero - me l'hanno raccontano i parroci di simili parrocchie montanare. Tutto dev'essere come in una fiaba, tutto romantico - anche la chiesa, se proprio si deve sposare. Esistono veramente dei parroci che conducono una vita come quella descritta nel film. In chiesa vengono soltanto le vecchie 'pie donne' - roba d'altri [...] Vai alla recensione »
semplicissimo, godibile, spontaneo, nostrano, vero come pochissimi altri film sull'amore sanno fare. Questo continuo rimbalzare tra la loro vita e la cerimonia scorrono sagge e veraci. Il discorso poi del prete a fine film è un capolavoro. Film che ha cambiato il mio modo di vedere il matrimonio e l'Amore. Grandiosi!
Sono uno studente di quinta liceo, questo film ce la fatto vedere la prof di religione qualche giorno fa a proposito del tema del matrimonio, delle relazioni di come nascono e si sviluppano etc. Mi sono cascate le braccia. Dialoghi per lo più pessimi, piatti e vacui. Una prima prova di Fabio Volo totalmente mediocre. Sì si può dire: Volo è, ed è sempre stato, sopravvalutato esageratamente.
Quanti luoghi comuni circolano intorno al matrimonio? Che è la tomba dell’amore, che la passione diviene soltanto un antico ricordo una volta che sopraggiungono i figli, che di tanto in tanto una scappatella può far bene per rinsaldare il rapporto, e chi più ne ha più ne metta. Ognuno di noi ha la sua battuta ad effetto da sparare in una serata tra gli amici per bastonare la più illogica tra le unioni [...] Vai alla recensione »
Film assolutamente attuale sulla crisi di coppia e sullo sbuttanamento dei valori,quale quello del matrimonio...ottima la regia,la sceneggiatura e la fotografia! Ottimo l'esordio di Fabio Volo che poi si confermerà come uno dei migliori attori italiani giovani!
Commedia sentimentale che affronta la nascita di un amore e la decisione di unirsi in matrimonio. Ma è davvero questa la scelta giusta? chi è in grado di deciderlo? Sull'altare, Don Livio (Gennaro Nunziante, regista dei film di Checco Zalone) porrà una serie di domande e perplessità sia ai futuri sposi che agli invitati.
Buona recitazione, inquadrature originali ed un finale ad effetto sono gli ingredienti di questo film che in modo crudo e romantico assieme racconta le vicende che una coppia qualunque si trova ad affrontare, a partire dalla prima fase di innamoramento e passione, per poi attraversare le varie difficoltà della vita, complici le interferenze - talvolta a supporto, talvolta deleterie - degli [...] Vai alla recensione »
Racconta il regista Alessandro D’Alatri che quando lui e Anna Pavignano hanno incominciato a lavorare alla sceneggiatura di Casomai non pensavano di utilizzare un personaggio come quello di Don Livio. L’idea originaria era quella di puntare su una voce fuori campo, una sorta di coscienza che riaffiorasse di tanto in tanto per tirare le somme, mettere in guardia e suggerire il senso dei [...] Vai alla recensione »
Un film straordinario che ci ricorda la "fatica" della vita di coppia. La vita come una lastra di ghiaccio dove malgrado ciò bisogna fare continuamente delle evoluzioni. Ma ci riusciamo solo se ci aiutiamo e sosteniamo con l'altro partner.
Una boiata pazzesca. Un film girato come la pubblicità del Mulino Bianco, con attori svogliati e ridotti a macchiette. Ritmo lento, vicende scontate, sceneggiatura a zero. Noia e rabbia: il cinema è un'altra cosa. Coprodotto con la Rai, il che signifikca che D'Alatri, o chi per lui, ha messo le mani nelle nostre tasche per realizzare una schifezza del genere. Soldi buttati!
Ottima la costruzione narrativa e Volo che è anche più bravo della Rocca.
C’è un inganno, nel meccanismo narrativo di Casomai (Italia, 2002, 114’), una "bugia" che non è (solo) un espediente di sceneggiatura. Anzi, c’è un inganno doppio, una doppia bugia. E ci sono anche un paio di belle sorprese, nel film di Alessandro D’Alatri e della cosceneggiatrice Anna Pavignano. La prima, certo, riguarda il capovolgimento di quella che, da troppo tempo, è la prospettiva per così dire [...] Vai alla recensione »
E se non fosse scritto nel libro del destino che bisogna per forza essere infelici? E se la vita, nonostante quello che tutti dicono e che tutti fanno, lasciasse una via di scampo, un briciolo di gioia, un attimo di sosta dal dolore? Casomai, di Alessandro D’Alatri, descrive un presente logorato e asfissiante, e insieme indica una possibile via d’uscita.
Tommaso e Stefania sono una coppia fortunata: giovani, carini, innamorati ed entrambi occupati nel mondo della pubblicità, lei truccatrice, lui art director. Casomai di Alessandro D'Alatri passa in rassegna tutte le classiche tappe di una storia d'amore: il fidanzamento, il matrimonio, la nascita di un figlio. Tutto perfino troppo perfetto, se non fosse che le ordinarie difficoltà della vita fanno [...] Vai alla recensione »
Una parte del cinema italiano si sofferma sugli ultimi baci e sulle promesse nuziali, sulle prime comunioni e sulle multiple separazioni, sugli sgretolamenti amorosi e sul logorio della vita familiare accerchiata dalle tante interferenze chiamate mondo. Alessandro D’Alatri sa (Senza pelle) mettere la macchina da presa dentro le correnti insidiose della quotidianità, degli affetti, delle frustrazioni [...] Vai alla recensione »