Piovono pietre

Film 1993 | Commedia, 93 min.

Regia di Ken Loach. Un film con Bruce Jones, Julie Brown, Gemma Phoenix, Ricky Tomlinson, Tom Hickey, Mike Fallon. Cast completo Titolo originale: Raining Stones. Genere Commedia, - Gran Bretagna, 1993, durata 93 minuti. Uscita cinema venerdì 12 agosto 1994 distribuito da Cinecittà Luce. - MYmonetro 3,33 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 30 gennaio 2014

Il film si è aggiudicato il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,

Piovono pietre è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,33/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO SÌ
Un film che dà voce agli ultimi e persegue la missione del cinema sociale con onestà e realismo.
Recensione di Annalice Furfari
Recensione di Annalice Furfari

Bob Williams, proletario disoccupato di Manchester, si dà da fare con lavoretti saltuari per mantenere la moglie e la figlia. L'imminente prima comunione della bambina mette questa famiglia, molto religiosa, in crisi. Bob vuole che la piccola Coleen non si senta diversa e svantaggiata rispetto agli altri ragazzini, ma il vestito per la cerimonia costa troppo. Come se non bastasse, gli rubano il furgone con il quale si procura lavoretti da manovale. Disperato ma deciso a non deludere la sua famiglia, Bob si mette nei guai, pur di regalare a sua figlia una giornata indimenticabile.
La poetica del cineasta inglese Ken Loach al servizio e al fianco degli ultimi è tutta scritta in questo suo lavoro del 1993, proseguimento ideale della filmografia dedicata al racconto delle condizioni di vita della classe operaia, avviata con Riff Raff e fortunatamente non ancora conclusa. Perché Ken Loach è un regista necessario. Uno dei pochi ad essersi dato la missione del cinema sociale e a perseguirla con un'onestà intellettuale che va al di là dell'arte e investe la vita stessa. Una missione qui pienamente compiuta - anche se non con i vertici di altri suoi film - con il consueto stile realista, che lo spinge ad avvalersi anche di attori non professionisti, provenienti dallo stesso contesto sociale indagato, e a non piegarsi alle logiche dello spettacolo. Il regista inglese non abbellisce, attraverso la macchina da presa, una realtà che deve essere mostrata così com'è. Una realtà che non può essere deformata neppure in funzione dell'ideologia. Non c'è, infatti, populismo demagogico nello sguardo di Loach, né l'adesione a una politica di fazione. Tanto il conservatorismo thatcheriano quanto il progressismo socialista sono presi di mira dall'acre e acuta ironia così cara al regista.
Ancora una volta, l'unica parte verso cui Loach si schiera è quella degli umili, di tutti coloro - siano immigrati come in Bread and Roses o membri della working class inglese - che il sistema politico e sociale condanna all'invisibilità, relegandoli in squallidi quartieri-ghetto e limitandosi a passare loro un sussidio che non basta a far fronte alle esigenze economiche quotidiane e soprattutto non può misurare la dignità di un essere umano. Quella dignità che i personaggi di Loach rivendicano con forza, proprio come fa il protagonista di Piovono pietre. I tentativi di Bob e del suo amico Tom, per quanto goffi, fuori misura e spesso mal riusciti, sono quelli di uomini che non si rassegnano all'inutilità. Uomini onesti, che mantengono la loro integrità anche quando spinti a gesti estremi dalla totale mancanza di prospettive. Il regista scruta nelle loro vite con amarezza e disincanto, certo, ma anche con la tenera partecipazione di chi non perde la speranza e non si stanca di rivendicare una necessaria e non utopica giustizia sociale. Tuttavia, l'urgenza e l'afflato drammatico di alcuni film successivi del regista - da Ladybird Ladybird a In questo mondo libero... passando per Bread and Roses - sono qui stemperati e mitigati dalla possibilità di riscatto offerta dalla solidarietà sociale tra ultimi - che in altri film si convertirà in una pessimistica guerra tra poveri - e dal rifugio consolatorio tra le braccia di una religione dal volto profondamente umano.

Sei d'accordo con Annalice Furfari?

Disoccupato ma gran lavoratore vuole comprare un bel vestito per la comunione della figlioletta. Si indebita con uno strozzino, ma restituire il denaro con gli interessi non è facile. Più tardi, in una colluttazione con l'operaio, il creditore perde la vita. Il protagonista si confessa da un sacerdote cattolico che lo ha sempre aiutato. Il prete gli consiglia di tacere, visto che non c'è nessun testimone per dimostrare la legittima difesa. C'è grande suspense quando si sente la sirena della polizia durante la cerimonia della comunione. Ma non cercano lui. Premio della Giuria al Festival di Cannes. La colonna sonora è di Stewart Copeland.


PIOVONO PIETRE disponibile in DVD o BluRay

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 10 aprile 2016
Great Steven

PIOVONO PIETRE (UK, 1993) diretto da KEN LOACH. Interpretato da BRUCE JONES, JULIE BROWN, GEMMA PHOENIX, RICKY TOMLINSON, TOM HICKEY, MIKE FALLON Bob ed Anne sono una coppia di proletari londinesi che, da qualche tempo, non fanno altro che pensare alla prima comunione della loro adorata figlioletta Coleen. Provenendo però da un ceto sociale decisamente poco benestante ed essendo entrambi [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 ottobre 2015
Luca Scialo

Chi conosce la filmografia di Ken Loach si renderà presto conto guardando questo film di quanto si discosti dai suoi film precedenti e postumi. Per quanto questa storia sia triste e pessimista, include anche momenti di ironia (soprattutto nel primo quarto d'ora, quando i protagonisti sembrano Stanlio e Ollio), nonché ottimismo con un finale che dà speranza.

mercoledì 5 dicembre 2018
Marcloud

Una storia cruda fatta di difficoltà quotidiane e precarietà. Ken Loach firma un ottimo film sul suo personale ciclo dei vinti.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Soltanto in un giorno, giovedì scorso, la protesta dei disoccupati ha bloccato la stazione ferroviaria di Torino, ha invaso il centro di Milano, ha fermato il movimento delle merci al Petrolchimico di Bari: Ken Loach, il regista inglese dalla parte degli operai, ha fatto benissimo ad affrontare l’aspetto umano e individuale di questo che è il massimo problema della attuale crisi euroamericana, a tentar [...] Vai alla recensione »

winner
premio della giuria
Festival di Cannes
1993
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