Cape Fear - Il promontorio della paura

UN TRILLER MERAVIGLIOSO UN DE NIRO MEMORABILE DA OSCAR GRADE LA REGIA DI SCORSESE JESSICA LANGE SEMPRE SPLENDIDA BRAVISSIMA IN QUESTA Interpretazione DA OSCAR POCO CONSIDERATO E UN CAPOLAVORO PER GLI AMANTI DEL CINEMA

grand film ,disegna il rapporto tra il bene ed il male dando simpatia e incoraggiamento ad il male!

Con queste recensioni certi critici mostrano davvero di ragionare per concetti anziche per contenuti. Intanto Scorsese non ha mai detto di aver fatto Cape fear per soldi,anche perche lui di soldi ne ha tanti e tanti ne ha incassati nella sua lunga e onorata carriera. Tra l'altro mi sembra davvero sciocco andare a ricercare "le ragioni" che l'hano spinto a fare il film...come se poi fosse l'aspetto piu importante... Il film i se non è solo l'esercizio di stile di un genio del cinema,è anche una avvincente storia che ti tiene incollato ala poltrona dall'inizio alla fine..è un percorso psicologico che ti porta,prima a fraternizzare e poi a odiare il folle vendicatore...è un'insieme di interpretazioni magistrali tra le quali quella di un De Niro istrionico,sopra le righe e impeccabile come sempre. [+]

Con queste recensioni certi critici mostrano davvero di ragionare per concetti anziche per contenuti. Intanto Scorsese non ha mai detto di aver fatto Cape fear per soldi,anche perche lui di soldi ne ha tanti e tanti ne ha incassati nella sua lunga e onorata carriera. Tra l'altro mi sembra davvero sciocco andare a ricercare "le ragioni" che l'hano spinto a fare il film...come se poi fosse l'aspetto piu importante... Il film i se non è solo l'esercizio di stile di un genio del cinema,è anche una avvincente storia che ti tiene incollato ala poltrona dall'inizio alla fine..è un percorso psicologico che ti porta,prima a fraternizzare e poi a odiare il folle vendicatore...è un'insieme di interpretazioni magistrali tra le quali quella di un De Niro istrionico,sopra le righe e impeccabile come sempre. Insomma un gran film...che questi critici saccenti e ignoranti alla Bignardi non potranno mai fare..nemmeno in un'altra vita. [-]

questo film è un capolavoro.uno di quelli che quando finisce sei arrabbiato perche vuoi che continui.attori strepitosi,in particolare de niro che ha effettuato una recitazione brillante creando un personaggio da antologia.juliette lewis è da considerarsi formidabile se non anche melanie griffith.in finale è un film assolutamente da vedere

film eccezionale interpreti strepitosi; il personaggio di max cady ( de niro) è da antologia ,interpretazione leggendaria,un vero incubo,incarna le paure più inconsce di tutti,anche nick nolte mette i mostra le sue non comuni doti di attore poliedrico, incarna con grande maestria il ruolo di coprotagonista, se non ci fosse stato l'immenso r. de niro,sarebbe potuto essere l'attore principale un film dove non si identifica il vero protagonista se non con la qualità recitativa degli interpreti.....straordinari!!!!!

Cape Fear, remake de: "Il Promontorio della Paura" del 1962 di Jack Lee Thompson, può essere considerato un thriller psicologico raffinato e al contempo capace di mostrare squarci di assoluta brutalità animalesca, che rimane latente fino alla parte finale del film, per poi esplodere in un climax di violenza inaudita. Gli ingredienti ci sono tutti. Un cast di prima fascia,dominato dalla presenza scenica imponente di De Niro, uno dei più formidabili attori della storia del Cinema, uno che riesce a piegare il Metodo ad ogni ruolo che interpreta. De Niro (che in questo ruolo si sarebbe di certo meritato il terzo Oscar) è l'attore che tutti i registi vorrebbero: uno che non scherza, che interiorizza alla perfezione il ruolo del personaggio in cui si immedesima, in grado persino di ingrassare, dimagrire, "stempiarsi" o sviluppare poderosi muscoli a comando dei registi (Scorsese ne sa qualcosa). [+]

Cape Fear, remake de: "Il Promontorio della Paura" del 1962 di Jack Lee Thompson, può essere considerato un thriller psicologico raffinato e al contempo capace di mostrare squarci di assoluta brutalità animalesca, che rimane latente fino alla parte finale del film, per poi esplodere in un climax di violenza inaudita. Gli ingredienti ci sono tutti. Un cast di prima fascia,dominato dalla presenza scenica imponente di De Niro, uno dei più formidabili attori della storia del Cinema, uno che riesce a piegare il Metodo ad ogni ruolo che interpreta. De Niro (che in questo ruolo si sarebbe di certo meritato il terzo Oscar) è l'attore che tutti i registi vorrebbero: uno che non scherza, che interiorizza alla perfezione il ruolo del personaggio in cui si immedesima, in grado persino di ingrassare, dimagrire, "stempiarsi" o sviluppare poderosi muscoli a comando dei registi (Scorsese ne sa qualcosa). In questo film interpreta il ruolo di Max Cate, un galeotto ebbro di vendetta pieno di muscoli, pluri-tatuato dalla testa ai piedi con motivi macabri e frasi bibbliche sulla giustizia e sulla vendetta, dalla mente sfuggente e dal ghigno sinistro, quasi beffardo (il modo in cui De Niro riesce a "stortare" la bocca dando quell'aria di pienezza di sè è a dir poco stupefaciente), tormenta con satanico compiacimento il pavido avvocato Nick Nolte, accusato da Max per non averlo difeso come la legge prevede. Da sottolineare la grande interpretazione di una giovane Juliette Lewis, bravissima nella parte della figlia 16enne di Nolte, che con i suoi ammiccamenti e sguardi sfuggenti denota perfettamente l'ambigua personalità della protagonista. Thriller ben strutturato, diretto con la "solita" maestria registica di Martin Scorsese (a mio avviso il miglior regista di tutti i tempi insieme a Spielberg, Coppola, Welles, Lumet e Cimino), che è in grado di regalarci movimenti di camera unici e scene indimenticabili (come la scena dello stupro dell'amante dell'avvocato, crudele e primordiale; la scena finale in cui Nolte si lava le mani sporche del sangue di de Niro sotto la pioggia, quasi come se volesse purificarsi e la scena del pestaggio tra un DeNiro quasi "invincibile" e gli uomini mandati dal detective dell'avvocato Nolte). Sceneggiatura intelligente, con molti riferimenti che rimandano ad opere letterarie e culturali(in questo caso alla letteratura bibblica e alle opere letterarie di Miller). Tiene col fiato sospeso fino all'ultimo. E ricordate: "Non vivete nel passato...vivere nel passato equivale a morire" Quattro stelle [-]

Senza ombra di dubbio il più grande attore della storia del cinema, capace di trasformazioni incredibili, di un'abnegazione senz apari, il più grande, ma non voglio fermarmi qui, ce ne saranno di cose da scrivere, su un prodigio che definire immenso, mi pare estremamente riduttivo. Un attore che definisce la parola stessa di A-TTORE.

E' un buon film, il genio di Scorsese in cabina di regia è evidente, i ritmi sono incalzanti, le interpretazioni esemplari (De Niro addirittura strepitoso). Si segue dall'inizio alla fine con immutata tensione, le trovate visive sono efficaci, la fotografia è spettacolare. Tutto bene, allora? No... ci sono i "ma". Ma... un avvocato (Nick Nolte) può essere così sciocco e sprovveduto in diversi frangenti della vicenda? Ma... un detective privato così imbecille, come quello che assolda Nolte, come può esistere al di fuori di un film comico? Ma... la polizia americana è davvero così inutile? Ma... non era meglio ritirarsi in un albergo supersorvegliato anziché su una barca in balia della tempesta in un luogo isolato? Ma. [+]

E' un buon film, il genio di Scorsese in cabina di regia è evidente, i ritmi sono incalzanti, le interpretazioni esemplari (De Niro addirittura strepitoso). Si segue dall'inizio alla fine con immutata tensione, le trovate visive sono efficaci, la fotografia è spettacolare. Tutto bene, allora? No... ci sono i "ma". Ma... un avvocato (Nick Nolte) può essere così sciocco e sprovveduto in diversi frangenti della vicenda? Ma... un detective privato così imbecille, come quello che assolda Nolte, come può esistere al di fuori di un film comico? Ma... la polizia americana è davvero così inutile? Ma... non era meglio ritirarsi in un albergo supersorvegliato anziché su una barca in balia della tempesta in un luogo isolato? Ma... la figlia dell'avvocato ci fa o ci è? Etc. Troppi "ma", e l'intreccio fa un po' acqua (con alcuni passaggi poco plausibili), però si guarda volentieri perché la situazione, anche se non originalissima, è intrigante e il "thrilling" è tenuto vivo da una sceneggiatura senza pause. Va visto ma... chi vuol liberarsi di un seccatore, faccia tutto ciò che Nick Nolte non fa! Due stelle per la trama, quattro per il cast artistico (Scorsese in testa): la media fa 3 stelle. [-]

In questo "Cape-Fear", sono insite le "stigmate" del Film sperimentale,...detto ciò, mi soffermerei sulla assoluta potenza espressiva del personaggio interpretato da "De-Niro", qui calatosi nei "panni" di una sorta di "biblico" vendicatore, la cui forza "fisico-intellettiva",..sembra per certi versi gli sia stata attribuita da una entità ultraterrena. A mio giudizio questo personaggio, può rappresentare a tutti gli effetti la versione adulta di "Travis" ("Taxi-Driver").

E' meglio chiarire subito che non è il miglior film di Scorsese. Detto questo siamo è d'obbligo sottolineare che siamo in presenza di un prodotto comunque di alto livello, un ottimo thriller che gioca molto sui conflitti. Il conflitto dal quale nasce la storia, quello originario tra Cady e il suo ex avvocato, ma anche quello tra Sam e la moglie e tra i genitori e la figlia adolescente. Rimangono nella mente i titoli di testa, la scena in teatro tra De Niro e la Lewis e la meravigliosa suspense creata nella scena all'interno di casa Bowden subito dopo la finta partenza dell'avvocato. Un film assolutamente da vedere e rivedere, forse sottovalutato nella filmografia di Scorsese, autore di veri e propri monumenti nella storia del cinema (uno per tutti "Taxi Driver"). [+]

E' meglio chiarire subito che non è il miglior film di Scorsese. Detto questo siamo è d'obbligo sottolineare che siamo in presenza di un prodotto comunque di alto livello, un ottimo thriller che gioca molto sui conflitti. Il conflitto dal quale nasce la storia, quello originario tra Cady e il suo ex avvocato, ma anche quello tra Sam e la moglie e tra i genitori e la figlia adolescente. Rimangono nella mente i titoli di testa, la scena in teatro tra De Niro e la Lewis e la meravigliosa suspense creata nella scena all'interno di casa Bowden subito dopo la finta partenza dell'avvocato. Un film assolutamente da vedere e rivedere, forse sottovalutato nella filmografia di Scorsese, autore di veri e propri monumenti nella storia del cinema (uno per tutti "Taxi Driver"). Forse se lo avesse diretto qualcun altro se ne parlerebbe ancora. [-]